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mi regalo una reflex analogica...ma quale e perchè?
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Autore Messaggio
lamb
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MessaggioInviato: Dom 11 Dic, 2011 12:08 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Frow ha scritto:
om2n + zuiko 50mm 1.8 +custodia pelle originale €130
la macchina l'ho provata un pò stamattina e funziona bene
l'obiettivo ha un paio di micro segni sulla lente esterna (ma per vederli li devi proprio cercare) e un pò di polvere all'interno...non sò se questa può creare problemi alla foto

in caso ho pensato invece di restituirla (sono indeciso) vedo se ha un altro obiettivo per scambiarlo o in caso un rimborso parziale e gli restituisco solo la lente che poi mi cerco per i fatti miei

Sicuramente puoi provare a manifestare i tuoi dubbi con il venditore, vedere come reagisce e provare a chiedere qualcosa in cambio dei difetti non evidenziati...

_________________
Ascolta, una volta un giudice come me giudicò chi gli aveva dettato la legge: prima cambiarono il giudice e subito dopo la legge.
Konica AutoReflex, Hexanon 21/4, 28/3.5, 40/1.8, 57/1.2, 85/1.8, 135/2.5.
Nikon D610, D70IR e qualche lente
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Antonio Conti
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MessaggioInviato: Mer 14 Dic, 2011 9:28 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

mi sta spedendo un altro obiettivo per cambiarlo,intanto oggi il mio primo sviluppo Very Happy
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StanleyK
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Iscritto: 05 Set 2008
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MessaggioInviato: Ven 16 Dic, 2011 4:53 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Beh, la mia esperienza è stata diversa...

Fotografo più o meno da sempre, escludendo alcune pause fisiologiche.
Ai tempi della sola pellicola sviluppavo e stampavo in casa, ma la cosa era piuttosto complessa, soprattutto la stampa, perchè non c'era ancora internet e le informazioni si recuperavano difficilmente.
Cosi come sognavo un ipod, cioè un piccolo e comodo jukebox, sognavo anche un rullino che non dovesse essere sviluppato e stampato.

Ed è arrivato!!

W IL DIGITALE!!!!!!

Cosi nei primi anni 2000 compro la mia prima digitale, una bridge orribile Fuji con 3mpx, all'epoca il massimo della tecnologia. Faceva foto orribili, ma l'avanguardia tecnologica ha vinto contro la qualità. Abbandono totalmente le mi vecchie reflex analogiche, fra cui una canon eos che mi cadde a terra distruggendosi. Ricordo ancora che ho esclamato "Chissenefrega, chi la toccherà mai piu!, ormai è inutile"
Passano gli anni e io passo da Nikon D50 alla D80, alla D90 e in fine alla D300s. Per non parlare degli obbiettivi.... Compravendite continue, obbiettivi costosi, costosissimi, perdite di denaro, soddisfazioni, fregature, complessi vari (dx o ff??), cavalletti, photosciop, lightroom... insomma migliaia di euro.
Non dico che ero ossessionato (come molti del resto) ma ci andavo vicino.
Quando andavo fare un pò di sessioni fotografiche tornavo a casa con migliaia di foto da catalogare, selezionare e modificare. Ricordo il bruciore agli occhi per il tanto tempo passato davanti al computer.
Ricordo anche la frenesia degli scatti al secondo: oramai non fotografavo più un soggetto con un solo scatto, ma lo mitragliavo con 7 scatti al secondo e poi mi dicevo "tanto sceglierò la migliore...". La cosa assurda era che facevo tanti scatti anche per un panorama... Godevo al suono dello specchio che si ripeteva ocme una mitraglietta.
Inoltre era nata anche in me la comunissima sindrome del fotografare qualsiasi cosa si muovesse (o anche se non si muove). Insomma, in una giornata, chessò, a Berlino, scattavo 200-300 soggetti, il che equivaleva a circa 2000-3000 scatti... a qualsiasi cosa, bastava che cogliesse per un attimo la mia attenzione, tanto è gratis, mi dicevo...

E in tutto ciò mi stavo rendendo conto che il "senso della fotografia" stava svanendo. Più che fotografia il mio hobby era diventato "postprodurre l'immagine". Quando scattavo sapevo già che modifiche avrei fatto con fotosiop.
Ma anche la postproduzione aveva i suoi lati negativi. Più che un hobby era diventato un lavoro: dover selezionare una foto su 20 tutte identiche tranne per qualche dettaglio, l'indecisione di quale scegliere, le ore ed ore passate davanti al pc per nascondere un dettaglio fastidioso...

Insomma, ero come tutti i fotografi invasati di oggi.
E come tutti avevo il miraggio della D700, dei super obbiettivi giganti e costosissimi f2,8.
"... il mio è più grosso del tuo..." ... "...perchè io sono professionista ed esigente. Tu no!!..."
Quando vedevo qualcuno in giro con una D700 o una D3 ammiccavo come se fossimo entrambi membri di una confraternita... un pò come i possessori dei vari ipad, macbook ecc... che si eccitano e si fanno il filo a vicenda...


Comunque con il tempo la smania della fotografia è diminuita. Ho venduto gran parte del materiale che avevo rimanendo con qualche obbiettivo essenziale: 18-105mm 70-300mm e un 50mm. Tanto con fotosciop si risolve tutto...

Ma soprattutto mi mancava lo stimolo per andare a fare qualche scatto: sempre le stesse macro al fiore, alla vespa ricoperta di polline. Sempre il solito tramonto, oppure il solito scatto rubato con il 300mm a un anziano o a un bambino (ovviamente per una foto si devono calcolare 20-30 scatti.... sono con il 300mm!! Non mi posso limitare a 1 solo scatto!).
E lo stesso quando facevo una vacanza: mi mancava la "selezione", cosi come a tutti i fotografi digitali. E avevo "ingordigia", cosi come tutti i fotografi digitali.
In questo modo fra le mie foto non c'era un vero e proprio filo conduttore, ma un'accozzaglia di immagini.

Poi un giorno ho ripreso in mano la Canon FtbQL sopravvisuta ad anni di oblio. Ho comprato un rullino in bianco e nero e ho girato un pò per la mia città.
E' stata una nuova linfa vitale.
Il fatto di riassaporare le emozioni della pellicola mi ha sconvolto! Dovevo ragionare molto di più, dovevo trattenere il fiato durante lo scatto, dovevo calcolare bene i tempi/diaframmi usando l'esposimetro interno a luce riflessa. Dovevo scegliere IO dove mettere a fuoco.
Ad ogni scatto mi chiedevo se fosse venuto bene ed impazzivo dalla voglia di vederne subito il risultato... ma non potevo, dovevo aspettare di finire il rullino e poi lo sviluppo e la stampa!
I primi tempi, ancora abituato allo schermo della digitale, guardavo il dorso della Canon come un idiota!

La prima stampa è stata una botta economica: 11 euro per 36 foto.
Mi sono girate le palle.
Però le foto stampate avevano un grande fascino: calde, pastose, intense. Già belle e pronte senza passare da fotosciop. Insomma fotografie!!!
Non c'era quella freddezza del digitale, non c'erano zone troppo chiare e zone troppo scure, ma gradazioni di grigio. Ovvero una maggiore latitudine di posa della pellicola.

Continuo con la pellicola, un pò per sfida, un pò per divertimento, un pò per poter dire finalmente che faccio foto. Abbandono sempre di più la D300s, ultima superstite e i suoi obbiettivi plasticotti dx.
Compro una Nikon FM (50 euro) che posso utilizzare con obbiettivi che ho già. Bellissima! ...non che la Canon fosse brutta!
Poi compro tutto il materiale per sviluppare in casa perchè i negozianti chiedono davvero troppo. Totale 48 euro.

Devo dire che sviluppare ha in sè qualcosa di magico. E' facile, divertente, bellissimo e molto gratificante.
Purtroppo non ho spazio sufficieete per stampare. Ed è un vero peccato.

Compro anche uno scanner per negativi 35mm e 6x6.

Oibò!!
Il 6x6? Il medioformato???
Non ci avevo pensato, l'avevo escluso...

Comincio ad informami sul medioformato e scopro che ci sono tantissime soluzioni per tutte le tasche.
Parto con una Lubitel 166U pagata 25 euro su ebay.
Utilizzo un rullino Efke 100.
Già il semplice fatto di guardare l'immagine dall'alto mi porta all'orgasmo. E' bellissima! Passerei ore a guardare il mondo attraverso il pozzetto!
Per non parlare poi della qualità stupefacente dei 12 fotogrammi. Capolavoro!! Il medioformato è la svolta!! Le immagini, le foto, sono troppo superiori al 35mm e al digitale. La gamma dinamica è elevatissima!! In un panorama le zone in ombra non sono nere, ma si distinugono bene!

Insomma la mia passione per la fotografia è tornata prepotente!!

Ma la Lubitel è una macchinetta da quattro soldi, quasi una lomo. Decido di prendermi qualcosa di veramente serio e trovo una Rolleiflex 3,5F Planar 75mm a una cifra modesta.
La compro.
Stupenda. Solo a toccarla.
L'immagine nel pozzetto è infinitamente più bella di quella della Lubitel.
Le foto, per me che arrivavo dal 35mm, sono dei capolavori. Qualsiasi foto è stupenda. Ottendo 12 ottime foto su 12!!!

Per smania mi compro anche una Holga, la regina delle Lomo (17 euro da Hong Kong spedizione compresa).
La D300s viene relegata solo a foto concrete, pratiche, tipo oggetti in vendita ecc... Intanto prende sempre più polvere.

Intanto mi compro un esposimetro esterno e imparo la banalissima regola del 16. Attualmente non ho più bisogno di utilizzare l'esposimetro, riesco a esporre a occhio nella maggior parte dei casi. Pensavo fosse impossibile, invece nulla di più facile!!

E UN ANNO FA HO VENDUTO LA D300S CON TUTTI I SUOI AMMENNICOLI, OBBIETTIVI COMPRESI

Per non rimanere senza una digitale, che può sempre servire per cose pratiche, ho comprato una compattina Samsung a 50 euro.

Adesso scatto solo in pellicola e vivo in pace.
Fotografo solo ciò che mi piace, ciò che mi ha davvero colpito. Penso molto prima di scattare, oppure se non c'è tempo scatto rapidamente in iperfocale e poi cropperò in stampa (la qualità del medioformato è altissima, posso tranquillamente croppare senza perdere qualità).
Finalmente sono ritornato a godere a fare fotografie e ad apprezzare anche quell'attesa ansiosa di sapere come è venuta la foto. Lo trovo molto rilassante.

Mi piace che il supermegafotografo tutto sudato e freemente con la sua mega D3x da un milione di miliardi di pixel, con il suo mega obbiettivo f2,8 che pesa quanto lui e con la sua "borsa pronto" con dentro tante CompactFlash (perchè sono meglio delle SD), si fermi a guardare ammiccandomi mentre scatto con la mia Rolleiflex, leggero, tranquillo, senza nessun altro peso addosso e senza ansie da competizione.


Sono felice!!


Perchè questa è la fotografia. La pellicola è la fotografia. Il digitale è un'emulazione della pellicola. E' solo tecnologia. E' fretta, velocità, ingordigia.
La pellicola invece è selezione, professionalità, tranquillità, attenzione. Goduria allo stato puro.


Quindi, visto che ho scritto anche troppo, concludo dicendo che secondo me il digitale serve solo ai professionisti dell'immagine, cioè chi fa fotogiornalismo, foto sportive, macro, eventi, moda ecc...
Ma per tutti coloro che hanno la passione per la fotografia, cioè chi ama fare belle foto senza alcuno scopo se non quello di fare una foto, beh, la pellicola è l'opzione migliore. In assoluto.

Molti sono spaventati dai costi della pellicola, ma alla fine mi sono accorto che il sistema analogico non costa tanto, anzi direi molto meno del digitale: con quest'ultimo infatti si è sempre alla ricerca di qualcosa, un obbiettivo più bello, lo scatto remoto più figo, la nuova reflex che con il wifi ti fa partire la caffettira sul fuoco... E ogni cosa costa, tanto. Troppo.

Con la pellicola invece hai l'anima in pace: il corpo è quello e non si cambia, gli obbiettivi essendo vecchi costano poco. L'unica spesa è il rullino, ma anche qui ci sono molte soluzioni e soprattutto un rullino con 36 scatti dura tanto! Sono 36 foto studiate, non fatte a caso "e poi scelgo"!
Lo sviluppo in b/n si può fare a casa spendendo circa 15 cent a rullino. A colori ci si deve affidare a un laboratorio (in teoria si potrebbe fare anche a casa ma è rognoso e poco divertente) spendendo 3-4 euro per il solo sviluppo (poi le foto si scannerizzano e quelle davvero più belle si fanno stampare).

Ma è la soddisfazione di una bella foto fatta in pellicola a non avere rivali!
Ormai sono talmente innamorato della pellicola che non prendo più in considerazione le foto digitali.
Anche se vedo una bella foto in digitale penso subito che è stato troppo facile farla: hai fotografato una persona in una posizione particolare? Troppo facile con il digitale!! Gli hai scattato 300 foto e hai scelto quella che casualmente ti piaceva di piu! Poi hai modificato il tutto con fotosciop e hai cancellato tutto ciò che non ti piace! Troppo facile!! Troppo!! Nemmeno da prendere in consideraizone!

Ma quando vedo una bella foto in pellicola so che è frutto di 1 solo scatto, so che il fotografo ha aspettato il momento giusto, che probabilmente ha usato dei filtri colorati, che ha sviluppato e stampato secondo scelte precise. E che in tutto questo non ha avuto il privilegio di sbagliare qualcosa, altrimenti avrebbe dovuto buttare via tutto. Insomma posso riconoscere la personlaità del fotografo.

Una bella foto in pellicola ha IMMENSAMENTE più prestigio di una medesima foto digitale.

Non c'è niente da fare.
La pellicola è fotografia.

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ainokaarina
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MessaggioInviato: Ven 16 Dic, 2011 5:59 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

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Giovanni.Santangelo
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MessaggioInviato: Dom 18 Dic, 2011 12:56 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Un esperienza ed una serie di valutazioni preziose le tue Stanley.
Sono molto d'accordo che la "fatica" della postproduzione indotta dal workflow digitale sia, se obbligata, insopportabile.
Se ne sono obbligato, e sommando alla tua tutta un'altra serie di esperienze pare sia così, ne viene fuori una fatica più che un divertimento.
Gradirei molto di più un sistema digitale che, se correttamente esposte, mi dia delle immagini pronte da stampare,
Tuttavia, al di la di questo aspetto, che potrà senz'altro essere perfezionato, dove non sono molto d'accordo è nel modificare l'approccio: scattare a mitraglia non è un obbligo, basta cambiare l'abito mentale e torni sui binari giusti, con gran sollievo per la vita dell'otturatore tra l'altro.
Sulle considerazioni finali, su cui sono stati spesi, e si spenderanno come è giusto che sia, fiumi di parole (sia chiaro: non è per banalizzare anzi...), non posso che aggiungere la solita chiosa: attenzione! Di quale "scelta" stiamo parlando? Al di la del B/N il photofinisging analogico è agli sgoccioli, putroppo.

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Antonio Conti
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MessaggioInviato: Mar 20 Dic, 2011 4:50 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

grande Stanley Ok!
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