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Tinette utente
Iscritto: 09 Dic 2006 Messaggi: 63
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Inviato: Sab 09 Dic, 2006 10:53 pm Oggetto: focale su EF-S é "standard" o é già relazionata al |
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Non so capire se la domanda é particolarmente cretina. Forse si.
Ho una canon 350D e il suo rachitico obiettivino EF-S 18-55. La macchina mi soddisfa molto, ma sto penando per decidere quale ottica più seria comprarmi.
Non vorrei comprarmi la serie EF-S che non é compatibile con circa nient'altro e ho il vago sospetto che costi più del suo valore complessivo (anche considerata la scarsa spendibilità).
Ciò che vorrei sapere é: l'indicazione degli obiettivi EF-S é standard (cioé usa la medesima scala di quelli EF e poi io mi applico il mio bel fattore di crop x1,6), oppure é già relazionata al corpo macchina con sensore 2/3 ed é, quindi, reale? Il 18 del mio obiettivo rachitico é un 18 reale o corrisponde a un 30?
La cosa é rilevante per scegliere tra le ottiche EF. Volendo avere (per ipotesi) un fattore reale 18, posso comprarmi un EF 18 o mi devo comprare un 11? E se mi compro un classico 50 ho un 50 o un corrispondente a 80?
Sospetto che valga la seconda ipotesi, ma vorrei una conferma.
Questo perché voglio l'obiettivo più nitido e meno distorto che posso permettermi e non posso permettermi lo zoom che mi piacerebbe... Valuto quindi ottiche fisse. _________________ Miglioro. Infatti comincio ad intravvedere i vastissimi confini della mia ignoranza. |
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Camus utente

Iscritto: 01 Lug 2005 Messaggi: 252 Località: Salerno
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Inviato: Sab 09 Dic, 2006 11:05 pm Oggetto: |
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qualsiasi 18-55 (sia ef che ef-s) corrisponde a 29-88 sulla 350D; l'indicazione che riporta la focale è rapportata al 35mm. Ciò dipende dal fatto che il sensore della 350D (come quello della 30D) è più piccolo di quello delle 5D (una FF, cioè con sensore pari al 35mm). Questo comporta che il sensore registra solo la parte centrale di quello che "vede" l'obiettivo... morale della favola, se vuoi un 18 (equivalente) devi prendere un 11. _________________ Fujifilm X-T20 Silver | Fujinon Lens XF 18-55mm F2.8-4 R LM OIS |
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Tinette utente
Iscritto: 09 Dic 2006 Messaggi: 63
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Inviato: Lun 11 Dic, 2006 9:55 am Oggetto: |
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grazie mille, mi ha tolto un bel dubbio e ora è più semplice scegliere.
Ora mi sorge un altro sgradevole dubbio: il sensore scrive solo i 2/3 al centro di quanto l'obiettivo inquadra e questo mi era chiaro.
Ciò che io vedo nel mirino corrisponde a ciò che il sensore effettivamente scrive oppure a ciò che l'obiettivo vede? Devo cioè tenere presente che sto vedendo pezzi di inquadratura che non avrò? Esiste una qualche differenza in tal senso dagli obiettivi EF a quelli EF-S?
A me sembra di aver sempre ottenuto l'inquadratura scelta dal mirino (mm più, mm meno) e dalla tua spiegazione suppongo che non vi siano difefrenze tra i due tipi di ottiche... ma anche qui sarei felice di una conferma. _________________ Miglioro. Infatti comincio ad intravvedere i vastissimi confini della mia ignoranza. |
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_Nico_ utente attivo

Iscritto: 14 Set 2005 Messaggi: 6648
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Inviato: Lun 11 Dic, 2006 10:30 am Oggetto: Re: focale su EF-S é "standard" o é già relazionat |
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Tinette ha scritto: | Ciò che vorrei sapere é: l'indicazione degli obiettivi EF-S é standard (cioé usa la medesima scala di quelli EF e poi io mi applico il mio bel fattore di crop x1,6), oppure é già relazionata al corpo macchina con sensore 2/3 ed é, quindi, reale? Il 18 del mio obiettivo rachitico é un 18 reale o corrisponde a un 30? |
La ragione per cui un 35 mm. è sempre un 35 mm., che sia montato davanti a un minuscolo sensorino digitale, a una pellicola 24 x 36 mm. o 6 x 4,5 cm., è che quel numero indica la distanza focale espressa in millimetri. Con distanza focale s'intende appunto la lunghezza che corre dal piano del supporto di registrazione (sia pellicola o sensore) al centro della lente. _________________ È possibile cambiare il mondo. Basta conservare lo scontrino.
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Tinette utente
Iscritto: 09 Dic 2006 Messaggi: 63
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Inviato: Lun 11 Dic, 2006 11:13 am Oggetto: |
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Si, ma la cosa non è spiegata con la massima chiarezza da Canon. Infatti denominano il sistema S come Short Back Focus, specificando che ciò significa che la distanza tra lente e sensore è minore. Da qui l'equivoco...
Concludendo, se non ho capito male, i 35 mm dell'obiettivo 35 mm sono sempre 35 perchè l'obiettivo stesso è costruito per dare quella distanza focale.
Ciò implica che (nelle macchine come la EOS 350D) la distanza tra lente e sensore non è più corta dei 35 mm dichiarati sull'ottica EF-S. Solo che l'effetto non è quello che avrebbe un 35 mm su una full body a causa del sensore 2/3 perchè il sistema S "si fa bastare" 35 mm per dare l'effetto dei 50?
35 mm danno l'effetto come se fossero 50 per il famoso fattore di crop a 1,6, ma restano sempre e comunque 35 in misura effettiva.
Poichè la focale sarà sempre quella dichiarata sull'ottica quale che sia il corpo macchina, la scala degli obiettivi non può che essere una sola a prescindare che essi siano EF o EF-S
Ho capito bene? _________________ Miglioro. Infatti comincio ad intravvedere i vastissimi confini della mia ignoranza. |
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Tomash utente attivo

Iscritto: 21 Giu 2005 Messaggi: 11774 Località: Bologna
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Inviato: Lun 11 Dic, 2006 11:41 am Oggetto: |
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Cioè, un momento, fai così, pensala in questo modo:
Gli EF-S sono obiettivi che coprono il solo formato APS-C e già che c'erano, visto che lo specchio di una reflex APS-C è più piccolo, alla bisogna rientrano di più nel cormp macchina, ma questo è un effetto collaterale.
Ora che tu usi un EF-S 18-55 a 35mm o un EF 17-40 f4L sempre a 35 mm su una reflex APS-C, otterrai due foto assolutamente identiche, sia come prospettiva, angolo inquadrato, profondità di campo, in pratica non cambia niente.
Il 17-40 ha semplicemente proiettato un cerchio più grande che è andato perso.
La lunghezza focale degli EF-S come quella degli EF è comunque sempre quella "fisica", reale, non quella che dovrebbe essere se...
Quella che dovrebbe essere se viene spesso riportata sulle ghiere degli zoom delle prosumer e delle compatte, mai sugli obiettivi delle reflex. |
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_Nico_ utente attivo

Iscritto: 14 Set 2005 Messaggi: 6648
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Inviato: Lun 11 Dic, 2006 11:43 am Oggetto: |
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Mi sembra che tu l'abbia spiegato in maniera un po' intricata, ma hai capito.
Non conosco in dettaglio il sistema delle lenti Canon (non si riesce a scaricare un catalogo delle lenti. Incredibile...), ma il sistema short back focus dovrebbe derivare dai sistemi a telemetro, in cui la lente ultima sfiora il supporto. Che la lente sia più vicina comunque non può cambiare il sistema di definizione dell'ottica, che sarà comunque quella della sua distanza focale. _________________ È possibile cambiare il mondo. Basta conservare lo scontrino.
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Tinette utente
Iscritto: 09 Dic 2006 Messaggi: 63
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Inviato: Lun 11 Dic, 2006 2:46 pm Oggetto: |
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Evviva, evviva. Ora dovendo io comprarmi delle ottiche, desiderando una nitidezza irreprensibile, ma avendo un conto in banca molto reprensibile, mi sarei orientata verso ottiche fisse.
Secondo quanto sopra per avere un 50mm equivalente dovrei dotarmi anzitutto di un 355 mm (EF 35mm f/2, ad es).
Per avere un grandangolo potrei prendere EF 20mm f/2,8 o EF 24mm f/2.8 e per avere un abbozzo di tele un EF 50mm f/1.4? La focale successiva sembrerebbe essere 135mm che mi darebbe una equivalenza di 185... A me pare un pò troppo, ma ammetto la mia ignoranza.
I soggetti che amo di più sono quelli di architettura. Odio le foto fatte con il flash e, se appena posso non lo uso: ho bisogno che l'obiettivo mi stia dietro se non c'è luce e che non mi faccia foto pelose. Sto, inoltre, timidamente provando a fare qualche still life pubblicitario per esigenze di lavoro (sono pubblicitaria). Niente ritratti, dato che i miei soggetti fuggono appena sentono il velcro della borsa della macchina che si apre. Proverò a narcotizzarli... Voi pensate che le mie deduzioni siano giuste o avete altri suggerimenti? Devo spostare la discussione in un altro settore perchè sono off topic? _________________ Miglioro. Infatti comincio ad intravvedere i vastissimi confini della mia ignoranza. |
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Tomash utente attivo

Iscritto: 21 Giu 2005 Messaggi: 11774 Località: Bologna
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Inviato: Lun 11 Dic, 2006 2:55 pm Oggetto: |
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Tinette ha scritto: | Evviva, evviva. Ora dovendo io comprarmi delle ottiche, desiderando una nitidezza irreprensibile, ma avendo un conto in banca molto reprensibile, mi sarei orientata verso ottiche fisse.
Secondo quanto sopra per avere un 50mm equivalente dovrei dotarmi anzitutto di un 355 mm (EF 35mm f/2, ad es).
Per avere un grandangolo potrei prendere EF 20mm f/2,8 o EF 24mm f/2.8 e per avere un abbozzo di tele un EF 50mm f/1.4? La focale successiva sembrerebbe essere 135mm che mi darebbe una equivalenza di 185... A me pare un pò troppo, ma ammetto la mia ignoranza.
I soggetti che amo di più sono quelli di architettura. Odio le foto fatte con il flash e, se appena posso non lo uso: ho bisogno che l'obiettivo mi stia dietro se non c'è luce e che non mi faccia foto pelose. Sto, inoltre, timidamente provando a fare qualche still life pubblicitario per esigenze di lavoro (sono pubblicitaria). Niente ritratti, dato che i miei soggetti fuggono appena sentono il velcro della borsa della macchina che si apre. Proverò a narcotizzarli... Voi pensate che le mie deduzioni siano giuste o avete altri suggerimenti? Devo spostare la discussione in un altro settore perchè sono off topic? |
Benvenuto nel mondo dell'APS-C !
Praticamente quello che risparmi sui tele lo spendi in grandangoli.
Esempio, un 50 f1,4 equivale a un 80 f1,4, ma costa molto meno di un 85 f1,4, idem per un 85 f1,8 che diventa un 135 f1,8 ma costa meno.
Discorso inverso per i grandangoli, spendi per un 20 f2,8 e tri ritrovi un modesto 32 f2,8, poi se vuoi un grandangolare spinto al max c'è il 14 f2,8L, che lo paghi come un 14 f2,8 e ti ritrovi con un 20mm f2,8.
Purtroppo Canon (ma anche tutti gli altri) non producono ottiche fisse dedicate al formato APS-C, alla fine l'unica soluzione è il Canon EF-S 10-22, gran bell'obiettivo, di eccellente qualità sotto tutti i punti di vista, ma non certo economico e luminoso. |
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_Nico_ utente attivo

Iscritto: 14 Set 2005 Messaggi: 6648
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Inviato: Lun 11 Dic, 2006 3:57 pm Oggetto: |
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Tinette ha scritto: | I soggetti che amo di più sono quelli di architettura. Odio le foto fatte con il flash e, se appena posso non lo uso: ho bisogno che l'obiettivo mi stia dietro se non c'è luce e che non mi faccia foto pelose. |
Sul flash la pensavo anch'io alla stessa maniera, ma mi sono ricreduto parecchio. Essenziale è che non si veda...
Se vuoi fare foto d'architettura avresti bisogno d'un 28 mm. (ho capito che ragioni in termini di resa sul 24x36), perché è focale che a maggior angolo di campo ha minore distorsione. Dunque dovrai prendere uno zoom che parta almeno da 18 mm., e consapevole che avrai ugualmente una distorsione maggiore d'un classico 28 mm.. Uno dei parametri di valutazione sarà per te dunque la capacità dell'ottica di contenere le aberrazioni ottiche.
Sulle foto pelose, ahimè, non posso esserti d'aiuto...
A proposito: benvenuta!  _________________ È possibile cambiare il mondo. Basta conservare lo scontrino.
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letturo utente attivo
Iscritto: 19 Ago 2004 Messaggi: 6248 Località: prov. AP
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Inviato: Lun 11 Dic, 2006 5:17 pm Oggetto: |
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Per foto d'architettura un 28mm (o almeno, solo un 28mm) mi sembradavvero poco, fosse decentrabile pure pure...
Su 24x36 ti avrei consigliato il 24T/S e/o un 18mm a fuoco manuale (magari lo Zeiss? che non distorce?) da usare su adattatore... Su APS-C l'unica sono gli zoom ultra-wide.
Ultima modifica effettuata da letturo il Lun 11 Dic, 2006 5:22 pm, modificato 1 volta in totale |
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_Nico_ utente attivo

Iscritto: 14 Set 2005 Messaggi: 6648
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Inviato: Lun 11 Dic, 2006 5:19 pm Oggetto: |
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Citazione: | Se vuoi fare foto d'architettura avresti bisogno d'un 28 mm. (ho capito che ragioni in termini di resa sul 24x36), perché è focale che a maggior angolo di campo ha minore distorsione. Dunque dovrai prendere uno zoom che parta almeno da 18 mm.... |
_________________ È possibile cambiare il mondo. Basta conservare lo scontrino.
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Tinette utente
Iscritto: 09 Dic 2006 Messaggi: 63
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Inviato: Lun 11 Dic, 2006 5:27 pm Oggetto: |
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Grazie del benvenuto, mi piace molto questo forum...
Sul Flash in effetti immagino che dipenda dalle circostanze, se diretto o riflesso. Il mio è quello della macchina e questo non lascia grande spazio all'inventiva: ho ridotto alcuni effetti collaterali creandogli un diffusore ... con il velo di un fazzoletto di carta! Meglio che niente, a volte... ma il meglio è comunque molto lontano.
Le "foto pelose" sono tutte quelle foto con bordi indefiniti, eufemisticamente definiti morbidi, con strane e minute aberrazioni cromatiche filiformi che fa il mio obiettivo asmatico in condizioni di scarsa luce, quando c'è troppo contrasto (cieli+alberi) e (cosa irritantissima) quando ha davanti dei pattern, come gli aghi di pino...
Ricordano la pelliccia di quei gatti che non sai di che colore definire, dal che "foto pelose"
Sulle ottiche vedo che sui grandangoli non ho "molto" da scegliere, dato che il portafogli limita il desiderio. Sul 18 non c'è da scialare: ho trovato un apprezzato Tokina AT-X 17 AF PRO - 17mm f/3.5, un Sigma 20mm f/1.8 EX Aspherical e un Canon EF 20mm f/2.8 USM. Dei Sigma sento gente che si lamenta perchè gli arrivano difettosi e la prospettiva mi atterrisce...
Il Tokina ha dei buoni feedback, il Canon dovrebbe essere più luminoso, ma mi è parso che avesse una notevole vignettatura e una spiacevole tendenza a magentare la foto...
Comunque mi consoli: le aberrazioni ottiche sono molto noiose ma assai più photoshop-risolvibili (tranni casi tragici) di quelle cromatiche. La mancanza di nitidezza, invece, non è risolvibile mai...
Acetto consigli (anzi, li apprezzerei molto) e grazie della vostra prontezza di risposta  _________________ Miglioro. Infatti comincio ad intravvedere i vastissimi confini della mia ignoranza. |
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letturo utente attivo
Iscritto: 19 Ago 2004 Messaggi: 6248 Località: prov. AP
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Inviato: Lun 11 Dic, 2006 5:31 pm Oggetto: |
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Ho capito bene quello che hai scritto!
A me un 18mm su APS-C (28mm su 24x36) continua a sembrare molto molto poco... Avessi rimarcato la questione della distorsione avrei capito, ma sulla focale ci siamo capiti benissimo solo che la pensiamo in modo diverso...
Un 28mm (o obiettivo equiv. per campo inquadrato su APS-C) da solo, senza nulla di più 'corto' lo reputo insufficiente. D'altra parte, se quest'angolo di campo può bastarle o meno se ne renderà conto da sola visto che ha già avuto modo di inquadrare col 18-55 dalla sua 350D...
Non credo che avrà voglia ogni volta che si troverà 'corta' di inclinare la fotocamera per poi impazzire a raddrizzare le linee cadenti, andando a interpolare pixel nella zona 'da stirare'... Cosa che ovviamente va a scapito della nitidezza che le è tanto cara... |
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letturo utente attivo
Iscritto: 19 Ago 2004 Messaggi: 6248 Località: prov. AP
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Inviato: Lun 11 Dic, 2006 5:43 pm Oggetto: |
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Tinette ha scritto: | Il Tokina ha dei buoni feedback, il Canon dovrebbe essere più luminoso |
Ma sei sicura di aver bisogno di luminosità? Per foto d'architettura 'classiche' (non improvvisate) è l'ultimo parametro che terrei in considerazione...
Citazione: | Acetto consigli (anzi, li apprezzerei molto) e grazie della vostra prontezza di risposta  |
Sempre pronti ad accappigliarci su queste questioni...
In realtà non ho esperienza specifica in questo campo quindi ben vengano i consigli di altri... la mia personale impressione è che tu possa aver bisogno di qualcosa di più 'corto', tutto qua
Ultima modifica effettuata da letturo il Lun 11 Dic, 2006 5:53 pm, modificato 1 volta in totale |
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Tinette utente
Iscritto: 09 Dic 2006 Messaggi: 63
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Inviato: Lun 11 Dic, 2006 5:52 pm Oggetto: |
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in realtà la prima cosa che mi comprerò sarà un 35mm per ottenere l'indispensabile 50mm. Il 18-20 verrà a ruota, dato che lo uso davvero parecchio e spesso mi trovo a pensare che non mi basta. Se volessi qualcosa di ancora più spinto del 18 potrei arrivare al 14, ma non molto più in là. Mi limiterebbe l'offerta del mercato, non la voglia
Con situazioni photoshoppabili intendo che se l'ottica non da un linea diritta, ma ha lievi distorsioni lineari queste si risolvono con trasformazioni non lineari (distorci/skew) a chiudere, mai ad aprire. Io non stiro mai una foto per coprire l'area che non ho. O la posso ricostruire, se mi pagano ed è possibile, o taglio l'eccedente. Altrimenti dovrei interpolare (un delicato eufemismo per "invento") e perderei in risoluzione e quindi in nitidezza. Chiaro che se l'ottica fa delle linee che drittte come delle mulattiere la cosa non è arginabile.  _________________ Miglioro. Infatti comincio ad intravvedere i vastissimi confini della mia ignoranza. |
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_Nico_ utente attivo

Iscritto: 14 Set 2005 Messaggi: 6648
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Inviato: Lun 11 Dic, 2006 5:54 pm Oggetto: |
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Non andrei su focali più corte perché la foto d'architettura -almeno quella che s'intende come tale- non è solo "spaziosità", ma soprattutto spaziosità ortogonale.
Tinette sa perfettamente che con PTLens si correggono le aberrazioni ottiche, ma una lente tra il 10 e il 15 dà tali problemi in tante di quelle situazioni, che non me la sentirei di consigliarla: sono lenti costose, se di qualità, pesanti, e quando non sono di qualità risultano dunque inutilmente costose... Lo dico con cognizione di causa, avendo avuto una 12-24 Sigma e disponendo attualmente d'un 14: non lo uso proprio per l'architettura.
Il 18 è corrispondente a un 27, grosso modo, e dove è necessaria una maggiore visuale si può intervenire "incollando" più fotogrammi. Ne bastano due in orizzontale, o addirittura 4 a mosaico (o ben di più, se necessario e possibile).
Tokina 17? Hai visto foto? Prova a cercare su PBase... _________________ È possibile cambiare il mondo. Basta conservare lo scontrino.
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Tinette utente
Iscritto: 09 Dic 2006 Messaggi: 63
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Inviato: Lun 11 Dic, 2006 6:03 pm Oggetto: |
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mmm... diceva Socrate che l'unica cosa di cui era sicuro era di non sapere.
No, non sono sicura soprattutto se me lo chiedi. Diciamo che nel mio immaginario un obiettivo che "mi stia dietro" deve consentire la massima luminosità possibile, perchè mi viene da pensare che mi aiuterebbe se scattassi in interni, cosa che mi capita spesso. Volte e navate, alcuni cortili vagamente cavernosi, facilmente in luci vagamente crepuscolari, oppure musei.
Sempre nel mio immaginario (che potrebbe anche essere molto confuso) un obiettivo luminoso potrebbe forse perdonarmi di più se venissi costretta a non usare il cavalletto, che non sempre si può utilizzare. Dici che sono molto confusa?  _________________ Miglioro. Infatti comincio ad intravvedere i vastissimi confini della mia ignoranza. |
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letturo utente attivo
Iscritto: 19 Ago 2004 Messaggi: 6248 Località: prov. AP
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Inviato: Lun 11 Dic, 2006 6:11 pm Oggetto: |
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Tinette ha scritto: | Il 18-20 verrà a ruota, dato che lo uso davvero parecchio e spesso mi trovo a pensare che non mi basta. |
Ecco, appunto.
Citazione: | Se volessi qualcosa di ancora più spinto del 18 potrei arrivare al 14, ma non molto più in là. Mi limiterebbe l'offerta del mercato, non la voglia |
Il 14mm Canon è molto molto caro... il 14mm Sigma probabilmente non vale la pena di comprarlo. Il mercato in realtà ha da offrire. Canon vende un 10-22 che in particolare a 14mm ha una distorsione prossima a zero. A tutta apertura ovviamente la vignettatura è molto accentuata ma a f/5.6 o f/8 va benone!
Oppure magari può interessarti il Sigma 12-24, che non distorce praticamente mai! La sua risolvenza non è all'altezza delle migliori ottiche dedicate al formato APS-C ma se il paragone lo fai col 18-55 è già un'altra cosa...
Citazione: | Con situazioni photoshoppabili intendo che se l'ottica non da un linea diritta, ma ha lievi distorsioni lineari queste si risolvono con trasformazioni non lineari (distorci/skew) a chiudere, mai ad aprire. Io non stiro mai una foto per coprire l'area che non ho. |
In tutta onestà non ho capito moltissimo. Ti riderisci a distorsioni vere e proprie o alle linee cadenti? In ogni caso, distort/skew non sono lineari? Warp è non-lineare! O no?
E comunque, che tu 'apra' o 'chiuda' cambia ben poco. Ai fini dell'onestà del file prodotto è certamente meglio 'chiudere' ma una volta che ti trovi a dover stampare la foto ti ritrovi ad aver perso dettagli nella zona che hai 'chiuso'... Hai un file molto più piccolo! Il che non è molto meglio di un file con dei pixel 'inventati'... |
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letturo utente attivo
Iscritto: 19 Ago 2004 Messaggi: 6248 Località: prov. AP
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Inviato: Lun 11 Dic, 2006 7:00 pm Oggetto: |
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_Nico_ ha scritto: | Lo dico con cognizione di causa, avendo avuto una 12-24 Sigma e disponendo attualmente d'un 14: non lo uso proprio per l'architettura |
Appunto, tu non glielo consiglieresti un 12-24 Sigma? Poca nitidezza? Troppe aberrazioni??
X Tinette: una lente 'corta' a diaframmi aperti vignetta di brutto e spesso non offre una risolvenza accettabile ai bordi. Questo accadeva tanto su pellicola quanto sulle APS-C con lenti 'dedicate'. Ci possono essere eccezioni se usi lenti 'generose' su APS-C ma resta in ogni caso il problema della profondità di campo, che può essere insufficiente. La cosa va valutata di volta in volta e può cambiare in base alla lente che ti trovi ad usare...
Ma penso che prima di pensare alla luminosità devi pensare ad altre cose. E sforzarti di usare sempre il cavalletto quando possibile. Mi sembra da matti scegliere l'attrezzatura pensando di ottimizzarla per quelle volte che sarai costretta a lavorare 'male', a mano libera e a tutta apertura... |
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