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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mer 05 Ago, 2009 7:24 am Oggetto: |
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C'è stata confusione perchè nel sito citato all'inizo c'erano due tecniche diverse, a quel che vedo.
La stampa lith è per intenderci Corbjin, ritratto di K. Richards:
Esposizione di circa il doppio del giusto di un negativo normale e sviluppo lentissimo in rivelatore con poco metolo molto diluito: da 1:10 in sù.
Effetti da vedere volta per volta.
L'esempio (Corbjin) era: carta kentmere art classic (non più in produzione) e sviluppo contrastato a due componenti (foto viste in mostra a lui dedicata a Castello di Rivoli).
Stampe con passaggi su pellicola, lith o non lith:
Serve per le cosidette antiche tecniche o anche per definire con l'esperienza quali grigi rimangono nella stampa finale.
Si usa qualsiasi negativo, qualsiasi pellicola orto (anche le lastre orto per banco ottico) qualsiasi sviluppo, che abbia poco metolo, cioè non morbido.
In ambedue le tecniche occorre avere conoscenza delle tecniche della sbianca (indispensabile nella variante Irving Penn) sia totale che parziale per modificare particolari o il tono generale delle luci.
Il pericolo è usare carta banale e finire in effetti privi dei veri toni della carta chimica, in tal caso è meglio una stampa fotoscioppata che in 5 minuti la fai e viene come viene.
Si intende che si parla di carta solo baritata di buona qualità.
ciao
claudiom
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mrblue utente

Iscritto: 30 Nov 2005 Messaggi: 319
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Inviato: Mer 05 Ago, 2009 7:58 am Oggetto: |
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Grazie Claudio,
queste sono informazioni "utili". Parlo di stampa alla "Corbjin".
Hai scritto "uno sviluppo lentissimo in rivelatore con poco metolo",
perfetto, a questo punto dato che ignoro il contenuto chimico
dell'eukobrom che ho a casa, per fare un po' di esperimenti stavo pensando di mescolarmi un po' di beers, dato che in questa maniera la parte del metolo potrebbe essere "modulata" a piacere.
Pensavo ad un beers#7 ulteriormente diluito in acqua "come partenza" (poco metole e tanto idrochinone giusto?) Secondo te ci si può cavar fuori qualcosa? Ovviamente parliamo di carta baritata adatta allo scopo...
ps: per tua info, nel file Beers_01.pdf che descrive la formula beers presente su "lo scatto di rivoli" nella parte "B" della formula è riportato erroneamente il metolo... quindi verrebbero fuori soluzioni metolo-metolo
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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.oesse. utente attivo

Iscritto: 24 Nov 2005 Messaggi: 1906 Località: Hong Kong
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Inviato: Mer 05 Ago, 2009 11:15 am Oggetto: |
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quindi la formula esatta dei Beers qual'e'?
_________________ Il mio sito |
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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Inviato: Mer 05 Ago, 2009 11:28 am Oggetto: |
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Quella che trovi nel PDF sostituendo il metolo (errato) nella soluzione B con l'idrochinone. Quello del PDF è il metodo classico che prevede la preparazione delle due soluzioni separate e la loro miscelazione (al valore occorrente) prima dell'uso (io ho sempre fatto così). E' ben più comodo comunque preparare il Beers che interessa direttamente e senza rimanenze di bottiglie attraverso l'excel.
_________________ Mi chiamo Paolo.... non impressionando
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
Clicca qui! ...e qui!
Ultima modifica effettuata da impressionando il Mer 05 Ago, 2009 7:55 pm, modificato 1 volta in totale |
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.oesse. utente attivo

Iscritto: 24 Nov 2005 Messaggi: 1906 Località: Hong Kong
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Inviato: Mer 05 Ago, 2009 11:31 am Oggetto: |
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grazie Paolo, ma dipende dalla durata delle 2 soluzioni. Se ben tappate e senza aria durano dei mesi... beh.... faccio la fatica una volta sola.
.oesse.
_________________ Il mio sito |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mer 05 Ago, 2009 5:54 pm Oggetto: |
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Le formule de "lo scatto" sono esatte, il beers7 si fa come indicato.
Te lo confermo con quasi 10 anni di beers.
Senza un po' di metolo l'idrochinone non parte, ma secondo me se cominci a provare con l'eukobrom è meglio perchè all'inizio a fare i beers si sbaglia sempre qualcosa che falsa anche di poco i risultati.
ciao
claudiom
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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mrblue utente

Iscritto: 30 Nov 2005 Messaggi: 319
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.oesse. utente attivo

Iscritto: 24 Nov 2005 Messaggi: 1906 Località: Hong Kong
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Inviato: Mer 05 Ago, 2009 10:50 pm Oggetto: |
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| claudiom ha scritto: | Le formule de "lo scatto" sono esatte, il beers7 si fa come indicato.
Te lo confermo con quasi 10 anni di beers.
Senza un po' di metolo l'idrochinone non parte, ma secondo me se cominci a provare con l'eukobrom è meglio perchè all'inizio a fare i beers si sbaglia sempre qualcosa che falsa anche di poco i risultati.
ciao
claudiom |
non parte perche' nella tua formula l'idrochinone.... non c'e'.
_________________ Il mio sito |
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mrblue utente

Iscritto: 30 Nov 2005 Messaggi: 319
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Inviato: Gio 06 Ago, 2009 12:09 am Oggetto: |
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Fatto qualche prova con l'eukobrom... molto deludente per ora... diciamo che la tecnica dovrebbe essere sovraesporre di due o tre stop la stampa e poi sviluppare con sviluppi molto diluiti, ora ho usato l'eukobrom da 1+20 a 1+300 in vari steps
Carta usata fomabrom variant filtraggio a 0.
1+20 in meno di due minuti ha iniziato a formarsi l'immagine che è diventata tutta nera in pochissimo
1+40 idem come sopra... un pelo più lungo lo sviluppo. Una decina di secondi in più...
1+60 tempi di sviluppo dell'ordine dei 3 minuti, risultato molto "nero" e basso contrasto
1+100 inizia un po' di grigio... un po' troppo: contrasto mediamente molto basso, assenza di toni "tipici" del processo, tempi di sviluppo intorno ai 4 minuti circa
1+200 molto grigio... contrasto pietoso, tempi di inizio formazione dell'immagine intorno ai 5 minuti, immagine più o meno invariata fino a 7/8 minuti... poi l'ho tolta.
1+300 pietosa sotto utti i punti di vista... dieci minuti di sviluppo.
le diluizioni 1+100 e superiori sembrano "velate". anche se qualche tono un tantino diverso dal normale lo hanno preso.
Nel mezzo di queste diluizioni ho provato un po' di variazioni sull'esposizione sotto l'ingranditore senza ottenere differenze rilevanti.
Non so se dipenda dall'euko... vabbè... prima test fatto.
Qualcuno ha esperienze diverse?
'Notte a tutti.
Fabrizio
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Gio 06 Ago, 2009 7:13 am Oggetto: |
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Avete palesemente ragione sul file pdf del mio circolo (il file excel è giusto), mai mai mai fidarsi degli ingegneri...tocca fare tutto a me, là dentro, che vergogna.
Perchè mai filtro 0 sulla carta?
grazie, ciao
claudiom
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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Inviato: Gio 06 Ago, 2009 7:30 am Oggetto: |
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Dalle mie (minime) esperienze devi trovare un equilibrio tra esposizione e diluizione...... con l'esposizione moduli anche il contrasto.
Come dicevo sopra non tutte le carte si prestano all'operazione.... generalizzando solo quelle buone e la Fomabrom non fa parte del gruppo.... magari ci cavi qualcosa ma non quello che otterresti da una carta ricca.
Filtri a 0.... intendi senza filtro.... prima domina l'esposizione e la diluizione poi il contrasto con i filtri se ne hai bisogno.... a volte è sufficiente interrompere lo sviluppo o proseguirlo.
E' comunque ino di quei processi da imparare con
_________________ Mi chiamo Paolo.... non impressionando
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mrblue utente

Iscritto: 30 Nov 2005 Messaggi: 319
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Inviato: Gio 06 Ago, 2009 7:59 am Oggetto: |
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Yes per il filtraggio a 0 = ho un ingranditore con testa a colori è ho "disabilitato" il filtraggio quindi nel caso della fomabrom dovrebbe essere a gradazione circa 2.
Per la fomabrom, ho letto in giro che "qualcosa" viene fuori, ma va meglio la fomatone, in ogni caso volevo partire come suggeriva claudio senza spendere l'altra carta che ho e' kentmere fineprint VC Neutra, che ho letto non funzionare affatto in processi lith per non so bene quale motivo, dicono invece che la versione warmtone della stessa carta venga fuori bene.
Dovrei provare delle diluizioni intermedie tra 1+60 e 1+90, erano quelle dove, rileggendo, iniziava a smettere di rivelare in maniera tradizionale, consultando gli appunti che vi ho scritto ieri notte mi viene il dubbio che li in mezzo si possa cercare qualcosa.
Forse come carta dovrei avere ancora qualche foglio di emaks... ma vorrei evitare di cambiare troppe cose assieme.
Next step, oltre a provare le diluizioni di cui sopra faccio una prova in neutol NE... non ha fenidone ed è solo a base di idrochinone... al contrario dell'euko.
Vi tengo informati!
Grazie a tutti.
F
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mrblue utente

Iscritto: 30 Nov 2005 Messaggi: 319
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Inviato: Gio 06 Ago, 2009 4:57 pm Oggetto: |
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Update.... tanto per evitare di cambiare troppe cose assieme:
1) Ho usato la emaks
2) Ho usato il Neutol-NE diluito 1+100 (1litro d'acqua e 10ml di Neutol)
Sovraesposto di circa 2 stop
Rivelato per 12 minuti... paura! ora le stampe sono a fare il loro lungo bagnetto, dato che la baritata merita rispetto
Stavolta l'effetto lith è venuto fuori... eccome se è venuto fuori...
Ho fatto due stampe dello stesso negativo, una tradizionale (dove ho dovuto dare anche una bruciata di uno stop circa al cielo) che è parecchio "neutra", l'altra (la lith) ha assunto una colorazione giallina ed ha un contrasto "tutto suo", leggibile nel cielo senza dover eseguire bruciature/mascherature... appena posso posto i risultati
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mrblue utente

Iscritto: 30 Nov 2005 Messaggi: 319
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Sab 08 Ago, 2009 5:23 pm Oggetto: |
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ancora in tema:
R Krauss: Teoria e storia della fotografia
In merito ai nudi 1949-50 di Irving Penn:
"la carta è sovraesposta sotto l'ingranditore secondo un fattore compreso tra 2 e 100 e dà, una volta passata nel rivelatore, un'immagine completamente nera. la stampa è poi immersa in una soluzione che la sbianca e il campo nero dell'immagine diventa di un bianco cosparso di macchie.
La stampa è allora sviluppata un'altra volta. Nel corso di questo procedimento l'emulsione argentata della carta continua ad immagazzinare informazione riguardante le zone più scure dell'immagine, mentre le informazioni più fragili, che dovevano trasmettere le sfumature chiare del corpo, vengono distrutte.
Questa distruzione parziale, che riguarda soprattutto i toni intermedi, conferisce alle zone di grigio più chiare l'aspetto di placche granulate o di scie filamentose che portano il segno della struttura stessa della carta che fa da supporto. Si tratta di una tecnica puramente fotografica, impossibile da concepire senza le imperfezioni della carta fotografica e senza l'instabilità propria dello stoccaggio fotochimico dell'informazione".
ciao
claudiom
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mrblue utente

Iscritto: 30 Nov 2005 Messaggi: 319
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TARKUS utente
Iscritto: 22 Ott 2008 Messaggi: 375
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Inviato: Lun 10 Ago, 2009 11:17 pm Oggetto: |
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davvero strano il risultato
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mar 11 Ago, 2009 5:33 am Oggetto: |
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Da quel che ho visto/capito Irving Penn non ha mai usato tecniche particolari, ma usato al meglio tecniche collaudate, sia nel B/N che nel colore.
Anche i platini sono "normali", ma con una messa a registro molto tecnologica.
Penso perciò che usasse sviluppo normale e sbianca normale, ma in un grande laboratorio che permettesse molte bacinellone anche per lavaggi intermedi.
http://www.christies.com/LotFinder/lot_details.aspx?intObjectID=4972041
http://www.amazon.com/gp/product/images/0821227874/ref=dp_image_0?ie=UTF8&n=283155&s=books
cià
c.
ps nella stampa proposta un colpetto di sbianca generale (poco poco per non bruciare tutta la nuvola) la mette in quadro.
Vedo delicata la sbianca parziale che secondo me la farebbe scivolare nel troppo pittoricistico
pps mi chiedo che commenti avrebbe nella sezione paesaggio :-)
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