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Robiz utente attivo

Iscritto: 26 Apr 2004 Messaggi: 1007 Località: Torino
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Inviato: Mar 22 Ago, 2006 4:53 pm Oggetto: il niubbo. |
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Una cosa che mi piace della camera oscura è che se arrivo a un risultato che non mi soddisfa, anche analizzando 'scientificamente' il problema, variando le diverse cause che influiscono ad una ad una, non ne vengo mai a capo! Questo ha sicuramente un lato positivo: alla fine non posso dare la colpa a nessuna delle attrezzature che ho usato (o gliela do a tutte) e posso solo pensare di migliorarmi in tutti i singoli passaggi che ho seguito; dall'altro lato però il fatto di non essere in grado di selezionare le ipotesi sensatamente, mi fa perdere un sacco di tempo e mi incazzo pure.
Faccio i provini, mi vengono bene -cacchio faccio dei provini bellissimi- poi ingrandisco e niente è più come prima.
Esempio: non perfetta nitidezza (problema maggiormente riscontrato), cause:
- non ho messo a fuoco correttamente dall'ingranditore (metto a fuoco su carta di spessore simile)
- la carta potrebbe non esser stata in piano perfettamente al momento dell'esposizione
- posso non aver chiuso a sufficienza il diaframma
- l'obiettivo dell'ingranditore non è sufficientemente nitido (componon qualcosa..)
- dato che la colonna del mio ingranditore non mi ispira molta stabilità potrebbero esserci state oscillazioni durante l'esposizione e da lì il micromosso
- l'obiettivo della reflex, probabilmente il più scassato che possa mai aver fatto nikon (35-70 f3.3-4.5), non è nitido abbastanza
- non sono stato in grado di focheggiare alla distanza iperfocale durante lo scatto
- ho usato un diaframma troppo aperto in scatto
- micromosso x tempo lungo in scatto
Alla fine finisco per dar la colpa a qualche mia mancanza...
E questo è solo un esempio...
Attualmente non sono in grado di escludere ipotesi, ne di fare esperimenti in merito. ma mi chiedo, lo saprò fare prima o poi? voi ci riuscite al primo colpo? fate dei test sofisticatissimi in questi casi?
Mi sto rendendo conto che la camera oscura se affrontata da soli, con qualche manualetto e senza una qualche indicazione data dall'esperienza di altri possa metterne a rischio il prosieguo felice o che possa a portare al rimbambimento e al compiacimento miope dei propri risultati. voi che ne dite?
Ma se la camera oscura non fosse scienza ma solo intuizione? i problemi non me li farei nemmeno, forse °°/
Rob _________________ http://www.flickr.com/photos/robiz80 |
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scavenger73 utente attivo

Iscritto: 15 Dic 2003 Messaggi: 3059 Località: Palermo/Catania
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Inviato: Mar 22 Ago, 2006 8:09 pm Oggetto: |
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Impara a standardizzare le procedure....tieni bene a mente ogni cosa da fare nella giusta sequenza e fai sempre le stesse cose finchè non diventano automatiche. A tutti capita di dimenticarsi di chiudere il diaframma dell'obiettivo in un momento di distrazione, ma se interponi troppe variabili nel tuo lavoro e se nemmeno tu riesci a capire quale è quella che inficia una stampa o una sessione di CO allora la cosa potrebbe divenire frustrante. Per questo ti consiglio di porre, soprattutto agli inizi una cura quasi maniacale nell'esecuzione delle procedure, di attenerti sempre alle stesse metodiche e materiali, almeno all'inizio, in modo da potere capire in maniera abbastanza esaustiva quali sono i tuoi errori, ammesso che ce ne siano, e adottare i relativi provvedimenti. _________________ "...nullum fuit ingegnum magnum sine mixtura dementiae..." (Seneca)
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Roberto Carta utente attivo
Iscritto: 20 Gen 2006 Messaggi: 3915 Località: Sardegna
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Inviato: Mar 22 Ago, 2006 8:38 pm Oggetto: Re: il niubbo. |
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| Robiz ha scritto: | .....
- non ho messo a fuoco correttamente dall'ingranditore (metto a fuoco su carta di spessore simile)
- la carta potrebbe non esser stata in piano perfettamente al momento dell'esposizione
- posso non aver chiuso a sufficienza il diaframma
- l'obiettivo dell'ingranditore non è sufficientemente nitido (componon qualcosa..)
- dato che la colonna del mio ingranditore non mi ispira molta stabilità potrebbero esserci state oscillazioni durante l'esposizione e da lì il micromosso
- l'obiettivo della reflex, probabilmente il più scassato che possa mai aver fatto nikon (35-70 f3.3-4.5), non è nitido abbastanza
- non sono stato in grado di focheggiare alla distanza iperfocale durante lo scatto
- ho usato un diaframma troppo aperto in scatto
- micromosso x tempo lungo in scatto
...... |
-usa il focometro, con quello non puoi sbagliare...
-potrebbe essere invece che tende a riincurvarsi leggermente andando fuorifuoco, usare il marginatore per evitarlo...
-questo lo puoi verificare velocemente facendo delle prove, ma in linea di massima lo escluderei se usi un componon o per lo meno non dovrebbe essere troppo evidente...
-se hai un componon è da escludere, a meno che non sia difettoso...
-questo è un problema facilmente risolvibile, prima di esporre aspetti un pochino in modo che le vibrazioni si smorzino, evita di toccare il cavo della corrente durante l'esposizione, se abiti in appartamento dovresti cercare di isolarlo dalla struttura con dei feltri, in quanto il cemento armato trasmette benissimo le vibrazioni e magari un qualcosa che accade in un altro appartamento influisce negativamente, anche l'ascensore vicino è rognoso...
-questi ultimi dubbi te li puoi togliere facendo delle prove della tua attrezzatura con una pellicola colore da cui far tirare fuori qualche ingrandimento di riferimento, o meglio ancora con qualche rullo di dia da proiettare....
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Robiz utente attivo

Iscritto: 26 Apr 2004 Messaggi: 1007 Località: Torino
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Inviato: Mer 23 Ago, 2006 7:36 am Oggetto: |
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grazie a entrambi
come ho scritto è proprio la variabilità della CO che mi affascina, rispetto alle possibilità del digitale da cui arrivo, la possibilità di metterci del proprio in ogni fase della crazione di una fotografia con le mie mani.
E' però ovvio che se non standardizzo le procedure e non le faccio mie per ogni stampa non potrò mai applicare quelle due o tre idee che mi passano per la testa quando vedo il negativo da stampare. Quel che mi lascia un po' perplesso è la quantità di standardizzazioni da tenere in mente e la quantità di prove che bisogna fare per poter riuscire ad applicare le proprie idee alla singola foto.
Questo col digitale è immediato o quasi. In CO me lo devo sudare e nel mio caso, partendo da solo e senza una guida che mi indichi fin da subito gli errori, può essere demotivante. Insomma ero abituato ad avere la foto come la volevo io dopo 10 min, ora alle tre del mattino vado a dormire con le stampe appese come le han volute i materiali e le procedure, magari sbagliate.
Quel che mi spaventa di più però non è tanto la quantità di procedure da tenere a mente, quelle forse verranno col tempo, (quelle che mi hai suggerito, roberto carta -grazie-, le rispetto quasi tutte e faccio pure delle dia decenti), ma il fatto di non riuscire a dir quel che voglio con quella tal foto e di riuscire a controllare con le mie mani quelle variabili che mi attirano. Se per tirar fuori una foto secondo le mie volontà dovranno passare anni mi sembra di poter anche smetter subito..
In più non mi pare di esser portato a fare troppe prove con negativi e sviluppi diversi, già in precedenza non mi sono mai interessato a prove di obiettivi, di macchine varie, mi son sempre sembrate delle gran perdite di tempo sottratto a pensare alle fotografie da fare. (anche se la cosa è un po' diversa).
D'altro canto però se a una foto ci tengo, son disposto a fare anche 50 provini e a passare tutta la notte a far tentativi per quella singola foto. Quei momenti mi piacciono, son divertenti e li trovo stimolanti.. però alla fine vorrei avere un risultato che per lo meno si avvicini a quel che volevo!
Questo forum potrebbe ancora una volta essere utile per il confronto ma per l'analogico la vedo davvero dura, posterei qualcosa per capirci meglio ma non ho uno scanner che tiri fuori roba guardabile a video...
Insomma voglio capire se fa per me la CO oppure no. di sicuro è un po' presto per decidere (ho stampato per 4 sere + gli sviluppi) ma magari mi si può già dire di non respirare più i fumi dei chimici, che non fan per me...
Rob _________________ http://www.flickr.com/photos/robiz80 |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mer 23 Ago, 2006 9:08 am Oggetto: |
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Robiz, sono abituato a tagliare corto:
Sto a Torino, se non è lontano vieni un giorno, stiamo in c.o. 3/4 ore e facciamo il ripasso intero.
Messa a fuoco: hai controllato che sia a fuoco anche dopo che hai esposto, ci son ingran. che si slittano.
Ciao, Claudio. |
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Robiz utente attivo

Iscritto: 26 Apr 2004 Messaggi: 1007 Località: Torino
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