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Autore Messaggio
claudiom
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Iscritto: 05 Lug 2004
Messaggi: 5459

MessaggioInviato: Mar 23 Dic, 2008 1:13 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

"L'ispirazione è sedersi al tavolino" Balzac.

ciao claudiom
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ubald™
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Messaggi: 4481
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MessaggioInviato: Mar 23 Dic, 2008 1:25 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

wilduck ha scritto:
che sono decisamente nel caso 1....

...ma che vorrei arrivare al punto 2.

Penso che il passaggio consista in un vero e proprio salto di qualità, si entra nel campo di coloro che sanno esattamente cosa dire, che hanno i mezzi e l'esperienza per riuscire a farlo...penso richieda un lungo percorso di approfondimento e di lavoro, anche su se stessi. Da semplici "descrittori" si diventa dei "narratori" autentici, credo sia l'accezione più vera di fotografia intesa come "arte".

per me è proprio lo stesso...

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wilduck
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Iscritto: 28 Feb 2006
Messaggi: 2826
Località: Firenze

MessaggioInviato: Mar 23 Dic, 2008 11:42 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

gli ultimi interventi sono stati decisamente significativi.
Effettivamente per arrivare al caso 2, secondo me, ci deve essere però una certa "programmazione"....

la foto rubata per strada, da street vera e propria, la collocherei nel caso 1...rientra nel caso 2 solo se decido di focalizzare le mie foto di street su una tipologia di soggetti, su una tematica...è un discorso articolato, non so se sono riuscito a spiegarmi.

forse nel caso 2 stanno i veri e propri reportage fotografici.[/code]

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Mauroq
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Iscritto: 14 Apr 2006
Messaggi: 26033
Località: Lido di Ostia

MessaggioInviato: Mer 24 Dic, 2008 6:57 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Comunque a me capita praticamente sempre, quando esco senza un progetto, di ritrovare i miei soggetti/elementi preferiti, a tal punto da poter aggiungere un altro scatto ad alcune "serie" non pianificate, l'unico problema sta nella luce diversa sulle foto, che mette in difficolta' l'omogeneita' nell'insieme.
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Tomash
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Iscritto: 21 Giu 2005
Messaggi: 11774
Località: Bologna

MessaggioInviato: Mer 24 Dic, 2008 8:32 am    Oggetto: Rispondi con citazione

wilduck ha scritto:
gli ultimi interventi sono stati decisamente significativi.
Effettivamente per arrivare al caso 2, secondo me, ci deve essere però una certa "programmazione"....

la foto rubata per strada, da street vera e propria, la collocherei nel caso 1...rientra nel caso 2 solo se decido di focalizzare le mie foto di street su una tipologia di soggetti, su una tematica...è un discorso articolato, non so se sono riuscito a spiegarmi.

forse nel caso 2 stanno i veri e propri reportage fotografici.[/code]


Ti sei spiegato benissimo, pare strano, ma proprio lo street per me ha bisogno di "pianificazione" o meglo di un tema da svolgere, quindi un progetto.
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claudiom
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Iscritto: 05 Lug 2004
Messaggi: 5459

MessaggioInviato: Mer 24 Dic, 2008 9:09 am    Oggetto: Rispondi con citazione

HCB era di ascendenza, come tutti sappiamo, surrealista e questo progetto traspare dalle sue foto, in questo senso non fu mai uno che scattava a progetto, vedi Cina, vedi America (tutto diverso da Frank, re del progetto, direi).
Però come tutti sappiamo HCB lasciò la fotografia con 20 anni di anticipo perchè "mi sono accorto che faccio sempre le stesse foto".

Questo mi sembra il guaio principale della opzione 1: smettere per caduta nel culo di sacco.

caio claudiom
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AleZan
coordinatore


Iscritto: 16 Giu 2006
Messaggi: 11698
Località: Bologna

MessaggioInviato: Mer 24 Dic, 2008 10:53 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Mi ritrovo negli ultimi interventi. Provo a chiarire cosa succede a me. Ammesso e non concesso che sia di qualche interesse..... Smile

Un primo tipo di "progetto".
Da un paio di anni mi ha preso la spinta a fotografare quelle zone della città dove i cambiamenti urbanistici mutano radiclamente aspetto e funzione di certe zone soprattutto di periferia. Io vedo in molti casi un cambiamento/perdita di senso di pezzi di città. E' come se riscrivessero una mappa che per me (che ho vissuto sempre a BO tranne qualche anno all'estero) è anche una mappa interiore.
Questo è "per forza" un progetto "in progress". Non si fa in un solo giorno.
Può succedere che mentre vado all'ipermercato io passi per un posto e "incontri" un nuovo soggetto. Mi tengo a mente il luogo, cerco di capire l'orientamento per decidere quale sia il momento migliore del giorno dal punto di vista della luce e poi ci ritorno con calma con la macchina fotografica.
Qundi in un certo senso vado a zonzo, ma lo "sguardo" è finalizzato, o meglio, orientato a scegliere alcune cose al posto di altre. Perché questo costruisce un insieme coerente che cresce nel tempo.

Altro tipo di "progetto".
Ho fatto un lavoro (sempre rigorosamente solo per me...) all'interno di una palestra di boxe.
Qui l'approccio è molto diverso: occorre farsi autorizzare, farsi conoscere, farsi accettare dalle persone, decidere orari e giorni. Il lavoro di inserzione, insomma. Questa è anche una programmazione.
Però quando comincio non so cosa esattamente fotograferò. E' una realtà che non conosco, sulla quale ho certamente delle idee precostituite, ma che non mi permettono di "programmare" degli scatti precisi. Anche perché in questo caso il "fattore umano" gioca un ruolo importante: gli scatti subiscono fortemente l'influenza della qualità dell'interazione che si sviluppa con le persone. Soprattutto per me che in genere mi metto lì, a un metro scarso dal soggetto.

Mi piacerebbe conoscere il vostro "modus operandi".

ciao, auguri. Smile

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Alessandro - www.alessandrozanini.it
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claudiom
non più registrato


Iscritto: 05 Lug 2004
Messaggi: 5459

MessaggioInviato: Mer 24 Dic, 2008 10:56 am    Oggetto: Rispondi con citazione

...perchè un progetto è affrontare problemi anche tecnici nuovi, costringersi a situazioni inaspettate, non aspettare l'ispirazione (che manco so cosè).

Mi sono accavallato con Alez, rispondo:

Per me un progetto è andare dietro ad una idea generale che mi frulla nella testa, in corso d'opera l'idea magari cambia così mi ritrovo con foto che riguardano solo il mio tempo passato e che mi servono a poco.
Esempio: sono andato in montagna 10 anni con grosse fotocamere a documentare l'idea che la montagna era indifferente agli esseri umani, ora che invece penso che la montagna sia invece un essere offeso da noi e che si ribella... di quelle foto non me ne faccio niente perchè il soggetto e il taglio cambia.

ciao claudiom
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wilduck
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Iscritto: 28 Feb 2006
Messaggi: 2826
Località: Firenze

MessaggioInviato: Mer 24 Dic, 2008 11:14 am    Oggetto: Rispondi con citazione

claudiom ha scritto:
HCB era di ascendenza, come tutti sappiamo, surrealista e questo progetto traspare dalle sue foto, in questo senso non fu mai uno che scattava a progetto, vedi Cina, vedi America (tutto diverso da Frank, re del progetto, direi).
Però come tutti sappiamo HCB lasciò la fotografia con 20 anni di anticipo perchè "mi sono accorto che faccio sempre le stesse foto".

Questo mi sembra il guaio principale della opzione 1: smettere per caduta nel culo di sacco.

caio claudiom


era un opinione di HCB che avevo in mente da diversi giorni e che mi son guardato bene dall'esprimere per paura di dire una castroneria...mi consola vedere che siamo d'accordo.

Molto interessante anche conoscere le "abitudini" di AleZan nei confronti del suo approccio alle foto di tipo 2.

Questa discussione fa emergere tratti sempre più interessanti Wink

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Tomash
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Iscritto: 21 Giu 2005
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Località: Bologna

MessaggioInviato: Mer 24 Dic, 2008 6:53 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

AleZan ha scritto:
Può succedere che mentre vado all'ipermercato io passi per un posto e "incontri" un nuovo soggetto. Mi tengo a mente il luogo, cerco di capire l'orientamento per decidere quale sia il momento migliore del giorno dal punto di vista della luce e poi ci ritorno con calma con la macchina fotografica.
Qundi in un certo senso vado a zonzo, ma lo "sguardo" è finalizzato, o meglio, orientato a scegliere alcune cose al posto di altre. Perché questo costruisce un insieme coerente che cresce nel tempo.


Questa piccola serie di foto l'ho proprio fatta in questo modo.
E' la strada che da Bologna porta a Cento dove avevo un cliente e mi ci recavo parecchie volte.
Lungo la strada notavo potenziali soggetti, un giorno, anziché con la macchina aziendale mi ci sono recato con la mia Vespa e nel bauletto la macchina fotografica e ho scattato queste foto "progettate" nei viaggi precedenti.

Questo modo di operare mi capita spesso.
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Daniele Nesi
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Iscritto: 19 Gen 2005
Messaggi: 805

MessaggioInviato: Gio 22 Gen, 2009 10:11 am    Oggetto: Rispondi con citazione

>>>Prendo la macchina fotografica ed esco a scattar foto perché:
1 - Vado ad esplorare il mondo e colgo i sui aspetti che mi interessano quando me li trovo davanti.
2 - Ho un progetto in testa e vado alla ricerca delle immagini per realizzarlo. <<<

penso sia l'interesse verso il soggetto alla base di tutto
quando c'è un interesse vero, sincero il resto viene da se

il progetto riguarda la gestione del prodotto del nostro interesse che puo essere un portfolio, una mostra, una pubblicazione ecc...
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twinsouls
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Iscritto: 09 Ago 2008
Messaggi: 675

MessaggioInviato: Gio 22 Gen, 2009 11:23 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Daniele Nesi ha scritto:

penso sia l'interesse verso il soggetto alla base di tutto
quando c'è un interesse vero, sincero il resto viene da se

il progetto riguarda la gestione del prodotto del nostro interesse che puo essere un portfolio, una mostra, una pubblicazione ecc...


Punto di vista interessante.
Per me é molto diverso. Se sono "interessato al soggetto", non lo fotografo... lo vivo, interagisco con lui/lei/esso, mi ci immergo.
Per fotografare mi deve interessare comunicare qualcosa, il soggetto è un mezzo, come una parola, o una figura retorica (tipo una metafora o simile).
Questo é uno dei motivi per cui tendo a non fotografare la gente se non "a distanza", rubando le foto... da vicino, con la gente ci parlo e ci faccio altro. Smile
A meno che non "costruisca" l'azione... come un film.

Da cui la necessità di un "progetto"... ma vale per qualunque "comunicazione" più complessa di una singola frase. Smile

Ciao,
Davide

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Davide Baroni - "Our integrity sells for so little, but it is all we really have. It is the very last inch of us, but within that inch, we are free." (V for Vendetta)
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niomo
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MessaggioInviato: Dom 01 Feb, 2009 4:49 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Pietro Bianchi ha scritto:
ehm...


Mandrillo LOL LOL LOL

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CameraOscurista n° 181 tipo con macchina fotografica


ME
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