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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 10 Set, 2007 12:47 pm Oggetto: Atteggiamento fotografico istintivo |
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rimosso
Ultima modifica effettuata da claudiom il Ven 25 Giu, 2010 10:11 am, modificato 1 volta in totale |
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d23 utente attivo

Iscritto: 07 Gen 2006 Messaggi: 1768
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Inviato: Lun 10 Set, 2007 1:25 pm Oggetto: |
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chissà quanti ti risponderanno che il 'vero' fotografo e il 'vero' artista sono tutti istinto.
quanti ke amano un'immagine perchè suscita della sensazioni 'istintive' che non si possono spiegare...
sensazioni che dicono istintive e che sono gli stereotipi e i luoghi comuni un po' da fotoclub e un po' da pubblicità, sedimentati in tanti anni di scarse letture e tanto conformismo inconsapevole.
e poi, è inutile negarlo, l'istinto fa più figo. |
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cius utente attivo

Iscritto: 11 Apr 2006 Messaggi: 18690 Località: romagna
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Inviato: Lun 10 Set, 2007 1:38 pm Oggetto: |
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diamine...sbotti nell'altro thread in cui hai ricevuto pochi riscontri e ti ripresenti con un'altra "domanda" a cui ci sarebbe da rispondere con un libro, non 10 righe!
io credo che nell'altro thread molti abbiano desistito dal dire la loro perchè avrebbero dovuto prendersi un giorno di ferie!....e ho come la sensazione che anche questo subirà la medesima sorte....
comunque, visto che ci sono dico la mia....anzi....ti giro un paio di domande:
per istinto intendi il momento in cui vieni fulminato dal centro d'interesse e lo poni al centro del tuo occhio o il momento in cui, dopo aver visto ciò, lo contestualizzi in 4 lati e con tutti i crismi?
(e ciò vale per chi guarda l'immagine che per chi la "crea")
comunque credo sia più facile per chi osserva mantenere il proprio istinto....o almeno per come mi atteggio quando fotografo so che sarebbe pressochè impossibile.
e qui mi sentirei di citare la tua frase che hai in firma Dani  _________________ Morgan
"perché le pupille abituate a copiare, inventino i mondi sui quali guardare" [De Andrè]
...lavoro...famiglia...lavoro...famiglia...lavoro...CLICK!!!...famiglia...lavoro... |
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federico87 utente attivo
Iscritto: 22 Apr 2007 Messaggi: 900
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Inviato: Lun 10 Set, 2007 4:42 pm Oggetto: |
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Citazione: | E' possibile porsi in maniera istintiva davanti alle immagini? |
Sicuramente è quello che avviene, chiunque appena vede un'immagine si pone davanti a lei in maniera istintiva se mai la domanda è se questo sia sufficiente, al che mi viene da dire di no tuttavia la prima reazione istintiva fa anch'essa parte del modo in cui si formula un giudizio su un'immagine, l'opera di un fotogiornalista può colpirti a prima vista per le emozioni che suscita, un paesaggio per la bellezza delle forme e dei colori, un ritratto per l'espressione del volto ecc. ecc. successivamente si può passare ad analizzarla in modo più critico andando a vedere composizione, forme, colori scelte stilistiche ecc. ecc. ma sono convinto che in quello che viene definito istinto queste valutazioni siano presenti anche se non vagliate consciamente
Citazione: | E' possibile dietro la fotocamera? |
La prima cosa che mi è venuta in mente è che in alcuni generi fotografici hai la possibilità di passare diversi minuti se non diverse ore a studiare ogni elemento dell'immagine, valutare l'inquadratura, misurare l'esposizione con cura maniacale, attendere la luce migliore o sistemare le luci nel modo più efficace; in altri generi invece questa possibilità non c'è un fotogiornalista deve essere pronto a scattare al momento giusto, alcuni paesaggi sono caratterizzati da una luce che cambia nel giro di pochi secondi ecc. ecc. tuttavia in quello che si potrebbe definire uno scatto istintivo sono racchiusi gli anni di esperienza del fotografo, la sua sensibilità artistica, la sua capacità di previsualizzare il risultato, ottenere per caso una bella foto può capitare, ma senza una certa base di competenze non si può produrre un'immagine di qualità indipendentemente dal tempo che si dedica alla sua creazione.
Per quanto riguarda immagini dove ci si può prendere tutto l tempo desiderato per la loro realizzazione si potrebbe fare il ragionamento inverso: prima di passare ore a costruire un'immagine cosa ha fatto si che il fotografo decidesse di scattare proprio in quel punto o cosa l'ha spinto a iniziare a costruire un certo tipo di scena? per quanto poi ci abbia lavorato per migliorarla è partito da un'idea di base che non può che essergli venuta istintivamente, fermo restando che in questa sua scelta "istintiva" ritorna il discorso delle sue competenze e della sua formazione artistica e fotografica _________________ Commenta la mia ultima foto: Artista di strada |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 10 Set, 2007 5:37 pm Oggetto: |
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Visto che sei persona che struttura i suoi interventi accetta un piccolo parere da un anziano: non usare l'avverbio "sicuramente"...apprezzo che non usi l'avverbio degli improvvidi: "ovviamente"
ciao claudiom |
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Cosimo M. utente attivo

Iscritto: 03 Gen 2007 Messaggi: 4330 Località: Molfetta (Ba)
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Inviato: Lun 10 Set, 2007 6:26 pm Oggetto: Re: Atteggiamento fotografico istintivo |
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claudiom ha scritto: | E' possibile porsi in maniera istintiva davanti alle immagini?
E' possibile dietro la fotocamera?
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Essendo stato io l'involontario ispiratore di questo thread suppongo di non potermi esimere dal dire qualcosa in merito.
Quindi mi sloggo dal forum, apro il wordpad, rimando a domani le conversioni dei RAF, prendo qualcosa da bere e sgranocchiare,
infine procedo.
Rispondo alla prima domanda:
io ritengo che come osservatore, ognuno sia libero di porsi come ritiene più opportuno.
"Ovviamente" a patto di non autodichiararsi "guru".
Ritengo però, sia per esperienza personale che per qualche lettura sparsa, che sia onnipresente una componente istintiva, o per essere più precisi inconscia, in ciò che guardiamo.
Sia che ci rifacciamo alle teorie psicologiche della Gestalt, che all'inconscio individuale di Freud o a quello collettivo di Jung,
è un dato di fatto che le immagini abbiano un significato psicologico mixato fra inclinazioni personali e influenze sociali, che travalica la percezione cosciente.
Del resto i pubblicitari su questo si guadagnano lo stipendio
Vediamo ora "dietro la fotocamera".
Innanzitutto direi che bisogna differenziare i vari generi fotografici.
Ci sono generi dove l'istinto non ha posto o ne ha davvero poco.
In un matrimonio gli scatti fondamentali necessitano di accurata pianificazione, di routine collaudate.
Nello still-life il 90% è tecnica di illuminazione e fotoritocco.
C'è però poi il paesaggio (che è il mio genere preferito) o la fotografia concettuale, dove ci si può più o meno sbizzarrire in modo creativo.
L'importante è - imho - che la foto riesca a "trasmettere qualcosa" a chi la guarda,
se le regole ci sono o non ci sono o magari ci sono e non lo sappiamo è irrilevante.
Questo se si fotografa per passione.
Se lo si fa per lavoro allora si sondano i gusti della clientela e si produce il prodotto che il mercato richiede.
Mode, storia della fotografia, etc.... fanno parte di quel famoso condizionamento culturale.
E' inevitabile e, entro certi limiti, indispensabile.
Senza, saremmo degli alieni, degli incompresi perchè si parlerebbe un linguaggio incomprensibile.
Ma limitarsi all'"accademia" significa diventare sei semplici cloni.
In fondo dipende da cosa cerca ognuno.
Io guardo molte foto in giro su internet a prescindere se siano di autori santificati o anonimi fotoamatori.
Se trovo qualcosa che attrae la mia attenzione, me la guardo bene.
E' inevitabile che poi in qualche modo magari non troppo volontario finisca più o meno trasformato in una mia foto.
PS: Personalmente fotografo per il gusto di creare immagini che piacciono a me.
Ogni qual volta piacciono anche agli altri, e per fortuna capita sufficientemente spesso,
non riesco a dirvi quanto sono contento.
Cosimo _________________ Cosimo Marino - La mia galleria su Flickr
"Avere una fotocamera non significa essere un fotografo" |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 10 Set, 2007 6:38 pm Oggetto: |
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Non confondiamo "istinto" "inconscio" "preconscio" che non sono sinonimi...
Piccola notiziola: studi di psicologia hanno scoperto che i disegni dei bambini di 4 (quattro) anni sono già condizionati dalla visione televisiva, alla faccia di chi crede di essere libero quando fotografa.
ciao claudiom |
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Cosimo M. utente attivo

Iscritto: 03 Gen 2007 Messaggi: 4330 Località: Molfetta (Ba)
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Inviato: Lun 10 Set, 2007 6:52 pm Oggetto: |
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claudiom ha scritto: | Non confondiamo "istinto" "inconscio" "preconscio" che non sono sinonimi...
Piccola notiziola: studi di psicologia hanno scoperto che i disegni dei bambini di 4 (quattro) anni sono già condizionati dalla visione televisiva, alla faccia di chi crede di essere libero quando fotografa.
ciao claudiom |
C'hai ragione che non sono sinonimi, ma sono comunque "parenti."
Rispondono, su per giù, al concetto di qualcosa che pensiamo, viviamo senza esserne consapevoli.
Sulla notiziola: c'hai ragione anche qua. E' impossibile essere "visivamente vergini". Ma almeno di evita l'"ipse dixit" e lo stress da emulazione.
Cosimo _________________ Cosimo Marino - La mia galleria su Flickr
"Avere una fotocamera non significa essere un fotografo" |
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malinamelina utente attivo

Iscritto: 08 Nov 2005 Messaggi: 2647 Località: Bergamo
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Inviato: Ven 14 Set, 2007 5:21 pm Oggetto: Re: Atteggiamento fotografico istintivo |
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claudiom ha scritto: | E' possibile porsi in maniera istintiva davanti alle immagini?
E' possibile dietro la fotocamera?
A me sembra lampante che non lo è, e a voi?
ciao claudiom |
Perdona claudio, ma qui tu adoperi l'aggettivo "possibile", mentre non intendi dire "possibile". Infatti, non solo le due ipotesi sono possibili, ma soprattutto la prima, e purtroppo anche la seconda, si verificano continuamente. _________________
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Sab 15 Set, 2007 10:03 am Oggetto: |
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Mai, Mal, non succede mai, il condizionamento ( non è una parola negativa) culturale è massiccio, sempre presente, pervasivo di quasi ogni nostra azione.
Tu usi istintivo nel senso di preconscio, come tutti gli altri interventi. |
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ale260382 utente attivo

Iscritto: 07 Mar 2007 Messaggi: 665 Località: Arezzo
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Inviato: Sab 15 Set, 2007 11:27 am Oggetto: |
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stando alla definizione classica e di istinto (e alla teoria classica dell'evoluzionismo) è evidente che l'utilizzo di un qualsiasi mezzo tecnologico (inventato dall'uomo) non può mai e poi mai essere istintivo ! non c'è nulla nel mio dna, o nel mio imprinting comportamentale, che mi spieghi come usare una macchina fotografica ! se così fosse allora vorrebbe dire che darwin, freud ecc e tutti gli altri non hanno capito una benemerita mazza ... _________________ Raptores orbis, postquam cuncta vastantibus defuere terrae, mare scrutantur: si locuples hostis est, avari, si pauper, ambitiosi, quos non Oriens, non Occidens satiaverit: soli omnium opes atque inopiam pari adfectu concupiscunt. Auferre trucidare rapere falsis nominibus imperium, atque ubi solitudinem faciunt, pacem appellant.
Publio Cornelio Tacito |
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AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
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Inviato: Sab 15 Set, 2007 12:43 pm Oggetto: |
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claudiom ha scritto: | Mai, Mal, non succede mai, il condizionamento ( non è una parola negativa) culturale è massiccio, sempre presente, pervasivo di quasi ogni nostra azione. |
Concordo certamente, ci mancherebbe.
A questo punto la domanda interessante è quella per capire quanto siamo consapevoli del nostro condizionamento e non-istintività. Quanto usiamo razionalmente questo condizionamento per produrre fotografie che aspirano ad assomigliare a quadri, alla pittura, o a negare i quadri.
ciao _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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malinamelina utente attivo

Iscritto: 08 Nov 2005 Messaggi: 2647 Località: Bergamo
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Inviato: Sab 15 Set, 2007 11:36 pm Oggetto: |
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AleZan ha scritto: | A questo punto la domanda interessante è quella per capire quanto siamo consapevoli del nostro condizionamento e non-istintività. Quanto usiamo razionalmente questo condizionamento per produrre fotografie che aspirano ad assomigliare a quadri, alla pittura, o a negare i quadri. |
A me, che sto per avere un accesso di insofferenza per tutte le immagini che il ruolo mi impone quotidianamente, basterebbe vedere delle immagini digitali che testimoniassero il fatto di esserlo, vivaddio! Insomma, sarebbe bello trovare uno straccio di consapevolezza del proprio tempo tradotta in immagini del proprio tempo e non sto parlando di oggetti della contemporaneità che "prima non c'erano", ma delle mostruosamente facili e pressoché infinite possibilità che dà a CHIUNQUE l'immagine digitale. Forse è questa enorme facilità che ci rende così nauseantemente rozzi? E' questo il significato dell'immagine digitale? la sua proliferazione incontrollabile e mostruosa, pornografica (in senso etimologico)? Perché non mi è ancora capitato di vedere delle immagini digitali consapevoli di esserlo? Forse non ho visto abbastanza, mi dico. Ma la nausea è tanta...
Sei ignorante? Non sai citare nessuna immagine di cui sono permeate le tue? Non sai rintracciare nelle tue produzioni i condizionamenti di cui sei intriso, non sai capire "come" vedi? Ma passi, passi... Ma il nostro tempo digitale perché non lo dici nelle tue immagini digitali? (Il "tu" è generico, s'intende). Perché RIPRODUCI e NON PRODUCI?
Ciao, maria cristina _________________
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Mauroq utente attivo

Iscritto: 14 Apr 2006 Messaggi: 26033 Località: Lido di Ostia
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Inviato: Dom 16 Set, 2007 9:42 am Oggetto: |
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Sul condizionamento credo non ci sia niente da fare per evitarlo, gli uomini primitivi raffiguravano le prede sulla roccia come gli aviatori raffiguravano gli aerei abbattuti sulla carlinga, in questo caso testimonianza/memoria degli accadimenti, in pratica credo tutto abbia un'origine atavica e forse anche per l'immagine e' cosi'.
Uscirne ? be' forse solo esserne consapevoli gia' e' tanto, anche se consapevolezza in questo caso e' parente di conoscenza e autocontrollo sulle scelte fotografiche.
Per un linguaggio nuovo ci vuole tanto tempo e dedizione, e certamente qualcosa da dire  _________________ il mio sito
La perfezione ha un grande difetto, ha la tendenza ad essere noiosa. |
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Gianlu.F utente

Iscritto: 25 Gen 2006 Messaggi: 225 Località: Roma
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Inviato: Mar 18 Set, 2007 4:15 pm Oggetto: |
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Non lo so...
Claudio, penso di capire che tu intendi il termine istintivo nell'accezione animale del termine: una gazzella fugge dal leone perché sa di doverlo fare, per imprinting e perché ha visto altre gazzelle morire in quel modo; sa di non poter calpestare un pantano nella fuga, perché ha imparato che lì si affonda e dal leone non si scappa più...
Voglio dire che è questo un rapporto a senso unico col mondo esterno, perché è solo la gazzella che raccoglie informazioni ed esperienza, non restituisce nulla al mondo e, quel che più conta, il mondo della gazzella non le si propone spontaneamente bombardandola di informazioni: è solo la gazzella che se vuole può cercarle ed immagazzinarle.
Così la gazzella è un ottima candidata ad essere un fotografo privo di condizionamenti esterni, che ritrae il mondo istintivamente, così come LEI lo vede.
Peccato non abbia il pollice opponibile..........
In questo senso è chiaro che il discorso non è applicabile in alcun modo all'uomo, che dal mondo che lo circonda raccoglie volontariamente 10MB di info e viene contemporaneamente bombardato da 10 GB...e per quanto provi non riesce mai a schivarli tutti.....
Allora Claudio ha ragione, ma il discorso è banale, senza margine di discussione alcuno! _________________ Gianluca
"..non si riescono a raccontare storie se non si ha un punto di vista." E. Biagi |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mer 19 Set, 2007 2:18 pm Oggetto: |
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Contesto quanto tu dici, Maria Cristina,
L'arte contemporanea mostra numerosissimi esempi di fotografie digitali che intendono rappresentare una immagine digitalizzata.
Gursky per tutti.
Se cerchi qui su 4U delle immagini consapevoli del fare moderno fotografia hai sbagliato posto.
E contesto che il modo di dimostrarsi consapevoli del proprio tempo sia usare degli strumenti e dei modi del proprio tempo, ma forse non volevi dire questo.
Per quanto riguarda la banalità del discorso temo non sia così: ho l'impressione che la stragrande maggioranza dei nostri concittadini pensino di agire in perfetta libertà di spirito, senza il minimo dubbio che le loro credenze possano essere frutto di condizionamenti...è bene ribadire certe cosette ogni tanto.
ciao claudiom |
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malinamelina utente attivo

Iscritto: 08 Nov 2005 Messaggi: 2647 Località: Bergamo
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Inviato: Gio 20 Set, 2007 5:36 pm Oggetto: |
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claudiom ha scritto: | E contesto che il modo di dimostrarsi consapevoli del proprio tempo sia usare degli strumenti e dei modi del proprio tempo, ma forse non volevi dire questo.
ciao claudiom |
Infatti, non è questo che intendevo. Però è un fattore di cui tenere conto quando si scatta una fotografia. Non è affatto indifferente al senso decidere se adoperare un metodo di produzione di un'immagine o un altro. Anzi, è decisivo per "apprezzare" un'immagine. Voglio dire che scattare in digitale (per non dire delle seguenti operazioni!) predispone diversamente rispetto all'atto stesso di scegliere cosa inquadrare. Quello che mi augurerei di vedere più spesso è un'operazione fotografica che tenga conto di tale predisposizione (ma anche di tutte le altre conseguenti al mezzo adoperato) e la sappia sottolineare. _________________
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federico87 utente attivo
Iscritto: 22 Apr 2007 Messaggi: 900
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Inviato: Ven 21 Set, 2007 4:49 pm Oggetto: |
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Beh claudiom se tu per porsi in modo istintivo intendi senza condizionamenti di alcun genere sono ancora più concorde con te nel ritenere che non sia possibile, oltre ai condizionamenti più evidenti mi vien da pensare anche al solo fatto che normalmente le immagini si leggono da sinistra verso destra e dall'alto verso il basso, credo che un arabo o un giapponese le leggerebbero in modo diverso _________________ Commenta la mia ultima foto: Artista di strada |
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massimiliano ingrosso utente attivo

Iscritto: 05 Feb 2004 Messaggi: 15267 Località: da Brindisi a Torino
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Inviato: Dom 23 Set, 2007 12:03 pm Oggetto: |
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Istintivo?
Magari ogni tanto lo scrivo pure, che faccio le foto d'"istinto" ma non credo mai di non avere in mente quello che voglio ottenere (non che poi lo ottenga...) o non osservare attentamente il soggetto prima: con istinto intendo il momento di scegliere l'inquadratura; se ci penso troppo perdo quello che avevo visto che mi aveva colpito; ma non perché non sia l'idea di base a guidare l'istinto.
Poi magari butto via, perché ho sbagliato qualcosa _________________
Le foto del raduno
e i commenti alle giornate |
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