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Pellicole piane, che metodo usate per lo sviluppo?

 
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Autore Messaggio
scavenger73
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Iscritto: 15 Dic 2003
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MessaggioInviato: Dom 19 Feb, 2006 9:04 am    Oggetto: Pellicole piane, che metodo usate per lo sviluppo? Rispondi con citazione

Mi interesserebbe molto conoscere quali sistemi preferite ed utilizzate per lo sviluppo delle pellicole piane, sarebbe molto bello confrontare un po' di esperienze.
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disperso
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Iscritto: 05 Set 2005
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MessaggioInviato: Lun 20 Feb, 2006 2:30 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ciao,

io utilizzo tank Jobo e Combiplan ma a volte sviluppo direttamente in bacinella.

ciao
Alessio
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GGiuliano
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Iscritto: 03 Feb 2006
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Località: Verona

MessaggioInviato: Lun 20 Feb, 2006 8:05 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

All'Ikea per 2,9 Euro vendono un set di 5 contenitori per alimenti con relativi coperchi.
Due sono troppo piccoli ma ne rimangono due che alloggiano perfettamente una lastra 10x12 ed una grande che va benissimo per il bagno di arresto.
Io uso le bacinelle... in pratica al buoi completo scarico lo chassis, immergo la lastra nella prima bacinella, chiudo il coperchio, metto il tutto dentro una busta nera (quella della carta 24x30 della Ilford) e ripiego il lembo su se stesso.
Accendo la luce , faccio partire il cronometro e agito come prescritto (scuoto a dx e sx, non faccio rovesciamenti... non si sa mai che non tenga bene il coperchio... vatti a fidare degli svedesi!)
Ovviamente al tempo di sviluppo tolgo quei pochi secondi che mi servono per inserire la lastra e toglierla (basta un minimo di pratica, non si sbaglia più di 5 secondi!)

Stessa cosa per gli altri passaggi, ovviamente sempre al buio!!!


Fate attenzione di immergere la lastra con la parte sensibile verso l'alto in modo che abbia il minor contatto con la plastica. Consiglio inoltre con una lametta di limare i "peduncoli" di plastica dalla base della bacinella e dal coperchio (residui della colata nello stampo o roba simile) potrebbero graffiare la pellicola (parlo per esperienza Crying or Very sad )


Esiste anche la Jobo ma costicchia e certi sviluppi devono essere rivisti in quanto non sempre reagiscono bene all'agitazione/rotazione continua.


Ciao

GGiuliano
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scavenger73
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Iscritto: 15 Dic 2003
Messaggi: 3059
Località: Palermo/Catania

MessaggioInviato: Mar 21 Feb, 2006 9:18 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

disperso ha scritto:
Ciao,

io utilizzo tank Jobo e Combiplan ma a volte sviluppo direttamente in bacinella.

ciao
Alessio


Mi spiegheresti piiù dettagliatamente?
Materiali e moetodo?

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disperso
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Iscritto: 05 Set 2005
Messaggi: 70
Località: Svizzera

MessaggioInviato: Mer 22 Feb, 2006 2:20 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ciao, ti spiego che sistemi uso.

Con le tank della Jobo (serie 2500 e 3000) lavoro per rotazione utilizzando una sviluppatrice sempre della Jobo oppure faccio rotolare la tank su un tavolo. È possibile anche lavorare per inversione con per le pellicole in rullo ma serve veramente tanta chimica.

Con le combiplan lavoro in completa oscurità immergendo il cestello porta pellicole nelle varie tank (3 o 4) e agitando sollevando e abbassando il cestello nella tank con le soluzioni. Le combiplan permetterebbero di lavorare alla luce permettendo anche il carico e lo scarico delle soluzioni ma trovo questo sistema troppo lento e poco pratico.

In bacinella è il metodo adottato da Ansel Adams e spiegato molto bene nei suoi libri, si lavora in completa oscurità immergendo le lastre in una bacinella e agitando muovendo la stessa se si sviluppa una sola lastra appure passando la lastra che si trova sotto sopra le altre in continuazione.

Sono certo di non essere stato molto chiaro, se hai domande chiedi pure.

ciao
Alessio
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scavenger73
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MessaggioInviato: Gio 23 Feb, 2006 10:02 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Si molto chiaro ma le domande le ho lo stesso.... Very Happy

1) anche io ho una tank x pellicole piane ma il caricamento nella spirale è diciamo impossibile senza un apposito caricatore per pellicole che non sono riuscito a reperire. Tu come fai?

2) Ammesso di sviluppare in bacinella una sola pellicola piana per volta, per quante pellicole usi la soluzione di rivelatore? Ad esempio uno o due litri...

3) Lavorando con le combiplan in più vasche la luce rossa del timer non dà fastidio all'emulsione?

Ciao

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scavenger73
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Messaggi: 3059
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MessaggioInviato: Gio 23 Feb, 2006 10:03 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Si molto chiaro ma le domande le ho lo stesso.... Very Happy

1) anche io ho una tank x pellicole piane ma il caricamento nella spirale è diciamo impossibile senza un apposito caricatore per pellicole che non sono riuscito a reperire. Tu come fai?

2) Ammesso di sviluppare in bacinella una sola pellicola piana per volta, per quante pellicole usi la soluzione di rivelatore? Ad esempio uno o due litri...

3) Lavorando con le combiplan in più vasche la luce rossa del timer non dà fastidio all'emulsione?

Ciao

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Iscritto: 05 Set 2005
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MessaggioInviato: Gio 23 Feb, 2006 10:34 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Ecco le risposte ...

1 - Che tipo di tank hai ??? io con la Jobo 2500 non ho mai usato il suo caricatore ma ho sempre caricato manualmente con un po' di pazienza. Con la serie 3000 invece è molto semplice.

2 - Ogni sviluppo a seconda della sua diluizione ha dei limiti ben precisi, io utilizzo mezzo litro e poi butto via tutto in modo da utilizzare sempre sviluppo fresco. Dovresti leggere nelle istruzioni dello sviluppo che utilizzi abitualmente e poi fare un confronto con la superficie di pellicola sviluppata.

3 - la pellicola è molto sensibile, io metto il timer sotto il tavolo e mi assicuo che non ci siano riflessi strani in CO

ciao
Alessio
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GGiuliano
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Iscritto: 03 Feb 2006
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MessaggioInviato: Gio 23 Feb, 2006 10:34 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Solitamente uso 300cc di sviluppo per lastra

Zero luce !!!!!!!!!!!!!!!

Buio totale !!!!!!!!!!!!!!!!

....meglio corredarsi di buste nere ermetiche (tipo buste carta fotografica)

Ciao

GG
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scavenger73
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MessaggioInviato: Gio 23 Feb, 2006 6:31 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

disperso ha scritto:
Ecco le risposte ...

1 - Che tipo di tank hai ??? io con la Jobo 2500 non ho mai usato il suo caricatore ma ho sempre caricato manualmente con un po' di pazienza. Con la serie 3000 invece è molto semplice.


Tank: jobo 2521 con magnete
Spirale: jobo 2509 n

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Iscritto: 05 Set 2005
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MessaggioInviato: Ven 24 Feb, 2006 7:00 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Sono le spirali che utilizzo anche io (esiste solo quel tipo) e non ho mai avuto particolari problemi a caricare a mano. Prova ad esercitarti un po' alla luce e ogni tanto fai qualche prova chiudendo gli occhi.
Io preparo le sei lastre da caricare e poi con la spirale davanti a me cerco con i polpastrelli gli slot in cui inserire le lastre partendo da quello più esterno.

A questo indirizzo puoi vedere il sistema di aiuto della Jobo per il caricamento delle lastre, io ce l'ho ma alla fine mi sembra più complicato che caricarle a mano.

http://www.jobo.com/joboint/products/2500tank.html

ciao
Alessio
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claudiom
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Iscritto: 05 Lug 2004
Messaggi: 5459

MessaggioInviato: Lun 06 Mar, 2006 10:26 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Ho la jobo, ma alla fin fine sviluppare una pellicola per volta mi pare il meglio che si possa fare.
Uso una bacinella chiusa di marca paterson molto vecchia che serviva per le stampe (piccole) a colori.
Carico al buio e poi lavoro in luce rossa, per scrupolo; tramite beccuccio apposito scarico i chimici.
Ne ho viste alcune nei rimasugli dell'usato, a To e a Mi.
Ciao, Claudio.
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Gelatina
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Iscritto: 12 Apr 2006
Messaggi: 142
Località: Brescia

MessaggioInviato: Lun 24 Apr, 2006 4:58 pm    Oggetto: sviluppo lastre Rispondi con citazione

Io ho provato vari sistemi di sviluppo lastre, alla fine quello che uso normalmente è la Jobo con la tank da 6 piane, e una CPE2 senza il lift...

va che è una meraviglia e lo fa al posto tuo, gira da sola, poi una volta chiusa la tank accendi la luce, nessun patema di velature.

g

per il piro è un altro problema con la jobo.

le E le faccio sviluppare ai lab pro, che sono cari, ma sono buoni.

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Gelatina at:
ww.gelatina.altervista.org

Per fotografare spesso mi avvalgo di un apparecchio grande formato, Arca Swiss 4'x5'.
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