morte benedetta III (attenzione !!! immagini forti)

[nerofumo]

Terzo e ultimo appuntamento con la saga del maiale.
Il rito si ripete ogni anno allo stesso modo.

[nerofumo]

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[Filippo Rubin]

Un reportage tanto crudo quanto ben eseguito.
Nella 2 non avrei tagliato la punta dei coltelli.
Per il resto, complimenti

[stecco333]

...Mi potrei vedere in codesto bambino...anche io da piccolo ho fatto il lavoro insieme ai miei zii e a mio babbo...e per me era una festa...
...per cui ogni immagine mi ricorda quello che era la giornata...anzi le giornate di questa tradizione...
...il reportage è come al solito molto bello ed easuriente...forse fin troppo in certi punti e meno in altri...mio piccolo parere hai giocato un pò troppo sul sangue...io l'immagine della mano col coltello non l'avrei nemmeno messa...non aggiunge niente...se non un pò di sensazionalità...
manca una parte della lavorazione che ha aspetti interessanti...parlo della lavorazione della carne...degli insaccati...etc. etc...
...comunque bravo...
ciao
ste

[delfa80]

davvero molto bello...
per chi ha vissuto questi momenti sono ricordi di una festa..
questo è davvero un bel documento...
da conservare con cura....

la più bella...la 5...

ciao e complimenti
Davide

[UMB]

come al solito vedere i tuoi reportage è un vero piacere!
bellissimi scatti tutti perfettamente legati.racconto di una "festa" che ormai si stà perdendo....

ciao

[andy-capp]

....del maiale non si butta via nulla. Così recitava mia nonna

Pur abitando in campagna ormai da 10 anni, alle porte della maremma, non mi sono ancora abituato a queste scene. Specialmente le strilla del maiale. Sembra un bambino.

e' inutile dire nero che il lavoro che hai fatto come al solito è bello. Sei uno dei protagonisti della scena. sei dentro le immagini. E' un modo di raccontare che mi affascina. I tuoi lavori, quando mi capita li guardo, li osservo con molto piacere. Sono sempre belle storie, raccontate con attenzione. Mi ricordo ancora prima volta che ho visto un tuo reportage. Mi pare quello dove c'èra quella ragazza "morta" con i petali di rosa. Oppure dall'impresario funebre. hai sempre trattato temi "difficili" calandoti nella realtà delle cose. Quindi non posso che applaudire davanti a questo ennesimo REPORTAGE.

Bravo e buona luce. Grazie

[wwillow]

Intensamente atroce. Non è da tutti mostrare la faccia di un assassino ed i suoi complici. L'immagine della mano insanguinata col coltello rende perfettamente l'idea di ciò che in realtà accade.

[malinamelina]

Il solito ottimo lavoro. La foto più inquietante per me è la 5, l'espressione dell'uomo è quasi feroce. La mia preferita è invece la prima, per il taglio dell'inquadratura, geniale, che esprime l'essenza di un Rito

[Piotre]

[nerofumo]

[_NN_]

Visto che va di moda commentare i commenti degli altri ..

.. quando leggo ".. che peraltro avrebbe potuto scattarle chiunque..." .. mi faccio delle matte risate ..

.. devo provare a dare la cam a mia nonna, chissà se non mi tira fuori un ottimo reportage come questo ..

[massimetto]

Complimenti reportage interessante...

Come hanno già detto sarebbe stato interessante vedere il seguito della lavorazione, ma questo forse farà parte di un altro tuo racconto

[n_u]

la festa al maiale è il tipico tema che qualunque aspirante fotografo reportagista si trova a scattare. è difficile quindi non cadere nello scontato

qui un paio di immagini ce la fanno, le altre invece non mi piacciono. forse avresti dovuto cercare una maggior correlazione tra temi e figure, fornire una lettura più personale dell'evento: visto che il tema è scontato, una visione diversa, che metta in gioco l'opinione dell'autore sull'argomento può dare spunti di riflessione.

mi sento in parte d'accordo con piotre (non nell'attacco personale che sembra voglia fare da qualche tempo alle tue foto, e di cui non conosco i motivi): hai isolato particolari e documentato gesti. forse qualcosa di più tuo ci stava.

[gianjackal]

Un reportage molto forte e diretto.

Forse però anche troppo diretto e quindi un po' prevedibile.

Già dalla prima immagine ho facilmente immaginato cosa avrei visto nelle seguenti (sangue, coltelli, ...).

Quindi secondo me gli scatti davvero riusciti sono il primo con la sua drammaticità (se solo sapessero il loro destino... o forse lo sanno?!?) e il quinto dove lo sguardo diretto al fotografo spezza per un istante lo sguardo estraneo e distaccato del reporter.

[Marengo]

Un reportage che non capisco molto.
Anch'io ho in galleria una scena di questo tipo ("la macellazione"). Della condanna a "morte benedetta" ne ho fatto molti scatti (diapositive) e anche un filmino di circa 45 minuti. Ma nel forum mi sono limitato a inserirne solo una e in versione b/n, poichè ho ritenuto che scene così cruenti non siano sempre bene accette e molti non condividono, per loro scelta, queste pratiche. Le tue immagini le trovo volutamente crudeli. Vi è quasi la ricerca dell'effetto sadico, dalla "deportazione", alla esibizione degli 'strumenti', al colpo di grazia a questo povero crocifisso a testa in giù. A qual pro tutto questo? E' rivolto agli stomaci forti? E gli altri? Tu dici a Piotre, e per la verità lo trovo alquanto scorretto, "Se non ti piacciono, evita di guardarle", siamo a questo punto in questo forum? Sembra tu sia convinto che debbano piacere ai più, forse perchè è legge di natura mangiare gli animali. Ma una cosa è mangiarli, una'altra è ammazzarli in questo modo, notoriamente infrangendo leggi dello stato e della Comunità Europea e dando un messaggio del tutto antieducativo. Non trovo neanche corretto che venga tacciato di ipocrisia (come spesso accade) chi non ama queste rappresentazioni, adducendo il logoro ragionamento che "tanto sono cose naturali". Anche andare al cesso è una cosa naturale, ma spero di non aver dato a qualcuno un'altra brillante idea.
Da bambino ho visto tante di queste scene nel mio paesino della Locride, la cosa non mi sconvolge più di tanto, ma penso che l'umanità subbisce un processo evolutivo; oggi queste scene appaiono inutilmente crudeli, di cui potremmo e dovremmo fare a meno.
Un saluto,
Fausto

[nonsempresimpatico]

io trovo che le foto siano nel complesso abbastanza ben fatte, le guardo sia da fotoreporter che da appartenente ad una differente cultura e mi raccontano bene questa usanza che mi pare di capire sia secolare. la polemica sull'opportunità o meno di pubblicarle la trovo pretestuosa, la risposta dell'autore "evita di guardarle" è forse un po' sbrigativa ma certamente non è del tutto sbagliata nel concetto. se si comincia a censurare quello che urta la nostra sensibilità non si fa del bene certamente alla verità. io apprezzo invece l'aver osato sapendo di poter generare la polemicuccia del giorno. su questo sito, come su tutti gli altri, si vedono per esempio quotidianamente foto orribili spacciate per glamour ma che semplicemente offendono la dignità della donna e la presentano assai volgarmente, ma quella è chiamata arte. La verità di una pratica culturale antica di secoli invece scandalo. i conti a me non tornano. tutto ciò che racconta onestamente la verità non può essere condannato in base alla propria sensibilità, o meglio non deve essere condannato colui che la racconta. mai.
un tramonto o i fiorellini sono certamente meno impegnativi, ma fare reportage è soprattutto far conoscere realtà spesso scomode o poco piacevoli a vedersi. ma è raccontare la verità di cio che accade, bella o brutta che sia.