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Alkan utente

Iscritto: 26 Mar 2007 Messaggi: 183
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Inviato: Lun 16 Lug, 2007 6:26 pm Oggetto: Tecnica di stampa digitale... informazioni di base |
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Ciao, scusate la domanda da ignoranti, ma sono passato al digitale solo da qualche mese e prima di allora non mi ero mai posto il problema (o meglio, immaginavo che le stampe di foto digitali fossero solo quelle con la stampante ad inchiostro ).
Così, insospettito dai prezzi molto concorrenziali delle stampe fatte dai fotografi (inferiori al costo ipotetico di carte fotografiche inkjet e inchiostri, mi chiedevo come facessero a guadagnarci...) ho cercato informazioni su internet, e anche leggendo qui sul forum mi sono accorto che le stampe vengono effettuate su carta fotografica a processo chimico come le fotografie tradizionali!
E questa è una cosa che mi ha fatto molto piacere, dato che con le stampanti ad inchiostro è difficile ottenere colori fedeli, e la durata della stampa nel tempo è pessima.
Volevo sapere maggiori dettagli su questa tecnica: come viene effettuata in pratica una stampa? Ci sono macchine particolari? L'immagine digitale viene proiettata sul foglio bianco? E se sì, in che modo? La qualità è elevata?
Grazie, e scusate la domanda banale ma ho cercato e trovato poco
 _________________ Lumix FZ7
Nikon FG + 50mm Nikkor + 19mm Vivitar + 70-210mm Kiron |
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ale260382 utente attivo

Iscritto: 07 Mar 2007 Messaggi: 665 Località: Arezzo
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Inviato: Mar 17 Lug, 2007 11:03 am Oggetto: |
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non per deluderti, ma la qualità e la durata di una stampa inkjet professionale è molto più alta di quella di una stampa chimica fatta con ingranditori a input digitale, tipo durst lambda.
sono delle macchine particolari, spesso molto grandi e fatte per grandi volumi. per avere un'idea il lambda e le macchine simili hanno un gamut quasi totalmente contenuto nello spazio srgb (quello dei monitor consumer), mentre le inkjet fotografiche di fascia alta hanno un gamut che fuoriesce perfino da adobe98 (per questo è stato creato lo spazio prophoto). in pratica possono stampare più colori. le stesse inkjet con inchiostri a carbone per le stampe bianco e nero danno risultati veramente belli, con una profondità dei neri che è difficile vedere anche nelle stampe di camera oscura ! _________________ Raptores orbis, postquam cuncta vastantibus defuere terrae, mare scrutantur: si locuples hostis est, avari, si pauper, ambitiosi, quos non Oriens, non Occidens satiaverit: soli omnium opes atque inopiam pari adfectu concupiscunt. Auferre trucidare rapere falsis nominibus imperium, atque ubi solitudinem faciunt, pacem appellant.
Publio Cornelio Tacito |
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Alkan utente

Iscritto: 26 Mar 2007 Messaggi: 183
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Inviato: Mar 17 Lug, 2007 11:17 am Oggetto: |
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Agh... Ma per stampa inkjet professionale intendi stampanti che hanno solo i laboratori? Niente a che vedere con le stampanti commerciali seppur di fascia alta?
Allora le stampe su carta chimica vengono peggio che stamparle in casa con carta fotografica lucida e una buona stampante?  _________________ Lumix FZ7
Nikon FG + 50mm Nikkor + 19mm Vivitar + 70-210mm Kiron |
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ale260382 utente attivo

Iscritto: 07 Mar 2007 Messaggi: 665 Località: Arezzo
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Inviato: Mar 17 Lug, 2007 11:36 am Oggetto: |
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intendo stampanti inkjet fotografiche con inchiostri speciali...
detto così sembra chissa cosa ma già una epson r800 con inchiostri ultrachrome, dal costo di circa 300 euro, fa ottime stampe A4. Stampanti formato A3+ costano di più ! Magari non è facilissimo usarla al meglio, ci vorrebbe possibilmente un sistema calibrato e qualche conoscenza in fatto di color managment e post-produzione, ma potenzialmente le stampe ottenibili sono migliori di quelle dei laboratori. ovviamente il costo per stampa è più alto e il tempo di lavorazione è maggiore ! _________________ Raptores orbis, postquam cuncta vastantibus defuere terrae, mare scrutantur: si locuples hostis est, avari, si pauper, ambitiosi, quos non Oriens, non Occidens satiaverit: soli omnium opes atque inopiam pari adfectu concupiscunt. Auferre trucidare rapere falsis nominibus imperium, atque ubi solitudinem faciunt, pacem appellant.
Publio Cornelio Tacito |
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Alkan utente

Iscritto: 26 Mar 2007 Messaggi: 183
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Inviato: Mar 17 Lug, 2007 11:46 am Oggetto: |
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Ho capito, grazie..
E invece sul discorso durata? Io pensavo che la carta chimica fosse molto più stabile, se non altro come protezione superficiale.
La carta fotografica per inkjet è delicata in superficie, si graffia facilmente, e credevo che fosse anche più sensibile alla luce.. (foto che ho stampato qualche anno fa sono ingiallite di brutto...) _________________ Lumix FZ7
Nikon FG + 50mm Nikkor + 19mm Vivitar + 70-210mm Kiron |
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ale260382 utente attivo

Iscritto: 07 Mar 2007 Messaggi: 665 Località: Arezzo
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Inviato: Mar 17 Lug, 2007 11:53 am Oggetto: |
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gli inchiostri inkjet attuali sono dati a 75 anni, ma è solo una stima. d'altra parte la conservazione teoricamente infinita del "negativo digitale" ti permette di rifare la stampa tutte le volte che vuoi senza mai perdere di qualità. per quanto riguarda i graffi, tutte i materiali fotografici sono sensibili ai graffi, soprattutto carte lucide, bisogna evitare di toccarli ! _________________ Raptores orbis, postquam cuncta vastantibus defuere terrae, mare scrutantur: si locuples hostis est, avari, si pauper, ambitiosi, quos non Oriens, non Occidens satiaverit: soli omnium opes atque inopiam pari adfectu concupiscunt. Auferre trucidare rapere falsis nominibus imperium, atque ubi solitudinem faciunt, pacem appellant.
Publio Cornelio Tacito |
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Marco Scotto operatore commerciale

Iscritto: 18 Dic 2004 Messaggi: 5969 Località: Cagliari
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Inviato: Mar 17 Lug, 2007 1:19 pm Oggetto: |
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Quoto quanto sin qui detto da Ale, tranne qualche piccola precisazione rispetto al suo ultimo intervento.
Canon stima la durata delle stampe fatte con le cartucce cromalife sino a 100 anni e HP mi pare che dia, su certe stampanti di fascia alta anche una garanzia di 200 anni.
Ovviamente non sarò certo io che potrò verificare questo dato
Certo è che la tecnologia inkjet ha fatto passi da giganti, e penso che sia destinato a crescere come diffusione anche casereccia, con relativa riduzione di costi. Stando così le cose molti per molti stampatori si prospetta un futuro ancora più nero di quanto già non sia.
Anche dal punto di vista della conservazione. Io ho una foto di mio fratello appena nato, tenuta in cornice praticamente da sempre, e mai a contatto con la luce solare. Eppure a distanza di 24 anni ha una forte dominante rossa.
Sulla durata del negativo digitale, aggiungo e concludo, non sò se si possa paragonare a quella del negativo tradizionale, che anche lui consente stampe a distanza di anni, in quanto dipende da supporti tecnologici che vanno aggiornati periodicamente causa la perdita dell'originale. _________________ Canon Eos 7D, Canon Powershot G12 , lenti varie. |
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