modella a Parigi |
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SONY DSC-HX100V - 9.39mm
1/250s - f/3.5 - 100iso
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modella a Parigi |
di utah972 |
Ven 05 Apr, 2013 5:03 pm |
Viste: 534 |
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Autore |
Messaggio |
utah972 utente

Iscritto: 08 Mgg 2012 Messaggi: 130
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Inviato: Sab 06 Apr, 2013 1:49 pm Oggetto: modella a Parigi |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti |
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Habrahx non più registrato

Iscritto: 11 Set 2005 Messaggi: 8721
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Inviato: Sab 06 Apr, 2013 10:16 pm Oggetto: |
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Non è male, chissà perché ha ricevuto pochi commenti...un difetto però è il taglio basso; mentre l'inclinazione ci poteva anche stare: fa pandan con la modella
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Goldstyles utente

Iscritto: 09 Gen 2005 Messaggi: 381 Località: Sardegna
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Inviato: Sab 06 Apr, 2013 10:31 pm Oggetto: |
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Non mi sembra una foto ben riuscita.
Parlo da principiante ma la vedo senza filo logico, con piedi tagliati delle tizie davanti, con la struttura tutta storta in generale della foto, non so ...
tu cosa volevi comunicare? o quale era la tua idea?
Scusa la crudezza, ma magari è solo la mia poca sensibilità essendo neo usatore di macchine fotografiche  |
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Habrahx non più registrato

Iscritto: 11 Set 2005 Messaggi: 8721
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Inviato: Dom 07 Apr, 2013 6:33 am Oggetto: |
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Solo a titolo diciamo didattico, anzi di modesta didattica, provo ad approfondire il discorso su questa fotografia.
L'immagine contiene alcuni difetti, alcuni recuperabili, come l'esposizione, altri non recuperabili, come il taglio.
Ma una immagine non è fatta solo di tecnica; c'è anche il contenuto, che può essere, usando definizioni frettolose e approssimative, estetico, funzionale e emotivo.
A volte una imagine li contiene tutti e tre, altre volte solo uno, raramente nessuno.
Roland Barthes (La camera chiara) sosteneva che la qualità di una immagine poteva risiedere in ciò che lui chiama studium, che noi definiremo tecnica, e punctus, che potremmo definire contenuto emozionale personale (non generale, attenzione!)
Pertanto mentre lo studium è evidente e generale -più o meno- il punctus può essere più difficile da individuare, e può essere legato al vissuto dell'osservatore.
Osservando una immagine quindi ci si dovrebbe sempre chiedere se questa ha un punctus, ovvero qualcosa che dal punto di vista semantico, narrativo, o grafico, richiama l'attenzione dell'osservatore.
Nell'immagine di Utah a mio avviso il punctus nasce prorpio dall'errore tecnico e dalle posizioni dei soggetti viventi e materiali; questi propongono un gioco di linee cadenti contrapposte: le finestre e la torre Eiffel-la modella e l'osservatrice in piedi, che oltretutto assume la funzione di mira, overo di indirizzo dello sguardo.
Pertanto questo gioco di rimandi, a mio parere naturalmente, rende l'immagine non dico presentabile, ma almeno non banale e degna di studio per olteriori sviluppi.
Giovanni |
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nicokap utente

Iscritto: 17 Ago 2011 Messaggi: 314 Località: Canosa,Bari
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utah972 utente

Iscritto: 08 Mgg 2012 Messaggi: 130
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Inviato: Dom 07 Apr, 2013 8:32 am Oggetto: |
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Ringrazio Giovanni, Goldstyles e nicokap per le preziose indicazioni. Effettivamente sono anche io consapevole dei limiti di questo scatto praticamente rubato al volo, ma credo proprio che si possa imparare meglio dagli errori che dalle conferme, per cui cercherò di fare tesoro dei vostri consigli! |
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Goldstyles utente

Iscritto: 09 Gen 2005 Messaggi: 381 Località: Sardegna
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Inviato: Dom 07 Apr, 2013 10:23 am Oggetto: |
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Grazie per il tuo commento, mi da modo di vederla su altri punti di vista ed è sempre una buona cosa capire il perchè di certe cose siano queste vicine o meno alle proprie idee o conoscenze
Grazie mille
In definitiva è bello anche questo, confrontarsi su linee diverse
Habrahx ha scritto: | Solo a titolo diciamo didattico, anzi di modesta didattica, provo ad approfondire il discorso su questa fotografia.
L'immagine contiene alcuni difetti, alcuni recuperabili, come l'esposizione, altri non recuperabili, come il taglio.
Ma una immagine non è fatta solo di tecnica; c'è anche il contenuto, che può essere, usando definizioni frettolose e approssimative, estetico, funzionale e emotivo.
A volte una imagine li contiene tutti e tre, altre volte solo uno, raramente nessuno.
Roland Barthes (La camera chiara) sosteneva che la qualità di una immagine poteva risiedere in ciò che lui chiama studium, che noi definiremo tecnica, e punctus, che potremmo definire contenuto emozionale personale (non generale, attenzione!)
Pertanto mentre lo studium è evidente e generale -più o meno- il punctus può essere più difficile da individuare, e può essere legato al vissuto dell'osservatore.
Osservando una immagine quindi ci si dovrebbe sempre chiedere se questa ha un punctus, ovvero qualcosa che dal punto di vista semantico, narrativo, o grafico, richiama l'attenzione dell'osservatore.
Nell'immagine di Utah a mio avviso il punctus nasce prorpio dall'errore tecnico e dalle posizioni dei soggetti viventi e materiali; questi propongono un gioco di linee cadenti contrapposte: le finestre e la torre Eiffel-la modella e l'osservatrice in piedi, che oltretutto assume la funzione di mira, overo di indirizzo dello sguardo.
Pertanto questo gioco di rimandi, a mio parere naturalmente, rende l'immagine non dico presentabile, ma almeno non banale e degna di studio per olteriori sviluppi.
Giovanni |
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