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ocio utente attivo

Iscritto: 14 Ott 2004 Messaggi: 13845 Località: Vercelli
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Inviato: Gio 21 Lug, 2011 6:15 pm Oggetto: |
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Sulla 5D, mettendo a fuoco a 4 metri a f2,8 avrai una profondità di campo a partire da 3.53 fino a 4.62
A f 2,8 la distanza iperfocale per avere tutto a fuoco si trova a 29.5 metri.
Con la 30D a 4 metri, pari condizioni, avrai una profondità a partire da 3.69 fino a 4.37
La distanza iperfocale per il tutto a fuoco si trova a ben 46,6 metri. |
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Parid nuovo utente

Iscritto: 13 Lug 2011 Messaggi: 22 Località: Berlino
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Inviato: Gio 21 Lug, 2011 7:20 pm Oggetto: |
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_Alex_ ha scritto: | Quicksilver86:
ho giusto due articoli dei primi numeri, uno dei quali sul disco di Aery che spiega la diffrazione e più avanti spiega le differenze di sfocato col variare del formato, l'altro era su alcuni principi fondamentali dell'ottica e l'impostazione dei progetti Zeiss con riferimento alla fotografia e ad un microscopio.
Se li ritrovo li posto volentieri. |
Sarebbe cosa molto gradita! _________________ Canon 5D con alcuni vetri Leica e Zeiss.
Ultima modifica effettuata da Parid il Ven 22 Lug, 2011 1:04 am, modificato 2 volte in totale |
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Parid nuovo utente

Iscritto: 13 Lug 2011 Messaggi: 22 Località: Berlino
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Inviato: Gio 21 Lug, 2011 7:22 pm Oggetto: |
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Carlo Lagrutta ha scritto: | Per capire meglio il concetto non pensiamo ai pixel, per un momento, perchè possono trarre in inganno, pensiamo a due superfici. Una 24x36 e l'altra 16x24.
Il medesimo obiettivo su che superficie sarà più risolvente? Su quella più grande, quella che dispone di più superficie, di più millimetri. Quindi sul sensore più grande ci sarà maggior nitidezza. Ovvero? Maggior dettaglio e conseguentemente maggior profondità |
Infatti gli obiettivi per il medio formato, se adattati ad un formato più piccolo, possono deludere in termini di nitidezza, perché progettati considerando un "circolo di confusione" differente, risolvendo meno linee per millimetro. _________________ Canon 5D con alcuni vetri Leica e Zeiss.
Ultima modifica effettuata da Parid il Ven 22 Lug, 2011 1:26 am, modificato 4 volte in totale |
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Parid nuovo utente

Iscritto: 13 Lug 2011 Messaggi: 22 Località: Berlino
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Inviato: Gio 21 Lug, 2011 7:24 pm Oggetto: |
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albemas78 ha scritto: | mmmh...
Io questa teoria del circolo di confusione la vedo alquanto "fumosa".
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Il diametro del "circolo di confusione" è una grandezza che va vista in funzione della stampa e della capacità dell'occhio umano di distinguere, da una certa distanza, alcune linee per millimetro in questa data stampa.
Per questo, quando si fa riferimento ai diversi formati e alla relativa diversa grandezza del "circolo di confusione", si considera l'immagine impressa sul sensore come stampata e osservata da un occhio che convenzionalmente riesce a leggere solo un dato numero di linee per millimetro in una data stampa di dimensioni prestabilite, da una distanza prestabilita.
La foto scattata con un formato come l'APS-C, quando sarà stampata alla stessa dimensione di una foto scattata con un formato più grande come il FF, avrà subìto un maggiore ingrandimento. Maggior ingrandimento su stampa significa minore pdc, proprio per la diversa grandezza del diametro del "circolo di confusione" rispetto ad una foto stampata con minor ingrandimento da un formato più grande.
Ho semplificato molto il discorso per renderlo più chiaro, spero che i puristi perdoneranno qualche imprecisione. |
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