"medicina" alternativa ...

[Mario Zacchi]

A chi non è capitato di sentire, dall' amico, dal passante, dal guru televisivo di turno ... che ci curiamo come ci curiamo solo perché costretti, nostro malgrado ed a nostra sostanziale insaputa, dai grandi interessi della corporazione formata dalle grandi multinazionali farmaceutiche, dagli interessi che ruotano intorno alle cure oramai sviluppate in un senso e non in un altro, per cui i fondi devono sempre essere spesi in un certa direzione, anziché "aprire gli occhi" sul mondo dell' alternativo assai più efficace e meno costoso? E soprattutto, non in mano alle lobby dei potentati? A chi non è capitato? Solite chiacchere, come una miriade di altre che ci avvolgono ogni giorno (per esempio i nostri tassi sui decennali divaricano perché siamo cacca in Europa; salvo poi toccare con mano in questi giorni come sia soprattutto l' empasse dei due azionisti di maggiororanza - FR e DE - che non sanno che fare a far precipitare le loro stesse quotazioni e con loro, naturalmente, le nostre che siamo più deboli- anche se ci sarebbe da discutere pure su questo ...).

Ma per tornare alla medicina, visto che la vicenda di mr. Jobs è d' attualità, suo malgrado, per chi vuole: leggere ->

Giorni fa, all' indomani della sua scomparsa, lo stesso Corriere pubblicava un articolo nel quale riportava la testimonianza di un medico che, certo incautamente e forse illegittimamente, si era accreditato un po' troppo ed aveva un po' esagerato nella sua analisi della faccenda, tanto più che poi si è rivelato essere egli un dottorando o specializzando, se non ricordo male. Ma la sostanza della cosa pare ora essere, almeno in parte, confermata dalla biografia di questo geniale imprenditore nella quale si racconta anche della malattia e dell' approcio che Jobs ebbe, almeno nei primi decisivi mesi dopo la diagnosi.

[freddycream]

se ti interessa anche Tiziano Terzani in un bellissimo libro che si chiama ultimo giro di giostra ne parla - anni prima di questa vicenda.

ed é un libro molto interessante perché narra del rapporto con la medicina e di un cambio di prospettiva: la medicina allopatica prima e omeopatica poi e uno sguardo disincantato alla malattia, all'aspettativa di vita e al modo in cui noi ci relazioniamo a una malattia che purtroppo uccide ancora molto