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PaoloSelva utente

Iscritto: 08 Nov 2005 Messaggi: 146 Località: Biella (BI)
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Inviato: Sab 19 Dic, 2009 9:59 am Oggetto: Vasca termostatata per pellicole |
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Ecco le foto del marchingegno e un po’ di spiegazioni. Nonostante la semplicità, ha richiesto un bel mesetto di prove e modifiche, ma... “Tutto quello che non c’e’, non si rompe” (Henry Ford – Ford Motor)
Vasca principale (8 Euro – Bricocenter)
Misura 55x35x35 cm e contiene 50/60 litri, compromesso tra spazio e inerzia termica della massa d’acqua. E’ opportuno che le pareti siano trasparenti per monitorare la spia del termostato e che il coperchio sia abbastanza rigido da sostenere la vaschetta rossa, la tank e i chimici. Dovendolo forare per il passaggio di tubi e cavi, se flette troppo si lavora con difficoltà. Il coperchio è necessario anche per isolare la massa d’acqua e limitare lo scambio termico con l’ambiente. Il fondo interno della vasca deve essere liscio, per consentire l’adesione delle ventose di pompa e termostato.
Vaschetta rossa (2 Euro – Bricocenter)
Mi piaceva il rosso perchè fa... tanto camera oscura, ma trasparente costa anche meno. Contiene la tank e le bottigliette dei chimici.
Le dimensioni non sono importanti, dipende da cosa vogliamo alloggiarci dentro. Il foro di uscita deve avere un diametro maggiore di quello del tubo d’ingresso per compensare la diversa portata (io ho usato 2 fori solo per sfruttare il tubo in avanzo). La sua altezza dal fondo della vaschetta deve essere la massima possibile, evitando pero’ il galleggiamento della tank quando è caricata al minimo. Con qualche prova si va a determinare l’altezza ideale.
Tubo verde a destra (ingresso acqua)
Banalissimo tubetto per acquari, dal costo irrisorio.
Servono anche alcuni raccordi/gomiti, sempre venduti in negozio.
Il tubo si collega alla pompa e trasporta l’acqua alla vaschetta rossa. Ruotato all’esterno serve a scaricare la vasca principale a fine lavoro, oppure per sostituire agevolmente una parte del contenuto.
Tubi verdi a sinistra (uscita acqua)
Medesimi tubi per acquario, servono a scaricare nella vasca principale e sono fissati alla vaschetta rossa tramite due O-ring (uno esterno e uno interno) ottenuti affettando un normale tubo per le innaffiature del giardino. Quest’ultimo si vende al metro nei brico: ne serve pochissimo e me ne sono fatto regalare una spanna.
Gli O-ring sono incollati con Bostik Superchiaro. Il silicone non aderisce alla plastica e si stacca dopo qualche giorno. Il Bostik sta perdendo adesività adesso, dopo un anno di uso. Una colla specifica per materiali plastici come il polipropilene dovrebbe essere piu’ duratura.
Pompa (15-18 Euro – Negozio acquari)
La mia è una Eheim da 11W – Portata 600 litri/ora e colonna d’acqua 1,3 metri.
Qualunque marca va bene e i prezzi sono simili. Me l’hanno consigliata gli acquariofili perché molto diffusa e affidabile.
E’ controproducente avere portate piu’ elevate di 600 l/h, altrimenti il flusso diventa un incontrollabile fiume in piena. Va benissimo anche 300 l/h. E’ importante verificare l’altezza della colonna d’acqua (l’altezza massima alla quale la pompa è in grado di spingere il flusso) che deve essere sempre superiore alla distanza tra la pompa e il punto piu’ elevato a cui si trova il tubo. Nel mio caso il tubo d’ingresso arriva a 50 cm di altezza massima e la colonna d’acqua della pompa è di 130 cm. Il tubo si raccorda alla pompa con un manicotto tagliato dallo stesso tubo da giardino usato per gli O-ring.
Termostato (14-17 Euro – Negozio acquari)
Il mio è un Jager 3604 – 100W – 150 litri – T Max 34°C
Ho scelto la marca Jager perchè il sistema di taratura mi è sembrato migliore di altri, ma mi è stata consigliata anche dagli acquariofili che la reputano molto affidabile. Ci sono molte marche tra cui la veneta Askoll e i prezzi sono simili. Spendendo di piu’ si accede ai termostati elettronici, ma non ho rilevato alcun vantaggio pratico. Il termostato deve essere sovradimensionato rispetto alla quantità di acqua da riscaldare, affinchè possa funzionare rilassato e assicurare maggiore precisione. Per 50/60 litri è bene scegliere un termostato adatto per almeno 100 litri.
Tappetino in gomma arancione
Comprato al mercato di paese, è quello che si usa nei cassetti e nei ripiani delle cucine. Serve unicamente ad evitare lo scivolamento della vaschetta rossa.
Taratura
Armarsi di santa pazienza: ho impiegato una settimana. Seguendo le istruzioni specifiche per ogni prodotto, si dovrà ruotare il potenziometro del termostato (il pomellino gommato di regolazione) per trovare la posizione che garantisce il mantenimento della temperatura richiesta. All’inizio le oscillazioni saranno ampie, ma si ridurranno nel tempo affinando la regolazione. La vasca andrà svuotata parzialmente ad ogni taratura, sostituendo parte dell’acqua con altra piu’ fredda. Si abbassa la temperatura di 1-2°C per poi riscaldarla nuovamente a 20°C (o 24°C) e così di seguito per diverse volte. In questa fase è bene non perdersi d’animo, il risultato arriverà. Se proprio non si riesce a centrare i 20,0°C (o i 24,0°C) si puo’ sempre adeguare il processo di sviluppo ad una temperatura intermedia, la quale sarà comunque mantenuta con precisione dal termostato.
Questo trabiccolo riesce a tenere 20°C precisi per almeno 4 ore con temperatura ambiente di 17°C. Il mio termometro ha tacche di 0,2 °C e la temperatura non ha mai raggiunto metà tacca, quindi dovrei sostenere 20°C +/- 0,1°C, ma è inutile fare troppo il precisino. Anche con l’acqua a temperatura corretta, bisogna prestare attenzione a quella del rivelatore, della tank, della spirale, della pellicola e il riscaldamento trasmesso dalle nostre mani. Inutile quindi dannarsi sul decimo di grado se poi non si controlla tutto il flusso di lavoro. Quando scarico lo sviluppo, in genere lo trovo colpevolmente sempre a 20,5°C , probabilmente a causa della porzione di tank non immersa.
Il mio termostato impiega 30 minuti per innalzare la temperatura di 1°C. Normalmente preparo il tutto all’ora di cena e dopo un paio d’ore la temperatura si è stabilizzata.
Se la temperatura ambiente fosse maggiore di quella di riferimento, ovviamente anche l’acqua si scalderà, sebbene l’inerzia termica di 60 litri sia sufficiente per un completare un processo B/N. Se pero’ sale troppo, aggiungo acqua fredda direttamente nella vaschetta rossa oppure qualche centimetro nella vasca da bagno. Operando sempre a 24°C si risolve il problema dei mesi estivi o degli alloggi tropicalizzati.
Lavaggio pellicola
Con un iniettore di lavaggio tipo Paterson si collega la tank direttamente al tubetto di ingresso. Ovviamente l’acqua riciclata si arricchisce di fissaggio, ma volendo usare acqua sempre pura, basta spostare la vasca rossa scaricando all’esterno nella vasca da bagno. In questo caso la vasca principale si svuota in pochi minuti, in base alla portata della pompa.
In mancanza del costoso iniettore, si scoperchia la tank e si infila un ulteriore tubetto verde dentro il perno centrale.
Miglioramenti
Un miglioramento utile e non difficile da fare, sarebbe il riscaldamento a secco di tank e chimici. Al posto della vaschetta rossa, usare un altro contenitore con coperchio provvisto di 1 o piu’ tubi verticali nei quali infilare tank e bottigliette, che saranno avvolte quasi completamente da una sorta di camera d’aria riscaldata dall’acqua che circola all’esterno.
Norme di Sicurezza
Staccare la spina del termostato prima di aprire un rullo di pellicola: se accesa, la spia vela !
Siti utili
Per acculturarsi un po’ su termostati e pompe si puo’ visitare il sito www.acquariumshop.it , ma ho preferito comprare nel negozio sotto casa a prezzi leggermente inferiori e senza spese di spedizione.
Come vedete è tutto molto semplice
Ciao neh!
Paolo
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ric78 utente attivo

Iscritto: 23 Set 2006 Messaggi: 2180
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Inviato: Sab 19 Dic, 2009 12:27 pm Oggetto: |
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bellissima idea e realizzazione,complimenti
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exdanighost utente attivo
Iscritto: 25 Apr 2007 Messaggi: 902 Località: Sangiano (VA)
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Inviato: Sab 19 Dic, 2009 1:12 pm Oggetto: |
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Cavolo che bello, complimenti
_________________ Più che scrivere con la luce, mi piace giocare con la luce. Daniele
Nikon: D1h D300 D70IR F90 F FE, Fuji S3000IR, Lubitel 166, Minox 35EL, Holga pinhole 120WPC Cameraoscurista n° 133 |
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Shedar utente attivo

Iscritto: 06 Dic 2007 Messaggi: 3651 Località: Amena
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Inviato: Sab 19 Dic, 2009 1:16 pm Oggetto: !! |
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'nc*ia!
Ti sfido a realizzare una vasca di lavaggio verticale per la baritata!!!!!! (cosi' ti copio e la faccio pure io )
_________________ Clicca qui' se cerchi manuali di ingranditori ed accessori da camera oscura. || Clicca qui' per un database di immagini fatte con lenti e corpi di vario genere e marca. || Qui' informazioni sulle carte fotografiche in produzione. ||
Qui' se cerchi manuali di fotocamere o documentazione su accessori.||
Qui' Per trovare i tempi di sviluppo di ogni pellicola con ogni rivelatore. |
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PaoloSelva utente

Iscritto: 08 Nov 2005 Messaggi: 146 Località: Biella (BI)
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Inviato: Sab 19 Dic, 2009 8:25 pm Oggetto: |
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Mi avete fatto venire la voglia di perfezionarla un po' , magari con il riscaldamento a secco di cui parlo sopra...
| Citazione: | | Ti sfido a realizzare una vasca di lavaggio verticale per la baritata!!!!!! (cosi' ti copio e la faccio pure io ) |
sfida impossibile ! Non stampo su carta, non ho lo spazio...
Sviluppo il negativo e poi vado di scanner! Il mio Durst 670 si rivolta nella tomba, pardon...in soffitta
Pero' non mi sembra difficilissimo: 4 contenitori verticali di cui 1 piu' grande. Quelli piccoli si inseriscono dentro il grande e contengono sviluppo, arresto e fix. Quello grande contiene acqua, termostato e pompa. L'acqua avvolge le tre vasche piccole, che quindi assumono la temperatura controllata dell'acqua.
Secondo me, se controlli bene la temperatura dell'acqua puoi fare quello che vuoi...
Paolo
_________________ Il mio sito bianconero Qui |
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Tomash utente attivo

Iscritto: 21 Giu 2005 Messaggi: 11774 Località: Bologna
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Inviato: Sab 19 Dic, 2009 10:12 pm Oggetto: |
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| PaoloSelva ha scritto: | | ...Il mio Durst 670 si rivolta nella tomba, pardon...in soffitta... |
Ma....
Se è in soffitta non riesci ad allestire una CO lì ?
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.oesse. utente attivo

Iscritto: 24 Nov 2005 Messaggi: 1906 Località: Hong Kong
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Inviato: Sab 19 Dic, 2009 10:43 pm Oggetto: |
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tutto sto ben di dio per tenere l'acqua a 20 gradi?
Maro', ottimo ingegno ma un po sprecato.
_________________ Il mio sito |
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Giovanni.Santangelo utente attivo

Iscritto: 17 Gen 2006 Messaggi: 1870 Località: Airola (BN)
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Inviato: Dom 20 Dic, 2009 12:00 am Oggetto: |
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Complimenti.
A me non serve, ma c'è modo di arrivare ai fatidici 37,8 dell'E6 e C41?
_________________ "Less is more"
(Ludwig Mies van der Rohe) |
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PaoloSelva utente

Iscritto: 08 Nov 2005 Messaggi: 146 Località: Biella (BI)
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Inviato: Dom 20 Dic, 2009 8:05 am Oggetto: |
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| Citazione: | | Se è in soffitta non riesci ad allestire una CO lì ? |
E' una soffitta non abitabile. In realtà ho anche poca voglia di ricominciare a stampare se poi non posso mostrare in giro i miei lavori. Ho preferito un buon scanner e mettere sul web le mie immagini, almeno le vedono tutti e non solo i soci del circolo. Al negativo pero' non rinuncio....
| Citazione: | | A me non serve, ma c'è modo di arrivare ai fatidici 37,8 dell'E6 e C41? |
Temo di no, ma solo perchè i termostati da acquario non superano i 34°C.Trovando un termostato adatto non vedo grossi problemi. Anche le pompe sono previste per temperature inferiori.
_________________ Il mio sito bianconero Qui |
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ric78 utente attivo

Iscritto: 23 Set 2006 Messaggi: 2180
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Inviato: Dom 20 Dic, 2009 9:09 am Oggetto: |
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col C41 bastano 30°.
Questa leggenda dei 38° è dura a morire.
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Giovanni.Santangelo utente attivo

Iscritto: 17 Gen 2006 Messaggi: 1870 Località: Airola (BN)
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Inviato: Dom 20 Dic, 2009 10:18 am Oggetto: |
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Nessuna leggenda!
Ho sviluppato e sviluppo il C41 e l'E6. questo SEMPRE a 37,8.
Sono possibili temperature inferiori, ma i tempi si allungano, e comunque quelle sono le temperaure più consigliate, cui preferisco attenermi.
_________________ "Less is more"
(Ludwig Mies van der Rohe) |
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mattgior utente attivo

Iscritto: 03 Set 2007 Messaggi: 541
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Inviato: Dom 20 Dic, 2009 11:07 am Oggetto: |
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| Shedar ha scritto: | 'nc*ia!
Ti sfido a realizzare una vasca di lavaggio verticale per la baritata!!!!!! (cosi' ti copio e la faccio pure io ) |
ci sarebbe questa:
http://www.fotoavventure.it/htdocs/freecontent/AT001_Lava_baritate/Lava-baritate-AngeloT.pdf
Scusate, mi sfugge poi l'utilità di un'accrocchio del genere... 60litri d'acqua per tenere in temperatura mezzo litro di tank per su per giù 15' mi pare un po' eccessivo (visto anche che con 10 litri fai il lavaggio della pellicola). Insomma, con poliuretano, purocol e un cutter (10 euro con cutter) ci si può costruire un contenitore sufficientemente termoisolato. Senza contare che con una temperatura ambiente di 19°C il liquido della tank entra ed esce a 20°C senza fare i salti mortali, basta un po' di esperienza per capire qunto sarà il calore sottratto dalla tank.
Ci sono altre cose più importanti, ad esempio, se usi sviluppi concentrati come misuri il quantitativo esatto? sicuro che i tempi di scatto siano corretti? sicuro del fattore filtro? se ti girano le balle l'agitazione è più energica? Vabbè.
ciao
matteo
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ric78 utente attivo

Iscritto: 23 Set 2006 Messaggi: 2180
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Inviato: Dom 20 Dic, 2009 11:15 am Oggetto: |
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| Giovanni.Santangelo ha scritto: | Nessuna leggenda!
Ho sviluppato e sviluppo il C41 e l'E6. questo SEMPRE a 37,8.
Sono possibili temperature inferiori, ma i tempi si allungano, e comunque quelle sono le temperaure più consigliate, cui preferisco attenermi. |
e allora?
perchè ti preoccupi se i tempi si allungano?
Se invece di tenerci 3,5 minuti ne metti 8 non vedo come ti cambi la vita
Io,invece,uso i prodotti Tetenal,e sul bugiardino non raccomandano affatto la temperatura di 38°.
Riporta semplicemente che sia 30° che 38° sono temperature valide e portano al medesimo risultato.
Ti dico di più...mi è capitato di farli a 29° o 31° e basta aumentare o diminuire il tempo di 30".
Sviluppare il colore è facile come fare il BN.
Poi in stampa è un altro paio di maniche...ma si impara alla svelta!
ps:ora spero non salti dentro il solito "moderatore" a raccontare le sue storielle universitarie...
Ultima modifica effettuata da ric78 il Dom 20 Dic, 2009 11:19 am, modificato 1 volta in totale |
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ric78 utente attivo

Iscritto: 23 Set 2006 Messaggi: 2180
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Inviato: Dom 20 Dic, 2009 11:16 am Oggetto: |
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| mattgior ha scritto: | ci sarebbe questa:
http://www.fotoavventure.it/htdocs/freecontent/AT001_Lava_baritate/Lava-baritate-AngeloT.pdf
Scusate, mi sfugge poi l'utilità di un'accrocchio del genere... 60litri d'acqua per tenere in temperatura mezzo litro di tank per su per giù 15' mi pare un po' eccessivo (visto anche che con 10 litri fai il lavaggio della pellicola). Insomma, con poliuretano, purocol e un cutter (10 euro con cutter) ci si può costruire un contenitore sufficientemente termoisolato. Senza contare che con una temperatura ambiente di 19°C il liquido della tank entra ed esce a 20°C senza fare i salti mortali, basta un po' di esperienza per capire qunto sarà il calore sottratto dalla tank.
Ci sono altre cose più importanti, ad esempio, se usi sviluppi concentrati come misuri il quantitativo esatto? sicuro che i tempi di scatto siano corretti? sicuro del fattore filtro? se ti girano le balle l'agitazione è più energica? Vabbè.
ciao
matteo |
credo che vi stiate confondendo seriamente
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mattgior utente attivo

Iscritto: 03 Set 2007 Messaggi: 541
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Inviato: Dom 20 Dic, 2009 12:07 pm Oggetto: |
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| ric78 ha scritto: | credo che vi stiate confondendo seriamente  |
credo vi stiate perdendo. io ho spiegato perchè, tu no.
grazie
ciao
matteo
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ric78 utente attivo

Iscritto: 23 Set 2006 Messaggi: 2180
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Inviato: Dom 20 Dic, 2009 12:31 pm Oggetto: |
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| mattgior ha scritto: | credo vi stiate perdendo. io ho spiegato perchè, tu no.
grazie
ciao
matteo |
ho capito male,credevo che il tuo testo "mi sfugge l'utilità ecc..." fosse riferito al link della lavatrice per baritata.
pardon
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Drakin utente attivo

Iscritto: 21 Gen 2006 Messaggi: 1669
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Inviato: Mar 29 Dic, 2009 11:11 pm Oggetto: |
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Non avevo visto che il thread era evoluto. I miei più sinceri complimenti per 2 cose: la prima è la realizzazione dell'apparecchiatura, la seconda è l'aver strappato alla moglie il consenso di tenerla in bagno. Non è cosa da poco (mio padre ha smesso di fare foto quando si è sposato....e non è una coincidenza )
Ma il mio problema purtroppo rimane perchè il termostato funziona per alzare la temperatura dell'acqua quando quella ambiente è più bassa. Invece lavoro in una stanza così "calda" che dopo 5 minuti di agitazione del tank da 20° il rivelatore passa già a 22°. Però vabbè uso la tabella di compensazione e mi regolo.
Un problema serio è nato ora che sto cominciando a stampare. Posso far partire l'acqua delle vasche a 20° ma in breve si adeguano alla temperatura ambiente che è di 24°. Ci sono tabelle che mi indicano quanto (e se) devo modififare il tempo di permanenza della stampa nello sviluppo, nell'arresto e nel fissaggio?
Inoltre prima parlavate di temperature di sviluppo a 20 o 24°. E' possibile quindi far iniziare uno sviluppo direttamente a 24° senza particolari problemi?
Grazie
_________________ Il mio sito http://www.fabiobozzetti.com/
Facebook: http://www.facebook.com/fabiobozzettiphotographer |
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Shedar utente attivo

Iscritto: 06 Dic 2007 Messaggi: 3651 Località: Amena
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Inviato: Mer 30 Dic, 2009 8:02 am Oggetto: |
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Circa le stampe .....personalmente ritengo il controllo della temperatura superfluo. Hai il foglio sotto gli occhi .....ti accorgi quando lo sviluppo va bene.
Basta che in camera oscura ci sia una temperatura ragionevole ......certo se ci sono 10° o 40° van presi provvedimenti.
Circa la temperatura di sviluppo delle pellicole ....io ormai sto praticamente sempre a 24°.
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Qui' se cerchi manuali di fotocamere o documentazione su accessori.||
Qui' Per trovare i tempi di sviluppo di ogni pellicola con ogni rivelatore. |
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Drakin utente attivo

Iscritto: 21 Gen 2006 Messaggi: 1669
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Inviato: Mer 30 Dic, 2009 9:51 am Oggetto: |
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| Shedar ha scritto: | Circa le stampe .....personalmente ritengo il controllo della temperatura superfluo. Hai il foglio sotto gli occhi .....ti accorgi quando lo sviluppo va bene.
Basta che in camera oscura ci sia una temperatura ragionevole ......certo se ci sono 10° o 40° van presi provvedimenti.
Circa la temperatura di sviluppo delle pellicole ....io ormai sto praticamente sempre a 24°. |
Però si dice spesso di non estrarre la stampa dallo sviluppo prima o dopo il tempo dovuto. Mi chiedevo prima o dopo rispetto a quale nuovo parametro. Se deve stare 2'' in uno sviluppo a 20° se il mio raggiunge i 24° quale sarà il nuovo tempo?
Per le pellicole, quindi te, supponendo debba tenere la pellicola in sviluppo 10'', tu la tieni di partenza 7, con un controllo a, facciamo 4'' e ricalcoli il tempo ecc...? In parole povere fai tutto il procedimento partendo non da 20° ma da 24°? E non ci sono conseguenze per la pellicola? Se così fosse perchè questa fissa dei 20 quando anche 4 ° in più non cambiano la vita?
Perdona/te la marea di domande ma ovviamente avendo voglia di fare le cose fatte bene i dubbi sono tanti.
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.oesse. utente attivo

Iscritto: 24 Nov 2005 Messaggi: 1906 Località: Hong Kong
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Inviato: Mer 30 Dic, 2009 10:17 am Oggetto: |
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riporto la mia esperienza (ammesso serva):
Pellicola
Tank a bagno maria in acqua a 18/20 °C (in casa non vado mai sotto i 20 gradi, anche in inverno). controllo temperatura ad inizio sviluppo e circa a meta'. Se tende ugualmente a scaldarsi, metto ghiaccio nell'acqua del bagno maria.
Carta
Parto con i chimici a 20°C e se la temperatura va oltre i 24°C, vasche a bagno maria. Anche se nella carta ho notato che la temperatura influisce sulla velocita' del rivelatore, puoi sempre tirarala fuori 20 secondi prima.
.oesse.
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