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In studio: esposimetro flash non coincide con esposizione

 
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foster.ft
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MessaggioInviato: Ven 28 Mar, 2008 5:44 pm    Oggetto: In studio: esposimetro flash non coincide con esposizione Rispondi con citazione

Ciao, ho un cruccio che non mi spiego....Ho un esposimetro flash sekonic 358 che ho sempre usato per le foto con i flash da studio (oltre che in altre situzioni). Tipicamente misuro i singoli flash per ottenere da ciasucno la quantità di luce desiderata sul soggetto. Poi li metto in sincro, imposto il tempo, rivolgo la cellula dal soggetto verso la fotocamera, faccio scattare il flash in modalità cord e leggo il diaframma da usare. Con la pellicola (dia) e un minimo di braketing è sempre andat tutto bene. Con il digitale, invece i conti non mi sono mai tornati. Lo avevo già notato qualche anno fa con la fuji s2pro e foto di food, me ne sono reso conto ampiamente ieri in una seduta di still life in tenda d luce. L'esposimetro mi dava 1/125 f 11.2 a 100 iso e la mia d300, a 100 iso bruciava tutto. ho lavorato regolarmente a diaframma 16-18, ritrovandomi comunque i nef con istogramma a dx (ma perfetti e lavorabilissimi). Perchè questa differenza enorme? Ho pensato a un nganno dovuto alla lightbox (mai usata in pellicola), e fatto delle prove con i flash sul tavolo da still, senza lightbox. Idem come sopra. magari si è starato l'esposimetro, ma ricordandomi che avevo già notato la cosa qualche anno fa con la S2pro e non avendo più fatto foto in studio con digitale fino a qualche settimana fa, il dubbio è che l'esposimetro esterno non misuri correttamente con il digitale. Se si, perchè???

grazie e ciao

ft
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Italian Comrade
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MessaggioInviato: Ven 28 Mar, 2008 7:22 pm    Oggetto: Re: In studio: esposimetro flash non coincide con esposizion Rispondi con citazione

foster.ft ha scritto:
Poi li metto in sincro, imposto il tempo, rivolgo la cellula dal soggetto verso la fotocamera, faccio scattare il flash in modalità cord e leggo il diaframma da usare.

Cioè, questa volta sei entrato dentro la light-box? Rolling Eyes
Dalla fotocamera, poi cos'è che fa scattare il/i flash?
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_Nico_
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MessaggioInviato: Ven 28 Mar, 2008 7:30 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ma la D300 l'avevi settata apposta a 100?

Non so darti spiegazioni. Un'ipotesi è che la sensibilità ISO effettiva della fotocamera sia differente da quella nominale, ma comunque non giustifica la differenza di circa uno stop e mezzo (11 > 18).

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foster.ft
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Iscritto: 04 Dic 2007
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MessaggioInviato: Sab 29 Mar, 2008 1:02 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Allora, la lightbox da me usata è una tendina di quelle che si montano da sole, aprendole, di base circa 70 cm. Dunque per misurare la luce mi basta infilare na mano all'interno impugnando l'esposimetro e rivolgendolo verso l'obiettivo. I flash scattano grazie al cavo sincro collegato a uno di essi (il secondo ha la servocellula). Quando misuro il cavo sincro è collegato all'esposimetro e quando fotografo è collegato alla macchina, come sempre. Il problema non credo sia nella D300, perchè lo avevo già notato passando dalla pellicola (con F100) alla Fuji S2pro. E non credo sia dell'esposimetro, perchè usandolo con diapositive ho sempre impostato il valore di lettura esposimetrica e una volta ritirato il rullino dal lab non ho mai avuto sorprese. Vero che in pellicola facevo bracketing, ma non certo di uno stop e mezzo (solitamente -0,7+0,7). Non penso sia nemmeno della lightbox perchè lo stesso effetto lo noto usando i flash diretti sul soggetto. La cosa bizzarra è che lo stesso esposimetro usato in luce ambiente mi da leture corrette anche con macchine digitali. E' come se il flash sul digitale fosse più forte di quanto misurato. A nessuno risulta la stessa cosa? Dovrei trovare un secondo esposimetro (magari un minolta flashmeter) per togliere ogni dubbio sul mio sekonic (non ne ho, in realtà, ma non si sa mai).

ciao

ft
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foster.ft
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MessaggioInviato: Sab 29 Mar, 2008 1:07 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Dimenticavo: ovviamente la D300 era settata apposta a 100 iso. Trovo assurdo usare i 200 (vengo da anni di velvia) se posso usare una sensibilità minore e per uno still life in macro come quello che ho fatto ieri i 100 iso trovo siano l'ideale. Poi in nx ho trasformato il nef con D2x mode 3 e nitidezza a 3 (anzichè a 2 come di default). Ma questo è Ot con il problema esposimetro flash!

ciao

ft
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palmerino
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MessaggioInviato: Sab 29 Mar, 2008 2:39 am    Oggetto: Rispondi con citazione

La Nikon ha risultati migliori a 200 iso: questo è la sua sensibilità effettiva.
A 100 iso, la fotocamera taglia parte della gamma dinamica per ridurre la sensibilità.
Per l' esposizione, ti consiglio di usare l' esposimetro solo con una misurazione luce riflessa (senza opalino traslucido) e misurando un cartoncino grigio medio.
Meglio, ma dovresti conoscere il Sistema Zonale, adattare la gamma dinamica del sensore della tua Nikon con la riflettenza del materiale.

ps: trovo assurdo usare diaframmi maggiori di f:11 con le aps.
Il diaframma ottimale con questo formato è circa f:5,6...non andrei troppo oltre, soprattutto se volessi eccellenti risultati.

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Italian Comrade
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MessaggioInviato: Sab 29 Mar, 2008 2:26 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Sei in presenza di considerevole luce ambiente?
Accertati di avere la fotocamera impostata su modalità manuale per davvero.

Perché se invece è su A (priorità diaframmi), te imposti il diaframma in base alla lettura esposimetrica
convinto di aver fatto la cosa giusta,
ma la macchina si va a scegliere un tempo di posa in base alla SOLA luce ambiente
per esporre già così correttamente col diaframma che le hai messo.
Quello che le arriverà dai flash, sarà un "di più"; che comporta sovraesposizione.

La macchina opera la scelta del tempo nel momento che le dai il diaframma, e la tiene "aggiornata" sino all' attimo (prima)
che pigi lo scatto.

Cum res ita sint, la luce ambiente si continuerà a dire considerevole anche se 'poca':
l'automatismo selezionerà tempi di posa più lunghi.
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_Nico_
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MessaggioInviato: Sab 29 Mar, 2008 3:11 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

palmerino ha scritto:
ps: trovo assurdo usare diaframmi maggiori di f:11 con le aps.
Il diaframma ottimale con questo formato è circa f:5,6...non andrei troppo oltre, soprattutto se volessi eccellenti risultati.

Del tutto in generale può essere indicazione utile. Ma del tutto in generale. In realtà bisogna valutare sulla base delle ottiche, e soprattutto delle proprie esigenze. F/5,6 potrebbe mancare della necessaria profondità di campo per lo scatto. E talvolta si deve sacrificare un po' di risolvenza per una maggiore profondità di campo, per un risultato che è complessivamente più soddisfacente.

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palmerino
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MessaggioInviato: Sab 29 Mar, 2008 4:47 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Certamente: se si volesse la migliore qualità, sarebbe il caso di privilegiare ottiche basculabili proprio per usare diaframmi ottimali ed estese profondità di campo.
Se non sbaglio, Nikon propone validi medio tele, anche macro: nello still-life di altissima qualità, magari con una D3, privilegerei questa soluzione (se avessi scelto Nikon).

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Maxv
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MessaggioInviato: Sab 29 Mar, 2008 8:10 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Se si vuole altissima qualità nello still life, si usa un banco ottico, al limite con un dorso digitale.
I basculabili per il piccolo formato sono fatti per l'architettura e non hanno sufficienti gradi di libertà e ampiezza di movimento.
Inoltre gli obiettivi, come già detto, soffrono i diaframmi molto chiusi e quindi non favoriscono una grande profondità di campo.
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palmerino
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MessaggioInviato: Sab 29 Mar, 2008 11:11 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Un' ottica decentrabile e basculabile anche di pochi gradi è sufficiente nello still-life con il 35mm digitale.
Io usavo la Mamiya RZ II con l' adattatore apposito ed il mio 180mm (medio tele) non aveva problemi ad fotografare uno still-life di soggetti con figure geometriche ben definite, ad esempio delle bottiglie per un catalogo di vini.
Il grande formato regala la massima qualità, ma usando la pellicola.
Nel digitale si usa il medio formato, sempre con fotocamere a corpi mobili, ormai più che sufficiente per esigenze anche elevate.

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foster.ft
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MessaggioInviato: Dom 30 Mar, 2008 10:41 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Vi ringrazio, ma vi pregherei di restare in topic. Il concetto è: se uso l'esposimetro come l'ho usato io e scatto utilizzando pellicola c'è corrispondenza tra i valori indicati e quelli da impostare in macchina per ottenere foto corrette. Se invece scatto in digitale, come ho notato con due macchine diverse, l'esposimetro tende a darmi valori con i quali otterrei foto sovraesposte. Perchè?

Grazie

p.s. per le altre considerazioni:

i 100 iso della d300 sono a mio parere ottimi, nessuna perdita di gamma dinamica, semmai solo di un filo di contrasto che nel mio caso è quasi meglio e che comunque si recupera tranquillamente in post. Molto meno rumore nelle ombre.

la luce ambiente è considerata anche dall'esposimetro flash, se settato in maniera giusta, escludo sia lei la responsabile.

Prefersico usare l'esp flash a luce incidente per alcuni tip di fotografia di studio, tra cui questo. Il punto è che con digitale mi da valori che poi "non funzionano", mentre in pellicola è tutto ok.

il diaframma ottimale non è generico ma dipende strettamente dall'ottica. Chi ti dice che la mia non fosse 5,6 a tutta apertura (ovviamente no, ma se fosse)? Come ti hanno risposto, poi, la scelta del diaframma si fa anche in funzione di altri parametri.

La macchina era in manuale. Non fatemi cosi niubbo! Smile
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palmerino
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MessaggioInviato: Lun 31 Mar, 2008 12:06 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Per il diaframma migliore basta che dai uno sguardo ai test aps delle varie ottiche, magari Nikon, visto che usi questo sistema.
Se un' ottica partisse da f:5,6 e fosse economico, certamente ad f:8 sarà migliore...ma un' ottica di qualità sarà migliore ad f:5,6 di quella ad f:8 dell' ottica economica (perchè la diffrazione incomincia leggermente a farsi sentire oltre f.5,6).
Il massimo lo si avrà ad f:5,6 (e se l' ottica fosse eccellente, anche alle aperture più luminose), ma tutte le ottiche oltre questo diaframma incominciano a peggiorare.
Fino ad f:11 però puoi fotografare: mica è vietato?
Ma oltre incomincia a decadere sempre con più decisione la qualità (leggi: io non userei mai f:16 per avere alte qualità).
Tutto questo off topic riguarda le aps: con il full-frame, la diffrazione si farà sentire oltre f:8 (formato più ampio e quindi è leggermente meno sensibile).

Per la luce incidente...io la uso solo per verificare il contrasto, ovvero se una luce secondaria non fosse troppo forte rispetto alla luce principale per non avere le doppie ombre (dirigo l' esposimetro verso le varie luci).
Per l' esposizione, uso solo la modalità a luce riflessa: sapendo la dinamica del sensore, sovraespondo zonalmente la luce più chiara che io esigo dettagliata, con una esposizione che dipende dalla latitudine del sensore (il limite destro dell' istogramma).
Con le Olympus posso sovraesporre di 2,3 stop: non conosco il sensore Fuji, ma è facile comprendere il suo limite, facendo una semplice prova (conoscendo un minimo il Sistema Zonale ed adattare i concetti salienti al digitale).
Se però volessi continuare con l' esposizione incidente (personalmente lo trovo un terno al lotto), verifica di quanto tende a sbagliare ed applica una correzione fissa.
Sii pratico.

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palmerino
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MessaggioInviato: Lun 31 Mar, 2008 12:17 am    Oggetto: Rispondi con citazione

qui si è parlato delle varie modalità di esposizione: http://www.photo4u.it/viewtopic.php?t=340
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foster.ft
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MessaggioInviato: Lun 31 Mar, 2008 12:32 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Grazie palmerino della tua spiegazione. Anche io misuro singolarmente le luci del set per "dosarle", ma lo faccio non solo dirigendo l'esposimetro verso la fonte, ma anche, in prima battuta, scoccando i singoli flash individualmente. Detto questo e venendo al tuo ultimo suggerimento, sono pratico e il digitale certo me lo consente: scatto, osservo e correggo. Però se la pellicola avesse lo stesso comportamento del sensore, in passato avrei sbagliato centinaia di scatti e invece no. Perchè il digitale si comporta diversamente? E' questo che vorrei capire, perchè dal punto di vista pratico le foto sono venute comunque alla perfezione (in base alle mie esigenze, perlomeno). E soprattutto vorrei capire se succede anche ad altri, perchè non ne ho mai sentito parlare finora.

Quanto al diaframma, non sono d'accordo con te. I test mtf mi interessano poco diciamo che se posso evito la massima apertura (eccetto quando cerco lo sfuocato "forte") e la massima chiusura, ma fino a 16, specie con i grandangoli mi spingo volentieri e senza pentimenti. Se voglio tutto a fuoco, 5,6 certo non è il diaframma che mi può accontentare. Discorso chiuso, almeno per me....

ciao

ft
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Italian Comrade
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MessaggioInviato: Lun 31 Mar, 2008 1:45 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Potrebbe esserci un ritardo nella servocellula del 2° flash.
Allora l'esposimetro legge solo il quanto che rientra nel '125.
Se il Sekonic lo consente, potresti impostarlo su '30 o meno, e confrontare se IN STANZA BUIA
ti da' lo stesso valore ƒ/ a '30 come a '125.

Comunque, se la fotocamera lavorava sullo stesso Tempo del meter, anche questa eventualità
(del ritardo servoflash) perderebbe rilevanza pratica.

Fare la predetta verifica, comunque ci potrebbe aiutare.


Si potrebbe anche pensare che all'atto dello scatto i flash sono diventati più potenti, vale a dire
hanno avuto più tempo per completare la ricarica.
Quindi evitare di basarsi su misurazioni esposimetriche troppo ravvicinate, con troppo breve intervalli di tempo.
Quando si accende la spia di pronto flash, il condensatore è carico a circa l' 80%;
il restante 20% lo guadagna lentamente.
Significa solo 1/3 di Stop, ma può darsi che in quei flash la spia si accenda ancor prima (al 60%).

'notte
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palmerino
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MessaggioInviato: Lun 31 Mar, 2008 11:36 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Come ti ho accennato, la tua Nikon ha una sensibilità reale di 200 iso: a 100 iso perdi circa uno stop nella gamma dinamica (non è poco).
Probabilmente scattando a 200 iso ed usando l' esposizione trovata con l' esposimetro separato, avresti sempre una foto chiarissima, ma tranquillamente lavorabile (istogramma sulla destra) e senza avere chissà quale rumore nelle ombre.
Per la misurazione, visto che usa la tenda di luce, probabilmente la luce incidente è troppo influenzata dalla morbidezza: do per scontato che usi l' esposimetro nell' esatta posizione del soggetto da fotografare.
Potresti ovviare usando il classico cartoncino grigio posizionato sul soggetto ed usare l' esposimetro per misurare la sua riflessione (niente luce incidente).

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MessaggioInviato: Lun 31 Mar, 2008 11:49 am    Oggetto: Rispondi con citazione

anch' io non sono così condizionato dai test, ma almeno cerco di comprenderli e verificarli personalmente.
Qui noti come varia la gamma dinamica della tua reflex: http://www.dpreview.com/reviews/nikond300/page20.asp
Cosa si evince?
Che da 200 ad 800 iso la gamma è simile, con dettagli nelle alti luci a circa +4 EV (+4 stop).
Ma a 100 iso si riduce a +3 mentre nelle zone scure è leggermente migliore, ma comunque si perde in totale quasi 1 stop intero (in pratica sposta l' istogramma in basso, perdendo ampiezza).
Ovvero, i 100 iso sono ottenuti via software (interno della fotocamera) ed è, a parer mio, un pò una presa in giro, anche se in scene poco contrastate nulla vieta di usare questa sensibilità.
Fai delle prove personali: sei tu che devi conoscere a fondo la fotocamera.
Dpreview ha solo fatto una misura di laboratorio: parti da quella esperienza e filtrala con la tua esperienza.
Se avessi il classico cartoncino dei grigi della Kodak (quello a 21 scalini), potresti fotografarlo per avere una idea più puntuale.

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