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di opeio |
Mer 05 Lug, 2017 12:33 pm |
Viste: 852 |
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Autore |
Messaggio |
opeio utente attivo

Iscritto: 18 Lug 2013 Messaggi: 3229
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Inviato: Mer 05 Lug, 2017 12:34 pm Oggetto: ''' |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti _________________ La banalità è negli occhi di chi guarda |
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marzai utente attivo

Iscritto: 31 Gen 2007 Messaggi: 7294
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Inviato: Mer 05 Lug, 2017 12:49 pm Oggetto: |
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buona spiazzante e stuzzicante, bn ben congegnato, però il taglio del parabrezza ai lati non ce lo vedo _________________ .. comunque, continuo a pensare che l' unica cosa che con certezza sappiamo della vita, è che non sappiamo cos'è ..
Marco |
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Buonaluce sospeso

Iscritto: 19 Nov 2014 Messaggi: 8940
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Inviato: Mer 05 Lug, 2017 2:56 pm Oggetto: |
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questa è fenomenale !!! ti piace stuzzicare la nostra fantasia.
orbene, ti farà piacere sapere che dietro al parasole 'vedo' la classica coppietta che limona
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BIANCOENERO utente attivo

Iscritto: 13 Mar 2006 Messaggi: 23659 Località: ::: M I L A N O :::
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Inviato: Mer 05 Lug, 2017 3:01 pm Oggetto: |
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Mi piacerebbe sapere TU che cosa c'hai visto in questa foto, perché a differenza tua e di Marco, io non c vedo nulla...
Non è ne cattiveria, sarcasmo o altro, sono veramente in difficoltà a capire il motivo per cui questa inquadratura a questo soggetto ti ha indotto a scattare.
E anche il biancoenero, che sempre Marco ha descritto come ben congegnato, mi piacerebbe capire perché, quando io lo vedo decisamente piatto...tutto grigio per non bruciare ulteriormente il riflesso del parasole.
Grazie opeio  _________________
Fabio |
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opisso utente attivo

Iscritto: 11 Set 2014 Messaggi: 5478 Località: Genova
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Inviato: Mer 05 Lug, 2017 3:07 pm Oggetto: |
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Un comune parasole fa fare un salto in un futuro tecnologico all'autovettura.
Forse non una delle tue migliori ma si lascia guardare
La stagione è questa...
 _________________ opisso su instagram = angolo.b |
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Klizio redazione

Iscritto: 03 Ott 2016 Messaggi: 4977 Località: Cagliari
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Inviato: Mer 05 Lug, 2017 7:29 pm Oggetto: |
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Ciao Opeio, condivido in pieno quello che ha scritto Fabio.
Vedo un parabrezza con un parasole, grigiastro.
E basta.
 _________________
Nicola
 
>>> In memoria di Max
Vedere con gli occhi degli altri, far guardare con i propri. |
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GiovanniQ utente attivo

Iscritto: 18 Dic 2009 Messaggi: 31006
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marzai utente attivo

Iscritto: 31 Gen 2007 Messaggi: 7294
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Inviato: Mer 05 Lug, 2017 10:40 pm Oggetto: |
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BIANCOENERO ha scritto: | Mi piacerebbe sapere TU che cosa c'hai visto in questa foto, perché a differenza tua e di Marco, io non c vedo nulla...
Non è ne cattiveria, sarcasmo o altro, sono veramente in difficoltà a capire il motivo per cui questa inquadratura a questo soggetto ti ha indotto a scattare.
E anche il biancoenero, che sempre Marco ha descritto come ben congegnato, mi piacerebbe capire perché, quando io lo vedo decisamente piatto...tutto grigio per non bruciare ulteriormente il riflesso del parasole.
Grazie opeio  |
Fabio, mi piace la tua "interrogazione", è uno stimolo buono: naturalmente replico solo perchè citato, e la mia non vuol essere in nessun modo una sostituzione e nemmeno una integrazione alle idee dell' autore: solo una lettura personale.
E la lettura mia delle sue foto è una fruizione parallela a ciò che rappresentano; non è semplicissimo da dire: è, mutatis mutandis, come guardare gli stereogrammi: a prima vista sono una serie di segni reiterati, disegni grafici che dicono poco; poi sintonizzando la vista , la messa a fuoco, su un piano parallelo che non è quello su cui realmente sta l'immagine, compaiono figure stereoscopiche a volte sorprendenti; le foto di Orazio mi fanno questa impressione; stimolano una lettura parallela, o se vogliamo diagonale, e hanno in ciò, il gran pregio di creare interesse; impiegano mezzi, percorsi mentali diversi per raggiungere lo scopo, e naturalmente hanno diversi gradi di efficacia: a volte utilizzano una fissazione che potremmo definire monomaniacale su un oggetto o un particolare di un oggetto, a volte usano analogie e somiglianze formali, a volte fanno perno sulla semplice atmosfera, opportunamente amplificata dal trattamento in post; a volte sono inerti emozionalmente e formalmente, capita a tutti;
provo a descrivere meglio il percorso mentale che l'autore potrebbe aver fatto nella fattispecie di questa foto (quello che comunica a me, beninteso, quindi magari del tutto differente da ciò che voleva dire lui, inevitabilmente è solo una mia interpretazione) : ha visto un parasole argentato dietro il parabrezza di un'auto; ne è stato attratto, forse l'ha visto bello, insolitamente monopolizzante ; ne ha ricavato un'idea, che ha estrapolato dal contesto; ha cercato di esprimere questa sua idea; esponendo per le luci, ha scurito parecchio il contesto, rendendolo quasi irriconoscibile (primo escamotage "tecnico", l'osservatore d'acchito è incuriosito dalla identificazione di cosa si tratta) .. ha tagliato via i lati estremi del parabrezza, ciò che contribuisce al disorientamento iniziale dell'osservatore (secondo artificio tecnico ; per me penalizza un po' lo scatto, ma è giustificabile, Orazio a volte sacrifica l'euritmia dell'immagine, la sua presentazione “ordinata” - o ordinaria? - privilegiandol'efficacia espressiva); ha incentrato monomaniacalmente (in senso buono, beninteso) lo sguardo sul parasole, che da abituale comprimario è divenuto centro d'interesse; un oggetto comune, come in tanti altri suoi scatti, che isolato e opportunamente trattato in post assume una connotazione personalizzata, ti invita a guardarlo dandogli un valore non distratto; a valutarlo in una dimensione parallela ; la lettura mia del parasole così rappresentato è che ti prende lo sguardo, ti fissa ..: un oggetto comune, a cui solitamente si dà poco tempo, reso protagonista restituendogli un ritrovato valore semiologico, materiale, emotivo; un richiamo, un appunto mentale di qualcosa che può essere valutato con animo diverso dalla frettolosa superficiale occhiata ; in Orazio trovo qualche analogia con Chema Madoz; questo reiterato invito a non fermarsi alla superficie di quanto si guarda, a mio modo di vedere è sacrosanto; la rappresentazione dell'ordinario abituale in maniera “esistenziale”; l'importanza delle cose, oggetti, atmosfere “piccole” eppure universali. Stimoli visivi che possono sfociare in paraallucinazioni e andare a colpire a volte i lati scomodi e inquietanti del pensiero. Non un freddo, cervellotico gioco , è un discorso assai più appassionato di quanto una lettura non partecipe può far credere; appunti visivi che l'autore non vuole scordare: spesso inquietanti, a volte anche struggenti, a volte naifs, a volte iperadulti;
Orazio si svincola dall'accademismo noioso e anche dal formalismo paralizzante; chiaramente non si rivolge ai fan delle fotografie “bellocce”, esteticamente ruffianeggianti ( che comunque, specifichiamo, assolutamente non sono vituperabili.. ); si muove (con modestia) nei territori assai poco frequentati dell' arte fotografica.
Orazio potrebbe anche spiegare i percorsi mentali delle sue foto, ma non aggiungerebbe loro niente; descrivere uno stato d'animo, un invito eidetico , una provocazione, un gioco, a parole è assai difficile, meno efficace del lasciar parlare l' immagine, e comunque non sarebbe l' idea del fruitore dello scatto; potrebbe essere anche sviante; mentre per l' autore il gioco è vedere quali acque il suo sasso gettato ha smosso. Orazio guardando la cosiddetta realtà ha spesso intuizioni originali, inedite, con le fotografie, non con le parole, cerca di dirle. _________________ .. comunque, continuo a pensare che l' unica cosa che con certezza sappiamo della vita, è che non sappiamo cos'è ..
Marco |
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Gianluca Riefolo utente attivo

Iscritto: 11 Set 2012 Messaggi: 7123 Località: Napoli prov.
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Inviato: Gio 06 Lug, 2017 7:05 am Oggetto: |
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A me di tutta la foto attira all'occhio solo il riflesso nel vetro ma non certo perchè interessante ma bensi fastidioso  |
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Clara Ravaglia utente attivo

Iscritto: 19 Feb 2006 Messaggi: 27260 Località: Ravenna
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Inviato: Gio 06 Lug, 2017 3:07 pm Oggetto: |
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Ho letto tutto, la analisi di Marco va considerata più di una volta, anche se non è detto che sia tutto esattamente così. Tanto per essere sinceri, guardandola la prima volta dalla anteprima, sul tablet, in fretta , mi sono detta: stavolta opeio ha ripreso "la teglia da forno" con la stagnola pronta in sede per la cottura....
Ci sarà arrosto mi manzo o spigola al cartoccio...?
Seriamente, lo devo aver detto già più di una volta, qusto Autore è una nota speciale nel nostro forum, no va nè sottovalutato, nè preso alla leggera, ma neppure innalzato da ogni proposta su di un piedistallo culturale, cercando talvolta quello che non c'è. O meglio, che in fondo scavando ciascuno può intravvedere in ogni proposta fotografica....
Il suo è un percorso di lettura che incuriosisce, spesso sconcerta, ma fa molto riflettere e talvolta, in alcuni casi, raggiunge vette speciali, in cui si incontrano estetica e sostanza, in armonia indiscussa.
Basta qualche esempio, anche a ritroso nel tempo.
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=626006
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=729000
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=729347
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=622383
e queste sopratutto:
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=728371
Un mondo osservato nel piccolo, spesso scarno, parziale, in contrasti talvolta slavati, talaltra spinti, ceh rfasentano la parolaccia tecnica.... sempre cercando di indicarci un punto di partenza da cui poter iniziare un viaggio insieme.
Beh.. non è il caso però di disperare se non accade sempre, e certo non qui per me.... eheh
Oltre la teglia da forno del primo istante, scopro un sole crudule estivo raccontato perr via indiretta, che rende grigio, metallico il mondo, e spegna quasi paradossalmente la luce, ora concentrata nel salva cruscotto che spesso uso pure io sulla mia auto...
Ma stiamo quasi uscendo dal mondo fotografico , andando un pizzico fuori tema, ed entrando nella filosofia dei simboli...
Ciao
Clara
 _________________ Clara Ravaglia |
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opeio utente attivo

Iscritto: 18 Lug 2013 Messaggi: 3229
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Inviato: Gio 06 Lug, 2017 7:25 pm Oggetto: |
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Tutto sta nel capire cosa è per noi fotografia.
Grazie di cuore a tutti in particolare a Marco non dico altro. _________________ La banalità è negli occhi di chi guarda |
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