Approposito di previsualizzazione digitale

[Tomash]

Visto che spesso se ne parla e visto che non nascondo che a volte smanetto con Photoshop per vedere "l'effetto che fà", che dite se questa latrina campestre da così che sarebbe stampata "normale":



la stampo così ?

[exdanighost]

Bè é un effetto artistico anche quello .

Io però una così la stampo:


E' solo la prima che ho preso dalle mie opere.

[impressionando]

Se proprio la vuoi stampare la lascerei nel contesto in cui nasce.
ma.... cos'è quel robo che c'è sopra? Pannelli solari per lo sciacquone caldo?

[Tomash]

[impressionando]

Tecnologico, ecologico, rupestre.

[claudiom]

Tomash: la sai stampare così?

Dicci come faresti....

ciao claudiom

[Tomash]

[felixbo]

col mio durst grande a luce diffusa M670 e con i filtri, per quel che deduco dalla mia puerile esperienza di C.O., non riesco a ottenere questo contrasto così alto.

Io, in tutta sincerità, credo che non la saprei stampare in quel modo.

Penso, forse da quel che ho visto da esperienze altrui, che sarebbe necessario un passaggio con internegativo, ma ancora non lo so fare.

Prima o poi lo imparerò magari quando avrò la necessità di un contrasto così alto.

menatemi pure

[victor53]

io la stamperei così

[claudiom]

No, no, niente tempi brevi e contrasto alto: la vaschetta e il lavandino vanno nel nero e non esce alcuna trama del legno, magari fosse così facile.
Lo vedete che il cielo è bruciato, ma l'interno del cesso non lo è, ebbene, come lo ottenete, voi previsualizzanti sul pc?
In ps il tool che si avvicina alla c.o. è "contrasto", non "curve"!!!

ciao claudiom

[impressionando]

Senza parlare dell'internegativo.
Cominciamo a mascherare le ombre e sbiancare le luci sbiancabili.
Anche un po' di sabbia potrebbe servire qua e la.

[felixbo]

sparo la mia, tanto l'ho già deto che non la saprei stampare

ammettendo che le bruciature del cielo e l'effetto dell'albero lo potrei ottenere con il filtro 5 del mio durst (non lo so ma dovrei provare comunque in c.o.), proverei una doppia esposizione cambiando filtro per il cesso. Ciò dopo essermi preparato opportunamente le mascherine col cartone incollato sui fogli che stampo con la stampante cesso dal file digitale
dunque prima maschero la cabina con un filtro 5 (prima esp.) poi (seconda esp.) brucio l'interno della cabina con filtro 2 ad esempio

a rimenatemi

[.oesse.]

felixbo......hai idea degli aloni che ne deriverebbero?

[claudiom]

Nessun alone, la mascheratura del cesso è facilissima, perchè il cesso è squadrato: maschera su acetato da sovrapporre alla carta, o meglio vetro spennellato di liquido per mascherature.
Ma più di me ne sa quell'utente 4U di cui mi sfugge il nome che lavora nei laboratori foto da 50 anni, cercatelo un po'.

ciao claudiom

[impressionando]

n....ne.... ce....pce....

[claudiom]

niepce, contattato, grazie, claudiom

[.oesse.]

[niepce]

PRESENTE!! Ho ricevuto il vostro invito a partecipare al dibattito.

Premetto, non vorrei che mi riteneste più preparato di quello che veramente sono, la mia è solo pratica di anni, pratica che però si sta sbiadendo (non si stingono solo le stampe che hanno avuto uno scarso lavaggio finale) per causa del fisiologico rincoglionimento senile, pertanto prendete quello che posto con le dovute molle.

Se ho capito, voi vorreste ampliare la scala tonale senza abbassare il contrasto ed ingrigire la foto. Ai tempi dell'analogico puro c'era un solo sistema, le maschere di contrasto, mi spiego, stampavamo a contatto su pellicola Lhit avendo però l'accortezza di inserire tra negativo e sensibile un vetrino sottile, simile a quello dei telaietti per dia, in modo da ridurre la nitidezza della dia (per facilitare poi la messa a registro) stampavamo una dia leggerissima, al limite del visibile, ad un gamma bassissimo, più densa per effetti più pronunciati, si fa poi un sandwich a perfetto registro e si stampa su carta con un contrasto di almeno un punto superiore alla stampa dal solo negativo.

Il difetto di questo procedimento specialmente sul 35mm era che difficilmente riuscivamo ad eliminare peli e difetti che si sommavano pertanto quando non avevamo contorni precisi (esempio ritratti) procedevamo in altro modo mettevamo il negtivo nell'ingranditore e proiettavamo l'immagine all'inquadratura desiderata come normalmente avevamo un telaio di filo di ferro rigido a circa 15 cm dall'ottica dell'ingranditore (lo tenevamo fisso, servendoci anche per coprire con un cartoncino che muovevamo leggermente zone da mascherare es, celi da scurire)su questo telaio posavamo un pezzo di pellicola lhit che stampavamo a gamma bassissimo, il positivo ottenuto (macchie sfuocate)
veniva riposizionato sul telaio controllando l'effetto sul piano, giuro che il tutto è più facile a farsi che a scriversi (specialmente con il mio sgrammaticato italiano ) detti metodi andavano bene anche per la stampa a colori, mentre per il solo bianconero molto spesso adottavamo un metodo più semplice anche se più manuale, stampavamo normalmente posando per le luci e a stampa finita con un pennello ed indebolitore di Farmer (Ferricianuro ed iposolfito) schiarivamo le ombre molto dense, giuro che non è difficile.

Oggi con il digitale ritengo sia possibile fare maschere positive leggermente sfuocate con la stampante da posare sopra la carta sensibile mettendole a registro con il filtro rosso, ma in queste cose ne sapete più voi di me

Spero di essermi fatto capire, altrimente chiedete, Ciao

Maurizio

[.oesse.]

probabilmente il rincoglionito sono io. E non ho capito una cippa.
Grazie lo stesso!

[felixbo]

ammazza che casino la C.O. seria

Io ho capito solo l'ultima frase (quella delle maschere positive) che bene o male è quello che faccio ogni tanto.

Grazie mille Maurizio, spero prima o poi di fare realmente qualche passaggio di quel tipo, anche solo per gioco

P.S. ...se non ci foste voi!!!!

ciao