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Ettore Perazzetta utente attivo

Iscritto: 24 Dic 2015 Messaggi: 1487
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Inviato: Ven 15 Gen, 2016 12:05 am Oggetto: La zona oscura..... |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti |
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opisso utente attivo

Iscritto: 11 Set 2014 Messaggi: 5477 Località: Genova
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Inviato: Ven 15 Gen, 2016 8:37 am Oggetto: |
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Davvero belle mi piacciono molto
Trovo ottime soprattutto le prime due.
Se il senso deve essere quello di immagini spiazzanti e atemporali a cui il testo rimanda secondo me però gli elementi in comune come i murales e l'uso dello specchio infranto indeboliscono leggermente riportando tutto il lavoro da un lato più descrittivo e quindi "reportagistico". Altro paio di maniche se invece il lavoro va considerato come un percorso e/o "un'esplorazione". Tutta questa supercazzola più che una vera critica è solo un mio cercare di capire meglio... Insomma detta in maniera più approssimativa ma forse più chiara non ho ben chiaro in testa se sono le parole che accompagnano le immagini o sono le immagini che accompagnano le parole.
Complimenti ancora  |
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Mario Zacchi utente attivo

Iscritto: 07 Giu 2008 Messaggi: 6655
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Inviato: Ven 15 Gen, 2016 9:01 am Oggetto: |
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Spesso queste foto, nonostante (suppongo) i buoni propositi di chi le scatta, finiscono per riuscire come semplici documentari più o meno efficaci nelle inquadrature, nelle luci, ecc. Qui trovo apprezzabile il tentativo di rilettura del luogo che tenta di prendere un po' le distanze da questo rischio. Mi riferisco al risultato e non al preambolo. In questo senso trovo più riuscite la penultima e la terzultima. La terza l' avrei inquadrata diversamente per stare più efficacemente in tema. Prima (eccetto il preambolo) e ultima non mi colpiscono. _________________ Belle foto. O perlomeno belle idee -> |
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Ettore Perazzetta utente attivo

Iscritto: 24 Dic 2015 Messaggi: 1487
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Inviato: Ven 15 Gen, 2016 9:15 am Oggetto: |
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opisso ha scritto: | ... Insomma detta in maniera più approssimativa ma forse più chiara non ho ben chiaro in testa se sono le parole che accompagnano le immagini o sono le immagini che accompagnano le parole. |
Salve, diciamo che le parole accompagnano le immagini e che le immagini dovrebbero illustrare la sensazione descritta nel testo, sensazione provata al momento delle riprese e, a distanza di tempo, risvegliata dalla stampe. Il lavoro è analogico e al momento non mi son reso conto dei risultati. Mi rendo conto che essendo esperienze strettamente personali l'interpretazione di altri occhi, pur discordando dalla mia, può farmi riflettere sul senso del lavoro esposto. Un saluto. |
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carcat utente attivo

Iscritto: 03 Dic 2013 Messaggi: 8461 Località: Como
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Inviato: Ven 15 Gen, 2016 11:04 am Oggetto: |
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proposta interessante, l'insieme delle singole immagini assumono una certa valenza _________________ Carlo |
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nerofumo utente attivo

Iscritto: 28 Dic 2004 Messaggi: 6887 Località: Satriano (cz)
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Inviato: Ven 15 Gen, 2016 3:00 pm Oggetto: |
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La fotografia dell'abbandono è un tema molto praticato e di relativamente facile realizzazione. Con questa tua proposta è evidente il tentativo di uscire dalla mera documentazione spostando il livello del tutto ad una dimensione di percezione sensoriale più impalpabile ma per questo anche più intrigante. Sono poche però queste foto e alcune incedono sempre sullo stesso soggetto al punto che non sembra neanche un lavoro con ambizioni reportagistiche. _________________ Non mi prenderete mai. |
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Ettore Perazzetta utente attivo

Iscritto: 24 Dic 2015 Messaggi: 1487
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Inviato: Ven 15 Gen, 2016 9:52 pm Oggetto: |
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Salve, questo “lavoro” non ha la pretesa ne la valenza per aspirare al titolo di reportage; visto anche il tipo di approccio che ho con la fotografia, è solo una serie di immagini scattate in un sito che ha assunto determinate caratteristiche solo mentre stavo “vivendolo”. Mi spiego meglio, non sono andato sul posto con un preciso scopo ma una volta sul posto ho “sentito” qualcosa. Tempo dopo il club fotografico ha organizzato una collettiva dal titolo “La zona oscura” e questa è la risposta a quanto richiesto nel preambolo alla mostra qua di seguito, risposta che avevo pronta ancor prima della domanda.
Perchè “La zona oscura”.
Il tema si presta a varie interpretazioni.
Oscuro, inteso come “non vedere”.
Oscuro, la parte non visibile della luce e, tuttavia, parte di essa.
Ed ecco stanze buie, dove le cose sembrano non esserci, pur essendoci, cunicoli dei quali si
intravede la fine, lontana centinaia di metri, ma non le pareti, poste a pochi centimetri da noi.
Oscuro, rappresentato come “non capire”.
Oscuro, mondi paralleli e sconosciuti che ci circondano, ci attraversano, son dentro di noi, in luoghi
ignoti, oltre i confini del nostro sapere razionale. Angeli o Demoni, Luce o Tenebra?
Ecco prendere forma paure e desideri, oppressioni e libertà che coabitano in precario equilibrio
nella nostra, personale, “faccia invisibile della Luna”.
Oscuro, alla stregua di “non considerare”.
Oscuro, il lento declino di una società senza più regole ne certezze.
Si possono rappresentare il lavoro nero, l'economia sommersa, l'illegalità, la povertà e tutto ciò che
fa da contrapposizione alla sfavillante superficialità esposta nelle vetrine dei venditori di illusioni. |
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Alessandro Signore utente attivo

Iscritto: 30 Set 2007 Messaggi: 6225 Località: Lecce
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Inviato: Sab 16 Gen, 2016 9:43 am Oggetto: |
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Convertire le proprie sensazioni in fotografia è una cosa complicata, molto. Ancor di più cercare di trasferirle ad altri. Se poi ci aggiungiamo i testi, si rischia addirittura di portare l'osservatore fuori tema.
Come ti è stato già detto le tue fotografie riprendono un filone molto battuto, quello del fotoreportage di luoghi abbandonati, un genere nel quale bisogna provare in tutti i modi ad essere diretti, stando bene attenti a non cadere nella trappola del "già visto", e purtroppo le tue immagini non mostrano scene particolarmente potenti dal punto di vista comunicativo (per intenderci: non voglio dire che facciano schifo, ma che sono abbastanza ordinarie).
Dal punto di vista dell'editing pratico e della messa in sequenza, mi piace come hai costruito la serie, inserendo sempre nell'immagine successiva un dettaglio riferito alla precedente: questo le lega l'un l'altra dando forza alla narrazione. _________________ “(...) attraverso la luce, ho immaginato prima e reso poi concreto e percepibile, qualcosa che non era visibile e che tuttavia esisteva e che la luce suggeriva, lasciando a me come fotografo, il solo compito di tradurre quel qualcosa”. [G.B.] |
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Ettore Perazzetta utente attivo

Iscritto: 24 Dic 2015 Messaggi: 1487
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Inviato: Sab 16 Gen, 2016 10:21 am Oggetto: |
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Salve, ringrazio e prendo atto delle valutazioni fin qua espresse traendone le mie. Presenterò altre miniserie nate sempre in occasione di collettive alle quali ho partecipato, accompagnate dalla descrizione dell' "intento" e ..., conto sui Vostri interventi. Un saluto. |
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