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Nicola Giani utente attivo

Iscritto: 01 Feb 2006 Messaggi: 3677 Località: Milano
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Inviato: Mar 13 Feb, 2007 3:23 pm Oggetto: [Tecnica] Fuoco all'infinito |
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Secondo un articolo riportato su luminous landscape, esiste una valida alternativa alla tecnica dell'iperfocale, particolarmente problematica per le DSLR sprovviste di scala delle distanze.
Il tutto si basa su un principio secondo il quale, focheggiando all'infinito, tutto ciò che si trova in primo piano e ha una dimensione pari a circa il diametro della pupilla del diaframma, risulta perfettamente "leggibile" nella fotografia.
Faccio un esempio:
Scattando con il mitico 18-55 a 18mm e F/16 nel più vicino piano inquadrato risulta distinguibile qualunque cosa abbia dimensione superiore a 18/16=1,1mm.
Oppure, scattando a F/10 a 20mm si distinguono abbastanza nettamente gli oggetti di circa 2mm.
Il tutto, ovviamente, mantenendo il massimo dettaglio sui piani più distanti, che sono i primi a perdere dettaglio nel fuori fuoco.
L'autore ha svolto le su prove con un Hasselblad... C'è chi ha voglia di fare qualche test con le DSLR di fascia bassa?
Ma soprattutto, come si trova l'infinito sul 18-55? E' all'estremo della ghiera?
 _________________ Che bello il copia e incolla! |
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marklevi utente attivo

Iscritto: 12 Apr 2005 Messaggi: 22878
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Inviato: Mar 13 Feb, 2007 9:06 pm Oggetto: Re: [Tecnica] Fuoco all'infinito |
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Nicola Giani ha scritto: |
Ma soprattutto, come si trova l'infinito sul 18-55? E' all'estremo della ghiera?
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no. non dovrebbe esserlo come in tutti gli obiettivi AF
fate presto... procuratevi un pennarello adatto a scrivere sulla plasticaccia del 18-55 , mettete a fuoco su un qualcosa di lontanissimo, fate 2 segni col pennarello, uno sul barilotto ed uno sulla ghiera dell'AF, ovviamente allineati
 _________________
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cius utente attivo

Iscritto: 11 Apr 2006 Messaggi: 18690 Località: romagna
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Inviato: Mar 13 Feb, 2007 11:36 pm Oggetto: Re: [Tecnica] Fuoco all'infinito |
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marklevi ha scritto: | ....fate 2 segni col pennarello, uno sul barilotto ed uno sulla ghiera dell'AF, ovviamente allineati... |
...mettetelo in una morsa e segatelo lungo le linee appena tracciate
senza offesa chiaramente!!! (ce l'ho anch'io ) _________________ Morgan
"perché le pupille abituate a copiare, inventino i mondi sui quali guardare" [De Andrè]
...lavoro...famiglia...lavoro...famiglia...lavoro...CLICK!!!...famiglia...lavoro... |
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marklevi utente attivo

Iscritto: 12 Apr 2005 Messaggi: 22878
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Inviato: Mer 14 Feb, 2007 8:44 pm Oggetto: |
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usate la motosega però  _________________
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AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
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Inviato: Gio 15 Feb, 2007 8:45 am Oggetto: Re: [Tecnica] Fuoco all'infinito |
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Nicola Giani ha scritto: | Il tutto si basa su un principio secondo il quale, focheggiando all'infinito, tutto ciò che si trova in primo piano e ha una dimensione pari a circa il diametro della pupilla del diaframma, risulta perfettamente "leggibile" nella fotografia. |
Ora non ho tempo di leggere tutto ma lo farò con interesse.
La mia prima reazione è: se metto a fuoco all'infinito, uso solo la P.d.C. più vicina dell'infinito e allora perché buttare via quella che si estende "oltre l'infinito"?
Poi se penso allo schema ottico dell'attraversamento della luce attraverso l'obiettivo e il suo diaframma fino alla formazione dell'immagine sul piano focale, il principio di questa nuova teoria non mi è molto chiaro... ma prima devo leggere l'articolo di LL.
ciao _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
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Nicola Giani utente attivo

Iscritto: 01 Feb 2006 Messaggi: 3677 Località: Milano
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Inviato: Gio 15 Feb, 2007 10:41 am Oggetto: Re: [Tecnica] Fuoco all'infinito |
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AleZan ha scritto: | Nicola Giani ha scritto: | Il tutto si basa su un principio secondo il quale, focheggiando all'infinito, tutto ciò che si trova in primo piano e ha una dimensione pari a circa il diametro della pupilla del diaframma, risulta perfettamente "leggibile" nella fotografia. |
Ora non ho tempo di leggere tutto ma lo farò con interesse.
La mia prima reazione è: se metto a fuoco all'infinito, uso solo la P.d.C. più vicina dell'infinito e allora perché buttare via quella che si estende "oltre l'infinito"?
Poi se penso allo schema ottico dell'attraversamento della luce attraverso l'obiettivo e il suo diaframma fino alla formazione dell'immagine sul piano focale, il principio di questa nuova teoria non mi è molto chiaro... ma prima devo leggere l'articolo di LL.
ciao |
In effetti, sarebbe bene specificare che sugli obiettivi l'infinito non è infinito ma a qualche decina/centinaio di metri.
Il "principio" citato non è solo fisico (l'Ottica geometrica permette di misurare il circolo di confusione nelle varie condizioni, la "regola aurea" che cito sopra è molto più "statistica", similmente a quella sul reciproco della focale per i tempi di otturazione....).
Poi quello che hai in primo piano risulta "leggibile", non perfettamente nitido.
Il metodo serve quando non è possibile applicare quello dell'iperfocale, perchè - per esempio - non ci sono le scale delle distanze sul barilotto...
La focheggiatura iperfocale dà, per i motivi che tu citi, risultati senza dubbio migliori.
 _________________ Che bello il copia e incolla! |
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Chet utente

Iscritto: 05 Mar 2006 Messaggi: 275 Località: Roma
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Inviato: Lun 12 Mar, 2007 5:24 pm Oggetto: |
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In effetti quando comprai il Peleng (che è un FishEye russo a fuoco manuale) per la mia reflex digitale non mi sembrava vero poter usufruire di quella "stratosferica" scala delle profondità di campo (che sugli obiettivi di oggi te li sogni).
Ho diversi anni di esperienza con le reflex analogiche e sono abituato ad usare l'iperfocale.
Presto però mi son reso conto che la stessa tecnica, trasferita sul digitale, non dava risultati così sicuri neanche con un Fisheye. Ho anche dubitato della qualità del Peleng che, pur non essendo eccezionale, in genere da onesti risultati a diaframmi da f/8 in su.
Poi mi sono imbattuto in questo articolo di Louminous Lanscape e ho messo in pratica questo "diverso approccio alla distanza iperfocale" che trovo valido.
Forse dire che nel digitale la la distanza iperfocale la si ottiene mettendo a fuoco sull'infinito è un po' fuorviante.
Diciamo che se vuoi mettere a fuoco oggetti che si trovano a distanze diverse conviene prendere la messa a fuoco sull'oggetto che si trova più lontano e quelli più vicini saranno meno nitidi ma ancora leggibili.
I primi esperimenti li ho fatti con una compattina Canon dotata di opzioni manuali
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sottobosco utente attivo

Iscritto: 19 Gen 2006 Messaggi: 7177 Località: tra i due rami del lago di Como
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Inviato: Lun 12 Mar, 2007 6:18 pm Oggetto: |
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Chet perdonami se intervengo in questa discussione interessantissima (e mi scusino anche gli altri) ma devo chiederti di sistemare la tua firma in modo che rientri nelle TRE righe...  _________________ Attilio |
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Chet utente

Iscritto: 05 Mar 2006 Messaggi: 275 Località: Roma
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Inviato: Lun 12 Mar, 2007 6:19 pm Oggetto: |
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OK, fatto ! Grazie ! |
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