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maskedpork utente
Iscritto: 04 Ago 2006 Messaggi: 89
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Inviato: Dom 11 Mar, 2007 12:20 pm Oggetto: Diluizioni id11 d76 - Sovrasviluppo sottosviluppo |
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So che queste che vi chiedo sono nozioni basilari che si riescono a trovare un po' ovunque, ma per quanto io abbia cercato e letto ho ancora un quadro un po' fumoso.
Prendendo spunto dalla discussione simile per il rodinal, vi chiedo come cambia l'effetto di questo rivelatore al cambiare delle sue diluizioni (1+0; 1+1; 1+3). C'è ne sono altre usate frequentemente?
Ed inoltre vorrei sapere cosa significa l'aggettivo "compensativo"
Un altro dubbio è circa il settaggio della sensibilità della pellicola.
Cosa cambia come resa tra una pellicola (ad es. una triX):
-Sovraesposta (ad es. settata a 200) e sottosviluppata
-Esposta e sviluppata normalmente
-Sottoesposta e sovrasviluppata (questo sarebbe un tiraggio, vero?)
Ed in che maniera va scelta la diluizione dello sviluppo? Ovvero, per i tiraggi è preferibile usarlo 1+0 e per le sovraesposizioni più diluito (1+3)?
Grazie  |
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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Inviato: Dom 11 Mar, 2007 10:34 pm Oggetto: |
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Parimenti la Rodinal la diluizione del D76 ha un effetto sul contrasto che però in questo caso ritengo più accentuato sulla spalla della curva. Non ho mai usato diluizioni diverse da queste.
La diminuzione del tempo di sviluppo ha come risultato una contrazione della gamma tonale intesa come minor contrasto e più capacità di far stare zone nel fotogramma. Questo effetto è evidente soprattutto sulla spalla della curva quindi le ombre non usufruiscono di questo vantaggio. Deto questo per recuperare qualcosa anche nelle ombre possiamo sovraesporre (per aprire le ombre) e sottosviluppare (per la tenuta delle luci). Il risultato è (in genere) un negativo con un piede e una spalla pià dolci e di conseguenza più ricco di dettagli. In questo modo in stampa potremo scegliere più agevolmente dove collocare la zona più importante se non ne eravamo sicuri in ripresa.
Con lo sviluppo prolungato abbiamo l'effetto inverso cioè una estensione della gamma ma sempre sulla spalla della curva (in questo modo le zone alte tendono a "scappare").
Molto importante dire che non tutte le pellicole reagiscono allo stesso modo e nella stessa misura quindi occhio a non buttare foto preziose. _________________ Mi chiamo Paolo.... non impressionando
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
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ldani utente attivo

Iscritto: 11 Mgg 2006 Messaggi: 3397 Località: Livorno
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maskedpork utente
Iscritto: 04 Ago 2006 Messaggi: 89
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Inviato: Lun 12 Mar, 2007 4:19 pm Oggetto: |
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grazie paoloilchimico per la spiegazione tecnica.
Per cercare di comprenderla a pieno ho dovuto cercare un po' su internet ed ho trovato interessante la pagine di questo forum http://forums.ebay.it/thread.jspa?threadID=500031379.
Allego anche la curva della tri x nella speranza che rendere questa discussione più completa possa essere d'aiuto per altri.
I dubbi che permangono sono:
1) Per "zone alte che tendono a scappare" intendi che le alte luci perdono di dettagli e si bruciano?
2)La sovra esposizione-sotto sviluppo sono convenienti poichè permettono di espandere la gamma tonale di un negativo.Ho capito bene?
Se si, questa procedura è conveniente anche se poi si scansioneranno le immagini visto che gli scanner hanno una limitata gamma dinamica?
3)In pratica la sovra esposizione-sotto sviluppo è un po' un metodo zonale attuato in maniera inconscia? |
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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Inviato: Lun 12 Mar, 2007 8:14 pm Oggetto: |
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1) Si
2) La sovraesposizione e il sottosviluppo tendono a comprimere la gamma tonale nel senso che nello stesso spazio ci saranno più zone (è come usare una carta a bassa gradazione). La sovraesposizione ha la funzione specifica di aprire le ombre e il sottosviluppo di far tenere le luci.
Gamma dinamica e gamma tonale non hanno parentela, sono cose diverse.
Tieni presente che questo metodo è ottimo se hai da scansionare i negativi; gli scanner odiano i negativi secchi e rendono bene con quelli morbidi.
3) Il metodo Zonale non ha nulla a che vedere con il sottosviluppo e la sovraesposizione. Il sistema zonale è una unità di misura.
Ti consiglio vivamente la trilogia di AA che spiega tutto in modo molto più chiaro di me  _________________ Mi chiamo Paolo.... non impressionando
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maskedpork utente
Iscritto: 04 Ago 2006 Messaggi: 89
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Inviato: Lun 12 Mar, 2007 9:34 pm Oggetto: |
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paoloilchimico ha scritto: |
...
3) Il metodo Zonale non ha nulla a che vedere con il sottosviluppo e la sovraesposizione. Il sistema zonale è una unità di misura.
Ti consiglio vivamente la trilogia di AA che spiega tutto in modo molto più chiaro di me  |
Chiedo scusa per la sciocchezza che ho detto!
I libri di Adams sarebbero un mio grande desiderio ecredo che prima o poi me li comprerò
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Tomash utente attivo

Iscritto: 21 Giu 2005 Messaggi: 11774 Località: Bologna
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Inviato: Mar 13 Mar, 2007 6:39 am Oggetto: |
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paoloilchimico ha scritto: | 1)
3) Il metodo Zonale non ha nulla a che vedere con il sottosviluppo e la sovraesposizione. Il sistema zonale è una unità di misura. |
Unità di misura come il metro e il litro ?
Diciamo è è un metodo di misura. |
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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Inviato: Mar 13 Mar, 2007 8:28 am Oggetto: |
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Tomash ha scritto: | paoloilchimico ha scritto: | 1)
3) Il metodo Zonale non ha nulla a che vedere con il sottosviluppo e la sovraesposizione. Il sistema zonale è una unità di misura. |
Unità di misura come il metro e il litro ?
Diciamo è è un metodo di misura. | Era per parlare in soldoni
Diciamo che è una tecnica per la valutazione della luce e la previsualizzazione dei risultati. Le zone sono l'unità di misura per collocare i vari tipi di grigio sul negativo e per valutarne la stampabilità. _________________ Mi chiamo Paolo.... non impressionando
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