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Messaggio |
Filippo Secciani utente attivo
Iscritto: 02 Lug 2006 Messaggi: 3680 Località: Provincia di Siena
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Inviato: Mar 24 Mar, 2009 11:05 pm Oggetto: Pittura e fotografia |
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Quanto è importante per voi il confronto con l'arte pittorica nel vostro contesto fotografico?
Non voglio sapere se secondo voi è importante o no sapere la pittura. Non mi interessa... ovvero sono convinto senza possibilità di appello che lo è.
Vorrei sapere in che modo vi influenza o che cosa vi insegna o cosa ci mettete dentro... _________________ Tanti mettono in firma la propria attrezzatura. A me piacerebbe metterci la mia voglia di far belle fotografie. Forse non mi basterebbe il posto.
Parafrasando Andy: "oltre la foto, nulla" |
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Filippo Secciani utente attivo
Iscritto: 02 Lug 2006 Messaggi: 3680 Località: Provincia di Siena
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Inviato: Mer 25 Mar, 2009 11:06 pm Oggetto: |
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Quesito troppo difficile, o argomento troppo impegnativo? _________________ Tanti mettono in firma la propria attrezzatura. A me piacerebbe metterci la mia voglia di far belle fotografie. Forse non mi basterebbe il posto.
Parafrasando Andy: "oltre la foto, nulla" |
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Rocco Felici utente attivo

Iscritto: 17 Mar 2008 Messaggi: 1330 Località: Massa
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Inviato: Gio 26 Mar, 2009 8:32 am Oggetto: |
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io ci sto pensando poi ti dico... _________________ Ci hanno insegnato la meraviglia verso la gente che ruba il pane ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame |
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Cosimo M. utente attivo

Iscritto: 03 Gen 2007 Messaggi: 4330 Località: Molfetta (Ba)
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Inviato: Gio 26 Mar, 2009 6:02 pm Oggetto: |
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L'argomento è impegnativo.
Ho letto il tuo messaggio ieri notte, ma ero troppo cotto per rispondere.
E' mia impressione che il confronto con lì'arte pittorica non sia strettamente necessario in ambito "amatoriale".
Se però si vuol produrre qualcosa ad un livello un pò alto, con un minimo di artisticità, confrontarsi un po con la pittura, entro certi limiti, è certamente utile.
Qualunque forma di arte visuale, entra nel nostro bagaglio culturale e lo arricchisce.
Le foto che produciamo non potranno rimanere estranee ad un più ampio modo di vedere e pensare le immagini. _________________ Cosimo Marino - La mia galleria su Flickr
"Avere una fotocamera non significa essere un fotografo" |
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Sobekk utente
Iscritto: 11 Mgg 2008 Messaggi: 165 Località: Vicenza
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Inviato: Ven 27 Mar, 2009 1:21 pm Oggetto: |
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Argomento molto complesso e variegato, ma che offre la possibilità di confrontarsi con le opinioni e pareri altrui.
Per me il confronto con l'arte pittorica in ambito fotografico è molto importante (soprattutto per i vari influssi che la prima può dare alla seconda). Da appassionato d'arte (e non solo visiva), cerco sempre nell'effettuare foto "artistiche" (nel mio piccolo) di emulare le caratteristiche delle correnti del passato a me care... parlo in particolare delle varie scuole artistiche pittoriche esistenti tra il rinascimento e il neoclassicismo. In coerenza con le mie preferenze artistiche, carattestiche principali che devono avere le mie foto sono i presupposti con i quali vengono effettuate: proporzioni, razionalità, equilibrio formale ed estetica. Io sono personalmente contrario all'emotività e al soggettivismo dell'arte del periodo romantico e quindi cerco di tenere estranei i sentimenti emotivi individuali durante i vari processi di costituzione della foto. Secondo la mia opinione (e in accordo con il pensiero della scuola classica) il sentimento deve esserci nella proprio "opera" (nel nostro caso la fotografia), ma solamente "intellettivo" e non emotivo (ossia che riflette le varie emozioni e sensazioni dell'autore in quel dato momento).
Nello specifico, ad esempio in ambito ritrattistico, cerco sempre di imitare (a volte anche con opportuni interventi di post produzione) gli elementi stilistici che caratterizzavano l'arte di Caravaggio (ovviamenti entro i limiti delle mie capacità), ossia evidenziando la plasticità delle figure, accrescendo magniloquentemente i colori (caratteristica che rintraccio anche nei pittori della scuola veneziana), creando forti contrasti e cercando di sfruttare al massimo del possibile la luce naturale per la produzione di particolari effetti (cosa della quale Merisi fu pioniere), l'esaltazione dei soggetti in primo piano a discapito dello sfondo scarsamente considerato e cercando di mantenere una sorta naturalismo.
Altro esempio, relativamente alla fotografia paesaggistica, mi rifaccio (o meglio cerco di rifarmi ) ai vedusti attivi tra la la fine del XVII e il XVIII secolo, i quali usavano per la creazione delle loro tele le camere ottiche, antenati delle nostre amate fotocamere. Relativamente a questo genere pittorico tento di imitarne soprattutto le composizioni.
Quoto in pieno quello riferito da Cosimo M., in quanto il confronto con l'arte pittorica è necessaria (o quasi) solo quando si vuole dare sfogo alla proprio vena artistica. Tali rapporti sono sicuramente meno importanti per la fotografia amatoriale.
Ciao,
Stefano |
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d23 utente attivo

Iscritto: 07 Gen 2006 Messaggi: 1768
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Inviato: Ven 27 Mar, 2009 4:11 pm Oggetto: |
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Sobekk ha scritto: | Io sono personalmente contrario all'emotività e al soggettivismo dell'arte del periodo romantico e quindi cerco di tenere estranei i sentimenti emotivi individuali durante i vari processi di costituzione della foto. |
attento che qui ti fanno fuori!!!  _________________ "Qualsiasi tipo di fallimento ha bisogno della sua claque" F. De Gregori |
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d23 utente attivo

Iscritto: 07 Gen 2006 Messaggi: 1768
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Inviato: Ven 27 Mar, 2009 4:13 pm Oggetto: |
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Sobekk ha scritto: |
Altro esempio, relativamente alla fotografia paesaggistica, mi rifaccio (o meglio cerco di rifarmi ) ai vedusti attivi tra la la fine del XVII e il XVIII secolo, i quali usavano per la creazione delle loro tele le camere ottiche, antenati delle nostre amate fotocamere. |
questo è uno spunto x non far girare a vuoto la discussione _________________ "Qualsiasi tipo di fallimento ha bisogno della sua claque" F. De Gregori |
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Sobekk utente
Iscritto: 11 Mgg 2008 Messaggi: 165 Località: Vicenza
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Inviato: Ven 27 Mar, 2009 4:22 pm Oggetto: |
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d23 ha scritto: | Sobekk ha scritto: | Io sono personalmente contrario all'emotività e al soggettivismo dell'arte del periodo romantico e quindi cerco di tenere estranei i sentimenti emotivi individuali durante i vari processi di costituzione della foto. |
attento che qui ti fanno fuori!!!  |
Chiaramente è una mia opinione personale. Alla fine è come vedo l'arte in generale (non solo visiva, ma anche la musica, la letteratura, la poesia, etc.), ossia cerco di mantenere un punto di osservazione prettamente d'ispirazione classica. |
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Filippo Secciani utente attivo
Iscritto: 02 Lug 2006 Messaggi: 3680 Località: Provincia di Siena
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Inviato: Ven 27 Mar, 2009 7:41 pm Oggetto: |
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Ho avuto il C##O di vedere una mostra fotografica spettacolare, ma di artisti del XIX° e XX° secolo, proprio qui a Siena. Alcuni artisti: Kirknher, Guttuso, ma soprattutto Ligabue e Van Ghog... Poi ho sempre in mente i macchiaioli fiorentini e tutto il movimento dell'impressionismo francese. Senza poi considerare l’ affetto artistico che ho nei confronti del periodo rinascimentale, ricordando i grandi maestri, che ho praticamente sempre sott'occhio, come Sodoma, Signorelli, Pinturicchio, Giotto, Della Francesca, ma fotograficamente non sono mai stato attratto da spiriti pittorialisti, perché la fotografia ha un’iconografia tutta sua e una dinamica profondamente differente.
Anche io, come tanti di noi, si diverte a fare arte. Anche in seno alla pittura, ci sono delle manualità piuttosto tecniche, che erano molto in voga quando ancora non c'era la fotografia, ma che tutt’oggi hanno un seguiti di appassionati e estimatori. Quindi mi viene spesso da pensare che non si può pensare alla fotografia senza un'approccio artistico. Nè però se ne può affrontare la professione scendendo a compromessi commerciali. Penso che forse rimanere fotoamatori sia la cosa più divertente. Ritengo quindi che un fotografo (professionista o no) non possa alimentare la propria vena artistica con un'elettrovalvola, ma la deve tenere sempre ben attiva. Ecco perché l’idea di Cosimo, la trovo stridente.
Detto che il confronto iconografico sia piuttosto difficile, penso più che altro alla filosofia dell’immagine. L’astrattismo lo facciamo anche noi fotografi. Facciamo anche l’iper realismo... e ci viene piuttosto bene... ma più che altro, mi sono accorto che i grandi della pittura, nonostante le ultime avanguardie e determinati movimenti del XX° secolo, traggono la loro materia prima dalla realtà. Lospedale di Sant Paul di Van Ghog, le scene di lotta per la sopravvivenza tra bestie dipinte dal Ligabue, ne sono la riprova. Ovvio che poi ogni artista trasfigura la propria di realtà, fino anche a renderla irriconoscibile e ambigua, come faceva Kirknher, ma vedere le pennellate di Vincent Van Ghog, per fare il famoso ritratto del giardiniere e carpirne quelle dominanti verdognole, proprie dell’effetto della luce riflessa da un prato o che filtra attraverso un albero, ti fa capire che il vero punto di paragone e di incontro al tempo stesso è la natura e la luce. _________________ Tanti mettono in firma la propria attrezzatura. A me piacerebbe metterci la mia voglia di far belle fotografie. Forse non mi basterebbe il posto.
Parafrasando Andy: "oltre la foto, nulla" |
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