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bigiagia utente attivo

Iscritto: 18 Set 2005 Messaggi: 1793 Località: milano
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Inviato: Gio 29 Nov, 2007 2:05 am Oggetto: |
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Non riesco ad immaginarmi Man Ray come fotografo o come pittore.
Mi viene da dire che sia solo un artista. |
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Alessandro Frione utente attivo

Iscritto: 01 Set 2004 Messaggi: 4890 Località: Genova
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Inviato: Gio 29 Nov, 2007 8:27 am Oggetto: |
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malinamelina ha scritto: |
La relazione tra fotografia e cinema è evidente, è nelle cose, non è perché qualcuno l'ha voluta o l'ha decisa che c'è. |
So che me ne pentirò...
La relazione tra cinema e fotografia sta nella tecnica di ripresa (affine, non uguale), non nel linguaggio che è completamente diverso.
Sul fatto che ci siano pittori/fotografi, registi/fotografi o parrucchieri/ciclisti beh... ci sono ma che vuol dire? Se ci fosse una relazione così stretta tutti i registi sarebbero fotografi e viceversa. Ma non è così.
Almeno mi pare.
Ciao
Alessandro  _________________ La mia foto della settimana
PaP, VaV |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Gio 29 Nov, 2007 9:28 am Oggetto: |
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La presenza del fotografo di scena è sintomatica della sostanziale differenza tra i due mezzi.
Per questo aspetto, il diverso lavoro del fotografo di scena rispetto al regista/direttore della fotografia si veda D. Reteuna "Cinema di carta".
ciao claudiom |
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Oja non più registrato
Iscritto: 22 Lug 2006 Messaggi: 869
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Inviato: Gio 29 Nov, 2007 9:43 am Oggetto: |
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andy_g ha scritto: |
So solo che le più grandi agenzie fotografiche rifotografavano gli scatti a colori filtrando per ogni colore primario in tre negativi BN per l'archiviazione. |
Ammetto la mia ignoranza su ciò che fanno le agenzie.
Ma in ogni caso si tratta dell' archiviazione di un negativo.
Mi riferivo alla stampa fotografica da mantenere esposta.
Le stampe colore che erano appese a casa mia, le ho buttate dopo qualche anno.
Quelle di inizio '900, risalenti alla mia famiglia, sono ancora lì.
Fatico a pensare alla fotografia, come arte usa e getta...
Ma tant'è... probabilmente rientra nell' arte moderna |
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Oja non più registrato
Iscritto: 22 Lug 2006 Messaggi: 869
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Inviato: Gio 29 Nov, 2007 10:13 am Oggetto: |
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malinamelina ha scritto: |
claudiom ha scritto: | Ripeto: leggere bisogna e poi parlare, oppure parlare liberamente...ma serebbe come se io mi mettessi a discutere di problemi di profilatura di monitor, di cui ne so una cippa.
Farei la stessa figura.
Scusate la franchezza, ciao claudiom |
Dare dell'ignorante al proprio interlocutore non è certo il modo migliore di dimostrare di essere informati e men che meno colti. Invece, fornire le prove di ciò che si afferma, questo è segno di rispetto e di cultura.
La franchezza è una virtù, la maleducazione no. |
Direi che si sta sbarellando.
Questo è un forum, non la sede di esami di un corso di Laurea.
Parmi evidente che "claudiom" abbia letto molto...
Ma la lettura è una cosa, lo studio un' altra.
La lettura fine a se stessa, sebbene auspicabile, non fornisce indicazioni sulle capacità analitiche ed interpretative del lettore.
Va da sè, che nel forum, vi può essere riservatezza per il proprio privato.
Ma un docente avrebbe risposto diversamente.
"...prima leggete e poi parlate..." questo sì, è un atteggiamento da bar.
ciao |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Gio 29 Nov, 2007 10:34 am Oggetto: |
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Ho imparato una cosa nella vita: che "ignorante" non è un epiteto infamante, ma una constatazione:
Se dico che la fotografia è nata nel 1890 sono un ignorante di storia della fotografia, non necessariamente uno stupido.
Ci sono su 4u dei forum in cui ci sono degli esperti di molte cose tecniche, cose che leggo e neppure comprendo la materia del contendere, perchè sono ignorante e mica mi offendo, non so, sto zitto.
Ci sono poi alcuni argomenti che la maggior parte delle persone ritengono facciano parte un po' del comune sentire, un po' delle proprie convinzioni che sono insindacabili.
Non credo sia vero, esistono cose abbastanza oggettive anche sull'argomento di cui stiamo chiaccherando, averne letto e meditato secondo me aiuta.
Chi faccia delle affemazioni dandole per ovvie può aspettarsi che qualcuno gli dica di leggere certi libri per farsi magari un'altra idea, o per perdere la certezza sulle presunte ovvietà.
E' vero che sono un ometto da bar, ma nel mio bar non parlo mai della formazione della nazionale di calcio...
ciao claudiom |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Gio 29 Nov, 2007 10:55 am Oggetto: |
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In un discorso non si dà mai dell'evidente come argomento:
"Il cinema e la fotografia non hanno niente a che vedere, come è evidente", parrebbe una argomentazione?
Concetto personale di buon regista: Tornatore molto scarso, Venders Antonioni maestri assoluti.
Concetto personale di buon fotografo: Venders Antonioni Tornatore dei dilettanti come me e neppure sempre.
Esiste relazione di linguaggio tra immagini in movimento e immagini statiche?
Parrebbe di no, ma non solo a me, che non sono nessuno.
Sono due modi di esprimersi molto diversi, ma se ne può discutere.
Che la fotografia e la pittura abbiano avuto relazione fin dall'inizio anzi, prima dell'inizio della fotografia, è un dato di fatto, non sto ancora a ribadirlo.
Torno alla domanda iniziale e rispondo: la fotografia e la pittura si sono relazionate perchè partecipano di un linguaggio con molti punti in comune, la fotografia è stata sviluppata proprio perchè l'attenzione del' arte e del mondo occidentale cominciava ad andare verso il momentaneo, il transeunte, l'irrilevante, il non magniloquente (impressionisti), l'attimo, in definitiva; la pittura se ne stava già macinando di suo e ne prese ben atto.
Bene si vede in Degas (fotografo sensibile) e benissimo in Manet, altrettanto bene in molti dei pittori italiani dell' '800 Morelli su tutti, che fu buon fotografo, Palizzi e molti altri, per non dire di Pelizza.
Una temperie culturale che fece camminare accanto fotografia e pittura rimbalzando spesso temi e soluzioni, fino alla quasi completa assimilazione nell' arte di oggi.
ciao claudiom |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Gio 29 Nov, 2007 11:11 am Oggetto: |
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Epperò concludo scusandomi: il tono che nel mio caso è amichevole e rilassato sul web non si sente.
ciao claudiom |
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malinamelina utente attivo

Iscritto: 08 Nov 2005 Messaggi: 2647 Località: Bergamo
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Inviato: Gio 29 Nov, 2007 5:25 pm Oggetto: |
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La relazione tra cinema e fotografia è nelle cose.
Così ho scritto e così riscrivo e non sto parlando della fotografia di scena.
Alessandro dice che sono due linguaggi completamente diversi e c'è affinità solo nelle tecniche di ripresa.
Voglio la dimostrazione che si tratta di linguaggi completamente diversi.
Sono pronta a cambiare opinione, ma voglio le prove.
Così come continuo a volere le prove che vi sia affinità tra pittura e fotografia, trovate le quali, potremmo scoprire che esistono anche i pittori/fotografi come i parrucchieri/ciclisti e tendo a ritenere che sia del tutto ininfluente. Sarebbe come dire che siccome Tadao Ando non è laureato in architettura non è un architetto! Il discorso sui dilettanti/professionisti, insomma, mi sembra fuffa (che sta diventando il mio termine preferito in questo post).
Claudio, quando ci inviti a leggere è sempre un piacere, se ci dai titoli e autori, ma ancora meglio è se, appoggiandoti ad essi, ci illustri il loro autorevole pensiero e non li usi come scudo chiodato o come mazza ferrata (armi scelte non casuali ) _________________
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bigiagia utente attivo

Iscritto: 18 Set 2005 Messaggi: 1793 Località: milano
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Inviato: Gio 29 Nov, 2007 10:21 pm Oggetto: |
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I parrucchieri si preoccupano di tagiare i capelli, i ciclisti di pedali,
e strade. E' evidente che i campi sono molto diversi.
Non così tanto diversi tra pittura e fotografia, visto che anbedue
trattano di immagini, senza bisogno di dimostrazioni particolari. |
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Alessandro Frione utente attivo

Iscritto: 01 Set 2004 Messaggi: 4890 Località: Genova
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Inviato: Ven 30 Nov, 2007 7:33 am Oggetto: |
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Volevo dire, signori, che citare due tre esempi nel mucchio non fa testo. Era solo una battuta
Maria Cristina: posso provare ad argomentare ciò che ho affermato e lo farò, però non mi sento tenuto a provare o a dimostrare nulla. Ti chiedo di fare altrettanto. Quali sono le maggiori affinità tra cinema e fotografia?
Nel cinema c'è la fotografia, questo è ovvio, poi? Anche un imbianchino usa pennelli e vernici ma non lo definirei pittore.
bigiagia: non ho parlato, nè messo in discussione, di relazione tra pittura e fotografia. _________________ La mia foto della settimana
PaP, VaV
Ultima modifica effettuata da Alessandro Frione il Ven 30 Nov, 2007 8:26 am, modificato 1 volta in totale |
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Oja non più registrato
Iscritto: 22 Lug 2006 Messaggi: 869
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Inviato: Ven 30 Nov, 2007 8:05 am Oggetto: |
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Tornando al discorso iniziale
La fotografia in b/n mi sembra molto più vicina all'incisione, piuttosto che alla pittura a colori
Sarà per l' affinità "materiale" del metodo...
Il bulino al posto dell' obiettivo è la differenza più marcata
Dopo procede con notevole similitudine, inclusa reazione chimica
Negativo con cui si stampano più copie
Mi è successo di essere in compagnia di un amico pittore, ad una mostra fotografica
E' scivolato velocemente dinnanzi alle immagini a colori, per lui simili ai "soliti calendari"
Ma si è fermato parecchio dinnanzi ad una fotografia in bianco e nero, esaminandola con particolare attenzione
A lui sembrava "quasi" un'incisione
Ciao |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Ven 30 Nov, 2007 8:17 am Oggetto: |
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Già Oja, era la domanda che feci all'inizio. l'affinità doveva pur esserci, con l'incisione, e non ci fu e non c'è.
L'inizio della fotografia fu per alcuni, che tentavano l'arte e non la cronaca, scimiottare i modi della pittura, ma di quella già in odore di fuori corso: i pompier, mentre la pittura si impadroniva della composizione incongrua, "sbagliata" della fotografia di cronaca, non d'arte (Degas).
L'incisione stava lì a cercare Fontaineblau sia in Francia che altrove, verranno poi gli impressionisti, i clicè verre, ma erano un tentativo di riproposizione della sensazione della materia pittorica nella grafica seriale.
Era una domanda che mi rimane senza risposta, anche al giorno d'oggi l'inicisione percorre altre strade, strade materiche, spesso tridimensionali.
boh!
ciao claudiom |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Ven 30 Nov, 2007 8:18 am Oggetto: |
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Un piccolo appunto, Oja, il bulino è l'unica tecnica incisoria che non procede come la fotografia
ciao claudiom |
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Oja non più registrato
Iscritto: 22 Lug 2006 Messaggi: 869
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Inviato: Ven 30 Nov, 2007 9:32 am Oggetto: |
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claudiom ha scritto: | Un piccolo appunto, Oja, il bulino è l'unica tecnica incisoria che non procede come la fotografia
ciao claudiom |
E io cosa ho scritto?
"...la differenza più marcata..."
Ciao |
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bigiagia utente attivo

Iscritto: 18 Set 2005 Messaggi: 1793 Località: milano
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Inviato: Ven 30 Nov, 2007 1:19 pm Oggetto: |
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Una relazione tra arti visive esiste sempre.
Poi quella, a detta di claudiom, tra fotografia ed incisione
è una ulteriore sottigliezza possibile.
Tuttavia mi sembra che claudio va sempre a beccare quel periodo
ottocentesco quando nasce la fotografia e la pittura si riposiziona
e prende altre strade, mentre la fotografia cerca di ritagliarsi
il proprio spazio, magari prendendo a prestito dalla pittura regole
compositive, fenomenologia degli stili e altro.
In epoche più recenti i conflitti fra fotografia e pittura figurativa si sono
persi. Sopno più amici che in conflitto.
Ricordo dei loavori di G richter, pittore tedesco, che fotografò o prese
a prestito foto street alcune azioni del gruppo terrorirtico tedesco BD,
per poi riprodurle su tela ad olio ed acrilico mi sembra, usando solo
il bianco e nero. |
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Oja non più registrato
Iscritto: 22 Lug 2006 Messaggi: 869
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Inviato: Ven 30 Nov, 2007 1:30 pm Oggetto: |
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bigiagia ha scritto: |
Ricordo dei loavori di G richter, pittore tedesco, che fotografò o prese
a prestito foto street alcune azioni del gruppo terrorirtico tedesco BD,
per poi riprodurle su tela ad olio ed acrilico mi sembra, usando solo
il bianco e nero. |
Torniamo all' iperrealismo, di cui claudiom ha postato tre immagini all' inizio del topic
Certo che c'è una correlazione, l'iperrealismo, senza la fotografia, non sarebbe mai nato
E' insito nella tecnica pittorica: disegnare una "quadrettatura" sulla fotografia, e poi riprodurla su tela, più grande
Lo facevo anch'io da ragazzino, me lo aveva insegnato il prof. di applicazioni tecniche
Ciao |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Ven 30 Nov, 2007 1:38 pm Oggetto: |
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A me interessa molto più l'idea del "fotografico" presente nell'arte figurativa precedente alla fotografia e come questa idea prepari la strada all'invenzione della foto.
Una occhiata al " I misteri dei giardini di Compton House" può offrire qualche spunto di riflessione nei disegni che riproducevano i luoghi, ma anche evocavano i momenti topici, senza dover cercare il fotografico nella storia dell'arte, che ne è piena.
ciao claudiom |
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d23 utente attivo

Iscritto: 07 Gen 2006 Messaggi: 1768
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Inviato: Ven 30 Nov, 2007 3:59 pm Oggetto: |
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il film di greenaway parla di un pittore che deve eseguire alcuni disegni di paesaggio in una tenuta. la trama è simile a blow up.
usa uno strumento che gli permette di ottenere una 'quadrettatura' direttamente sulla scena. quindi un realismo quasi fotografico( quasi da camera oscura)
inconsapelvomente ritrae alcuni elementi ( tipo una scala fuori posto etc...) che potrebbero far risalire ad un omicidio. per questo credo venga a sua volta ucciso. queste situazioni, portate su carta, nn si limitano solo al paesaggio, ma anche ad un particolare momento dell'azione che va verso listantanea fotografica. secondo me. |
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malinamelina utente attivo

Iscritto: 08 Nov 2005 Messaggi: 2647 Località: Bergamo
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Inviato: Ven 30 Nov, 2007 6:43 pm Oggetto: |
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Istante qualunque. Questa è la seduzione colta dalla pittura impressionistica, che è in stretta correlazione con la diffusione della ferrovia, dei cinerama, dei panorama e, mi spiace per chi vuole ignorarlo, del cinema.
INVECE, la fotografia PRIMA vuole fare meglio dei pompiers (ritrattistica, mica L'arroseur arrosé dei Lumière) e solo POI scopre l'istante qualunque nel flusso dell'accadere e diventa se stessa come "documento" e non come "monumento", col réportage
Bibliografia: Jacques Aumont, Peinture et cinéma, Seuil _________________
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