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San Cataldo: tra sacro e profano

 
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Borntobefast
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MessaggioInviato: Lun 13 Mgg, 2013 9:31 am    Oggetto: San Cataldo: tra sacro e profano Rispondi con citazione

La leggenda narra che Cataldo, di ritorno dalla Terra Santa, si sia imbattuto in una tempesta nei pressi del Golfo di Taranto e abbia fermato l’impeto delle onde gettando in mare il suo anello. In quel punto del Mar Grande, da quel momento, sgorgano sorgenti di acqua dolce.

Placate le divinità marine, il vescovo irlandese procedette all’evangelizzazione dell’entroterra. Qualche secolo dopo i tarantini lo scelsero come patrono della città.

L’otto Maggio hanno inizio i festeggiamenti in onore di San Cataldo: decine di imbarcazioni, yatch e paranze, motoscafi e piccole barche di legno sgomitano in scia della grande nave sulla quale è imbarcata la statua del Santo e, al culmine della cerimonia, viene rinnovata la benedizione ai lavoratori del mare. Fino al dieci Maggio, quando la statua del Santo viene portata in processione verso la città nuova, le strade del borgo antico sono invase da ogni tipo di bancarelle.
La predilezione del Santo patrono di Taranto per i forestieri e la cecità di chi si è occupato della cosa pubblica hanno attratto sulle coste ioniche sfruttatori senza scrupoli, che hanno compromesso l’ambiente e condannato alla disoccupazione migliaia di tarantini, che ora, per guadagnarsi la giornata, si improvvisano paninari o venditori di cianfrusaglie accanto agli ambulanti di professione e ai giostrai.
Un banchetto all’interno della Cattedrale distribuisce il merchandise ufficiale del Santo: è possibile acquistare la riproduzione di Cataldo sotto forma di statua (in diversi formati), spilletta e cartolina.

Vagando per i vicoli dell’isola, tra le vecchie botteghe degli artigiani e i nuovi negozi e locali notturni dei giovani che hanno scelto di investire nel borgo antico, è possibile udire voci dall’accento straniero che timidamente si fanno spazio tra le urla in dialetto locale.

Le celebrazioni in onore di San Cataldo si concludono con i fuochi d’artificio, che nonostante la tradizionale polemica scaturita ai paragoni con lo spettacolo pirotecnico delle precedenti edizioni, tiene con gli occhi rivolti verso l’alto migliaia di persone su entrambe le sponde del canale navigabile.

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Ultima modifica effettuata da Borntobefast il Lun 13 Mgg, 2013 10:30 am, modificato 4 volte in totale
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Borntobefast
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Iscritto: 29 Apr 2009
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MessaggioInviato: Lun 13 Mgg, 2013 10:28 am    Oggetto: Re: San Cataldo: tra sacro e profano Rispondi con citazione

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti.

Ultima modifica effettuata da Borntobefast il Lun 13 Mgg, 2013 10:32 am, modificato 1 volta in totale
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Borntobefast
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Iscritto: 29 Apr 2009
Messaggi: 335
Località: Taranto

MessaggioInviato: Mar 14 Mgg, 2013 4:26 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Nulla? Capisco che l'argomento è piuttosto noioso, ma qualche critica me l'aspettavo... LOL
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nerofumo
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MessaggioInviato: Mar 14 Mgg, 2013 7:23 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

e' un lavoro molto documentativo, di sicuro interesse ma probabilmente manca di personalità. Hai ripreso tutte le fasi salienti dell'evento, anche la luce è ottima e la possibilità di situazioni creative è alta solo che tu l'hai sfruttata poco secondo me.
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S R
bannato


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MessaggioInviato: Mar 14 Mgg, 2013 7:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Come dice giustamente Nerofumo il reportage "manca di personalità" e questo anche perchè le foto scelte sono troppe, tanto da farlo apparire un reportage dispersivo. Secondo me con la metà degli scatti avresti ottenuto di più in termini di attenzione.

Ciao
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vittorione
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Messaggi: 10019
Località: Roma

MessaggioInviato: Mer 15 Mgg, 2013 7:38 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Le osservazioni di nerofumo e di Silvano le condivido appieno. La sequenza si diluisce durante il percorso in una serie di rivoli laterali e giunge al termine con poca energia.
Le immagini in notturna risentono della difficoltà di ripresa data dal divario di luminosità e non tutte quelle riprese alla luce del giorno riescono ad essere davvero interessanti. Dimezzare con criterio il numero è un buon metodo per rafforzare il racconto.
Ciao

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Nessuna "Verità", solo opinioni personali, al massimo spunti di riflessione.
Vittorio
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Borntobefast
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Iscritto: 29 Apr 2009
Messaggi: 335
Località: Taranto

MessaggioInviato: Mer 15 Mgg, 2013 8:36 am    Oggetto: Rispondi con citazione

grazie a tutti per i commenti!
Posso abusare della vostra pazienza e chiedervi quali foto eliminereste dal reportage? Secondo voi può essere una buona idea stravolgere la sequenza e presentarla in un ordine che non sia cronologico?
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nerofumo
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Iscritto: 28 Dic 2004
Messaggi: 6887
Località: Satriano (cz)

MessaggioInviato: Mer 15 Mgg, 2013 1:54 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

L'ordine cronologico è solo un metodo come altri, per niente vincolante. Il modo di presentare le immagini puoi sceglierlo in base a diversi criteri ma devi badare innanzi tutto al numero che non deve essere eccessivo se non in casi realmente eccezionali, quando ti trovi di fronte a foto irripetibili o a tuo parere impareggiabili. Di solito parliamo di foto normali e come nel tuo caso realizzate pure con tanta innocenza e poca malizia per cui si avrà un insieme di foto più solide con altre meno. In questi casi oltre alla sfoltitura serve anche perizia nell'accostare foto dalla scarsa valenza ad altre che possono aiutare a sostenerle. Mentre la presentazione delle singole foto infatti non perdona errori nel reportage succede che le foto buone possono servire da stampella a quelle scarse senza per questo essere fustigati.
Delle tue foto a me piace e non mi piacciono le bancarelle, tutte le altre stanno in mezzo ma tendenti al debole in termini di caratterizzazione.

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