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lambretta nuovo utente
Iscritto: 28 Giu 2004 Messaggi: 21 Località: Italiano
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Inviato: Lun 28 Giu, 2004 9:11 am Oggetto: |
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Il sistema zonale è stato ideato e messo a punto da AA ma questo penso lo sappiate tutti...
Scopo del sistema è quello di riprodurre su carta il massimo numero di informazioni acquisite in sede di ripresa su pellicola negativa...
Si basa sul principio di suddividere in dieci zone esoticamente rappresentate con numeri romani... ovvero la zona I è la prima la zona X è la decima la zona I corrisponde al nero assoluto la zona bianca corrisponde alla zona X...
Il grigio Kodak corrisponde grossomodo alla zona V... in sostanza si trova al centro della gamma tonale riproducibile... sta al fotografo valutare in quale zona far cadere il proprio soggetto al fine di avere più o meno dettagli nelle zone limitrofe tenendo conto in questo caso della latitudine di posa della pellicola... quindi è una scelta da fare in funzione non solo della ripresa ma di tutta la catena di produzione dell'immagine B/N... scatto... sviluppo negativo... esposizione carta e sviluppo carta... acquisita tale tecnica si ha una notevole padronanza sull'aspetto finale dell'immagine B/N ovvero costanza di risultati... le stampe di AA sconcertavano per la pressochè inavvertibile differenza visibile l'una dalle altre... in pratica 100 originali erano quasi perfettamente uguali...
Tale costanza di risultati stante le notevoli facilities presenti nella fotografia moderna risulta ormai quasi un plus... in ogni caso è bene conoscere la teoria per ottenere buoni risultati pratici... in ultima analisi conoscendo la latitudine di posa del nostro supporto possiamo intervenire sull'esposizione al fine di far rientrare oltre al soggetto il maggior numero di dettagli possibili... ovvero sfruttare la Latidudine di Posa al contrario facendo si che con esposizione mirata spariscano dettagli inutili ai fini compositivi dell'immagine....
Il bilanciamento del bianco tipico dei sensori digitali ma anche delle pellicole in funzione della temperatura colore è una prerogativa appunto del colore e non dell'esposizione... eventuali variazioni cromatiche dovute a un diverso bilanciamento possono influire sull'immagine in B/N con variazione eventuale del tono di grigio di per se già estremamente ridotta se operiamo a 8 bit ovvero 256 livelli di grigio... già operando a 12 bit ovvero 4096 livelli di grigio è ovvio che la gamma tonale risulta più ampia...
Nelle reflex digitali come d'altra parte nelle compatte il sensore RGB operando in ripresa acquisisce 3 immagini distinte ognuna per i 3 canali colore ovvero RedGreenBlue... dalla miscelazione di questi 3 canali con apposito algoritmo di interpolazione che può essere hardware (quello contenuto all'interno della fotocamera) o software quello presente a esempio nel Nikon capture, nasce l'immagine a colori... ovvero allo scatto il sensore produce 3 fotogrammi in bianco e nero e una a colori somma dei 3 in bianco e nero... nelle compatte esiste un circuito che si preoccupa di desaturare in base a un proprio algoritmo (che quindi può essere più o meno efficace... più o meno gradevole e qui entra in ballo il gusto personale nonché la capacità visiva di discriminare le immagini in B/N che varia da persona a persona (daltonismo per es.)) la desaturazione colpisce tutti i livelli abbassando la risoluzione da 24 bit a 8 totali 4 per il verde 2 per il rosso 2 per il blu... de quo una migliore riproduzione dei soggetti verdi per altro il verde è il colore più diffuso in natura (almeno in Europa)
L'esigenza pertanto di sfornare direttamente in B/N immagini riprese con una DReflex risulta quantomeno pleonastica... ovvero la DReflex lo fa o meglio ne crea addirittura 3... chi ha un minimo di esperienza con ripresa su pellicola B/N conosce gli effetti dei vari filtri cromatici utilizzati in sede di ripresa ovvero l'effetto di un filtro giallo o verde se non rosso sulla pellicola B/N per chiarire eventuali dubbi rimando alla lettura di un buon manuale B/N a esempio la trilogia di AA la fotocamera... il negativo... la stampa... libri costosi ma decisamente all'altezza...
La diatriba dello scatto diretto in B/N su DReflex sostanzialmente è più una sconoscenza delle reali peculiarità della fotocamera che un concetto tecnico da approfondire... in Photoshop o qualsiasi software di editing grafico su cui è possibile lavorare sui livelli possiamo decidere di scegliere quale canale è quello che al nostro gusto personale risponde l'immagine in B/N di riferimento a esempio a me piace il canale Blu... ma utilizzo anche il rosso quando va sottolineato un particolare aspetto della ripresa o per conferire maggiore drammaticità allo scatto fermo restando che sul singolo canale si può operare qualsiasi tipo di regolazione... risultati migliori si hanno partendo da buoni originali e salvando poi l'elaborato a 12 o meglio 16 bit... maggiore gamma tonale e sfumature più delicate tra zone a diversa illuminazione... in sostanza con un minimo di pratica i risultati ottenibili sono senza dubbio superiori a quelli diretti dalla fotocamera... fermo restando che alcune fotocamere riescano a fornire anche ottimi risultati in completo automatismo...  _________________ Va buo' va... |
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