Il paese che non inquina!

[jacklamotta]

Non so se avete visto questo articolo tratto da Repubblica di oggi... (di Cinzia Sasso)

http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/ambiente/paese-emissioni-zero/paese-emissioni-zero/paese-emissioni-zero.html

GÜSSING - La città dell'utopia è arrampicata sulle colline del Burgerland, nell'Austria più profonda, ai confini con l'Ungheria, tra campi di mais e foreste di pini. Si chiama Güssing, ha quattromila abitanti e un profeta: Rheinard Koch, 46 anni, un ingegnere alto due metri e quattro che giocava a basket nella nazionale austriaca e che ha realizzato il sogno di trasformare il paese dove è nato in un'isola pulita che produce da sé, con quello che la natura gli mette a disposizione, tutta l'energia di cui ha bisogno. Il sole, il legno, il mais, i grassi vegetali, i rifiuti, a Güssing si trasformano in riscaldamento, elettricità, gas, carburante per le auto. Dice Koch: "Certo che è un sistema perfetto, ed è per questo che le grandi lobby non lo vogliono. Parliamo di molti soldi, e molti soldi vuol dire molto potere. Se ogni comunità facesse come noi, quel potere verrebbe meno".

L'uso dell'energia alternativa ha permesso alla città di ridurre del 90% le emissioni di biossido di carbonio e di guadagnare ogni anno, dalla vendita alla rete nazionale del surplus energetico, 500 mila euro che vengono reinvestiti in nuovi progetti. Dal '95 ad oggi, le emissioni sono state ridotte del 93% mentre la città svedese che ha vinto il premio per la Sustainable Community, Vaxjo, ha tagliato i veleni nell'aria del 25% negli ultimi dieci anni. E Al Gore ha auspicato una riduzione del 90% entro il 2050.

In Europastrasse, là dove ha la sua sede il Centro Europeo di Energia Rinnovabile, hanno dovuto costruire anche un albergo, il Com Inn, per le comitive che arrivano da tutto il mondo: dall'Ocse di Vienna, con i cinquanta diplomatici guidati dal direttore degli affari economici Bernard Snoy, agli scienziati giapponesi; dai ricercatori del Canada alle comitive di contadini scozzesi, quasi 5.000 visitatori solo l'anno scorso. "Questa città - dicono - ha saputo coniugare la crescita economica con la sostenibilità ambientale". Aggiunge Peter Vadasz, un ex professore che ora è sindaco: "Non avremmo mai sognato di raggiungere simili risultati: la montagna di denaro che prima lasciava la città, adesso rimane qui".

È una storia che comincia nel 1989, quando Güssing era solo la capitale di una delle regioni più povere del paese. Non c'era altro che lavorare nei campi e il 70% della popolazione era costretta ad emigrare. Anche Koch aveva dovuto andare a Vienna, finché Herr Krammer, il sindaco di allora, pensò di offrirgli un posto come tecnico comunale. Racconta Koch: "Ci siamo chiesti che cosa si poteva fare per creare lavoro e ricchezza. E per prima cosa abbiamo realizzato che qui c'erano molti soldi: tutti quelli che la gente doveva spendere per procurarsi energia. Erano 36 milioni l'anno per la regione, 6 per Güssing. E così abbiamo pensato di creare da noi l'energia, sfruttando le nostre risorse".

Quei soldi sono rimasti nella zona e hanno creato lavoro. Negli ultimi dieci anni sono nate 60 aziende per 1.200 posti di lavoro. "Abbiamo scalato la classifica della povertà e siamo diventati i primi produttori al mondo di gas naturale". Ora Güssing è completamente autosufficiente. Negli otto diversi impianti produce 22 megawattora di energia l'anno, compresi 8 megawatt di surplus che vende. Contro la sagoma del vecchio castello della nobiltà ungherese che è il simbolo del paese, si stagliano adesso montagne di segatura e cattedrali di tubi. Verena, i capelli dritti in testa per il gel, lavora in un altro dei nuovi alberghi: "Sì, adesso vengono un sacco di persone, pare che tutti siano curiosi di sapere come abbiamo fatto". E Ullriche, che va a far la spesa con il cesto di vimini: "Questa era una città morta, adesso cercano sempre nuovo personale".

Il paese dell'eco-energia è cambiato: ci sono le case pastello con i tetti spioventi e i nidi di cicogna, ma anche le palazzine con le parabole sui balconi. Il Rathaus, il municipio, ha la scritta gotica e la facciata di pietra tirata a lucido e per le strade viaggiano i Renault Traffic della Biomasse Fernheizwerk Güssing. "La cosa più difficile - spiega Koch - è stata quella di convincere la gente che la nostra energia era buona come quella delle multinazionali". Ma la gente si è convinta e l'energia costa dal 30 al 40% in meno che nel resto del Paese. Al festival del teatro, quest'estate, hanno messo in cartellone il Don Chisciotte. Proprio come Koch, l'ingegnere che è diventato ricco facendo prima diventare ricco il suo paese. "Dice che sono un visionario? Sì, forse. Ma le mie visioni sono diventate realtà".


(17 ottobre 2007)

[d23]

24h e nemmeno 1 risposta!

credo che un topic sulla depilazione inguinale delle veline avrebbe più successo!

[jacklamotta]

l'impegno civico non tira mai abbastanza...

a me una notizia così interesse ben più di Beppe Grillo: mi sembra quasi un miracolo realizzato... Poi...

[pacult]

Wow! bisogna sperare che venga presa come esempio da altre città! Cmq i miei complimenti al signor Koch!

[Zambe]

Ci pensavo proprio l'altro ieri a una cosa cosi! Evviva chi fa il miracolo di eclissarsi dal mondo che conosciamo e ne crea uno migliore! Clap clap

[GuidoZ]

L'Italia sta pensando ancora al nucleare... toccherà scendere ancora in piazza per ricordare che pochissimi anni fa abbiamo detto NO... e che oggi bambini di Chernobyl nati malati vengono ospitati da famiglie per diminuire il tasso di radiazioni.
E' una fatica combattere quotidianamente per dire anche NO agli inceneritori e SI alla raccolta differenziata! Fatica a convincere il mondo a ridurre gli sprechi!
Fatica.... e poi è inutile negarlo, si prendono anche un sacco di nomi! Chi ne parla viene classificato come un pecorone.. che dice e non fa... uno che sicuramente se facesse si ritroverebbe sotto un portico a mendicare...
Che FATICA!!!

[pask]

[roiter]

Io sul nucleare ho una idea abbastanza diversa... ora come ora è troppo tardi per tornare sui nostri passi... i tempi sono troppo lunghi, meglio puntare su qualcosa di più moderno... ma a suo tempo quel referendum fu un errore grave, le conseguenze le stiamo pagando ancora adesso (nel frattempo sono vent'anni che compriamo energia da mezza europa, dove viene ovviamente prodotta con centrali nucleari) e le pagheremo ancora chissà per quanto tempo.

[pacult]

[GuidoZ]

Vi Assicuro Paghiamo veramente tanto!!!!!!!

Occorre assolutamente che vi guardiate questo Dossier dell'Espresso... non è lugo.
10 video di pochi minuti che raccontano come in Italia sia faticoso smaltire... dalle scorie delle nostre centrali a quelle degli ospedali e delle università... emissioni 0?

"Sommersi dai veleni radioattivi"
Di Primo Di Nicola
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Sommersi-dai-veleni-radioattivi/1585227

La fusione (e non l'attuale fissione) nucleare è il futuro e va fatta ricerca, ma occorre che ci sia un percorso PARALLELO più immediato... il mondo non parla la lingua del denaro e noi abbiamo disimparato ad ascoltare!

[fabius]

Provate ad immaginare che su ogni tetto o terrazza di ogni casa o condominio (sono una marea di mq disponibili) venissero installati pannelli solari (termici e fotovoltaici)! Ci sarebbe più bisogno di pensare al nucleare????? Io penso di no!!

Ciao. fabio

[Filippo Rubin]

[atropico]

Dobbiamo puntare sulla ricerca, cervelli fini ne abbiamo, bisogna tenerli qui

[GuidoZ]

Non so quanti anni abbiate, ma io sono un Ingegnere Meccanico di 31 anni e non voglio commettere lo stesso errore dei VECCHI Italiani. Io non voglio pensare ad adesso, ma al domani. Non voglio che i miei figli campino male per colpa dei miei errori come sto facento io! Non voglio che mi stiano attaccati alla gonnella fin che scampo! Non voglio scendere in piazza perchè qualche coglione vuole piazzarmi le scorie sotto il naso con la scusa del bene comune, quando non ha voluto dare ascolto a chi non è ignorante (Rubbia consulente pagato dai governi di destra e sinistra)e lo aveva messo in guardia a tempo debito!
Io sono disposto a discutere, ma queste non sono chiacchiere da bar! Troppe volte abbiamo sottovalutato questioni che in poco tempo ci si sono rivoltate contro!
La battagli contro il "vecchio" nucleare è una questione mondiale!

Poche righe di una discussione tra

Umberto Veronesi (Medico - Ricercatore)
e
Rubbia (Fisico Nucleare - PREMIO NOBEL)

http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/ambiente/energie-pulite/veronesi-rubbia/veronesi-rubbia.html

In Francia cominceranno la sperimentazione su un reattore a fusione(Progetto Mondiale:Cina, UE, Giappone, Russa, Corea del Sud e USA) e solo fra 40 anni si avranno dei risultati! Ora che facciamo? Costruiamo delle cagate solo perchè abbiamo il fuoco al culo?
Sempre in Francia si passerà dall'attuale 80% della produzione di energia nucleare al 50% deviando il denaro per la ricerca verso le fonti rinnovabili!
Noi?

[roiter]

Guido, perdonami, ma questa tua faziosità mi sembra assolutamente gratuita, per lo meno nei confronti dei tuoi interlocutori qui (tra cui ci sono pure io).

Hai tirato in ballo il referendum del 1987 (io avevo 17 anni, non ho votato ma me lo ricordo bene). Il referendum fu fatto in un momento emotivamente sbagliato, il risultato era talmente scontato che, con tutti i soldi che avremmo dovuto tirar fuori in seguito, sarebbe stato più opportuno risparmiare carta, matite, seggi elettorali ed abolire il nucleare direttamente con una legge parlamentare.
Se mi chiedessero di fare un esempio di un errore compiuto dai 'vecchi italiani che pensavano al presente e non al futuro' penso di non avere dubbi a riguardo.

Ma non divaghiamo, veniamo al presente. Qualcuno si è accorto che siamo a corto di energia (come dice Bisio: "sagace...." ) qualcun'altro ha proposto di tornare al nucelare, cosa che dicono richieda una ventina di anni. A questo punto sono io il primo a dire che è una soluzione anacronistica: di vaccata ne abbiamo già fatta una venti anni fa, oggi abbiamo forse finalmente la possibilità di risalire sul treno giusto, le tecnologie sono ancora giovani e molto da sviluppare, c'è lo spazio per creare anche una nuova industria oltre che produrre energia sfruttando ciò che la natura ci ha messo a disposizione... ma forse tutto questo è troppo logico...

[notchosen]

Voglio andare via da questo paese

[LuK]

[GuidoZ]

Certo che fu un momento sbagliato! Al popolo non fu mai chiesto prima se voleva il nucleare! C'è voluta una catastrofe per far sentire la nostra voce a chi aveva le orecchie tappate dalle banconote! Mai il parlamento senza un referendum avrebbe detto no al nucleare... come rifiutare le lusinghe delle LOBBY?
Il risultato fu scontato perchè emerse clamorosamente la pura verità... le palle che avevano raccontato sull'energia del futuro (quelle che continuano a raccontarci quelli finanziati dall' ENEL) si manifestarono come tali!
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Scusami roiter... quanti punti esclamativi... troppi... scusami.
Le nonstre divergenze svanicono di fronte alla cosapevolezza di quanto sia importante la ricerca, che come dici può essere anche nuova industria e ricchezza.
Cerchiamo quindi di essere almeno noi coerenti... facciamo noi per primi buona economia domestica e anche sul lavoro... non perchè paga il cummenda ce ne sbattiamo di spegnere una luce quando non serve... che consigli stupidi i miei! Che fastidioso maestrino!
Chi ha consigli non banali come i miei si faccia avanti.
A Presto!