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ldani utente attivo

Iscritto: 11 Mgg 2006 Messaggi: 3397 Località: Livorno
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Inviato: Ven 13 Feb, 2009 10:43 am Oggetto: Un confronto street |
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Semplicemente mi piaceva affiancare 2 foto che ritraggono, quasi, il medesimo soggetto e analizzare (non da solo ma con uno scambio di opinioni) le differenti strutture compositive e cosa comportano per l'effetto finale.
Le foto scelte sono una di Sulfurea e una di AleZan...
Allego qui la coppia di foto (quella di Ale l'ho ridimensionata per portarla alla dimensione di quella di sulf.)
Diamoci un po' di tempo per pensare e poi contribuite.
Daniele. _________________ Stampa Mostrasi .Regolamento. .Orchidea1.
Composizione e Percezione visiva tratto dal testo di Arnehim
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Andr utente

Iscritto: 03 Dic 2008 Messaggi: 459 Località: Reggio Emilia
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Inviato: Ven 13 Feb, 2009 11:53 pm Oggetto: |
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La seconda mi sembra inserita in un contesto coerente con il soggetto , la prima sembra più uno scatto dettato dall'impulso , mi sembra improvvisata.
Anche la composizione in senso strettamente grafico è a favore della seconda, essendo questa priva di elementi inutili o di disturbo.
Entrambe a mio parere mancano del "complemento oggetto" , ossia :
"sono lì, guardo" o "penso", ma che cosa? , verso cosa? , a chi ?
Il loro sguardo non esprime rapimento. Guardano qualcosa , e quel qualcosa manca a completare il quadro.
Possono quindi assumere il loro valore se inserite in una sequenza, ma non da sole.
La differenza di contrasto, vignettatura non mi pare modifichi ,nella sostanza, il raffronto. |
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bierreuno utente attivo
Iscritto: 19 Dic 2005 Messaggi: 747 Località: Cremona
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Inviato: Sab 14 Feb, 2009 12:20 pm Oggetto: |
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La prima la vedo molto piatta, composizione non corretta, la porta sullo sfondo non contribuisce a staccare il personaggio, la ringhiera davanti da un senso di lontananza dal soggetto, è stata ripresa con una focale più lunga rispetto alla seconda e questo non ha giovato all'immagine.
La seconda è una foto più "partecipata", si è andato vicino al soggetto, in qualche modo si è avuta una maggiore interazione, la vignettatura creata poi permette di concentrare lo sguardo maggiormente sul soggetto. Gli elementi di contorno della seconda poi completano l'opera, ambientano maggiormente il personaggio. La chicca però, secondo me, è il cartellino con il codice a barre, molto significativo, è l'elemento che distingue l'immagine da altre simili. _________________ Bierreuno si diverte con Canon, Pentax e Fuji - PaP-VaV
La Vita è la palestra dell'Anima (questa è mia e non di qualcuno famoso) |
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Mauroq utente attivo

Iscritto: 14 Apr 2006 Messaggi: 26033 Località: Lido di Ostia
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Inviato: Sab 14 Feb, 2009 1:55 pm Oggetto: |
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Senza dubbio il reportage di Alezan colpisce molto, e' entrato dentro, ha creato un rapporto non sempre facile tra fotografo e fotografato, c'e' anche un lavoro in post, ben curato, forse troppo, nel senso che anche senza sarebbe stato ugualmente valido.
La foto di Sulfurea, ma anche le altre nella sua galleria, la cui visione occorre per completare una valutazione, sono essenziali, non c'e' rapporto, ma non e' detto che ci debba essere, ognuno interpreta a proprio modo l'atto fotografico.
Insomma due approcci diversi, ma equivalenti nell'obiettivo raggiunto, "la condizione umana", penso io. _________________ il mio sito
La perfezione ha un grande difetto, ha la tendenza ad essere noiosa. |
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ldani utente attivo

Iscritto: 11 Mgg 2006 Messaggi: 3397 Località: Livorno
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Inviato: Sab 14 Feb, 2009 5:15 pm Oggetto: |
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Vedo che i commenti corrono, io però non sono così bravo e ho bisogno di analizzare l'immagine piano piano.
Un lavoro duro che non sono capace di fare con certezza. Mi muoverò con dubbi sempre maggiori e spero che ci siano interventi che mi aiutino a portare avanti questo confronto.
Parto da una cosa semplice, la scelta della focale di ripresa:
Il grandangolo di Ale, mi sembra, che stabilisca un rapporto diverso tra noi e il soggetto. Dovrebbe farci sentire più vicini, renderci più partecipi ma, secondo me, ha un effetto collaterale. Stabilisce infatti un rapporto diverso anche tra il soggetto e lo sfondo. In Ale l'uomo esce da quel luogo, è protagonista attivo, prende le distanze dalla strada come scritto da bierreuno contribuisce a staccare il soggetto dallo sfondo.
In Sulf. il soggetto è tutt'uno con l'ambiente, si confonde fino quasi a diventare un nulla. Sulf. lo spiaccica su quel muro senza pietà, senza la possibilità di uscire dalla situazione in cui è. Per questo sono quindi dell'idea contraria a Andr, mi sembra che la scelta di Sulfurea rappresenti meglio la realtà e sia più coerente con quello che gli occhi di entrambi i soggetti dicono. Occhi che non cercano di guardare qualcosa, occhi persi o rassegnati mi sembra.
Torno a pensare perchè, mi sembra, ci siano tante altre cose da vedere...
Daniele. _________________ Stampa Mostrasi .Regolamento. .Orchidea1.
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ubald™ utente attivo

Iscritto: 13 Giu 2006 Messaggi: 4481 Località: Bari
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Inviato: Dom 15 Feb, 2009 11:22 am Oggetto: |
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Stavo facendo la tua stessa riflessione, soprattutto in rapporto a come le focali raccontino le storie.
La seconda una sorta di gusto più "moderno", nel senso che c'è una certa attenzione nella gestione del contrasto, parecchio, mi par di vedere un po' di vignettatura anche. Sembra quasi la realtà posta sul vetrino del microscopio e indagata quasi con violenza.
Nella prima il contrasto soft, la mancata schiaritura dell'uomo, che l'avrebbe portata più in risalto, pare una ripresa dell'ambiente, senza volerlo influenzare, manca quella sensazione che ho descritto del porre la realtà su un vetrino da microscopio o sotto un riflettore, che dir si voglia.
Interessantissime le linee di composizione della prima, semplici, basata su una trasversale richiamata in due punti, ascendente verso destra e da linee verticali. Ottima la posizione della finestra: il tutto mi par conferire naturalezza e discrezione.
Corollari di ciò che ho detto, e ripetendo il pensiero del post che mi precede, nella prima l'ambiente e il personaggio hanno il suo peso, sono implicati. Immagino che sia l'effetto della focale, suppongo normale. Nella seconda il protagonista unico è l'uomo, e gli elementi dell'ambiente si limitano a fare da suggerimenti contestualizzanti: in quest'ottica la scarsità di elementi della prima è funzionale ad evitare il rischio di confusione, mentre nella seconda questo rischio è per me assente.
Se dovessi sintetizzare in due parole, direi per la prima "indagine", per la seconda "denuncia".
Ma non saprei scegliere facilmente il modo di raccontare migliore. La seconda è d'impatto, la prima richiede di essere guardata per più tempo, ma ha quel che di rispettoso che trovo un tocco di classe.
Sia chiaro, tutte e due eccellenti, complimenti agli autori _________________ il meno è più |
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pex85 utente attivo

Iscritto: 12 Set 2007 Messaggi: 1992 Località: Parma
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Inviato: Dom 15 Feb, 2009 10:10 pm Oggetto: |
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Mi vedo molto vicino al parere di andr e bierreuno, non c'è dubbio che il lavoro di costruzione e ideazione, riguardo alla seconda, pare più complesso.
Mi trovo ugualmente d'accordo con il parere per il quale c'è un'interpretazione personale inscindibile dalla foto, per la quale avrei scelto anche io una realizzazione Simile a quella di sulfurea, cruda e fatta di semplicità, rappresentazione che is avvicina più lateralmente (alias figurativamente) al soggetto.
Probabilmente l'applicazione di vignettatura e la forza della luce tolgono importanza al soggetto, e non ci permettono di concentrare l'attenzione sugli occhi, sull'abbigliamento, o in generale sui piccoli dettagli che caratterizzano la foto.
Come sempre è un riuscire a scegliere tra ciò che vogliamo si veda.  |
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ventura utente attivo

Iscritto: 01 Mar 2004 Messaggi: 4177
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Inviato: Lun 16 Feb, 2009 8:46 pm Oggetto: |
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ldani ha scritto: |
Il grandangolo di Ale, mi sembra, che stabilisca un rapporto diverso tra noi e il soggetto. Dovrebbe farci sentire più vicini, renderci più partecipi ma, secondo me, ha un effetto collaterale. Stabilisce infatti un rapporto diverso anche tra il soggetto e lo sfondo. In Ale l'uomo esce da quel luogo, è protagonista attivo, prende le distanze dalla strada come scritto da bierreuno contribuisce a staccare il soggetto dallo sfondo.
Daniele. |
Secondo me, staccare il soggetto dallo sfondo ha diverse conseguenze:
- mi permette di leggere bene i due diversi piani
- dà un senso di profondità e di tridimensionalità alla foto
- mi permette di stabilire una relazione tra l'uomo e il suo ambiente, molto maggiore che non nell'altra foto
Sempre a mio parere, nella foto di Ale l'uomo non esce da quel luogo, ma ne è circondato
ciao, Angelo |
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AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
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Inviato: Lun 16 Feb, 2009 9:18 pm Oggetto: |
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Bè, che dire?
Grazie a Daniele per l'idea e grazie a tutti per il modo con cui la si sta sviluppando.
E' interessante e utile come feedback per me leggere opinioni diverse fra loro su come intendere l'approccio a quel soggetto, al genere, alla fotografia in generale.
Me ne sto in disparte ad ascoltare.
Grazie  _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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.oesse. utente attivo

Iscritto: 24 Nov 2005 Messaggi: 1906 Località: Hong Kong
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Inviato: Lun 16 Feb, 2009 10:41 pm Oggetto: |
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leggo di "staccare il soggetto dallo sfondo" ma il reportage di oggi e' sempre piu' spesso fatto di sensori minuscoli e "tutto a fuoco".
Majoli (per dire un nome) ma anche tanti altri usano compatte digitali e chi usa la pellicola ragione sempre in iperfocale.
Mi domando se non sia un modo un po' vecchio e datato di vedere la fotografia.....e medito
.oesse. _________________ Il mio sito |
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bierreuno utente attivo
Iscritto: 19 Dic 2005 Messaggi: 747 Località: Cremona
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Inviato: Lun 16 Feb, 2009 11:09 pm Oggetto: |
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Il fatto che il reportage di oggi sia sempre più fatto di sensori minuscoli è dettato da leggi di mercato che, spesso, sappiamo non andare incontro alle necessità dei fotografi. Ma qui andremmo OT. Il fatto che si usino, anche da parte di professionisti come Alex Majoli, fotocamere compatte, è una scelta che può essere dettata da svariati fattori come leggerezza, portabilità, passare inosservati. Non ultimo il fatto che le nuove generazioni, frequentemente, non sanno cosa sia una fotocamera analogica o comunque la ritengano un atrezzo preistorico. In pratica sono costretti a cadere sui sensori minuscoli.
L'iperfocale è comoda, soprattutto se si usa la tecnica punta e scatta, ma non è il solo modo di fare street. Ritorno su quanto esposto nella mia precedente risposta: le due foto sono espressioni di due macro-filoni, ovvero fotografare o meno con "interazione" con il soggetto. _________________ Bierreuno si diverte con Canon, Pentax e Fuji - PaP-VaV
La Vita è la palestra dell'Anima (questa è mia e non di qualcuno famoso) |
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.oesse. utente attivo

Iscritto: 24 Nov 2005 Messaggi: 1906 Località: Hong Kong
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Inviato: Lun 16 Feb, 2009 11:31 pm Oggetto: |
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Majoli ha iniziato con le reflex e le Leica e la sua scelta di usare le compatte e' certamente dettata dai punti che hai espresso tu e dal fatto che lui AMA la foto tutta a fuoco. Ma sfogliando i siti delle maggiori agenzie, il tutto a fuoco non mi pare certamente una scelta dettata dalle leggi di mercato, per lo meno non dal mercato hardware.
Premesso cio', non sono in disaccordo con le tue parole, solo che i gusti odierni sono diversi.
.oesse. _________________ Il mio sito |
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ubald™ utente attivo

Iscritto: 13 Giu 2006 Messaggi: 4481 Località: Bari
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Inviato: Mar 17 Feb, 2009 9:47 am Oggetto: |
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Staccare il soggetto dallo sfondo non si fa solo col fuoco, ma anche lavorando la foto e mascherando e bruciando per distinguere i piani dei grigi.
La gestione del bokeh non è la nostra unica arma, anzi non è nemmeno la più raffinata, secondo me. _________________ il meno è più |
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bierreuno utente attivo
Iscritto: 19 Dic 2005 Messaggi: 747 Località: Cremona
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Inviato: Mar 17 Feb, 2009 1:00 pm Oggetto: |
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Comunque, per inciso, il mio "staccare dallo sfondo" della prima foto, non era certo riferito al fuoco/fuorifuoco ma alla composizione. Secondo mè non è composta bene, quella porta o finestra che incombe sulla testa mi sembra un errore di composizione, a meno che sia voluto, ma in questo caso non riesco a coglierne il significato. _________________ Bierreuno si diverte con Canon, Pentax e Fuji - PaP-VaV
La Vita è la palestra dell'Anima (questa è mia e non di qualcuno famoso) |
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marco palomar utente
Iscritto: 01 Ago 2004 Messaggi: 91
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Inviato: Mar 17 Feb, 2009 1:27 pm Oggetto: |
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Tralasciando la disamina dei difetti, la superiorità della seconda è così ovvia che forse non vale la pena di discuterne più di tanto. Però un paio di cose, al volo, si possono dire:
1) nella seconda foto ogni elemento inquadrato fa parte della fotografia, non sta lì per caso.
2) Per scattare il secondo fotografo è dovuto entrare in contatto con il barbone, stabilire comunque una relazione, se non altro di prossimità; non a caso il soggetto viene reso un po più come persona e un po'meno come icona o luogo comune. Forse la differenza tra le due foto è la stessa che c'è tra una enunciazione e una narrazione...
Comunque il mio personalissimo parere è che se uno non lo fa di mestiere o non è direttamente coinvolto farebbe bene ad evitare certi soggetti.
Ultima modifica effettuata da marco palomar il Mar 17 Feb, 2009 1:33 pm, modificato 1 volta in totale |
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ubald™ utente attivo

Iscritto: 13 Giu 2006 Messaggi: 4481 Località: Bari
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Inviato: Mar 17 Feb, 2009 1:27 pm Oggetto: |
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ok, ci siamo intesi _________________ il meno è più |
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ldani utente attivo

Iscritto: 11 Mgg 2006 Messaggi: 3397 Località: Livorno
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pex85 utente attivo

Iscritto: 12 Set 2007 Messaggi: 1992 Località: Parma
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Inviato: Mar 17 Feb, 2009 2:43 pm Oggetto: |
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Sono d'accordo con ldani, cerchiamo di aprire di più e di non fare di tutta l'erba un fascio, il tele non è per forza una spia e le scelte stilistiche, se volute, SONO soggettive, che possano piacere o no è un altro discorso.
Dai, che l'argomento era interessante  |
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davide puggioni utente

Iscritto: 16 Apr 2006 Messaggi: 408 Località: cagliari
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Inviato: Mar 17 Feb, 2009 6:16 pm Oggetto: |
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Ciao a tutti
Trova la prima foto piu' fruibile e leggibile,con gli angoli a 90 Gradi che si richiamano,le inee oriz del marciapiede e dell'inferriata sia le parti chiare che quelle scure.Quindi occhio-mente ben Nutriti.Poi la mente trae informazioni o ''fantasie'' dalla radio.La foto,il soggetto esono li' si fanno guardare anche perche' scattata con ottica Normale.
La seconda a prima vista sembra piu' facile da Guardare ma secondo me non lo e' .La distorsione dell'ottica forse rende il soggetto un po' fuori dalle righe,ne fa una sorta di caricatura,nel senso piu' leggero del termine .La vignettatura e la sfocatura oppongono un po' di resistenza alla fruibilita' .
In nessuna delle 2 foto gli occhi dei soggetti non sono guardabili perfettamente sono scuri tutti e 2 .Peccato  _________________ Davide |
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bierreuno utente attivo
Iscritto: 19 Dic 2005 Messaggi: 747 Località: Cremona
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Inviato: Mar 17 Feb, 2009 7:25 pm Oggetto: |
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Una volta ascoltai un discorso di Scianna che diceva: "il fotografo non scrive con la luce, ma legge ciò che la luce scrive..." e poi "anche un grandissimo libro, letto da un imbecille, diventa un libro imbecille". Ora non consideriamo le forti parole (non le voglio certo riferire agli autori chiarisco subito) che ho riportato testualmente dal discorso di Scianna, mi serve solo come spunto per partire per fare una riflessione. La prima foto è una lettura leggera, manca di sentimento, di impeto, di interpretazione. L'immagine era li, di fronte alla macchina fotografica, l'autore l'ha solo colta, non scorgo una interpretazione (come anche riferisce Andr nel secondo post) che invece scorgo nella seconda. Le parole sono le stesse, sono solo lette da due interpreti diversi ed il risultato è diverso. _________________ Bierreuno si diverte con Canon, Pentax e Fuji - PaP-VaV
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