Esposimetro zonale canon: a qualcuno piace spot

[oversim]

Dopo aver letto un po' di thread qua e là mi sono deciso a fare qualche prova con 20D, 1D mk2, e 300D di mio padre.

Si' perche' mentre con la 1D mk2 non mi e' MAI capitato di avere esposizioni tanto sballate, nello stesso posto, nelle stesse condizioni (lago di Garda, per chi volesse dare un occhio a pbase, link in taglina, ci sono solo quelle fatte con la 1D mk2) la mia 1D mk2 ha fornito esposizioni impeccabili, mentre la 20D (perfettamente funzionante) della mia ragazza ha sovraesposto di brutto.
Premessa: la 20D, ripeto, funziona perfettamente, idem le ottiche (abbiamo usato le mie, scambiandoci 24-70 e 16-35).

La conclusione e' stata che ....non mi piace come Canon da la priorita' (TROPPA!) al punto di messa a fuoco selezionato, nel calcolo dell'esposizione utilizzando il sistema zonale.

Nella 1D mk2 questo e' decisamente meno influente, ma nella 300D e/o nella 20D (e quindi deduco anche nelle varie 10D, 350D, e forse, anche 30D e 5D) secondo i miei "canoni" e' decisamente troppo.

Sembra infatti che il punto di messa a fuoco impichi quasi una lettura "spot" su di esso, e la differenza quindi fra la selezione di un punto e l'altro a seconda ..di come l'AF decide di mettere a fuoco, puo' portare anche a 4/5 stop di differenza in certe occasioni, SECONDO ME, decisamente troppo invasivo quindi come sistema.

Oltretutto il sistema ragiona proprio "a punti". Mi spiego. Se selezioni manualmente un punto solo di AF, ho l'effetto sopra descritto (non uno spot, ma ...molto vicino) se invece lascio tutti i punti attivi, ed il sistema quando metto a fuoco vedo che ne utilizza due (se ne accendono due, puo' capitare benissimo) l'esposizione sara' ancor piu' tarata su quei due punti.

Esempio classico, in casa davanti ad una finestra aperta.

Se manualmente seleziono il punto di messa a fuoco "fuori", ho la corretta esposizione di quel che c'e' fuori dalla finestra.
Se seleziono il punto di messa a fuoco sul davanzale e/o su un punto in ombra, il sistema mi brucia completamente (255/255/255 senza speranza) quel che c'e' fuori.
Se lascio in automatico, ed il sistema usa DUE punti di messa a fuoco (i piu' vicini, quindi un particolare interno, in ombra) allora ho una esposizione ancor piu' sbilanciata alle basse luci rispetto al secondo caso.

Tutto questo per dir cosa? Beh, qui ci si scambiano idee ed opinioni, e questa e' la mia.. Non mi aspetto che tutti la pensino come me ma secondo me il peso che l'esposimetro zonale da al punto selezionato e' troppo elevato.

Il mio consiglio? Beh, lettura media, oppure molta attenzione al punto di AF che il sistema usa. In ogni caso, il RAW e' sicuramente piu' utile che lo snello e praticissimo jpeg.

A voi la parola

[giofag]

[ale70200]

E' tipico delle reflex canon non professionali, espongono troppo per le ombre bruciando sempre un pò le luci, con il raw recupero sempre fisso un diaframma di esposizione, oppure se vado di jpeg, con scene con luci/ombre, sottoespongo.

Pertanto non credo che c'entri il punto di fuoco, ma solo la taratura della matrix.

[letturo]

[mattego]

in effetti, ho visto anch'io che usando la 300D con lettura matrix (in Av), fa un po' quello che vuole lei, riguardo all'esposizione...
spesso bisogna sottoesporre, ma non è una regola fissa....
sembra che spesso e volentieri non ci sia una logica dietro al risultato... in caso di forti contrasti, la macchina privilegia le ombre, bruciando bellamente le zone + chiare...
altre volte, sottoesponendo di uno stop, ho ottenuto un'immagine dove c'era prevalenza di toni scuri ed un edificio bianco correttamente esposta.... boh...
è un po' una seccatura rischiare ogni volta di buttar via la foto perchè ci si è affidati alla macchina... non so voi, ma spesso e volentieri scatto in modalità manuale....

[giofag]

[Primo D'Apote]

Ragazzi, io non mi fido di nesun esposimetro delle reflex. Da 15 anni posseggo un esposimetro Sekonic dual spot F, e nei casi più difficili misuro le ombre, che faccio cadere sulla Zona III, le zone medie sulla zona V, le alte luci sulla Zona VIII. Questo puoi metterlo in pratica solo se le condizioni di luci lo permettono, altrimenti Adams aspettava anche una settimana la luce giusta per far rientrare il tutto nella gamma dinamica.

[victor53]

l'importante è come si comporta la macchina che utilizziamo e saper operare di conseguenza!