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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 23 Apr, 2007 8:41 am Oggetto: pellicole tirate: un must. |
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Quasi la totalità delle discussioni sullo sviluppo vertono su pellicole tirate.
Poi si glorifica AAdams che le pellicole le sovraesponeva.
C'è qualcosa che non va, no?
Ciao, Claudio. |
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lorenzo sterno utente

Iscritto: 30 Lug 2006 Messaggi: 236 Località: Venezia
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Tomash utente attivo

Iscritto: 21 Giu 2005 Messaggi: 11774 Località: Bologna
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Inviato: Lun 23 Apr, 2007 10:22 am Oggetto: |
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Okkio che sovraesporre una pellicola significa esporla per una siensibilità inferiore alla nominale, esempio, la HP5 esposta a 200iso o l'FP4 a 64iso. |
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lorenzo sterno utente

Iscritto: 30 Lug 2006 Messaggi: 236 Località: Venezia
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Tomash utente attivo

Iscritto: 21 Giu 2005 Messaggi: 11774 Località: Bologna
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Inviato: Lun 23 Apr, 2007 11:12 am Oggetto: |
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lorenzo sterno ha scritto: | infatti, claudio diceva che tutti si parla di sottoesporre (tirare), e poi si loda AA che sovraesponeva (il contrario di tirare).
da lì il suo dubbio. |
La pratica di tirare le pellicole è una barbarie !
Non si fa altro che aumentare il contrasto e la grana ottenendo risultati spesso e volentieri inferiori rispetto ad una pellicola di sensibilità maggiore.
Se ci fai caso, quelli che hanno una certa esperienza non tirano mai le pellicole (sottoesposizione) ma fanno il contrario a seconda dei rivelatori usati.
Io espongo alla sensibilià nominale quando uso l'Xtol che sfrutta bene la sensibilità della pellicola (una volta usavo il Tmax a questo scopo) e sovraespongo quando uso rivelatori come l'HC110 che non sfruttano appieno la sensibilità nominale.
Se ho bisogno di 1600iso uso la Neopan 1600 sviluppata in Xtol, mai una HP5 tirata a 1600.
Lo sviluppo tirato va usato solo in casi d'emergenza, ricordandosi la prossima volta di presentarsi con la pellicola giusta. |
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lorenzo sterno utente

Iscritto: 30 Lug 2006 Messaggi: 236 Località: Venezia
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Inviato: Lun 23 Apr, 2007 11:28 am Oggetto: |
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@ tomash, sono d'accordo con te.
anche io preferisco esporre la pellicola a sensibilità nominale, o a sovraesporla e sottosvilupparla.
l'unica esperienza di tiraggio di una hp5 a 3200, (data dal fatto che nella mia zona non c'era un lab che vendesse pellicole a 3200) mi ha dato cmq buoni risultati.
con le efke 100, preferisco esporle a @200 e poi sviluppare in rod 1+50 per avere leggermente più contrasto, data la morbidezza della pellicola.
tutto qua! _________________ Canon AE-1
Olympus OM-1
Yashica MAT 124G
Linhof Technika
www.myspace.com/kongrosianquartet
www.laboratorionovamusica.it
www.mysapce.com/orchestracomponibile |
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snowdog utente attivo

Iscritto: 02 Apr 2004 Messaggi: 838 Località: Milano
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Inviato: Lun 23 Apr, 2007 1:18 pm Oggetto: |
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alla fine il tiraggio (in sottoesposizione) conviene come extrema ratio in situazioni di emergenza (es. sono ad un concerto, pensavo di farcela con quella pellicola, e invece... allora tiro), ma farlo normalmente non ne vale la pena (piuttosto meglio acquistare pellicole gia' concepite per quelle sensibilita')
invece in sovraesposizione (es. la tri-x a 250...) vengono fuori risultati interessanti _________________ Contax 167 MT - Yashica FX-3 Super 2000 - Kiev 4 - Yashica Mat 124 G - Zeiss Ikon Ikonta 521 - Kodak Easyshare C613
Il mio sito - Il mio album |
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giraldi utente

Iscritto: 03 Set 2006 Messaggi: 65 Località: Pavia
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Inviato: Lun 23 Apr, 2007 8:52 pm Oggetto: |
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Forse dico cavolate e se è così abbiate pietà per un neofita!!
Credo che una delle maggiori pretese del sig. Ansel fosse la ricerca della massima nitidezza..;ho letto poco di lui ma lo immagino andare in giro per parchi con fotocamera e pesantissimo cavalletto alla ricera della migliore scala tonale.
Nelle foto di reportage trovo invece che la grana e il contrasto di una pellicola possano rendere l'immagine particolarmente bella; penso in particolare alle foto di Salgado che usa solitamente tirare la pellicola.
Insomma credo che grana e contrasto possano in alcuni casi dare dei bei risultati e comunque si possa dare una bella impronta personale nella fotografia....senza negare gli immancabilii vantaggi nel poter utilizzare tempi suufficientemente rapidi per una foto non mossa anche di situazioni di scarsa illuminazione _________________ "Prendetevi le Vostre vite e fatene un Capolavoro". Papa Wojtila ai giovani |
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pdp utente attivo

Iscritto: 18 Mgg 2005 Messaggi: 3270 Località: Milano
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Inviato: Lun 23 Apr, 2007 9:21 pm Oggetto: |
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la qualità di un tiraggio dipende molto dalla pellicola, dal rilevatore e soprattutto del gusto di chi osserva.
Faccio un esempio concreto sul mio gusto:
La mia scala tonale preferita la danno la fp4+ a sensibilità nominale e l'hp5 a 200 iso.
Sicuramente la tmax 100 (che non mi piace) la preferisco tirata per avere un minimo di leggibilità delle luci e una resa più morbida.
Le (purtroppo poche) volte che fotografo su pellicola piana cerco di applicare il sistema zonale, spesso estendendo o contraendo di una zona la pellicola.
A molti, me compreso in alcune, piace vedere la grana secca e dura e le ombre chiuse; un modo per ottenere questo è tirare le pellicole quali l'hp5 che tollerano bene i maltrattamenti. L'hp5 a 1600 iso in d76/id1 stock è un classico per grana vistosa, tenuta delle luci e ombre chiuse. In certi ritratti mi piace.
Oltre a questo oggi si usano troppi zoom e pochi trepiedi per i miei gusti: in interni bisogna spingere molto con gli iso per poter scattare.
Certamente non è il bn classico, ma la fotografia è anche gusto e voglia di sperimentare. Che c'è di male?
Non segue il mio gusto, che predilige una pellicola piatta in modo da poi poter scegliere che stampare anche al prezzo di usare carte/rivelatore più duri, ma non biasimo chi lo fa...
La camera oscura è divertente anche per giocare... se stiamo in mezzo alla chimica e alla carta "retrò" è anche perché ci diverte, inutile negarlo.
Ai bimbi piace molto stare con i genitori a fare la pappa.
Inoltre vi sono diversi rilevatori che aumentano per loro natura la sensibilità della pellicola rispetto al classico d76.
Penso al microphen, all'ethol UFG, al diafine, al bf-200.
Spesso forniscono ottimi risultati, i migliori per determinati tipi di stampe, e viene voglia di provarli.
Comunque ho tirato pellicole anche per una questione ludica.
Poi il digitale ci ha portato alla mania dei grandi numeri e all'abitudine a fotografare in condizioni di luce scarsa senza usare flash compatti oppure i monotorcia.
I miei due cent scarsi... |
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DoF utente attivo
Iscritto: 12 Gen 2007 Messaggi: 519
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Inviato: Lun 23 Apr, 2007 9:25 pm Oggetto: |
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secondo me si hanno tante discussioni al riguardo proprio perche è una procedura d'emergenza, quindi i cameroscuristi, tremibondi di perdere le loro preziose immagini, chiedono pareri. inoltre spesso si sente parlare di iso piuttosto alti ( > o = a 3200 ) ergo per forza sarà stata una condizione di poca luce e il film che siamo abituati ad usare e che conosciamo piuttosto bene non ce la fa piu.
in fondo non è che si senta spesso chiedere come tirare una fp4 solo per il gusto di farlo no? |
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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Inviato: Lun 23 Apr, 2007 9:37 pm Oggetto: |
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Mi son sempre prodigato a consigliare accoppiate generose.
Molto spesso la sensibilità nominale delle pellicole non corrisponde al vero.
AA per prima cosa testava la Vera sensibilità della pellicola e da qui partiva con sue elucubrazioni. La diversità di formato fa già la differenza; gli scatti di Salgado non sono con banco ottico e questo è sufficiente ad interporre un abisso nel pathos dello scatto. Se Salgado avesse usato il banco ottico non avrebbe fatto le foto di Salgado e allo stesso modo i paesaggi di AA non potevano essere scattati con una 35mm.
AA aveva un approccio diverso al tiraggio, lui lo utilizzava per raggiungere un fine precedentemente prefissato (previsualizzato). Spesso invece viene utilizzato per raggiungere un record o peggio per vanità (guarda cosa ci cavo da una 400iso!!).
Se si ottiene un buon negativo (e penso la pensasse così anche AA) dopo ci puoi fare ciò che vuoi, ma con un 400 tirato a 3200 hai solo da cavartela alla menopeggio. Molto meglio usare carta3 che carta1
Aggiungo poi che si valuta molto raramente il fattore carta. La stessa foto stampata su Galerie o su Bergger ha un aspetto completamente diverso. Queste sono considerazioni importanti che mai si affrontano.
Ecco, perchè anzichè testare le prestazioni delle pellicole non testate le prestazioni delle carte! Lasciamo perdere le solite MGIV e navighiamo in mari più agitati  _________________ Mi chiamo Paolo.... non impressionando
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
Clicca qui! ...e qui! |
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Tomash utente attivo

Iscritto: 21 Giu 2005 Messaggi: 11774 Località: Bologna
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Inviato: Lun 23 Apr, 2007 10:15 pm Oggetto: |
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Dopo aver letto le condivisibili elucubrazioni di paoloilchimico viene da pensare ad una cosa:
Ma quante accoppiate pellicola/rivelatore esistono ?
E anche tenendo lo stesso rivelatore, quante accoppiate pellicole diluizione ?
Ad esempio, il solo HC110 a 4 diluizioni uficiali + una non ufficiale, questo lasciando perdere le diluizioni A e C e gia se si vogliono provare varie combinazioni HC110+pellicole+diluizioni bisogna sviluppare un sacco.
Poi c'è da tenere presente che ogni soggetto a seconda del tipo, della sua illuminazione e del suo contrasto influisce sulla resa.
E non dimentichiamo anche il formato, la FP4 in Xtol 1+1 per 10' in formato 6x6 è ben diversa dal 35mm (provare per credere).
Poi aggiungiamo le carte, ne esistono una discreta varietà che reagiscono in modo diverso ed hanno una resa differente a seconda dei soggetti e del tipo di pellicola che abbiamo.
Se poi aggiungiamo che le carte baritate variano a senconda del rivelatore...
In definitiva, anche escludendo a priori accoppiate palesemente insensate tipo usare il Perceptol per la Timax 3200 non basta la nostra vita per provare tutte le combinazioni.
Allora ci si butta su accoppiate e abbinamenti noti, ma il tarlo lavora e pensiamo che magari esiste un accoppiata che ci darebbe risultati migliori, e non ci dormiamo la notte.
Il Maestro non a caso ha dedicato una vita alla ricerca del risultato migliore. |
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Roberto Carta utente attivo
Iscritto: 20 Gen 2006 Messaggi: 3915 Località: Sardegna
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Inviato: Mar 24 Apr, 2007 8:50 am Oggetto: |
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Son d'accordo con tutti e con nessuno, mi spiego meglio, di cosa penso del SZ e di AA mi pare di averlo gia detto, il tiraggio delle pellicole si fa oltre che per necessità, anche per altri motivi, il più importante a mio parere è l'adattamento della LDP alle proprie esigenze, secondo per ottenere degli effetti speciali (se così si può dire dall'effetto grana evidente), terzo ma non ultimo per semplice curiosità ....
P.s. il discorso che fa Paolo è vero, ma se si segue quel ragionamento si entra in una spirale di complicazioni tali che al confronto le difficoltà del SZ sono una inezia, preferisco lavorare con pochi materiali, facilmente reperibili e adattarli alle mie misere esigenze, piuttosto che affannarmi in ricerche e prove con una miriade di prodotti belli quanto vuoi ma di improbabile reperibilità, questo nasce dal fatto che non posso dedicare del tempo alla CO, facendolo più spesso forse farei diversamente ...  |
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roger utente attivo
Iscritto: 02 Feb 2006 Messaggi: 2595 Località: 23
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Inviato: Ven 04 Mgg, 2007 10:38 am Oggetto: |
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A proposito di tirare:
Vorrei provare a tirare Delta 3200 Tmax 3200 e Ilford 1600 a 6400 iso.
Ovviamente il tutto lo farà un laboratorio professionale che strano caso lavora bene.
Cosa rischio?
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Roberto Carta utente attivo
Iscritto: 20 Gen 2006 Messaggi: 3915 Località: Sardegna
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Inviato: Ven 04 Mgg, 2007 10:46 am Oggetto: |
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roger ha scritto: | A proposito di tirare:
Vorrei provare a tirare Delta 3200 Tmax 3200 e Ilford 1600 a 6400 iso.
Ovviamente il tutto lo farà un laboratorio professionale che strano caso lavora bene.
Cosa rischio?
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C'è una specie di contradizione in termini, se dici che vuoi provare, non rischi nulla, il rischio c'è solo quando fai qualcosa di importante e irripetibile, in quel caso non fai prove, vai sul sicuro, inoltre dici che lavorano bene, per cui il rischio è ridotto, al massimo ci butti un paio di pellicole ....  |
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ldani utente attivo

Iscritto: 11 Mgg 2006 Messaggi: 3397 Località: Livorno
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Inviato: Ven 04 Mgg, 2007 11:02 am Oggetto: |
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1 stop di differenza potrebbe anche essere assorbito dalla latitudine di posa dato lo spessore delle pellicole ad alta sensibilità (quindi potresti anche farle trattare normalmente).
Se dici al lab di tirare +1 ottieni, come per tutti i tiraggi, un aumento del contrasto perdendo di fatto tonalità di grigio. Questo porta anche ad una maggiore evidenza della grana.
A spanne  _________________ Stampa Mostrasi .Regolamento. .Orchidea1.
Composizione e Percezione visiva tratto dal testo di Arnehim
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roger utente attivo
Iscritto: 02 Feb 2006 Messaggi: 2595 Località: 23
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Inviato: Ven 04 Mgg, 2007 2:26 pm Oggetto: |
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Beh,
una bella grana non mi spaventa.
Per delle invertibili colore il discorso può andare?
Ho 5 dia Kodak 1600 e vorrei farne tirare una o due per vedere cosa capita.
ldani:
Mi è capitato una volta di esporre una Tmax a 1600 iso dicendo chiaramente di sviluppare adeguatamente.
Purtroppo ho come il sospetto che non l'abbiano fatto e le foto sono quasi tutte velate. |
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ldani utente attivo

Iscritto: 11 Mgg 2006 Messaggi: 3397 Località: Livorno
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Roberto Carta utente attivo
Iscritto: 20 Gen 2006 Messaggi: 3915 Località: Sardegna
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Inviato: Ven 04 Mgg, 2007 3:30 pm Oggetto: |
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Le Tmax non si possono portare ad esempio, se trattate con rivelatori standard (D76 - Tmax) uno stop di differenza non è praticamente avvertibile, la 3200 poi se trattata in Rodinal è praticamente indistinguibile da 800 a 3200 ....  |
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roger utente attivo
Iscritto: 02 Feb 2006 Messaggi: 2595 Località: 23
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Inviato: Ven 04 Mgg, 2007 3:58 pm Oggetto: |
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Portare dove?
Era Tmax 3200 esposta a 1600.
Mi è anche capitato Fuji 1600 e negativi leggeri (ma era un laboratorio differente e mi sa che non capivano un cavolo).
:°D |
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