Etica postproduzione?

[alpi17]

Ciao a tutti.
Apro questo tread dopo circa 17 anni di lontananza dalla fotografia per ragioni di tempo, lavoro, figli ecc…
Oggi, alla soglia dei 47 anni, ho ripreso la passione, acquistando usata una Canon 1dsMkII, macchina che quando ancora scattavo era un sogno proibito per il costo dell’epoca (circa 7.000 euro!) e che oggi ho pagato poco più di una cena per 4 al ristorante!
Mi riaffaccio così al mondo software dello sviluppo e postproduzione dei RAW e vedo che Capture One ha superato Lightroom un po’ in tutto.
Noto anche che ultimamente la tendenza della postproduzione è quella di ottenere immagini iper-realistiche, brillanti, contrastate, dettagliate, luminose, nitidissime, il che credo sia dettato dall’utilizzo delle immagini più orientato al mondo social/internet che alla stampa fotografica.
Seguendo questa impostazione, provo a rielaborare alcuni file RAW scattati anni fa con la mia Canon 40D, e ottengo con Capture1 dei risultati molto interessanti.
Mostro a una persona il risultato dello sviluppo di alcuni scatti di paesaggi e mi viene fatto notare che sì, il risultato è stupendo, ma che il posto non se lo ricordava affatto così, con quella luce, con quei colori e con quell’atmosfera tersa e nitida!
Mi sorge allora l’interrogativo che vi sottopongo, con la doverosa premessa che mi rendo perfettamente conto che si tratta di un tema molto soggettivo, e che il risultato che si vuole ottenere dipende da molteplici fattori, prima fra tutti la sensibilità fotografica di chi sviluppa il RAW.
Ma vorrei portare la riflessione su un livello più generale e vi chiedo: fino a che punto la postproduzione può/deve intervenire in uno scatto per renderlo il più “accattivante” possibile?
E’ giusto spingersi fino a rendere l’immagine, per colori, tonalità e contrasto, diversa da come è percepibile la scena nella realtà al fine di renderla più godibile dall’osservatore?
Esiste “un’etica” dello sviluppo in post?

[Pietro Bevilacqua]

Un quesito ed una discussione interessante e senza tempo, mi prendo del tempo per dire la mia.

Un saluto

[Unknown84]

Per quel che mi riguarda, non ho mai eliminato alcun tipo di elemento da una foto.

Per capirsi: c'è un passante in un punto in cui preferirei ci fosse solo l'asfalto? Il passante resta lì, eppure c'è chi lo "sostituirebbe".

Per il resto, un altro paletto potrebbe essere l'imporsi di non elaborare le foto a distanza di troppo tempo dallo scatto.

Non avrebbe senso, secondo me, postprodurre un file del 2010 con i software del 2031... difatti i raw io dopo un po' li cancello.

[alpi17]

Non intendevo attività di modifica degli elementi presenti nell'immagine, come eliminare un oggetto o una persona.
La mia riflessione era rivolta agli interventi correttivi come curve, livelli, esposizione, nitidezza, contrasto ecc.... che alterno la scienza rendendola cromaticamente differente da quella reale, seppure molto spesso più gradevole e accattivante della realtà.

[Unknown84]

[_Alex_]

E' un problema assolutamente personale, a mio avviso imporre un'etica non è molto sensato.
Nella mia testa la tecnica è funzionale allo scopo, non è il punto: imparo tecniche di manipolazione e correzione per applicarle sulla base della necessità.
Quindi il problema si sposta: cosa voglio da quella foto?
Se deve essere una rappresentazione fedele della realtà allora devo usare le mie competenze tecniche per compensare, per quanto possibile, i limiti dell'attrezzatura e restituire un risultato che si avvicini al massimo a quello che avevo davanti quando ho scattato.
Voglio un risultato che colpisca chi guarda la foto per iper-realismo? Allora mi adopererò per ottenere quello, saturerò un po' i colori, applicherò prima un deblur e poi una maschera di contrasto finissima per estrarre tutti i dettagli possibili ed immaginabili ecc...
Voglio una foto di un monumento disinfettata come la farebbe Adams? Allora ci dò dentro di timbro clone, pezza e quant'altro per eliminare cartelli, animali (comprese le persone...), auto parcheggiate ad capocchiam ecc..., dopodiché passo allo step sopra con tutti i magheggi che mi servono.
Voglio un risultato drammatico? Aumento la vignettatura, contrasto, contrasto locale ecc...
Ovviamente la foto dev'essere stata scattata nel modo migliore possibile, quindi valutando la luce (ovviamente, è il punto primo), cercando un punto di scatto che valorizzasse l'elemento ed eliminasse quanti più elementi di disturbo possibile ecc...
Ovviamente una street non verrà scattata come un panorama, il momento va colto, pazienza se c'è l'elemento di disturbo, a posteriori si valuterà se tenerlo o rimuoverlo.
I Raw non vanno mai cancellati, hanno valore legale per dimostrare la paternità della foto, al massimo si può decidere se tenere una foto da archiviazione intermedia alla quale abbiamo fatto una postproduzione standard (tipo raddrizzare la foto, rifilarla, un minimo di denoise ecc...) nel caso in cui le migliorie ai software ci inducano a rifare quella prima postproduzione.