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civ833 utente
Iscritto: 20 Dic 2008 Messaggi: 434
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Inviato: Ven 02 Gen, 2009 7:56 pm Oggetto: il dramma del principiante |
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Oggi, terza giornata di stampa, secondo sviluppo. Posto un veloce resoconto, sperando che possa servire a qualcuno e soprattutto sperando in vostri commenti, suggerimenti, rimproveri ed improperi.
HP5+ 35 mm a 400 asa: tutto spavaldo uso l'apposito strumento per estrarre una parte di pellicola e prepararmi il taglio. Così spavaldamente che lascio le forbici fuori dalla camera oscura, e devo smontare e rimontare la spirale (toccando talvolta la pellicola con le dita non guantate, fortunatamente senza risultati negativi).
Sviluppo: misuro la temperatura dell'ID11, è a 23 gradi e faccio sei minuti. O meglio, farei sei minuti ma me ne scappano 6 e 30'', che stavo preparando il fissaggio. Ho delle serie difficoltà logistiche, pur avendo a disposizione un sacco di spazio (bagno con vasca e sala hobby) non ho una maniera facile di mantenere tutti i bagni, che sono nelle loro bottiglie, a 20 gradi: se non imparo qualcosa tra due mesi devo smettere di sviluppare.
Tempo di fissaggio aleatorio ma sopra i 5 minuti (mi pare proprio 6), poi sciacquata di 30'', eliminatore di iposolfito, 6 minuti sotto acqua corrente e poi un bagno con una goccia di sapone per le mani "neutro" (ma fa la schiuma!) e una sciacquata con acqua distillata. Appendo i negativi, do una temeraria passata di dita per eliminare le gocce, un po' mi sento in colpa ma va tutto per il meglio.
Stampa. Bromor ST50 1:9, Ilfostop 1:19 e Rapid Fixer 1:9 di cui non misuro la temperatura (ancora sensi di colpa), tempo per il Bromor di 1'30'' contato a mente ché il cronometro che mi sono portato non si legge al buio.
Grosse difficoltà di lavoro all'ingranditore. Sento il bisogno di un marginatore, provo ad autocostruirmi delle cornici di cartone ma è più che altro un disastro, permettono di posizionare la carta ma non di tenerla ferma.
Procedimento: metto a fuoco senza filtro rosso e a tutta apertura, poi filtro rosso e posiziono la carta, di undici stampe (e una ventina totali) me ne fosse venuta una ben centrata.
Provini a contatto: senza vetro vengono male, uso 8'' su carta 18x24, con frustrazione scopro che mi avanzano una striscia da sei e una da due, mi rifiuto di sprecarci una 10x15.
La stampa è un po' un'incognita. A parte che non capisco perché non facciano carta con le stesse proporzioni del 24x36 (o almeno, perché non la compro), a parte il mio anelare l'autocostruzione di un marginatore (ho visto l'apposito topic ma avrei bisogno di chiarimenti), noto tre cose:
- i neri non mi vengono neri
- i bianchi mi vengono bianchi, ma i neri non mi vengono neri
- ho montato la testa a colori, con la configurazione equivalente al 3 multigrade (dimenticavo, la carta è Ilford Multigrade RC IV stranamente "Perla"), supponendo che se mi dicono 40M ciano e giallo vadano a 0
Dovrei aumentare il contrasto? Dovrei scegliere una foto meno problematica?
Poi ho degli strani aloni sulla carta, la prova della moneta già l'ho fatta ma c'è una striscia nerissima di un millimetro sul lato inferiore: confezione di plastica nera che fa passare un po' di luce? Mi sembra strano.
Sento di aver bisogno di una procedura (specie di centratura del foglio) che mi faccia sprecare meno carta. L'esposizione a scalare sembra una buona idea, ma a volte faccio difficoltà a rilevare lo stacco tra due fasce, forse ne faccio troppe (sette-otto) o forse dovrei segnarmi a che punto sono. |
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notchosen non più registrato
Iscritto: 20 Mar 2007 Messaggi: 2632
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Inviato: Ven 02 Gen, 2009 8:39 pm Oggetto: Re: il dramma del principiante |
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Come al solito ti consiglio di aspettare chi ne sa più di me, ma intanto ti provo a dire io qualcosa
civ833 ha scritto: |
Sviluppo: misuro la temperatura dell'ID11, è a 23 gradi e faccio sei minuti. O meglio, farei sei minuti ma me ne scappano 6 e 30'', che stavo preparando il fissaggio. Ho delle serie difficoltà logistiche, pur avendo a disposizione un sacco di spazio (bagno con vasca e sala hobby) non ho una maniera facile di mantenere tutti i bagni, che sono nelle loro bottiglie, a 20 gradi: se non imparo qualcosa tra due mesi devo smettere di sviluppare.
Tempo di fissaggio aleatorio ma sopra i 5 minuti (mi pare proprio 6), poi sciacquata di 30'', eliminatore di iposolfito, 6 minuti sotto acqua corrente e poi un bagno con una goccia di sapone per le mani "neutro" (ma fa la schiuma!) e una sciacquata con acqua distillata. Appendo i negativi, do una temeraria passata di dita per eliminare le gocce, un po' mi sento in colpa ma va tutto per il meglio. |
Non penso siano i 30 secondi a rovinare irrimediabilmente uno sviluppo, comunque è spesso preferibile lavorare a 20°: per raffreddare/riscaldare la soluzione e mantenere i chimici alla stessa temperatura basta metterli a bagnomaria in una bacinella più grande; l'eliminatore io non lo uso, per quanto riguarda il lavaggio o fai più tempo sotto l'acqua corrente o usi il metodo ilford (cerca pure qui sul forum). Il sapone lascia stare, ha olii e grassi che non sono proprio gioviali per la pellicola, meglio prendere l'imbibente: costa poco e dura una vita. La sciacquata finale lava via il sapone, rendendo inutile il passaggio precedente, e le dita meglio lasciarle stare.
civ833 ha scritto: |
Stampa. Bromor ST50 1:9, Ilfostop 1:19 e Rapid Fixer 1:9 di cui non misuro la temperatura (ancora sensi di colpa), tempo per il Bromor di 1'30'' contato a mente ché il cronometro che mi sono portato non si legge al buio.
Grosse difficoltà di lavoro all'ingranditore. Sento il bisogno di un marginatore, provo ad autocostruirmi delle cornici di cartone ma è più che altro un disastro, permettono di posizionare la carta ma non di tenerla ferma.
Procedimento: metto a fuoco senza filtro rosso e a tutta apertura, poi filtro rosso e posiziono la carta, di undici stampe (e una ventina totali) me ne fosse venuta una ben centrata.
Provini a contatto: senza vetro vengono male, uso 8'' su carta 18x24, con frustrazione scopro che mi avanzano una striscia da sei e una da due, mi rifiuto di sprecarci una 10x15.
La stampa è un po' un'incognita. A parte che non capisco perché non facciano carta con le stesse proporzioni del 24x36 (o almeno, perché non la compro), a parte il mio anelare l'autocostruzione di un marginatore (ho visto l'apposito topic ma avrei bisogno di chiarimenti), noto tre cose:
- i neri non mi vengono neri
- i bianchi mi vengono bianchi, ma i neri non mi vengono neri
- ho montato la testa a colori, con la configurazione equivalente al 3 multigrade (dimenticavo, la carta è Ilford Multigrade RC IV stranamente "Perla"), supponendo che se mi dicono 40M ciano e giallo vadano a 0
Dovrei aumentare il contrasto? Dovrei scegliere una foto meno problematica?
Poi ho degli strani aloni sulla carta, la prova della moneta già l'ho fatta ma c'è una striscia nerissima di un millimetro sul lato inferiore: confezione di plastica nera che fa passare un po' di luce? Mi sembra strano.
Sento di aver bisogno di una procedura (specie di centratura del foglio) che mi faccia sprecare meno carta. L'esposizione a scalare sembra una buona idea, ma a volte faccio difficoltà a rilevare lo stacco tra due fasce, forse ne faccio troppe (sette-otto) o forse dovrei segnarmi a che punto sono. |
Io mi sono fatto delle cornici in lamiera verniciata nera tagliate al laser di vari misure, e ammetto di aver avuto qualche difficoltà a capire come fare quelle in legno che però dovrebbero essere un pò più leggere.
Per avere la carta in formato 2/3 basta tagliare un foglio più grande e usare le striscioline per i provini.
Per quanto riguarda i neri: sicuro che l'esposizione sia del negativo che della carta sia giusta? hai atteso bene nello sviluppo?
Matteo |
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civ833 utente
Iscritto: 20 Dic 2008 Messaggi: 434
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Inviato: Ven 02 Gen, 2009 9:27 pm Oggetto: Re: il dramma del principiante |
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notchosen ha scritto: |
Io mi sono fatto delle cornici in lamiera verniciata nera tagliate al laser di vari misure, e ammetto di aver avuto qualche difficoltà a capire come fare quelle in legno che però dovrebbero essere un pò più leggere.
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Le cornici come le fissi? E quanto son spesse? Il problema del fissarle mi nasce perché spesso mi trovo nella disgraziata situazione in cui basta un nonnulla per spostare tutto
notchosen ha scritto: |
Per quanto riguarda i neri: sicuro che l'esposizione sia del negativo che della carta sia giusta? hai atteso bene nello sviluppo?
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Eh, per lo sviluppo della carta la Ornano dice 1'30'' - 2'00'', mi sto tenendo su 1'30'', forse dorvrei aumentare. Sull'esposizione... oggi mi sono accorto che stavo schiarendo troppo, per caso: mi sono dimenticato l'obiettivo su f/4 per 20 secondi (!!!), al che stampa scurissima dopo i canonici 10 secondi, rapido stop e fissaggio da pochi secondi e... toh, appaiono dettagli in una macchia bianca che effettivamente non era una macchia bianca ma un bicchiere. In altre parole: ho scelto il negativo sbagliato. |
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civ833 utente
Iscritto: 20 Dic 2008 Messaggi: 434
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Inviato: Ven 02 Gen, 2009 9:28 pm Oggetto: |
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Ah, per farla in 2:3 tagli ovviamente in camera oscura... usi una taglierina, immagino. |
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mattgior utente attivo

Iscritto: 03 Set 2007 Messaggi: 541
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Inviato: Ven 02 Gen, 2009 10:17 pm Oggetto: Re: il dramma del principiante |
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pure io in attesa di chi è più bravo di me ti do qualche consiglio, anzi suggerimento, visto che il TUO metodo te lo costruirai strada facendo.
civ833 ha scritto: |
HP5+ 35 mm a 400 asa: tutto spavaldo uso l'apposito strumento per estrarre una parte di pellicola e prepararmi il taglio. Così spavaldamente che lascio le forbici fuori dalla camera oscura, e devo smontare e rimontare la spirale (toccando talvolta la pellicola con le dita non guantate, fortunatamente senza risultati negativi). |
prima di iniziare qualsiasi operazione controlla di avere tutto, soprattutto quando infili un rullo0 nella spirale; utile stabilire le posizioni degli oggetti, esempio: tank avanti sul tavolo, aperta con il cilindro dentro, tappo "imbuto" sopra il tappo in gomma a destra della tank, rullo e spirale di fronte e forbici a sinistra. i guanti sono importanti, di cotone e di marca buona (i pelucchi!!!). occhio alla pulizia del tavolo.
civ833 ha scritto: |
Sviluppo: misuro la temperatura dell'ID11, è a 23 gradi e faccio sei minuti. O meglio, farei sei minuti ma me ne scappano 6 e 30'', che stavo preparando il fissaggio. Ho delle serie difficoltà logistiche, pur avendo a disposizione un sacco di spazio (bagno con vasca e sala hobby) non ho una maniera facile di mantenere tutti i bagni, che sono nelle loro bottiglie, a 20 gradi: se non imparo qualcosa tra due mesi devo smettere di sviluppare. |
lavora a 20°... ad agosto che fai? la soluzione di ogni male si chiama bagnomaria: bacinella con acqua a 20° che ti permette di immergere la tank tra un'agitazione e l'atra e volendo le bottiglie per stop e fix. se proprio te la vuoi spacciare caraffa di acqua calda calda e fredda fredda che mesci nella bacinella se la temperatura varia durante lo sviluppo.
civ833 ha scritto: |
Tempo di fissaggio aleatorio ma sopra i 5 minuti (mi pare proprio 6).... |
calcolo del tempo di fissaggio: prendi la coda del negativo e la immergi nel fix che andrai ad usare conteggiando il tempo che impiega a diventare trasparente. quel tempo raddoppiato è il tempo di fissaggio.
civ833 ha scritto: |
poi sciacquata di 30'', eliminatore di iposolfito, 6 minuti sotto acqua corrente e poi un bagno con una goccia di sapone per le mani "neutro" (ma fa la schiuma!) e una sciacquata con acqua distillata. Appendo i negativi, do una temeraria passata di dita per eliminare le gocce, un po' mi sento in colpa ma va tutto per il meglio.
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segui il metodo ilford passo passo per il lavaggio, mi pare vada. l'ipo non l'ho mai usato per i negativi, boh! non so. lavaggio in acqua corrente... 15 min e fai in modo che l'acqua entri dal basso della tank ed esca dall'alto (un tubicino dal rubinetto infilato nella tank). Alla fine soluzione di acqua distillata e imbibente per qualche minuto agitando leggermente ma senza capovolgere la tank.
civ833 ha scritto: |
Stampa. Bromor ST50 1:9, Ilfostop 1:19 e Rapid Fixer 1:9 di cui non misuro la temperatura (ancora sensi di colpa), tempo per il Bromor di 1'30'' contato a mente ché il cronometro che mi sono portato non si legge al buio.
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il cronometro ci vuole... anche solo una svegli con le lancette fluorescenti.
civ833 ha scritto: |
Grosse difficoltà di lavoro all'ingranditore. Sento il bisogno di un marginatore, provo ad autocostruirmi delle cornici di cartone ma è più che altro un disastro, permettono di posizionare la carta ma non di tenerla ferma.
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io ho una lavagnetta metallica sulla quale applico cornici di cartone della misura che mi pare il tutto tenuto fermo da piccoli magneti. il vantaggio è che la lavagnetta la puoi spostare sotto l'ingranditore...
civ833 ha scritto: |
Procedimento: metto a fuoco senza filtro rosso e a tutta apertura, poi filtro rosso e posiziono la carta, di undici stampe (e una ventina totali) me ne fosse venuta una ben centrata. |
sei 'na furia! 20 stampe? a me ne esce una all'ora quando va di lusso!
civ833 ha scritto: |
Provini a contatto: senza vetro vengono male, uso 8'' su carta 18x24, con frustrazione scopro che mi avanzano una striscia da sei e una da due, mi rifiuto di sprecarci una 10x15. |
che ti devo dire? usa il 24x30
civ833 ha scritto: |
La stampa è un po' un'incognita. A parte che non capisco perché non facciano carta con le stesse proporzioni del 24x36 (o almeno, perché non la compro), a parte il mio anelare l'autocostruzione di un marginatore (ho visto l'apposito topic ma avrei bisogno di chiarimenti),
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perchè c'è il 24x36, il 6x6, il 6x4,5, il 6x7... tagliala e l'avanzo lo usi per i provini scalari.
civ833 ha scritto: |
noto tre cose:
- i neri non mi vengono neri
- i bianchi mi vengono bianchi, ma i neri non mi vengono neri
- ho montato la testa a colori, con la configurazione equivalente al 3 multigrade (dimenticavo, la carta è Ilford Multigrade RC IV stranamente "Perla"), supponendo che se mi dicono 40M ciano e giallo vadano a 0
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dove sta scritto che in una stampa ci debbano essere i neri neri e i bianchi bianchi? cerca all'inizio di prerndere confidenza con gli strumenti (che son tanti) e non smanettare troppo con il contrasto della carta: grado 2. pochi chimici: 1 per carta e 1 per negativo. poche pellicole.
ciao
matteo |
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Andr utente

Iscritto: 03 Dic 2008 Messaggi: 459 Località: Reggio Emilia
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Inviato: Ven 02 Gen, 2009 10:31 pm Oggetto: |
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Caro civ, sei sulla buona strada, anche se probabilmente pensi il contrario.
Imparerai a coordinare i gesti ottenendo la manualità del perfetto stampatore. Lo capisco dal tuo rocambolesco racconto. Sei nato per la CO.
Compra da un ferramenta una busta di quadretti tipo gommapane UHU. Si appiccicano e si staccano a volontà. Con quelli attacchi due blocchetti di legno al piano dell'ingranditore, fanno da battuta per le carta: uno per il lato verso la colonna, uno per il lato sinistro.
Per il nero : anche se metti la filtrazione a zero non ottieni il nero ?
Il filtro magenta incorporato nella testa può essere vecchio e non adatto alla frequenza di taglio richiesta dalle carte moderne.
Ciao
Andr |
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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Inviato: Ven 02 Gen, 2009 11:47 pm Oggetto: |
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Sinceramente nel leggerti mi viene un po' d'ansia
Cose fondamentali:
In CO ci vuole ordine e pulizia; devi trovare tutto al buio.
Prima di entrare in CO devi preparare tutto l'occorrente (una lista è utile).
I chimici devono essere preparati prima nei loro cilindri e tenuti in sequenza vicino alla tank
La temperatura deve essere sempre quella (20°) per standardizzare il lavoro e avere una ripetibilità certa.
Il sapone per mani lo puoi usare per mai e per corpo ma non per pellicola. Dopo il lavaggio sciacqua in acqua demineralizzata e a seguire bagnetto di imbibente diluito in acqua demineralizzata.
I provini a contatto si possono fare SOLO con il vetro.
Per la stampa all'inizio introduci meno variabili possibili. Se hai un ingranditore a luce diffusa usa Solo la filtratura tre almeno fin che non hai capito ESATTAMENTE come funziona l'esposizione.
Non ti fossilizzare sui negativi mal esposti, stampa solo quelle facili.
Un timer in CO è indispensabile. Fotomatica ne ha uno molto pratico con 3 tempi che suona a fine conteggio alla rovescia (un classico per CO).
Del marginatore all'inizio puoi far senza. La carta polytenata sta spiana da sola (magari con una goccia d'acqua al centro sul retro) e puoi stampare senza bordi bianchi; il marginatore te lo farai col tempo.
La striscia nerissima che vedi su un bordo della carta significa che hai lasciato il pacco aperto e che il lato esposto ha preso luce.
Di stampe se ne producono max 3 per sessione se sei bravo. Stampa una immagine per volta finché non esce come vuoi tu (e solo immagini facili), è l'unico modo per capire i segreti della CO e imparare a padroneggiarli.
All'inizio concentrati sulla resa dei bianchi, i neri vengono con il contrasto; scegli il bianco con dettaglio che ti interessa e parti da quello.
Non mollare, la parte più ostica e deludente è già andata  _________________ Mi chiamo Paolo.... non impressionando
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
Clicca qui! ...e qui! |
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mrgilles utente attivo

Iscritto: 02 Mar 2008 Messaggi: 1026 Località: Verona
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Inviato: Sab 03 Gen, 2009 12:09 am Oggetto: |
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civ, il racconto dello sviluppo è perfetto. esattamente uguale al mio primo tentativo, 4 giorni fa.
Ottimi i consigli di tutti sullo sviluppo che annoto, e sulla stampa ti dico anche io di concentrarti su uno, massimo 2 fotogrammi da stampare a sessione, finchè non escono come vuoi tu..almeno all'inizio. E fra un pò riprendi in mano negativi che avrai stampato bene (per te) e ristampali. Grossissime sorprese, veramente! _________________ Nelle mie fotografie, solo persone in vera pelle.
cameraoscurista n.139. pap, vav. flickr |
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civ833 utente
Iscritto: 20 Dic 2008 Messaggi: 434
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Inviato: Sab 03 Gen, 2009 1:24 am Oggetto: |
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Vi ringrazio per le osservazioni e i suggerimenti.
Non vi spaventate, le venti stampe sono in un totale di tre sessioni di stampa, oggi ne ho fatte 11 ma di tre fotogrammi soltanto, scelti malissimo ovviamente.
Per quanto riguarda i filtri... ho anche la testa bianco e nero, solo che ovviamente senza filtri i tempi risultano pressoché dimezzati (con contrasto 2), e non è comodissimo lavorarci. Potrei prendere i filtri multigrade ma sarebbero altri venticinque euro... ditemi voi se vale la pena, per ora speravo di potermi accontentare della testa a colori (Meopta Opemus 5 Multichrome, per chi ce l'avesse).
Sulla metodologia di lavoro, sì, ci sto lavorando. Dalle piccole cose come non allagare il locale quando si travasa da vaschetta a bottiglia (girare con per la stanza, in cerca del bagno, con quei cosi in mano e l'acqua che per poco non traborda è un'esperienza di precarietà assoluta), alla misura dei tempi (l'altra volta ho usato un metronomo software, per la prossima cercherò un timer da infilare nel portatile ché contare fino a 90 o 120 è molto spiacevole), via via fino alle sfide più complicate.
L'imbibente sono tre volte che devo comprarlo e tre volte che mi scordo. Il lavaggio in acqua distillata l'ho fatto per scrupolo, ché la schiuma del sapone mi sembrava troppa (l'ho diluito prima di infilarlo, ma non si sa mai). Effettivamente non ho avuto macchie di calcare, l'altro sviluppo era minato da chiazze su ogni maledetto fotogramma.
Non bisogna ribaltare la tank per non fare fare troppa schiuma, immagino.
L'eliminazione delle gocce probabilmente è un mio eccesso: di quel negativo ho sviluppato un fotogramma uno, e ci sono due righine che non so se imputare alle mie ditacce insolenti o al dio Sfiga. E' il fotogramma drammatico del dettaglio che si vede solo dopo 20 secondi a f/4, quindi non mi preoccupo, però non si sa mai.
Però se sto là che passo vicino alla vasca da bagno a sciacquare le stampe, e incrocio la pellicola che asciuga, e vedo cinque goccioline sparse in cinque fotogrammi a caso... che faccio? Me ne sto fermo, ignorandole, certo della benevolenza delle leggi della fisica? O provo a rimediare? A quanto leggo non devo fare niente, a parte sperare ardentemente in un'asciugatura indolore, ma non so se anche ai miei più esperti consiglieri capita l'orribile visione di gocce sul negativo in asciugatura.
C'è poi un ultimo, odioso problema con la pellicola. A parte la conservazione, che in mancanza dei manufatti in pergamino è senza dubbio aleatoria (non vi dico dove li ho messi, anzi ve lo dico, stanno uno sopra all'altro in un foglio A4 ripiegato più volte), la (leggera) curvatura è a dir poco odiosa, rende il posizionamento nel portanegativi poco sereno e i provini a contatto (senza il vetro obbligatorio, lo so, espierò in ginocchio sui ceci) vengono buffi. Prometto che la prossima volta smonto la prima cornice a giorno che mi capita a tiro, poi però se mi si rigano con la polvere vi chiedo i danni.
Bel mondo, comunque, quello della camera oscura. Un caos incognito (almeno all'inizio) affrontato serenamente, non capita spesso nella vita di tutti i giorni. |
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Andr utente

Iscritto: 03 Dic 2008 Messaggi: 459 Località: Reggio Emilia
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Inviato: Sab 03 Gen, 2009 11:52 am Oggetto: |
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Per anni ho conservato i negativi nelle buste riciclate dalle bollette.
Poi ho comprato i fogli per 7 strisce da 6 fotogrammi che consentono di fare il provino direttamente con il foglio. Questo aiuta a non rovinarli , oltre a fare molto,ma molto prima.
Andr |
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Anonimo. non più registrato
Iscritto: 14 Gen 2006 Messaggi: 6707
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Inviato: Sab 03 Gen, 2009 12:43 pm Oggetto: |
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...è tènero vedere i "figli della banda larga" e dei superprocessori overcloccati alle prese con i lentissimi giochini dei padri... CALMA! Non cambiare teste, non cambiare filtri, non comprare accessori! Prendi un negativo "sicuro", metti tutti i settaggi degli apparecchi sui valori di fabbrica, chimici "universali" e tolleranti, carta multigrade, luce rossa, cronometrone e una radio in sottofondo. E adesso TRANQUILLO! La CO deve essere un rifugio rilassante, non un generatore di ansia. Non sperimentare niente, leggi le istruzioni e seguile come un orangotango: prima di suonare "il volo del calabrone" devi saper suonare le scale. L'unico accessorio comprabile che ti può risolvere i problemi in fretta è uno schiavo fotografo. Altrimenti calma, calma e calma, così ti ricordi di chiudere bene le buste della carta...
Alberto |
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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gandalfk7 utente attivo
Iscritto: 27 Feb 2006 Messaggi: 1437 Località: Bologna
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Inviato: Sab 03 Gen, 2009 2:25 pm Oggetto: |
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impressionando ha scritto: | Però la radio non mi permette di pensare..... meglio il SsSsSilenzio |
io procedo con i Pink Floyd in CO.. è male?  _________________ Utente ri-digitalizzato - Il mio ultimo lavoro: Alice in Snowland!!
Cameraoscurista n° 68 - Mi piacciono le lenti veloci fisse.
Sul mercatino ho felicemente concluso con: Davvero tanti amici del forum! non ho più spazio in firma e credo non serva tenere il conto |
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notchosen non più registrato
Iscritto: 20 Mar 2007 Messaggi: 2632
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Inviato: Sab 03 Gen, 2009 2:45 pm Oggetto: |
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Pink Floyd non sono mai male
Comunque pure io preferisco il silenzio, la musica la ascolto con le cuffie solo mentre aspetto che la carta si lavi |
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ldani utente attivo

Iscritto: 11 Mgg 2006 Messaggi: 3397 Località: Livorno
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Zonker utente

Iscritto: 04 Ott 2006 Messaggi: 390 Località: Ut Brixia leones
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Inviato: Mer 07 Gen, 2009 2:14 pm Oggetto: |
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ldani ha scritto: | Pink Floyd velano la carta
Meglio i Red Hot....
Daniele. |
Io con gli Iron Maiden ho notato un aumento di contrasto.  _________________ I love the smell of Hypam in the morning... |
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G-T utente attivo

Iscritto: 12 Gen 2007 Messaggi: 1030
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Inviato: Mer 07 Gen, 2009 2:44 pm Oggetto: |
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Citazione: | Pink Floyd velano la carta Very Happy
Meglio i Red Hot.... Very Happy
Daniele.
Io con gli Iron Maiden ho notato un aumento di contrasto. Mah
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Per chi vuole cimentarsi nel colore invece suggerirei i Darkness  |
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civ833 utente
Iscritto: 20 Dic 2008 Messaggi: 434
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Inviato: Mar 13 Gen, 2009 11:04 pm Oggetto: |
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Quarta (?) sessione di stampa.
Entro in camera oscura baldanzoso, forte dei provini fatti l'altra volta (senza vetro ovviamente, alcuni sono orrendi), e scelgo Lui, il Fotogramma Quattro, che sembra venuto bene.
Dopo aver scartato l'iniziale tentazione di usare un'insalatiera in pyrex per fare i provini di un paio di strisce di negativi, tanto per vedere l'effetto che fa. Abbandono definitivamente ogni insano proposito di autocostruzione di marginatori vari: il centramento della stampa avverrà manualmente, allo scopo accendo alcuni ceri propiziatori che spengo subito temendo di dover ripetere l'odioso rito della moneta.
Difficoltà nel centraggio migliorate dall'apertura delle alette che delineano il fotogramma, in modo che si veda parte della striscia ILFORD HP5 PLUS. Noto però che c'è sempre un po' di diffrazione ai bordi, non so se è il portanegativi o le alette delineatrici. Il portanegativi è di metallo, per il 35 mm (un giorno dovrò procurarmi quello per il 6x6), leggevo da qualche parte pro e contro del portanegativi in legno vetro plastica e krypton, ma non ricordo e lascio stare.
L'obiettivo della giornata è imitare i forumisti più blasonati, producendo:
- un provino decente, dove si distinguano le strisce e dove non devo perdere mezz'ora per capire quanto era larga la tot striscia e soprattutto quante erano;
- disegnare simpatici schemi, schizzi, "zone" alla Adams, qua e là su provini a scalare e non, ma subito mi rendo conto che il pennarello da CD non aderisce sulla carta bagnata (opto perciò per una matita, passando i primi tre minuti di asciugatura a ripetere mentalmente "quindicisecondi effeundici, quindicisecondieffeundici..." mentre il metronomo ripete mentalmente tic-tac tic tac);
- una stampa il più possibile dritta, e che soprattutto risolva l'annoso problema del formato 4:3 così diverso dal 2:3.
E' soprattutto il terzo problema che mina fortemente la mia autostima. La stampa mi viene dritta, ma solo se ci lascio dei bordi bianchi intorno. E non ce li voglio (e poi non sono uguali), quindi armeggio come un tricheco in sala macchine in cerca di un'ortogonalità ormai perduta, dicendomi "vabbè basta che spalmo il fotogramma sul lato maggiore, quello minore viene di conseguenza", ma il problema è che non capisco cosa mi sto dicendo e soprattutto non ho idea di come tagliare, in seguito, la foto (taglierina? cutter riga squadra e ansiolitico?).
Ovviamente la sessione di stampa si conclude piacevolmente, con la foto stampata in maniera decente, propositi di acquisto di strumenti di taglio, sensi di colpa per la righina nera che ormai affolla il primo mezzo millimetro di ogni stampa, ma soprattutto una generale insofferenza nei confronti del sistema "innalzamento testa + messa a fuoco", che rischia di prevedere un tempo infinito per raggiungere il formato desiderato. Grande risentimento nei confronti della geometria, dei teoremi dei vari Pitagora ed Euclide.
A un certo punto guardo con fare minaccioso la finestrella illuminata del magenta (sì, ho montato la testa a colori, fissando su 40M che "in teoria" ha un equivalente 3 per i filtri multigrade, e dimenticandomi del contrasto). Ci scambiamo un paio di sguardi (in particolare temo per un momento che quella finestrella illuminata potrebbe essere foriera di future sovraesposizioni, ma scarto la malsana idea), e mi dico: perché non aumentare il contrasto?
Mi trattiene dall'insano gesto solo l'aver letto mille volte l'adagio "si sviluppa per i neri e si stampa per i bianchi", e mi dico: vabbè, adesso stampo per i bianchi, poi i neri verranno con il contrasto.
Il problema è: come si stampa per i bianchi? Guardo i bianchi nel provino a scalare, mi dico "toh, lo voglio zona VII" e regolo il tempo di conseguenza, o c'è una procedura più complessa ed efficace?
Nel frattempo Rapid Fixer, Ornano e Ilfostop hanno già due settimane; forti sensi di colpa, mitigati solo dal più forte senso di colpa per non aver mai misurato la temperatura di un bagno durante la stampa (lo sviluppo sì, la mia codardia mi ci ha costretto). |
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ldani utente attivo

Iscritto: 11 Mgg 2006 Messaggi: 3397 Località: Livorno
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Inviato: Mer 14 Gen, 2009 6:41 am Oggetto: |
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Il 2:3 nel 4:3 non c'entra.
Opzioni:
- Ingrandisci di più e perdi una parte di fotogramma ma risparmi carta (poco serio )
- Ingrandisci di meno e tagli la carta in eccesso (una taglierina è un buon acquisto non solo per la CO)
- Compri carta in formato 2:3 (10x15; 18x24; 30x40 [la 30x40 è 4:3 ma tagliandola a metà ottieni 2 20x30])
Per le strisce più tieni la maschera vicino alla carta più il bordo sarà netto.
Più tieni la maschera ferma e più il bordo sarà netto. Più il diaframma è chiuso più il bordo sarà netto.
L'adagio che conosco io è: Si espone per le ombre e si sviluppa per le luci
Il detto Paolino (impressionando) è cerca i bianchi con l'esposizione e con il contrasto vai ad ottenere i neri che vuoi.
Significa che col provino a scalare (ma soprattutto con provoni a tutta foto) scegli il tempo per i bianchi che più ti piacciono. A quel punto se i neri sono troppo chiusi abbassi il contrasto e ristampi se sono troppo grigi fai il contrario.
Io però (siccome sono sprecone) se mi accorgo che non mi piace il contrasto di una foto, cambio contrasto alla carta e riparto dal provino a scalare con il nuovo contrasto.
Daniele. _________________ Stampa Mostrasi .Regolamento. .Orchidea1.
Composizione e Percezione visiva tratto dal testo di Arnehim
L'estensione Firefox per avere tutto Photo4U a portata di mouse in un menù.... >>>Download<<< |
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Andr utente

Iscritto: 03 Dic 2008 Messaggi: 459 Località: Reggio Emilia
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Inviato: Mer 14 Gen, 2009 2:00 pm Oggetto: |
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Civ , ricorda che con contrasti alti i tempi dei provini possono essere ravvicinati, es: 20" + 4, +4 , +4
con contrasti bassi devono essere più distanziati , es: 20" + 8, +8 ,+8
altrimenti non si vede la differenza.
Stai più vicino possibile alla carta , mano ferma oppure carta appoggiata su due rialzi .
Per iniziare usa sempre lo stesso formato (pieno) . Attacca tre "appoggi" di riferimento sul piano dell'ingranditore , in modo da avere una posizione fissa per la carta. |
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