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MatteoG nuovo utente
Iscritto: 18 Gen 2007 Messaggi: 10
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Inviato: Mar 23 Gen, 2007 11:49 pm Oggetto: pirule |
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grazie per la solerte risposta Tomash. Ti sto rompendo? Spero non troppo e approfitto ancora della tua e di altri disponibilità.
Ho notato che il portanegativi dell'ingranditore (Durst F30) ha la vernice leggermente scrostata e ho notato che è estremamente facile rigare i negativi (una volta inseriti vanno riposizionati un minimo vero?)... Esiste un "barbatrucco" per evitare di graffiarli, tipo feltro o altro? Sono influenti ai fini della stampa (un libro di Feininger che ho letto consigliava di usare della vaselina per mascherarli)? Inoltre mi chiedevo... Se per esempio devo fare una stampa 10x15, le dimensioni del "riquadro luminoso" dell'ingranditore devono essere maggiori a 10x15 o esattamente 10x15 per favorire una certa vignettatura?
saluti
matteo |
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Tomash utente attivo

Iscritto: 21 Giu 2005 Messaggi: 11774 Località: Bologna
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Inviato: Mer 24 Gen, 2007 7:31 am Oggetto: |
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Anche il mio, quello dell'F60 che è più grande ma identico come materiali.
Per adesso ho ritagliato un rettangolo di cartoncino nero sottile della stessa forma del portanegativi e lo appoggio sopra la parte sinistrata, ma prima o poi pensavo di sverniciarlo e riverniciarlo.
Le dimensoni del riquadro possono essere quelle vuoi inquadrare, io lascio sempre un pelo di margine a meno che la foto non richieda un inquadratura "a filo" con la carta.
Se il condensatore e l'obiettivo dell'ingranditore sono a posto, di vignettatura non dovrebbe essercene neanche l'ombra. |
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MatteoG nuovo utente
Iscritto: 18 Gen 2007 Messaggi: 10
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Inviato: Gio 25 Gen, 2007 10:52 am Oggetto: |
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Grazie, ho provveduto a seppiare il portanegativi e a riverniciarlo con bomboletta spray per alte temperature, ora sembra andare.
Avrei ancora una perplessità (solo una???) sull'uso dell'ingranditore: quando devo esporre la carta lo accendo con il fitro rosso, posiziono la carta e apro il filtro; mi chiedevo se la luce bianca che esce dall'ingranditore, soprattutto dalla parte posteriore, non rischia di rovinare la stampa... Per di + il mio ingranditore non ha neppure un interruttore (per spegnerlo devi staccare la spina), idea balzana aggiungerlo (magari a pedale)?
matteo |
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Tomash utente attivo

Iscritto: 21 Giu 2005 Messaggi: 11774 Località: Bologna
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Inviato: Gio 25 Gen, 2007 11:21 am Oggetto: |
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MatteoG ha scritto: | Grazie, ho provveduto a seppiare il portanegativi e a riverniciarlo con bomboletta spray per alte temperature, ora sembra andare.
Avrei ancora una perplessità (solo una???) sull'uso dell'ingranditore: quando devo esporre la carta lo accendo con il fitro rosso, posiziono la carta e apro il filtro; mi chiedevo se la luce bianca che esce dall'ingranditore, soprattutto dalla parte posteriore, non rischia di rovinare la stampa... Per di + il mio ingranditore non ha neppure un interruttore (per spegnerlo devi staccare la spina), idea balzana aggiungerlo (magari a pedale)?
matteo |
Agli inizi facevo così anche io, posizionavo la carta sotto la luce rossa, poi la toglievo, contavo a mente i secondi e la reinserivo.
Non è però il metodo ideale, mettendo e togliendo la luce rossa con quel pomello inevitabilmente si rischia di muovere l'ingranditore e l'F30 è molto leggero e sensibile, ottenere una stampa mossa è un attimo.
Ti consiglio di acquistare un timer per ingranditore, magari usato, è un accessorio comodissimo e quasi indispensabile per avere risultati costanti, poi se vuoi rimandare l'acquisto di un marginatore fai così:
Posizioni la carta con la luce rossa, commuti il timer (la luce si spegne), togli il filtro rosso, avvii il timer.
In questo modo non tocchi l'ingranditore durante l'esposizione.
Quegli spifferi di luce non sembrano tali da dare fastidio durante l'esposizione, certo che più l'ingranditore sta spento mentre maneggi la carta e meglio è, comunque sia fa luce e a maggior ragione ti consiglio un timer.
Poi, è buona norma, se l'ingranditore è molto vicino ad una parete, mettere sulla parete dei fogli di carta nera opaca per tutta l'altezza della colonna (poca nell'F30), io gli fisso al muro (del bagno) con dello scotch americano, molto facile poi da staccare e non lascia tracce. |
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ldani utente attivo

Iscritto: 11 Mgg 2006 Messaggi: 3397 Località: Livorno
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Tomash utente attivo

Iscritto: 21 Giu 2005 Messaggi: 11774 Località: Bologna
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Inviato: Gio 25 Gen, 2007 11:49 am Oggetto: |
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ldani ha scritto: |
Fondamentale l'interruttore a pedale. Io ho fatto una prolunga con il predetto interruttore così ho le mani libere per mascherare. |
Sì, ma tu usi un metronomo come timer ed accendi e spegni con il pedale !
Se invece si usa un timer, esso va posizionato tra la spina dell'ingranditore e la presa a muro e ci pensa lui a fare da interruttore e si hanno le mani libere ugualmente.
Guarda che bello questo timer d'epoca elettromeccanico. |
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MatteoG nuovo utente
Iscritto: 18 Gen 2007 Messaggi: 10
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Inviato: Gio 25 Gen, 2007 3:13 pm Oggetto: |
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E' che suonavo e il metronomo ce l'ho ancora... mi indirizzavo verso questa strada... Ne so poco, ma mi sembra che il timer sia la miglior cosa. Vedrò di procurarmelo più in là. Ho allestito una camera oscura in cantina così nessuno rompe, tutto su mobiletti di metallo da dispensa ai quali ho appeso un drappo in corrispondenza dell'ingranditore per evitare riflessi sul muro. Ho però misurato la temperatura ed è intorno ai 15 gradi, ma costante. Un po' pochino, che faccio vado di stufetta elettrica? Per il lavaggio stampe è troppo fredda l'acqua corrente a 13 gradi? (in cantina non ho l'acqua calda... so che la stampa è meno sensibile a sbalzi termici ma entro i +/- 5, vero? Che fareste al mio posto?)
matteo |
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Tomash utente attivo

Iscritto: 21 Giu 2005 Messaggi: 11774 Località: Bologna
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Inviato: Gio 25 Gen, 2007 4:14 pm Oggetto: |
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MatteoG ha scritto: | E' che suonavo e il metronomo ce l'ho ancora... mi indirizzavo verso questa strada... Ne so poco, ma mi sembra che il timer sia la miglior cosa. Vedrò di procurarmelo più in là. Ho allestito una camera oscura in cantina così nessuno rompe, tutto su mobiletti di metallo da dispensa ai quali ho appeso un drappo in corrispondenza dell'ingranditore per evitare riflessi sul muro. Ho però misurato la temperatura ed è intorno ai 15 gradi, ma costante. Un po' pochino, che faccio vado di stufetta elettrica? Per il lavaggio stampe è troppo fredda l'acqua corrente a 13 gradi? (in cantina non ho l'acqua calda... so che la stampa è meno sensibile a sbalzi termici ma entro i +/- 5, vero? Che fareste al mio posto?)
matteo |
Se la cantina non è molto grande una stufetta per il periodo invernale è l'ideale, lo facevo anche io quando avevo la CO in cantina.
Avevo provato anche a costruirmi uno scaldabacinelle usando uno scaldavivande, ma alla fine, se porti tutto l'ambiente a 20° o poco più è la cosa migliore.
L'acqua a 13° per lavare le stampe va benissimo, le stampe non hanno il problema della reticolazione dell'emulsione e poi 7° di differenza non fanno poi tanto. |
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