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che senso ha un'analogica?
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palmerino
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MessaggioInviato: Ven 01 Gen, 2010 9:09 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

bandolero ha scritto:
Con me sfondi una porta aperta, sono un sostenitore del digitale, la pellicola mi affascina come tutto cio che è vintage.
Non capisco però perchè il digitale sarebbe superiore sulle lunghe esposizioni...


Faccio un esempio semplice: avevo scattato delle foto notturne a piazza dei Miracoli (Pisa) e con la Velvia usando il diaframma mediamente migliore con la 35mm e per avere un' ottima profondità di campo (f:11) ho esposto anche per oltre 8 minuti.

Immagina come la Velvia mi aveva registrato i colori: decisamente verdastri. Triste

Oggi potrei usare un' aps od una 4/3 e scattare impostando anche solo f:5,6.
Già questo mi regala un vantaggio di 2 stop, sempre avendo la medesima profondità di campo (almeno con il 4/3).
Poi possiamo impostare tranquillamente anche 400 iso per conservare una simile gamma dinamica (che ricordo è ben maggiore della diapositiva Fuji citata) alla sensibilità ottimale del sensore ed, importante, conservando un dettaglio elevato.

Questo ci porta ad avere risultati sul campo con esposizioni alquanto ridotte anche (splendido) non dovendo patire il difetto di reciprocità.

Con la pellicola si potrebbe obiettare che esistono le 400 asa ed oltre, ma non illudiamoci: la massima risolvenza la danno solo i materiali con una sensibilità molto bassa: il supporto essendo più spesso e con granuli d' argento più grandi...non potrà fare miracoli.
Anche nella piazza dove troneggia la bella torre pendente di Pisa.

Paradossalmente il digitale veniva da subito usato proprio dai "professionisti" delle lunghe esposizioni: gli astrofotografi.

Stanchi di ipersensibilizzare una Technical Pan 2415 (bassissima sensibilità, ma altissima risolvenza) per aumentare appunto la sua sensibilità e migliorarne la tenuta al difetto di reciprocità....avevano visto che anche con sensori monocromatici non tremendamente risolventi ottenevano prestazioni migliori.
Loro tra l' altro usano scattare più foto con lo stesso tempo (singole esposizioni) e poi con software adatto riunirle in unica fotografia con maggior dettaglio...stellare.

Se la pellicola fosse migliore....la userebbero ancora oggi senza problemi.
Ma non è così....da moltissimi anni, ben di più dalle uscite delle prime compatte digitali molto costose con pochi megapixel.
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bandolero
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MessaggioInviato: Sab 02 Gen, 2010 9:24 am    Oggetto: Rispondi con citazione

palmerino ha scritto:
Faccio un esempio semplice: avevo scattato delle foto notturne a piazza dei Miracoli (Pisa) e con la Velvia usando il diaframma mediamente migliore con la 35mm e per avere un' ottima profondità di campo (f:11) ho esposto anche per oltre 8 minuti.

Immagina come la Velvia mi aveva registrato i colori: decisamente verdastri. Triste

Oggi potrei usare un' aps od una 4/3 e scattare impostando anche solo f:5,6.
Già questo mi regala un vantaggio di 2 stop, sempre avendo la medesima profondità di campo (almeno con il 4/3).
Poi possiamo impostare tranquillamente anche 400 iso per conservare una simile gamma dinamica (che ricordo è ben maggiore della diapositiva Fuji citata) alla sensibilità ottimale del sensore ed, importante, conservando un dettaglio elevato.

Questo ci porta ad avere risultati sul campo con esposizioni alquanto ridotte anche (splendido) non dovendo patire il difetto di reciprocità.

Con la pellicola si potrebbe obiettare che esistono le 400 asa ed oltre, ma non illudiamoci: la massima risolvenza la danno solo i materiali con una sensibilità molto bassa: il supporto essendo più spesso e con granuli d' argento più grandi...non potrà fare miracoli.
Anche nella piazza dove troneggia la bella torre pendente di Pisa.

Paradossalmente il digitale veniva da subito usato proprio dai "professionisti" delle lunghe esposizioni: gli astrofotografi.

Stanchi di ipersensibilizzare una Technical Pan 2415 (bassissima sensibilità, ma altissima risolvenza) per aumentare appunto la sua sensibilità e migliorarne la tenuta al difetto di reciprocità....avevano visto che anche con sensori monocromatici non tremendamente risolventi ottenevano prestazioni migliori.
Loro tra l' altro usano scattare più foto con lo stesso tempo (singole esposizioni) e poi con software adatto riunirle in unica fotografia con maggior dettaglio...stellare.

Se la pellicola fosse migliore....la userebbero ancora oggi senza problemi.
Ma non è così....da moltissimi anni, ben di più dalle uscite delle prime compatte digitali molto costose con pochi megapixel.


In astrofotografia in effetti si usa il digitale da moltissimo tempo anche a livello amatoriale, il vantaggio è appunto la maggiore sensibilita dei sensori ccd che si utilizzano con consequente riduzione del tempo di posa (tutto a scapito della risoluzione, almeno inizialmente!)
Per la variazione dei colori non sò se è un difetto della velvia od altro, ho visto delle splendite astrofoto a colori ottenute dalla pellicola...
Inoltre la velvia essendo tarata per la luce diurna non credo sia adatta a riprendere la piazza dei miracoli che di notte è illuminata artificialmente.

Credo che in astronomia si usi il digitale dai primi anni 80...

Se sei andato a fotografare piazza dei miracoli spero tu sia passato anche a fotografare lucca Diabolico

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Filippo Secciani
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MessaggioInviato: Sab 02 Gen, 2010 12:24 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Mi stupisco della reazione di Palmerino dopo aver visionato una fotografia fatta con una pellicola.

Sei un fotografo di esperienza e sai che i settaggi delle pellicole non li fa il fotografo, ma la casa costruttrice. Per quanto tu possa usare la migliore pellicola del mondo, non avrai buoni risultati se la usi in modo improprio. Ti ricordi che qualche anno fa' si tenevano più corpi nelle nostre borse? Ti ricordi il motivo?

Anche io ho avuto reazioni di sostanziale rigetto, vedendo i risultati del negativo Fuji 800 Z esposto a luce diurna a tempi di esposizione rapidi, prima di realizzare che il suo utilizzo deve essere per luci basse, in notturni o interni e che non sente quasi la differenza di temperatura cromatica selle differenti fonti di luce. Le ombre sono dettagliate e profonde e le luci se sono estese rendono male. Tuttavia questo negativo può dare ingrandimenti equiparabili a quelli farri con i negativi di 400 asa e mal distinguibili con quelli di 100 asa.

Le pellicole vanno conosciute e tu lo sai e il tuo commento mi pare fuorviante e un po' partigiano.

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Tanti mettono in firma la propria attrezzatura. A me piacerebbe metterci la mia voglia di far belle fotografie. Forse non mi basterebbe il posto.
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efke25
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MessaggioInviato: Sab 02 Gen, 2010 6:37 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

i professionisti non hanno molto tenmpo da perdere (o vogliono ottimizzare il tempo) e preferiscono il digitale. Per noi amatori è diverso e possiamo apprezzare ancora la pellicola, per la sua diversità rispetto al digitale (nè meglio né peggio ma qualcosa d'altro)
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Max35
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MessaggioInviato: Sab 02 Gen, 2010 8:22 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

efke25 ha scritto:
i professionisti non hanno molto tenmpo da perdere (o vogliono ottimizzare il tempo) e preferiscono il digitale. Per noi amatori è diverso e possiamo apprezzare ancora la pellicola, per la sua diversità rispetto al digitale (nè meglio né peggio ma qualcosa d'altro)
Sul diverso sono d'accordo , ma credo che uno possa pure dire meglio o peggio senza fare torti a nessuno , siccome ognuno ha le proprie esigenze e i propri gusti .
Quindi come sempre esiste il meglio per me , o per te , e non il meglio assoluto , soprattutto quando si parla di passioni ; tuttavia ci sono pure fior di professinisti che conosco, i quali usano la pellicola(senza la sindrome del coiote Mr. Green ).
Fino a 2 anni fa scattavo solo a pellicola , oggi non solo .
I fattori sono tanti ,ma ad es, l'ultimo evento a cui ho partecipato ho scattato a pellicola , devo dire che la cosa mi ha dato molta soddisfazine, anche una certa sicurezza e tanta libertà nell' approcciarmi all' inquadratura compositiva, paradossalmente molto superiore al digitale .
Quando scatto 35mm/Medioformato , difficilmente caccio via una foto , non perche' ne faccia meno , (era un evento carnevalesco, ho cmq scattato circa 200 fotogrammi) , ma i risliutati sono sempre molto lusinghieri , ed ottengo cio' che mi aspetto senza pensarci piu' di tanto.
Le macchine che uso sono molto semplici , anche se ho usato in quella occasione la prima eos della storia: la eos 650 del '87(la quale eos resta un miraggio di semplicita' rispetto alle nuove Ops ).
Parlando di mezzi fotografici (IMHO fondamentale che restino tale, e non totem tecologici da adorare Wink), mi trovo bene con diverse macchine 35mm o medio formato del passato piu' o meno recente , in quanto le trovo mezzi molto semplici.
Ho citato la prima eos , ma uso pure una Pentax P30 a fuoco manuale,oppure una oly Om10, o una compattina come la OLy xA2 .. - Macchine sane Smile , mezzi veri , come dovrebbero essere tutti i mezzi , semplici e diretti .

In digitale alla fine uno si trova spesso ad armeggiare con tante altre cazz..cose.. (menu' non menu' , bilancamento .. l'esposimetro non sempre sincero.. ), e lo trovo piu' snervante e meno reddittizio .
Una misera dimenticanza puo' farti ciccare la foto .

Mi sembra che tutta st' amatissima tecnologia sia piu fine a se stessa che al servizio del fotografo(il quale tende ad infoiarsi dietro allo smanettamento perverso del nuovo giocattolo) ,
perche', no so voi , ma le foto si fan sempre con quei 2 cavolo di parametri che sono un buco e un tempo . Il resto sta nella nostra immaginazione e capacita' di comporla nell' inquadratura.

Mi sa che oggi giorno ci prendano un po' per il Chiappette , piu' che mezzi fotografici pare che vengano propinate stazioni computerizzate orbitanti, le quali tendono a deviare le teste dei malcapitati su orizzonti che di fotografico hanno ben poco .

Ciao e un Buon anno di click

Massi Smile
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MessaggioInviato: Sab 02 Gen, 2010 10:20 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Max35 ha scritto:
...menu' non menu' , bilancamento .. l'esposimetro non sempre sincero....

Bilanciare il bianco è operazione fondamentale e indispensabile qualunque sia il supporto, solo che con la pellicola è più difficile e gli errori irrimediabili. E sulla sincerità degli esposimetri off-camera non saprei esprimermi, il mio Gossen mi tirò dei fregoni degni di una sciantosa... Very Happy
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Tomash
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MessaggioInviato: Sab 02 Gen, 2010 11:53 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Alberto Nencioni ha scritto:
...E sulla sincerità degli esposimetri off-camera non saprei esprimermi, il mio Gossen mi tirò dei fregoni degni di una sciantosa... Very Happy


Esporre è un arte, non esiste un esposimetro perfetto.
Sapessi le fregature che mi ha tirato il "matrix" Canon...

P.S. Matrix è un cogno Nikon, Canon non ha mai battezzato il suo sistema.
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bandolero
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MessaggioInviato: Dom 03 Gen, 2010 10:35 am    Oggetto: Rispondi con citazione

A me sembra più difficile esporre per il digitale che per la pellicola, almeno la mia f65 sembra sbagliare meno della D80...
Inoltre variazioni di 1/3 di stop in digitale sembrano essere significative, mentre con la pellicola hai più margine.
Alla fine mi risulta più facile esporre con la f65 + diapositiva standard (non la velvia) che con la D80.
Dal basso della mia esperienza si intende...

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MessaggioInviato: Dom 03 Gen, 2010 12:28 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

bandolero ha scritto:
..Alla fine mi risulta più facile esporre con la f65 + diapositiva standard (non la velvia) che con la D80....

...credo che sia uno dei pochi. Nonostante le digitali siano come latitudine di posa un po' meno "permissive" di molte pellicole negative, sono pur sempre più tolleranti delle diapo - tra i conoscenti quelli che hanno avuto meno problemi passando al digitale sono stati proprio i diapositivari, il temutissimo "bruciato" da slide è molto simile al 255/255/255 dell' RGB.
Non ho esperienza specifica con la D80, ma l'esposizione a matrice delle Nikon,compresa la nota, leggera e "prudenziale" sottoesposizione di 1/3 di diaframma, è uno dei punti di forza della Casa. La spot, ovviamente, bisogna usarla con un grano o due di sale, ma questo vale anche per il film.

Alberto
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efke25
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MessaggioInviato: Dom 03 Gen, 2010 4:41 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Max35 ha scritto:
Sul diverso sono d'accordo , ma credo che uno possa pure dire meglio o peggio senza fare torti a nessuno , siccome ognuno ha le proprie esigenze e i propri gusti .
Quindi come sempre esiste il meglio per me , o per te , e non il meglio assoluto , soprattutto quando si parla di passioni ; tuttavia ci sono pure fior di professinisti che conosco, i quali usano la pellicola(senza la sindrome del coiote Mr. Green ).

Massi Smile



Meglio per me, meglio per te, ma soprattutto meglio per un tipo di risultato piuttosto che un altro. SOno due cose diverse credo che sia la cosa più giusta da dire (da scegliere secondo abitudine, gusti o risultati che ci si aspetta di ottenere)

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bandolero
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MessaggioInviato: Dom 03 Gen, 2010 6:54 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Alberto Nencioni ha scritto:
...credo che sia uno dei pochi. Nonostante le digitali siano come latitudine di posa un po' meno "permissive" di molte pellicole negative, sono pur sempre più tolleranti delle diapo - tra i conoscenti quelli che hanno avuto meno problemi passando al digitale sono stati proprio i diapositivari, il temutissimo "bruciato" da slide è molto simile al 255/255/255 dell' RGB.
Non ho esperienza specifica con la D80, ma l'esposizione a matrice delle Nikon,compresa la nota, leggera e "prudenziale" sottoesposizione di 1/3 di diaframma, è uno dei punti di forza della Casa. La spot, ovviamente, bisogna usarla con un grano o due di sale, ma questo vale anche per il film.

Alberto


La d80 in effetti sembra avere qualche problemino con il matrix, tende a sovraesporre di brutto, nella sezione nikon ne abbiamo parlato ampiamente...
Non basta dare un -1/3 di stop per prudenza.

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Filippo Secciani
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MessaggioInviato: Lun 04 Gen, 2010 12:47 am    Oggetto: Rispondi con citazione

A me pare che il Matrix Nikon abbia fatto cilecca fin dalla prima volta che lo hanno messo sulla prima macchina intorno al '90...

Un buon sano spot bello stretto, e non c'è mai problemi.

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MessaggioInviato: Lun 04 Gen, 2010 1:14 am    Oggetto: Rispondi con citazione

1rembrandt ha scritto:
..Un buon sano spot bello stretto, e non c'è mai problemi.

Come no. Esposimetro esterno, magari, un bel Spotmeter F da 1 grado. Poi vedi quanti fotografi si iscrivono al club di bowling... Very Happy

Alberto
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Tomash
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MessaggioInviato: Lun 04 Gen, 2010 8:45 am    Oggetto: Rispondi con citazione

1rembrandt ha scritto:
A me pare che il Matrix Nikon abbia fatto cilecca fin dalla prima volta che lo hanno messo sulla prima macchina intorno al '90...

Un buon sano spot bello stretto, e non c'è mai problemi.


Per sua costituzione il matrix in certe condizioni tira ad indovinare, non può fare altrimenti, basta che un punto molto luminoso passi da una zona di poco conto a una che il sistema ritiene importante che l'esposizione risulta falsata.
E poi, l'esposizione era proprio quella che voleva il fotografo ?

L'esposimetro spot è bello e scentifico, ma richiede pratica e conoscenza nell'uso, ingombra ed occorre un certo tempo per usarlo.

Imparate ad interpretare un esposimetro a lettura media o semispot ed usare il blocco della memoria o il manuale è per me la strada più rapida.
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Filippo Secciani
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MessaggioInviato: Lun 04 Gen, 2010 9:43 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Alberto Nencioni ha scritto:
Come no. Esposimetro esterno, magari, un bel Spotmeter F da 1 grado. Poi vedi quanti fotografi si iscrivono al club di bowling... Very Happy

Alberto


A riguardo mi verrebbero in mente battute sadiche e cattive, meglio tornare in tema... Diabolico Diabolico Diabolico

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bandolero
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MessaggioInviato: Lun 04 Gen, 2010 10:10 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Sulla f65, il matrix è piuttosto intelligente e basta sapere come ragiona per ottenere esposizioni corrette.
Al tempo della pellicola era fondamentale avere un esposimetro affidabile, ora con il digitale tutto si può correggere (fino ad un certo punto...) percui sembra meno importante, anche nelle recensioni delle macchine, avere un sistema esposimetrico perfetto.
In pratica basta sapere che ragiona con la messa a fuoco e che tendera a salvare le zone dove cade il punto di fuoco rispetto alle altre.
Con il tempo sto imparando che il sistema migliore e più rapido e l'impostazione manuale dei tempi e diaframmi con lettura semispot...si fa prima che tenere premuto il pulsante di blocco esposizione insieme al pulsante di scatto.

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MessaggioInviato: Lun 04 Gen, 2010 10:42 am    Oggetto: Rispondi con citazione

In realtà una digitale vera l'esposimetro non lo dovrebbe neanche avere.
Sembra assurdo ma è così, la macchina dovrebbe esporre direttamente con il sensore basandosi sull'istogramma e attraverso un buon mirino RVF o un display il fotografo corregge l'esposizione semplicemente ruotando una rotella, magari con l'istogramma sempre in vista.

Purtroppo le reflex hanno ancora la testa nella pellicola, il concetto ri reflex nel mondo digitale è superato.
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efke25
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MessaggioInviato: Lun 04 Gen, 2010 11:46 am    Oggetto: Rispondi con citazione

1rembrandt ha scritto:
A me pare che il Matrix Nikon abbia fatto cilecca fin dalla prima volta che lo hanno messo sulla prima macchina intorno al '90...

Un buon sano spot bello stretto, e non c'è mai problemi.


sicuramnente è meglio, ma va saputo usare. Il matrix si propone di non dare tanti pensieri al fotografo e nel 90% dei casi ci riesce; nell'altro 10 bisogna sapere quello che va a correggere (non sempre è bene farlo). ANch'io uso molto lo spot stretto, specie su digitale

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MessaggioInviato: Lun 04 Gen, 2010 12:51 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Tomash ha scritto:
....
Sembra assurdo ma è così, la macchina dovrebbe esporre direttamente con il sensore ....

...useresti il sensore come un "esposimetrone a matriciona". L'istogramma è anche lui il risultato di una analisi "mediata", e ci sono situazioni in cui ti fregherebbe pure lui, pulitopulito: guarda l'istogramma della coppia di sposi sul sagrato, praticamente clippato a destra e a sinistra (e la foto C'E'...) e cerca di riportarlo bello spalmato sullo spettro....

Alberto
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Max35
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MessaggioInviato: Lun 04 Gen, 2010 7:47 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

bandolero ha scritto:

Al tempo della pellicola era fondamentale avere un esposimetro affidabile, ora con il digitale tutto si può correggere (fino ad un certo punto...) percui sembra meno importante, anche nelle recensioni delle macchine, avere un sistema esposimetrico perfetto.
saro' antiquato , ma io lo auspicherei perfetto pure oggi !!!
bandolero ha scritto:

Con il tempo sto imparando che il sistema migliore e più rapido e l'impostazione manuale dei tempi e diaframmi con lettura semispot...si fa prima che tenere premuto il pulsante di blocco esposizione insieme al pulsante di scatto.
il blocco dell'esposizione ti basta premerlo una volta e poi ricomporre !


bandolero ha scritto:
A me sembra più difficile esporre per il digitale che per la pellicola, almeno la mia f65 sembra sbagliare meno della D80...

Alla fine mi risulta più facile esporre con la f65 + diapositiva standard (non la velvia) che con la D80.

Alberto Nencioni ha scritto:
...credo che sia uno dei pochi.

Non ho esperienza specifica con la D80, ma l'esposizione a matrice delle Nikon,compresa la nota, leggera e "prudenziale" sottoesposizione di 1/3 di diaframma, è uno dei punti di forza della Casa.

@Alberto @bandolero Davide : Ho amici che usano Nikon , da quello sentito direttamente da loro, in aggiunta a quello che si sente in rete , la d80 e' una delle Nikon piu' tristi dal punto di vista esposimentrico , mentre la d200 e' una delle migliori in assoluto , forse pure meglio della d300 o della d90 . (mi riferisco al Matrix)

Per quanto riguarda esposizione film , ma anche Diapo , sono perfettamente d'accordo con Davide , mai avuto problemi particolari neppure con le diapo , ad esempio con la Oly Xa , esposizione perfette .
Ma non solo , pure con la OLy OM10 ... giusto per citarne un paio di cui ricordi aver scattato recentemente delle diapo .

In questo senso in digitale ho avuto piu' problemi ad interpretare i comportamenti , soprattutto perche' spesso e volentieri poco coerenti(un po' di roba ne ho provata direttamente io, nikon a parte.. non avendo un parco nikon , ma eos) .
Molti amatori scattano in RAW anche per questo motivo , tuttavia non sempre i RAW sono perfettamente recuperabili , alla fine saro' sincero, di esposizioni buone ne ottengo la maggior parte, ma la fatica e' tripla... come dicevo nel mio precedente intervento mi sento meno libero , e' come se ogni volta dovessi reinterpretare i possibili svarioni dell'esposimentro .. o forse del sensore stesso , il quale non ha un comportamento lineare .(ne conseguono minor concentrazione sulla foto , minor divertimento , minor immediatezza)

Col chimico vado e scatto , se c'e' bisogno di qualche compensazione mi viene molto automaticamente , quasi senza pensare , la mia concentrazione e tutta sull' inquadratura e sulla luce.

In definitiva,.. mi pare sia stato complicato(e quindi perduto) cio' che si era raggiunto gia' 30 anni fa .

"Lode al progresso" Smile ... Rolling Eyes

Massi
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