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Esposimetro; come capire se funziona bene

 
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Autore Messaggio
rspock
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Iscritto: 29 Mar 2007
Messaggi: 168

MessaggioInviato: Gio 31 Lug, 2008 2:28 pm    Oggetto: Esposimetro; come capire se funziona bene Rispondi con citazione

Ciao, ho da poco iniziato ad usare la vecchia reflex di mio padre una olympus om2. Nella filiera Esposizione, sviluppo, scansione mi accorgo che le foto sono tutte bruciate nei bianchi e le tonalita di grigio sono poco scandibili.
Ora tipicamente in fase di scatto, sapendo questa cosa tendo a sottoesporre anche di uno stop, ma le cose migliorano relativamente. Ammetto che ci sono delle situazioni limite in cui è difficile esporre bene, come i paesaggi o luce e ombre insieme.
Ammesso che il fotografo faccia bene il suo lavoro, e guardando i negativi in controluce vedo davvero le bruciature perciò mi è venuto il dubbio che sia l'esposimetro.
In definitiva, la domanda è: esiste un modo per terstarlo e casomai tararlo?
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davide.bresolin
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Iscritto: 29 Ago 2007
Messaggi: 622
Località: Verona / Paderno del Grappa (TV)

MessaggioInviato: Gio 31 Lug, 2008 2:46 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Puoi confrontare i valori che ti da' l'om2 con quelli di un esposimetro esterno o di un'altra macchina fotografica. Non è un metodo molto preciso, ma se l'esposimetro è parecchio starato te ne accorgi.

La taratura la puoi far fare da un fotoriparatore. Se la macchina è rimasta ferma per tanto tempo, può valere la pena di fare anche un controllo e una revisione generale, per rimetterla in perfetto ordine.

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Davide

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Il Griso
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Iscritto: 04 Giu 2007
Messaggi: 200

MessaggioInviato: Ven 01 Ago, 2008 7:31 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Anch'io ti suggerisco una revisione dal fotoriparatore: potrebbe anche essere che l'esposimetro sia corretto ma che i tempi di scatto effettivi siano più lunghi di quelli nominali perché l'otturatore necessita di pulizia e taratura.
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california
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Iscritto: 13 Feb 2008
Messaggi: 171
Località: Milano - Padova

MessaggioInviato: Ven 01 Ago, 2008 1:29 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

L'OM-2 é una "brutta bestia" Diabolico da questo punto di vista, essendo dotata di due circuiti esposimetrici completamente separati ed indipendenti:

- Circuito "A" - pilotato dalle classiche cellule all'interno del pentaprisma che leggono la luce sullo schermo di messa a fuoco, serve a pilotare solo l'ago nel mirino e viene quindi utilizzato per l'esposizione in manuale o per "informare" l'utilizzatore del tempo utilizzato in esposizione automatica. Quest'ultima "informazione" peró puó non essere veritiera, perché in automatismo il tempo reale di scatto imposto all'otturatore viene controllato dal circuito "B".
- Circuito "B" - pilotato dalle due cellule che puoi vedere all'interno del mirabox, rivolte verso il piano focale, che leggono la luce sul piano focale, piú precisamente sulla prima tendina dell'otturatore (quella con lo strano disegno a scacchiera, noto come "computogramma") per i tempi veloci (1/60 - 1/1000) e sull'emulsione del film per i tempi lenti ( fino ad 1/30) e per il controllo TTL del flash.

Questo comporta che se i due circuiti esposimetrici non sono concordi nelle letture, a causa di guasti o starature di uno od entrambi di essi, potresti ottenere esposizioni corrette in manuale ed errate in AV, o viceversa, o sempre errate ma magari in direzioni diverse (sottoesposte in un modo e sovraesposte nell'altro).
Puó succedere per esempio, che in AV tu creda di usare un tempo di scatto, perché indicato dall'ago nel mirino (circuito "A"), ma che in realtá la macchina scatti con un tempo diverso, a te ignoto (circuito "B").

Vi é poi l'incertezza circa l'effettivo rispetto da parte dell'otturatore dei tempi imposti dal timer elettronico che lo controlla, indipendentemente dal fatto che detto timer venga pilotato dal circuito esposimetrico "A" o "B".

Un'ultima cosa che devi verificare é che il diaframma dell'ottica in uso chiuda effettivamente al valore impostato e non resti invece piú aperto a causa di qualche malfunzionamento.

Come venirne a capo? Grat Grat

Bisogna necessariamente procurarsi: 1) un valido ed affidabile riferimento esterno (esposimetro a mano o reflex di sicuro funzionamento) e 2) un rullo di diapositiva 100 Iso, e cercare di separare le quattro variabili che dobbiamo verificare.
In mancanza sia di un esposimetro esterno che di un'altra reflex, puó essere di una qualche utilitá la vecchia "regola del 16".

- Step 1: Verifica funzionamento diaframma obiettivo.
Rimuovi l'ottica dal corpo macchina e verifica che impostando la ghiera alla minima apertura e premendo il tastino di chiusura diaframma, le lamelle effettivamente chiudano e poi riaprano istantaneamente e senza incertezze. Verifica poi che avvenga lo stesso azionando la levetta che si trova sulla baionetta, quella dalla parte del bottoncino di disinnesto dell'ottica. Un'ulteriore conferma di buono o cattivo funzionamento la puoi trovare facendo delle prove "incrociate" con altri obiettivi sulla tua macchina o con il tuo obiettivo su un'altra macchina, se ne hai la possibilitá. Una volta verificato che l'ottica non dia problemi, o eventualmente risolti questi, passi allo:

- Step 2: Verifica funzionamento otturatore.
La maniera piú sicura é di rivolgersi ad un riparatore che misuri i tempi di otturazione con l'apposito tester e possa eventualmente correggerli.
Un metodo piú casalingo ma comunque valido é quello di caricare il tuo bravo rullino di diapositiva 100 iso e scattare alcune foto in diverse condizioni di luminositá, a dei soggetti privi di forti contrasti e non in controluce, in manuale e facendo riferimento a coppie tempo/diaframma desunte da un dispositivo esterno, esposimetro o altra reflex. Ogni scatto va ripetuto con tutte le possibili coppie tempo/diaframa che conducano alla stessa esposizione teorica. Prendi accuratamente nota delle condizioni di illuminazione e delle coppie tempo/diaframma utilizzate per ogni scatto, fai sviluppare il rullino e valuta i risultati. La dia non tradisce, sotto e sovraesposizioni risultano subito evidenti. Eventuali azioni correttive del funzionamento dell'otturatore dovranno essere demandate ad un valido riparatore. Se invece risulta tutto a posto, puoi passare allo:

- Step 3: Verifica funzionamento circuito esposimetrico "A".
Abbastanza semplice in quanto il feedback é dato direttamente dalla lettura dell'ago all'interno del mirino. Si inquadrano vari soggetti a vari livelli di illuminazione e si confrontano le letture con quelle del riferimento esterno. Se tutte coincidono entro +/- 1/2 stop non dovresti avere grossi problemi, altrimenti dovrai far ritarare il circuito o compensare stabilmente col correttore di esposizione o la regolazione degli iso.
Attenzione peró a non compiere alcuna regolazione o taratura prima di aver portato a termine anche lo:

- Step 4: Verifica funzionamento circuito esposimetrico "B".
Come giá per il controllo dell'otturatore, questa verifica andrebbe demandata ad un laboratorio specializzato, ma puó facilmente venire eseguita "in casa" alla stessa maniera.
Dopo essersi assicurati che l'otturatore faccia correttamante il suo dovere (Step 2), e che il circuito "A" dia letture corrette (Step 3), se eseguiamo una serie di scatti con le stesse identiche modalitá di cui allo Step 2, ma lasciando questa volta il controllo dell'esposizione in automatismo, possiamo in un colpo solo verificare tanto la correttezza delle letture del circuito "B" quanto la corrispondenza delle letture dei due circuiti esposimetrici, facendo ad esempio seguire ad ogni esposizione eseguita in AV una eseguita in manuale alla stessa apertura di diaframma.

A questo punto, se i due circuiti dovessero offrire letture accettabilmente concordi tra loro, per quanto non corrette in assoluto, la soluzione, almeno temporanea, puó essere quella di una correzione fissa dell'esposizione oppure di una regolazione diversa della sensibilitá dell'esposimetro, dal momento che queste due azioni intervengono entrambe su entrambi i circuiti esposimetrici.
Nella sfortunata eventualitá che i due curcuiti dovessero offrire letture eccessivamente distanti tra loro, o si sceglie di usare la macchina in una sola modalitá di esposizione, e sulla base di questa si effettuano le starature necessarie, oppure si manda la fotocamera in assistenza.

Spero di essermi espresso chiaramente, nel caso ci fosse qualcosa che non ti fosse chiaro, fammelo sapere e cercheró di spiegarmi meglio.

Scusami anche la prolissitá... Blah Blah Blah

Auguri! Ciao

_________________
Davide.
Tanta roba, poco tempo...
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rspock
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Iscritto: 29 Mar 2007
Messaggi: 168

MessaggioInviato: Sab 02 Ago, 2008 2:18 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ammazza ti ringrazio per la "prolissità" Very Happy Very Happy

Ho capito tutto e sei stato chiarissimo. Anche io avevo fatto qualche prova solo che non essendo molto esperto avevo paura che fossi io a sbagliare l'esposizione.

Ho notato che questo difetto si verifica sempre per tempi molto piccoli di otturatore 1/1000, 1/500. quindi verrebe da pensare ad un problema riconducibile all'otturatore.

Credo che la portero da un fotoriparatore senza perderci su troppo tempo ed evitare di fare casini, nel frattempo per le ferie sottoespongo di uno stop abbondante e sto apposto

Smile
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d.kalle
moderatore


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Località: Thiene

MessaggioInviato: Lun 04 Ago, 2008 12:13 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

La caratteristica di sovraesporre a tempi molto rapidi e' comune a tutte le reflex. Solo alcune professionali si pregiano di rispettare realmente tempi di 1/2000, 1/4000 ecc..
Solitamente lo scostamento da 1/1000 in su riguardava 1/3 o 1/2 stop che, in era analogica, erano ben digerite dalle pellicole.
Certo con il passaggio al digitale questo e' diventato un fattore molto critico che pero' viene facilmente risolto dall'osservazione immediata dell'immagine sul display.
Nel tuo caso 1 stop e passa di sovraesposizione sembra in effetti un po' eccessiva ma se come dici tu riguarda solo i tempi da 1/1000 in su allora basta saperlo e sottoesporre, ed evitare cosi' la riparazione.

_________________
davide
(so contare solo fino a 2,8)

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