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Le disavventure dei grandi fotografi nel tempo dei forum
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Autore Messaggio
Mario Zacchi
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Iscritto: 07 Giu 2008
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MessaggioInviato: Lun 28 Ott, 2013 1:11 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Quel che è racchiuso nella bolla sembra un bel, bianchiccio sedere.
Simpatica, chiunque l' abbia fatta.

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Belle foto. O perlomeno belle idee ->
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Sisto Perina
bannato


Iscritto: 16 Giu 2007
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MessaggioInviato: Lun 28 Ott, 2013 2:32 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

bafman ha scritto:
... non so, ho avuto per un attimo la spiacevole sensazione che tu non stessi scherzando
Diabolico

sono serissimo.... Pallonaro

ma un po' è vero....nel senso che non mi costa pure nulla dire ciò che mi piace o meno di uno scatto a pescindere dal nome dell'autore...
Salvo poi ricredermi, nel bene o nel male, qualora dovessi incamerare ulteriori nozioni che mi fanno vedere con altri occhi ed aperture (o chiusure) mentali.

E per adesso...quella bolla (o sedere per Mario) in foto te la commenterei proprio come scritto sopra....
Smile
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LorenzaF
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Iscritto: 13 Mar 2006
Messaggi: 999

MessaggioInviato: Lun 28 Ott, 2013 2:47 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

... questa storia del mi piace/non mi piace, o meglio della differenza tra le foto buone o significative e le foto che piacciono, andrebbe fatta fuori una volta per tutte ...
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bafman
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Iscritto: 24 Set 2005
Messaggi: 681
Località: baden württemberg

MessaggioInviato: Lun 28 Ott, 2013 6:32 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

...e già Lorenza.

"chiunque l`abbia fatta", "salvo poi ricredermi... ulteriori nozioni"... accidenti ragazzi Rolling Eyes
e dire che non solo ho evitato il tiro mancino, ma nel mio primo post ho detto chiaramente chi è l`autore e ho fatto riferimento a un contesto (intimista).
Evidentemente non è stato abbastanza per incuriosirvi.

Con tutto questo non voglio disinnescare un qualsivoglia giudizio alle singole foto ma sottolineare la necessità (molto più spesso di quanto si voglia credere) di inquadrarle in un lavoro/progetto/autenticità di un discorso/intendimento.

non mi arrendo comunque, e per chi ne ha voglia ho scritto due note qui:
http://pensierifotografici.wordpress.com/2013/10/28/christopher-anderson-il-fotogiornalismo-e-oltre/

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"You just have to care about what`s around you and have a concern with humanity and the human comedy" - E.E.
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LorenzaF
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Iscritto: 13 Mar 2006
Messaggi: 999

MessaggioInviato: Lun 28 Ott, 2013 8:38 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

La fotografie vanno inquadrate nel lavoro più ampio assolutamente sempre, altrimenti si salvano soltanto le foto con una forte componente estetica, con tutti i limiti del caso (stiamo sempre parlando di foto che non abbiano finalità specifiche).

Mi farebbe piacere se Sisto avesse la pazienza di guardare il portfolio Son e poi ci dicesse cosa pensa a quel punto della foto della bolla.
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Sisto Perina
bannato


Iscritto: 16 Giu 2007
Messaggi: 21882

MessaggioInviato: Lun 28 Ott, 2013 10:22 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

bafman ha scritto:

...salvo poi ricredermi...

non c'è nulla da meravigliarsi io penso....
ammetto che più di una volta ho giudicato in un modo salvo poi tornare sui miei passi....è un riconoscere i propri errori o mancanze
non ci trovo nulla di così scandaloso... Cool
x Lorenza: sono assolutamente d'accordo con te per una lettura completa dell'opera di qualsiasi artista e nello specifico non mi dispiacciono le proposte di Anderson ma nemmeno mi fanno gridare al miracolo....certamente quelle che mi intrigano di questo autore sono di tutt'altro genere rispetto alla "bolla" Very Happy ...
e sulla bolla credo di aver cercato la lettura più "logica" possibile, provando ad interpretarla (a modo mio) attraverso i particolari nello scatto e (ripeto) con tutti i limiti che consapevolmente mi riconosco ...
Non sono certo un disfattista o un bastiancontrario ma mi piacerebbe solo capire sino a che punto si parla d'arte e in quali casi invece l'artista viva di rendita....
Domanda da milioni di dollari eh?
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LorenzaF
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Iscritto: 13 Mar 2006
Messaggi: 999

MessaggioInviato: Lun 28 Ott, 2013 10:37 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Sisto, non si tratta ne' di gridare al miracolo ne' di sapere se ci piacciono o meno le foto di Anderson, si tratta di capire se il pfolio Son e' coerente con il tema proposto (l'album di famiglia, il rapporto col padre malato di cancro e con il figlio di due anni) e come la bolla di sapone c'entra in tutto questo.
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Sisto Perina
bannato


Iscritto: 16 Giu 2007
Messaggi: 21882

MessaggioInviato: Lun 28 Ott, 2013 11:19 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

LorenzaF ha scritto:
Sisto, non si tratta ne' di gridare al miracolo ne' di sapere se ci piacciono o meno le foto di Anderson, si tratta di capire se il pfolio Son e' coerente con il tema proposto (l'album di famiglia, il rapporto col padre malato di cancro e con il figlio di due anni) e come la bolla di sapone c'entra in tutto questo.

Guarda....in quel portfolio ci puoi leggere di tutto e di più...
l'immagine che più cattura (per il significato semplice ed immediato che si può estrapolare da essa) è quella del nonno con le stampelle che si allontana seguito con lo sguardo dalla madre e dal bimbo...
Altri scatti...bolla inclusa...hanno, a mio modo di vedere, poca attinenza con certi temi...
Puoi fotografare una pianta grassa ed immaginarla come elemento indispensabile per contestualizzare i momenti che passano in questa famiglia, puoi fotografare fuori dalla finestra una bella nevicata ed allacciarla sempre a certi ricordi, puoi pure fotografare le nuvole sperando di reincontare tuo padre tra gli angeli un giorno...tutto puoi fare e certamente nella tua testa lo crei e ne dai una motivazione....
Ma questa è valida anche per me? per me visitatore?
Se tra questi elementi avesse fotografato un tazza del water (scusa l'esempio) vi sarebbe stata coerenza? se sì perchè non l'ha fatto? se no, perchè?
Il trovarsi in sintonia con questo autore (o il suo modo di esprimersi) dipende certamente dalla sensibilità verso certi messaggi....in questo caso il tuo scrutare ed osservare è certamente più vicino all'autore del mio banale modo di vedere...in certi altri magari interpreto io cose che tu potresti ritenere superflue per la tua crescita....
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beppe02
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Iscritto: 19 Giu 2009
Messaggi: 34
Località: Cantù (CO)

MessaggioInviato: Mar 29 Ott, 2013 1:14 am    Oggetto: Rispondi con citazione

quante questioni nel piatto...

ho voglia di semplificazione, e - pur conscio di rasentare la banalità - mi vien da fissare nel mio piccolo alcuni punti:

se una fotografia è stata creata per essere inserita in una serie, come diceva Lorenza, non ha molto senso scervellarsi su lei sola e interrogarsi sul suo valore... va considerata all'interno di quella serie. Nella fattispecie, il palloncino in questione - per me ovviamente - ci sta benissimo.

Il cercare i difetti in una fotografia celebre può portare a qualche spunto riflessivo sulle "regolette", e anche alle ilarità di apertura topic, ma spingersi oltre difficilmente avrebbe senso. Che una immagine possa essere considerata diversamente a seconda del fotografo e di tutto il resto ci sta - altrettanto - benissimo. E' naturale che sia così: la fotografia può risolversi con un click, è ambigua e concettuale per sua natura.

Come è incontestabile che una bella fetta di "progetti" fotografici galleggino su quel "vivere di rendita" cui accennava Sisto Perina...
L'interesse e la piacevolezza stanno proprio nello scoprire un "fare fotografia" e decrittarne l'autenticità, come pure la delusione nello svelarne una originalità fine a sé stessa.

E alla domanda di Sisto: "é valida anche per me visitatore?" la risposta per me è.. "deve" essere valida. Una fotografia, per quanto intima, deve riuscire a trasmettere ad altri: a volte su frequenze sottili, a volte più commestibili, ma non può essere stata "scattata per sé". Se è stata scattata per i propri ricordi, per il proprio album familiare (degnissimo) lì deve rimanere. Se invece la mostro al mondo, deve trasmettere al mondo.

E infine viva la (apparente) contraddizione con quanto sopra: non sono così sicuro che le fotografie "vanno inquadrate nel lavoro più ampio assolutamente sempre, altrimenti si salvano soltanto le foto con una forte componente estetica, con tutti i limiti del caso"... una fotografia "single", e scevra da facili estetismi, può portarci "oltre" anche da sola. Fa parte del mistero fotografico.

imho.


Wink

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Giuseppe Pagano

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bafman
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Iscritto: 24 Set 2005
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MessaggioInviato: Mar 29 Ott, 2013 7:41 am    Oggetto: Rispondi con citazione

guarda chi c'è? ti fai vivo sempre troppo poco amico mio... contributo prezioso il tuo, tanto che ti passo pure il "palloncino" Wink
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LorenzaF
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Iscritto: 13 Mar 2006
Messaggi: 999

MessaggioInviato: Mar 29 Ott, 2013 8:24 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Rispondo a Sisto. Anderson sta parlando di famiglia e di rapporto tra genitori (anziani) e figli (piccoli), cose di cui ciascuno di noi ha conoscenza diretta e che sono uno dei temi ricorrenti delle fotografie di molti utenti di questo forum; lui è un po' più bravo e va un po' oltre a quello che l'utente medio di questo forum fa, con una riflessione sulla fragilità della vita, anche questa però una cosa che tutti sperimentiamo. Qui la bolla potrebbe essere un elemento anche troppo scontato se non fosse introdotta dal tema del bagnetto e non preludesse all'entrata in scena del nonno malato; probabilmente diverso sarebbe stato se avesse messo la bolla in sequenza alla fine della serie.

Che questo lavoro alla fine non ti colpisca, non ti piaccia, va benissimo, ciascuno ha le sue inclinazioni e i suoi interessi; però dire non mi piace non implica necessariamente anche dire che un lavoro non vale né impedisce di apprezzarne la qualità, se qualità c'è. Si tratta di due piani diversi che devono essere tenuti separati altrimenti non ci si potrà mai fare un'idea serena di un'opera, qualsiasi sia.

E se dal tuo punto di vista Anderson avrebbe potuto metterci dentro qualsiasi cosa, cosa che è in genere vera per ogni opera, la stessa cosa non è vera dal suo punto di vista: il progetto e' suo e lui ha la libertà e la responsabilità di includere quello che dentro deve andarci per essere fedele alla sua personale visione di quello che vuole mostrare, e il fatto che abbia messo quelle cose e non altre dipende da una scelta precisa, dalla cui bontà dipende la riuscita del lavoro, che è significativa per comprenderlo e valutarlo e che sta a chi guarda giudicare.
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Sisto Perina
bannato


Iscritto: 16 Giu 2007
Messaggi: 21882

MessaggioInviato: Mar 29 Ott, 2013 9:15 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Citazione:
....però dire non mi piace non implica necessariamente anche dire che un lavoro non vale né impedisce di apprezzarne la qualità,.....etc.

e chi ha mai negato questo?
Se non mi piace la musica death metal non significa che questa non abbia qualità che ad altri possono piacere....
Citazione:
.... il fatto che abbia messo quelle cose e non altre dipende da una scelta precisa....

e sta certo a noi cercare di sintonizzarsi (come scritto sopra) sulla stessa lunghezza d'onda...c'è chi vi riesce e chi no....

Per quanto riguarda l'intervento di beppe02:
quanta carne sul fuoco....vi sarebbero da aprire decine di topic con relative diramazioni su etica in fotografia, mercificazione del prodotto, contestualizzazione dello stesso....
Aggiungiamoci: potenza dei media o dei curatori delle gallerie e non ne usciamo più....
Però è bello provare a parlarne... Smile
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Mario Zacchi
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Iscritto: 07 Giu 2008
Messaggi: 6656

MessaggioInviato: Mar 29 Ott, 2013 12:59 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Lorenza, mi sa che è il forum come format (se così ci si può esprimere) ha creare i presupposti perché si formi una opinione parziale e quasi sempre basata sull' estetica. Come può essere diverso se, nella stragrande maggioranza non c' è lavoro per progetti e, questo magari è fisiologico tra chi si diletta, non c' è nemmeno coerenza nel fotografare? Tuttalpiù c' è un divagare tra l' imitare "il modo" (perché il contenuto, il punto di vista proprio spesso latita) di questo o di quello che poi sono a loro volta, spesso, imitatori.

Si scontra sia con gli obiettivi di un forum che con le possibilità pratiche, ma probabilmente si dovrebbero esporre i propri scatti solo per progetti completi e non per singoli scatti. E ci si guadagnerebbe, come pubblico, anche in capacità critica, proprio per quello che hai scritto sopra.

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LorenzaF
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Iscritto: 13 Mar 2006
Messaggi: 999

MessaggioInviato: Mer 30 Ott, 2013 12:22 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Per Sisto, intendo dire una cosa un po' diversa. Ti faccio un esempio: a me Gauguin non è mai piaciuto; sono andata alla mostra alla Tate perché mi hanno portata, io non ci sarei andata. Mentre vedevo le opere, esposte in maniera ragionata, mi rendevo ben conto della grandezza di Gauguin come pittore, ne ho apprezzato l'eleganza delle soluzioni formali e ammirato la coerenza e il coraggio del percorso artistico. Continua a non piacermi, personalmente non mi dice nulla, o forse quel che dice non mi interessa, può darsi che lo capisco ma solo sino a un certo punto. Fatto sta che mi è indifferente, pur avendo una alta opinione lui come autore. Il fatto che, contemporaneamente e per la stessa persona, un autore piaccia o non piaccia e il fatto che si possa riconoscere in quel lavoro una qualità alta o bassa sono due piani che devono essere tenuti distinti, che devono essere valutati indipendentemente ed è solo il secondo che importa, non il primo. Altrimenti si finisce al bar sport a fare il tifo per il proprio fotografo preferito e niente di più.

A Giuseppe riguardo la foto singola: ti dirò che anche io la pensavo così e anzi mi comportavo di conseguenza, visto che tutte le mie riflessioni sulla fotografia sono sempre finalizzate alla mia minuscola e personale pratica.
Poi però mi sono resa conto da un lato che non esiste davvero una foto singola perché ciascuna foto e' comunque in relazione con tutte le altre fotografie, sia quelle dell'autore della foto che tutte le altre immagini che esistono, e questo vale sia per chi le fa che per chi le guarda; secondariamente che il grado di complessità che una foto può contenere è limitato mentre il mettere in relazione già solo due immagini moltiplica le possibilità, dunque la serie ha la potenzialità di contenere significati infinitamente più ampi. Terzo, che una foto singola che voglia stare in piedi da sola deve appoggiarsi su qualcosa; siccome non stiamo parlando di foto con scopo specifico, mi viene in mente solo la componente estetica, non necessariamente un'estetica facile. Ma per quella che è la mia esperienza, non solo sulle foto mie, col fare una fotografia che punti esclusivamente o prevalentemente sul valore estetico della singola foto non si va troppo lontano e la ragione è quanto detto prima riguardo al grado di complessità padroneggiabile nella singola foto. Mi piacerebbe però vedere un esempio delle foto che hai in mente tu.

Mario, quel che dici è sicuramente vero; il limite principale a mio parere in questo forum è il fatto che non sia possibile riordinare le foto per sets o portfoli e quindi rimangono caricate alla rinfusa in ordine cronologico; in questo modo, quando - dopo un po' che uno fotografa - iniziano ad emergere i temi di fondo (che in genere ci sono, anche se uno non fotografa per progetti in maniera programmatica), non è più possibile riaggregare le foto in base a criteri diversi e quindi i temi rimangono sepolti tra le foto disposte casualmente né chi le guarda in genere le scorre tutte per capire che relazione c'è tra la singola foto e le altre. Così il tipo di giudizio che si può dare sulle foto degli altri finisce per non poter andare molto oltre al notare l'orizzonte storto oppure al lodare un'esecuzione più che dignitosa.
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beppe02
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Iscritto: 19 Giu 2009
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Località: Cantù (CO)

MessaggioInviato: Mer 30 Ott, 2013 8:46 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

@ Lorenza
premesso che:

-- sono d'accordo su tutto quello che globalmente hai scritto finora;
-- quando parliamo della foto singola escludiamo ovviamente a priori che da essa - da sola - si possa capire/valutare l'autore;
-- la validità della fotografia in questo pezzetto di topic non sta (non deve stare) nella "buona" estetica, ma deve risiedere nella sua capacità di andare "oltre", di rendere visibile l'invisibile,

provo ad allegarti alcune fotografie a mio parere significative, indipendentemente dalla relazione con altre.
Metterò tre foto famose e due no.

Ecco una prima di HCB:




Se mi consenti un termine un po' abusato... veramente metafisica. Quella presenza che sembra galleggiare nella piazza, in un tempo tutto suo, rende quasi palpabile la sensazione di straniamento e di ambiguità.

Passo a Gardner:



Questo condannato a morte - che come senz'altro ricordi è pubblicato su "La camera chiara"- parla anche se sta in silenzio, il suo viso e il suo sguardo riescono veramente a catturare per un istante un crogiolo di sensazioni. L'ideale sarebbe vedere una foto più grande, qui l'ho ridotta.

E rimanendo sullo sguardo, mi sovviene quindi la cieca di Paul Strand:



che credo non abbisogni di nessun accompagnamento... anzi mi vien da pensare che un'altra foto la ammazzerebbe.

Cambio completamente, e mi prendo il rischio di passare a questa, una immagine amatoriale:
http://1x.com/photo/25364
di cui mi sono permesso di stra-parlare qui:
http://pensierifotografici.wordpress.com/2013/09/25/una-foto-una-scheggia/
cercando di evidenziarne i tratti qualificanti al di là della levatura dell'autore (e quindi portando all'esasperazione il tema di oggi!). Non so se sono riuscito a spiegarmi bene al riguardo, e anticipo già che questa immagine - trasmettendo su frequenza abbastanza ristretta - probabilmente non incontrerà il favore di molti.


E infine, vengo sul tuo terreno, linko una tua foto sperando che tu non ne abbia a male :
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=628354
che per te presumo abbia una pluralità di significati, ritraendo un tuo conoscente o addirittura uno dei tuoi figli.
Da osservatore esterno, al volo, non posso che considerarla "staccata" da qualunque altra indicazione: e la ritengo molto intensa, non è il solito ritratto ben fatto.

Tiro le somme.
Pur restando convinto della validità progettuale, larga o ristretta che sia, pur conscio che solo attraverso la sua produzione possiamo incontrare compiutamente un autore, non mi sento di porre - di default - le foto singole su un gradino più basso. Quantomeno, non penso che "vadano inquadrate nel lavoro più ampio assolutamente sempre, altrimenti si salvano soltanto le foto con una forte componente estetica".
Certo che la costruzione di una serie apre possibilità espressive precluse all'immagine singola: ma può anche annacquare il brodo quando non è necessario, o addirittura spegnere un tizzone che ardeva di suo.
I fili dell'arte sono insondabilmente contorti e intrecciati, e la fotografia non sfugge a questo. Per fortuna.

Sempre imho, ovviamente.

Ciao!

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Giuseppe Pagano

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LorenzaF
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MessaggioInviato: Gio 31 Ott, 2013 11:52 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Giuseppe, grazie per il tuo post e l'interessante scelta di esempi, mi hanno dato modo di ragionare un bel po'. Ci sarebbe da parlare a lungo di queste cinque foto, confrontandole, ma cercherò di essere sintetica.

Premetto che quando ho scritto "le fotografie vanno inquadrate nel lavoro più ampio assolutamente sempre, altrimenti si salvano soltanto le foto con una forte componente estetica, con tutti i limiti del caso" da un lato ho riferito non una certezza ma un'impressione, basata su un certo periodo di osservazione, che mi piacerebbe verificare oppure sfatare, se è il caso, con esempi contrari; dall'altro, per fretta, ho mischiato la prospettiva di chi le foto le guarda e quella di chi le foto le fa, mentre le due cose avrebbero dovuto essere tenute separate; e nemmeno ho spiegato cosa intendevo per limite.

Non intendevo dire che le foto singole sono di serie B; piuttosto, implicitamente intendevo dire due cose:

- dal lato di chi guarda, che la comprensione o l'apprezzamento della singola foto avulsa dal resto della produzione e' per forza di cose limitata all'aspetto estetico, o se preferisci al valor facciale, a quel che la foto mostra. Immagina di rifare il giochino da cui è partita questa discussione: si pigliano quelle cinque foto, le si mettono su un tavolo e le si mostrano all'uomo della strada del tutto digiuno di storia della fotografia (perché non vale se uno guarda quella di HCB avendo stampato in mente il resto della sua produzione); poi gli si chiede di metterle in ordine dalla preferita alla meno preferita o di individuare quelle di autori famosi e quelle di fotoamatori qualsiasi. C'è il rischio che assegni un gradimento alto alla mia oppure a quella dei semi di tarassaco perché sono più convenzionali, più facili, più prevedibili; probabilmente la cieca di Strand starebbe verso la fine della classifica e non è detto che HCB starebbe ai primi posti. Peccato che se poi uno rimette le foto al loro posto nell'ambito del resto della produzione dei rispettivi autori, l'asino non cade, precipita, e il giudizio torna ad essere quello che deve essere. Questo non significa che la foto singola non possa essere potentemente evocativa, ma una rondine non fa primavera e quella foto può rimanere lì, isolata, come una felice intuizione non poi seguita da uno sviluppo dello stesso livello; il portfolio di Lazarov su 1x potrebbe essere un esempio (ma conoscendo un po' 1x non è affatto detto che abbiano scelto i suoi lavori migliori;-) ), e mi vengono in mente altri esempi, a diversi livelli, tipo Matt Stuart;

- dal lato di chi le foto le fa la questione è più delicata avendo che fare con il tema della necessità di essere indipendenti dal gusto altrui, di cui si è parlato qui di recente, e con il fatto che se è vero (ma questo è un punto che andrebbe dimostrato) che la foto singola sta in piedi grazie alla componente estetica, questo costringerebbe il fotografo che si ponesse in quell'ottica a non uscire mai del binario stretto della ricerca prima di tutto di quell'effetto, con il risultato, per esempio, che la cieca di Strand dovresti scartarla dal mazzo perché è più debole delle altre sotto quel profilo mentre potresti inserirne facilmente molte altre di ben più insulse della mia.
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beppe02
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MessaggioInviato: Ven 01 Nov, 2013 1:19 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Peccato che se poi uno rimette le foto al loro posto nell'ambito del resto della produzione dei rispettivi autori, l'asino non cade, precipita, e il giudizio torna ad essere quello che deve essere

Il giudizio su chi? Sull'autore, certo. Su questo siamo d'accordo.
Ma qui parlavamo di fotografie, non di autori.

ma una rondine non fa primavera e quella foto può rimanere lì, isolata, come una felice intuizione non poi seguita da uno sviluppo dello stesso livello.

E infatti è quello che ho sostenuto: si è trattata SOLO di una felice intuizione. Che riguarda la SOLA foto. Quindi, quella foto è andata al di là della solita paccotiglia estetica, da sola. Ma perchè buttare via una SOLA felice intuizione? Il fatto che le altre foto di quell'autore esitino al ribasso, ci deve indurre per forza a considerare solo esercizio estetico la foto single? Se questa riesce a toccare corde profonde, per di più con l'ausilio di un titolo, perchè non riconoscerlo? Sto solo dicendo che quella fotografia è una genialata, funziona, va oltre, non che l'autore sia un sommo artista.

Per quanto riguarda le prime tre foto che ho inserito, oserei dire che per apprezzarle non è necessario conoscere l'opera degli autori: è necessaria cultura visuale e sensibilità. Se mancano quelle, possiamo far vedere tutta tutta l'opera di Minor White - per esempio - e non ottenere un fico secco. A rovescio, possiamo sottolineare perchè quelle 3 foto sono ok, e una persona dotata che NON conosce gli autori le apprezzerebbe.

Questa, però, non è una regola... anzi.
Che la conoscenza dell'autore ci porti ad una maggiore consapevolezza, ci mancherebbe. Per molte fotografie la conoscenza dell' autore e delle sue intenzioni sono assolutamente indispensabili.

Però la cieca di Strand pulsa di suo: come posso dire che sta in piedi solo per l'estetica? E non è con un dittico o con una serie che la godremmo di più, anzi, così come la conoscenza del contorno si limiterebbe ad aumentarne un apprezzamento che però già esiste nella sua sostanza.

E il condannato a morte? Io non so un accidenti dell'autore e delle altre sue foto... e se ho letto (probabile) qualcosa al riguardo ora non ne ho memoria. Questo non mi impedisce di riconoscere l'enorme densità di quello scatto.

Insomma, è la perentoria esclusione di questa eventualità che non mi trova d'accordo. L'esperienza mi ha portato ad essere possibilista, vedendo saltare l'asticella all'ultima tacca sia da foto singole sia da progetti strutturatissimi.

Ehm... non sono sicuro di aver ben capito cosa intendevi dopo "dal lato di chi le foto le fa".

Oltretutto ho l'impressione che stiamo pian piano scivolando in una separazione di giudizio senza appello fra concettualità (qui vista positiva) ed estetica (qui vista negativa) quando invece l'insieme è indistricabile.

Scusa la logorroicità, si fa per parlare, e del resto la mia sarà solo una toccata e fuga qui. Smile

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Giuseppe Pagano

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LorenzaF
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MessaggioInviato: Ven 01 Nov, 2013 9:36 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Giuseppe, sorrido. Io non butto via proprio nessuna foto, figuriamoci quelle che funzionano, chiunque le abbia fatte, e nemmeno mi sogno di considerare negativamente le foto che hanno una forte componente estetica.

lpersemplificando, e ben sapendo che a semplificare si perdono dei pezzi per strada, il punto di differenza sta nel fatto che tu ritieni che la singola fotografia eccezionale possa stare al pari della (eventualmente altrui) serie (altrettanto eccezionale), io ritengo che questo strutturalmente non sia possibile per ragioni connesse alla natura del mezzo fotografico di cui ho già detto, e che la differenza si riverbera inevitabilmente sulla foto stessa. Ma nessuna perentorietà, per carità, è piuttosto un'ipotesi che mi interessa verificare. Bene a sapersi, sono sicura che ci sarà modo di tornare in futuro sul punto. Ti ringrazio per l'interessante chiacchierata.


P.S. E la cieca di Strand, ma sempre a mio modestissimo parere, che non è mica tanto bella, non sta molto in piedi da sola, salvo per chi conosca la storia della fotografia, o se preferisci abbia un po' di cultura visuale, come dici tu, ma, a quel punto, non siamo già più nella prospettiva della foto singola ...
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beppe02
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MessaggioInviato: Ven 01 Nov, 2013 11:42 am    Oggetto: Rispondi con citazione

o se preferisci abbia un po' di cultura visuale, come dici tu, ma, a quel punto, non siamo già più nella prospettiva della foto singola ...

Però questo è veramente lontano dal focus originario della mia obiezione.
Esigere dall'osservatore cultura visuale è diverso dalla necessità di un dittico, di una serie o di un progetto.

Grazie anche a te della chiacchierata, ciao!
Smile

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Giuseppe Pagano

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LorenzaF
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MessaggioInviato: Ven 01 Nov, 2013 2:11 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

beppe02 ha scritto:
o se preferisci abbia un po' di cultura visuale, come dici tu, ma, a quel punto, non siamo già più nella prospettiva della foto singola ...

Però questo è veramente lontano dal focus originario della mia obiezione.
Esigere dall'osservatore cultura visuale è diverso dalla necessità di un dittico, di una serie o di un progetto.



... era solo una battuta Very Happy Very Happy laterale sul contenuto estetico e lo stare in piedi da sole ...
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