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photo4u.it - Libri
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Meglio ladro che fotografo
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Titolo: Meglio ladro che fotografo. Tutto quello che dovreste sapere sulla fotografia ma preferirete non aver mai saputo
Autore: Ando Gilardi
Edizione: Mondadori, 2007
Ando Gilardi è un personaggio capace di stupire e coinvolgere, molto lontano dallo stereotipo dell'accademico. Nel suo ultimo “agile libretto”, come lo definisce l'editore, condensa in 150 pagine le idee maturate nell'arco di una vita dedicata alla ricerca sul fotografico. Dissacrante, ironico, sorprendente, a tratti persino irritante, ma sempre scorrevole e piacevole da leggere, questo breve testo è costruito in forma di dialogo tra Gilardi e una sua giovane collega fotografa.
Tanti e assai spinosi sono i temi trattati: dallo scetticismo nei confronti della fotografia amatoriale all'inefficacia della fotografia come specchio fedele della realtà, dalla scarsa considerazione per accademici e critici all'accoglienza per il digitale come svolta epocale e per le nuove opportunità che esso offre. Ognuno di questi temi viene affrontato mediante un susseguirsi di botta e risposta tra Gilardi e la sua collega. Frequenti le provocazioni per il lettore, come quando afferma che “al fotografo, per farne una [una fotografia], occorsero presto tanta forza e cultura quanta ce ne vuole per suonare il campanello di una porta.” oppure, riferendosi all'impossibilità da parte del fotoamatore di produrre arte, “non lo si proclama ma l'opera d'arte nasce socialmente, concretamente, positivamente solo nel momento magico in cui viene pagata: la pentecoste dell'opera è quella del suo acquisto.”
E' presente inoltre una seconda parte, in conclusione del libro, in cui Gilardi ripercorre la propria storia di fotografo commentando alcune sue immagini scattate tra gli anni '50 e oggi. Gilardi si guarda indietro, specialmente nel suo lavoro di fotoreporter sindacale e “fotografo militante”, riconoscendo d'esser stato costantemente e inutilmente proteso a cogliere episodi, frammenti, casualità varie di un reale misterioso e complesso, in definitiva semplicemente inafferrabile con un apparecchio fotografico.
Una ricerca di tutta una vita, quindi, quella raccontata in questo testo, una ricerca ispirata da un'autentica passione per l'immagine. Ma attenzione, Gilardi stesso, nel sottotitolo dell'opera, avverte il lettore che questo libro è destinato a colpire in pieno l'ego del fotoamatore come un treno in corsa, destabilizzandolo, stimolandolo e provocandolo per farlo rinascere, o per dirla in termini fotografici, offrendogli nuovi e insospettati punti di vista. Prendendo in prestito le celebri parole di un filosofo tedesco, questo di Gilardi lo si potrebbe chiamare, a buon titolo, un libro per tutti (i fotoamatori) e per nessuno.
Note sull’autore: Ando Gilardi è il pioniere degli studi italiani sulla fotografia e il fondatore della Fototeca Storica Nazionale. Ha lavorato a lungo come giornalista e fotoreporter. E' stato per alcuni anni direttore tecnico di Popular Photography Italiana e tra i fondatori e condirettori di Photo 13. E' autore di numerosi saggi e articoli. Per Bruno Mondadori ha pubblicato: Storia sociale della fotografia (2000), Storia della fotografia pornografica (2002) e Wanted! Storia, tecnica ed estetica della fotografia criminale, segnaletica e giudiziaria (2003).
Citazione: Il fotoamatore quando fotografa non produce un'immagine ma la consuma. Cosa c'è di male? Consuma pellicola, carta sensibile, attrezzature e alla fine logicamente consuma il risultato. [...] La consuma, ne gode e soddisfa un nobile bisogno culturale. Questo è lodevole, ma se crede di averla fatta diventa paranoia.
Letto per voi da Fabio Ferramola
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Autore:
marko82 -
Inviato:
Ven 05 Dic, 2008 12:36 am |
bel libro |
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Autore:
argentico -
Inviato:
Ven 05 Dic, 2008 2:52 pm |
“non lo si proclama ma l'opera d'arte nasce socialmente, concretamente, positivamente solo nel momento magico in cui viene pagata: la pentecoste dell'opera è quella del suo acquisto.”
è incredibile come a volte una semplice e breve affermazione possa riassumere alla perfezione dei ragionamenti meditati per anni.
me la farò tatuare sul petto |
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Autore:
Fabio Ferramola -
Inviato:
Ven 05 Dic, 2008 9:25 pm |
Sì argentico, è un libro dai contenuti forti, Gilardi non usa certo mezzi termini. |
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