Binari non più morti
Prestando servizio come volontario dell’associazione La Ronda della Carità e della Solidarietà di Firenze presso la struttura del Centro Diurno La Fenice che fa parte dell’Albergo Popolare di Firenze “Fioretta Mazzei” sono venuto in contatto con chi si trova a vivere ai margini della società, a volte per scelta ma più spesso suo malgrado. Frequentando queste persone mi sono presto reso conto di quanta umanità ci sia oltre l’apparenza e di come la loro sia una vita fatta di esclusione e di indifferenza subita ma anche di quanta voglia hanno di reinserirsi nei binari della vita sociale e di quanto sia difficile farlo.
Mediante immagini e interviste ci si propone di dare visibilità alla marginalità e dare uno spessore ad una dimensione umana che dai più e dall’esterno viene vissuta spesso come una semplice rinuncia alle proprie responsabilità sociali. Questo modo di vedere la marginalità si manifesta chiaramente con la definizione di “barbone” che viene spesso attribuita a queste persone.
Di fatto in questo modo si negano alla radice qualsiasi attribuzione di sentimenti e il desiderio di recuperare la propria esistenza.
Il progetto si propone di invertire questa tendenza.
Shoot 4 Change, la solidarietà è a portata di click.
Shoot 4 Change (S4C)
www.shoot4change.net è un network internazionale di fotografi professionisti e amatori che realizzano - a titolo gratuito per chi non può permetterselo – reportage su temi sociali che l’informazione mainstream trascura perché, secondo le ragioni economiche dei media, ‘non fanno notizia’.
Nato nel 2009 su iniziativa di Antonio Amendola e cresciuta grazie al web e al passaparola, Shoot 4 Change ha conquistato in breve tempo anche le istituzioni, il mondo accademico, i media e le imprese, grazie alla forza e agli ideali delle sue persone, racchiusi in due claim:
● “Change the World with a Click!”: grazie alla potenza delle immagini, la fotografia è capace di sensibilizzare notevolmente l’opinione pubblica sui problemi sociali del nostro tempo
● “Shoot Local, Change Global": non occorre essere necessariamente fotografi di fama mondiale per essere buoni fotografi sociali.
Basta infatti fotografare, e quindi raccontare, le tante straordinarie storie di solidarietà a portata di mano, sotto casa. Il valore aggiunto di S4C è poi la connessione di tutte queste storie ‘locali’ in rete, creando così un forte e positivo effetto virale.
Il network è in continua crescita e attualmente conta più di 1000 membri, tra i quali professionisti del calibro di Ed Kashi - National Geographic USA, Alfons Rodriguez e tanti altri.
Caratterizzati da un tono che evita l’allarmismo e i toni retorici che spesso accompagnano il racconto di situazioni di disagio sociale, i reportage di
Shoot 4 Change sono realizzati in tutto il mondo, dall' Italia agli USA, dall'America Latina ai Paesi del Medio Oriente e dell'Asia e sono in grado di comunicare la gravità dei temi toccati anche in modo ‘leggero’, ma coinvolgente.
Shoot 4 Change è al fianco di numerose associazioni e organizzazioni non profit sia per iniziative di sensibilizzazione di impatto locale sia per iniziative nazionali ed internazionali di più ampio respiro, come ad esempio la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza o le iniziative ONU contro la povertà (Stand-Up, Take Action).
La forza di
Shoot 4 Change risiede nell’entusiasmo dei suoi membri e nella loro voglia di raccontare le tante, tantissime, storie dell’ordinario (o straordinario) che, magari proprio davanti ai nostri occhi ogni giorno, troppo spesso trascuriamo.
Foto di Alessio Forconi (il nostro Orsobubu), Francesca Bulleri, Gabriele Berti, Giulio Aprin, Luca Grillandini
Contatti:
www.shoot4change.net |
press@shoot4change.net