in my solitude |
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di huncke |
Dom 25 Nov, 2012 12:45 am |
Viste: 517 |
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huncke utente attivo

Iscritto: 17 Feb 2009 Messaggi: 2841
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Inviato: Dom 25 Nov, 2012 12:47 am Oggetto: in my solitude |
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voigtlander (bessa)
kodak T-Max 400
r9, 5 min
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Filip utente attivo

Iscritto: 14 Lug 2004 Messaggi: 13724 Località: Ronchi dei Legionari (GO)
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Inviato: Dom 25 Nov, 2012 12:40 pm Oggetto: |
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Se fosse la foto di un altro, come la commenteresti?
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huncke utente attivo

Iscritto: 17 Feb 2009 Messaggi: 2841
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Inviato: Dom 25 Nov, 2012 1:55 pm Oggetto: |
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scriverei, ma che bizzarro, perché non c'é un tramonto ?
e mi farebbe pensare...
cos'é tutta sta grana ? e quel pelucco che pende sulla sinistra...
e il titolo poi ? che sembra il verso di una canzone di billie holiday, ma dico un docciatore mica soffre di solitudine ?
ma allora non potrebbe essere un docciatore... cioé siamo su un piano diverso dal reale. surreale forse ?
bha
ci ripasso.
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vittorione utente attivo

Iscritto: 30 Giu 2010 Messaggi: 10019 Località: Roma
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Inviato: Dom 25 Nov, 2012 5:20 pm Oggetto: |
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huncke ha scritto: | scriverei, ma che bizzarro, perché non c'é un tramonto ?
e mi farebbe pensare...
cos'é tutta sta grana ? e quel pelucco che pende sulla sinistra...
e il titolo poi ? che sembra il verso di una canzone di billie holiday, ma dico un docciatore mica soffre di solitudine ?
ma allora non potrebbe essere un docciatore... cioé siamo su un piano diverso dal reale. surreale forse ?
bha
ci ripasso. | In pratica ti risponderesti con delle domande. Come del resto è venuto naturale fare anche a me... ma in tutta sincerità devo dire che non mi sembra di ravvedere alcuna qualità degna di nota in questo scatto.
_________________ Nessuna "Verità", solo opinioni personali, al massimo spunti di riflessione.
Vittorio |
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huncke utente attivo

Iscritto: 17 Feb 2009 Messaggi: 2841
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Inviato: Dom 25 Nov, 2012 5:55 pm Oggetto: |
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vittorioneroma2 ha scritto: | In pratica ti risponderesti con delle domande. Come del resto è venuto naturale fare anche a me... ma in tutta sincerità devo dire che non mi sembra di ravvedere alcuna qualità degna di nota in questo scatto.
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l'idea é semplice il piano é quello surreale, gli oggetti possono parlare, avere dei sentimenti (uomo-raggio), metafora degli stati d'animo umani e detournement.
quello scarto di senso che apre a nuove interpretazioni.
o semplicemente un elogio alla materia della pellicola, con tutta quella grana, e la sporcizia sparsa, la composizione: sembra quasi sudare...
grazie vittorione per il commento
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ilioyumbo utente attivo

Iscritto: 23 Giu 2012 Messaggi: 2684 Località: FC Bari 1908
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Inviato: Dom 25 Nov, 2012 9:07 pm Oggetto: Re: in my solitude |
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huncke ha scritto: | voigtlander (bessa)
kodak T-Max 400
r9, 5 min |
Solo una domanda...anzi due: 1) perchè hai fatto questa foto? 2)perché l'hai postata (soprattutto)?
N.B. Ho già letto le tue risposte a Filip e Vittorio...ma restano valide le mie domande "perplesse".
Ciao
_________________ Ilio |
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matinette bannato

Iscritto: 24 Ago 2012 Messaggi: 465
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Inviato: Dom 25 Nov, 2012 9:57 pm Oggetto: |
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Senza fraintendimenti e con l'intento di ragionare di Fotografia, trovo che questa immagine , come alcune altre già postate su questo sito, e che hanno sempre suscitato incomprensioni, dubbi, fino all' indifferenza totale e persino agli insulti gratuiti, ricalca e prosegue un filone sperimentativo che, genericamnete parlando, quanto meno si distacca visivamente (foto di difficile disgestione) da tutte le altre, comprese quelle surreali e astratte. Io dico che ci si arriva prima o poi a rappresentare, come giustamente afferma Huncke, degli oggetti comuni dotati di forme particolari e che inanimatamnete esistono, fanno parte dell'ambiete in cui si vive, sono fermi e risolvono la loro funzione finchè sono in grado di farlo. Il fatto di riprenderli, isolarli, renderli porotagonisti, creare un alone di preminenza e di simbolo, ed estenarli per rendere effettivo l'intento, non è una novità assoluta, molti sono gli esempi che hanno segnato intere generazioni(penso allle opere di Andy Warhol, per citare uno dei più famosi) ma anche per altro versante, Fontana ( lo scultore). E' stato ed è un paradosso, una tesi sperimentale, un tentativo di rigetto della cosiddetta arte massificata, ripetuta, frammentata per essere ricomposta nuovamente , meccanicamente, però come avviene col riciclo, ad esempio della carta, che è sempre quella, ripulita, brillante, ma sempre la stessa. Una precisa connotazione nasce dalla forma e dal suo "confezionamento" che in questo caso, in simbiosi col titolo, è rappresentata da quegli sfocati-sgranati chiaro scuri e dall'idea espressa, dell' "oggetto animato", un oggetto che rigetta! . Adorno affermava a proposito dell'arte contemporanea che essa è "solo sociale" e non è bella, non deve essere bella, ma complessa, mal messa e non compiacente e deve creare caos e rottura. Chiaramente è un concetto estremo, anche se coerente rispetto al non compiacimento di questioni che riguardano ingiustizie, abusi, violenze, soprusi e via dicendo, e soprattutto rispetto al cambiamento dello status quo nutruito da queste negatività.
Dunque una "estetica del rigetto" o "una estetica del comune, intatta" sopportate da un forte pensiero e scopo.
Ciao, un saluto
Ultima modifica effettuata da matinette il Dom 25 Nov, 2012 10:11 pm, modificato 1 volta in totale |
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huncke utente attivo

Iscritto: 17 Feb 2009 Messaggi: 2841
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Inviato: Dom 25 Nov, 2012 10:05 pm Oggetto: Re: in my solitude |
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ilioyumbo ha scritto: | Solo una domanda...anzi due: 1) perchè hai fatto questa foto? 2)perché l'hai postata (soprattutto)?
N.B. Ho già letto le tue risposte a Filip e Vittorio...ma restano valide le mie domande "perplesse".
Ciao  |
lyo,
stavo a prova' la 'nuova' macchina, cercando di capire come funzionava.
la situazione era un poco critica, kodak 400, interno di casa, t 10, f 5.8.
volevo capire come si comportava. ho sviluppato con r09, 1.25, 5 min, 30 sec di shack, e 3 capovolgimenti per i successivi.
visto che ti é piaciuta quà trovi la serie intera.
http://vanishingitems.wordpress.com/2012/11/25/voigtlander-night-dark-dreams/
oggi mentre andavo a votare, l'ho provato con la luce del sole.
speriamo
grazie per il commento
ciaoo
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ilioyumbo utente attivo

Iscritto: 23 Giu 2012 Messaggi: 2684 Località: FC Bari 1908
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Inviato: Lun 26 Nov, 2012 9:50 am Oggetto: Re: in my solitude |
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huncke ha scritto: | lyo,
stavo a prova' la 'nuova' macchina, cercando di capire come funzionava.
la situazione era un poco critica, kodak 400, interno di casa, t 10, f 5.8.
volevo capire come si comportava. ho sviluppato con r09, 1.25, 5 min, 30 sec di shack, e 3 capovolgimenti per i successivi.
visto che ti é piaciuta quà trovi la serie intera.
http://vanishingitems.wordpress.com/2012/11/25/voigtlander-night-dark-dreams/
oggi mentre andavo a votare, l'ho provato con la luce del sole.
speriamo
grazie per il commento
ciaoo |
c'è un equivoco, evidentemente non mi sono spiegato. Le mie domande (retoriche), nascevano proprio dal fatto che a me la foto non piace affatto, né come soggetto, né come realizzazione e resa tecnica ( voluta o casuale che sia). Ho guardato la serie, ma restano intatte le mie convinzioni e perplessità (per usare un eufemismo). Persino il titolo lo trovo...pretenzioso (ma perché in inglese?).
Magari sbaglio io...
Ciao
_________________ Ilio |
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huncke utente attivo

Iscritto: 17 Feb 2009 Messaggi: 2841
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Inviato: Lun 26 Nov, 2012 11:46 am Oggetto: Re: in my solitude |
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ilioyumbo ha scritto: | c'è un equivoco, evidentemente non mi sono spiegato. Le mie domande (retoriche), nascevano proprio dal fatto che a me la foto non piace affatto, né come soggetto, né come realizzazione e resa tecnica ( voluta o casuale che sia). Ho guardato la serie, ma restano intatte le mie convinzioni e perplessità (per usare un eufemismo). Persino il titolo lo trovo...pretenzioso (ma perché in inglese?).
Magari sbaglio io...
Ciao  |
lo so ilio, ero ironico nello scrivere che ti é piaciuta.
apprezzo il tuo punto di vista.
a presto.
ciaoo
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huncke utente attivo

Iscritto: 17 Feb 2009 Messaggi: 2841
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Inviato: Lun 26 Nov, 2012 11:49 am Oggetto: |
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matinette ha scritto: | Senza fraintendimenti e con l'intento di ragionare di Fotografia, trovo che questa immagine , come alcune altre già postate su questo sito, e che hanno sempre suscitato incomprensioni, dubbi, fino all' indifferenza totale e persino agli insulti gratuiti, ricalca e prosegue un filone sperimentativo che, genericamnete parlando, quanto meno si distacca visivamente (foto di difficile disgestione) da tutte le altre, comprese quelle surreali e astratte. Io dico che ci si arriva prima o poi a rappresentare, come giustamente afferma Huncke, degli oggetti comuni dotati di forme particolari e che inanimatamnete esistono, fanno parte dell'ambiete in cui si vive, sono fermi e risolvono la loro funzione finchè sono in grado di farlo. Il fatto di riprenderli, isolarli, renderli porotagonisti, creare un alone di preminenza e di simbolo, ed estenarli per rendere effettivo l'intento, non è una novità assoluta, molti sono gli esempi che hanno segnato intere generazioni(penso allle opere di Andy Warhol, per citare uno dei più famosi) ma anche per altro versante, Fontana ( lo scultore). E' stato ed è un paradosso, una tesi sperimentale, un tentativo di rigetto della cosiddetta arte massificata, ripetuta, frammentata per essere ricomposta nuovamente , meccanicamente, però come avviene col riciclo, ad esempio della carta, che è sempre quella, ripulita, brillante, ma sempre la stessa. Una precisa connotazione nasce dalla forma e dal suo "confezionamento" che in questo caso, in simbiosi col titolo, è rappresentata da quegli sfocati-sgranati chiaro scuri e dall'idea espressa, dell' "oggetto animato", un oggetto che rigetta! . Adorno affermava a proposito dell'arte contemporanea che essa è "solo sociale" e non è bella, non deve essere bella, ma complessa, mal messa e non compiacente e deve creare caos e rottura. Chiaramente è un concetto estremo, anche se coerente rispetto al non compiacimento di questioni che riguardano ingiustizie, abusi, violenze, soprusi e via dicendo, e soprattutto rispetto al cambiamento dello status quo nutruito da queste negatività.
Dunque una "estetica del rigetto" o "una estetica del comune, intatta" sopportate da un forte pensiero e scopo.
Ciao, un saluto |
grazie matinette per la tua bella analisi, mi piace l'idea dell'arte come 'sociale', non so se in questo caso sia arte, però quello che interessa é il confronto e la discussione, e il gioco di rimandi che crea.
ciaoo
Ultima modifica effettuata da huncke il Lun 26 Nov, 2012 8:34 pm, modificato 1 volta in totale |
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ilioyumbo utente attivo

Iscritto: 23 Giu 2012 Messaggi: 2684 Località: FC Bari 1908
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Inviato: Lun 26 Nov, 2012 1:55 pm Oggetto: Re: in my solitude |
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huncke ha scritto: | lo so ilio, ero ironico nello scrivere che ti é piaciuta.
apprezzo il tuo punto di vista.
a presto.
ciaoo  |
che str.. sciocco, mò manco l'ironia capisco! Mannaggia L'avessi capito mi sarei risparmiato di sorbirmi l'intera serie!
Alla prossima
Ciao
_________________ Ilio |
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huncke utente attivo

Iscritto: 17 Feb 2009 Messaggi: 2841
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Inviato: Lun 26 Nov, 2012 1:56 pm Oggetto: Re: in my solitude |
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ilioyumbo ha scritto: | che str.. sciocco, mò manco l'ironia capisco! Mannaggia L'avessi capito mi sarei risparmiato di sorbirmi l'intera serie!
Alla prossima
Ciao |
L'ho fatto apposta
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Webmin utente attivo

Iscritto: 16 Ott 2006 Messaggi: 28048 Località: Militello in Val di Catania
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matinette bannato

Iscritto: 24 Ago 2012 Messaggi: 465
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Inviato: Lun 26 Nov, 2012 2:29 pm Oggetto: |
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Webmin ha scritto: | ... fotografare, scrivere con la luce e trasmettere eventualmente un messaggio, sia esso implicito o criptico, ma in ogni caso rivolto ad un destinatario: altre forme di spinte artistiche, giova rappresentarlo, prendono solo spunto dal mezzo tecnico per approdare ad esiti che di fotografico hanno ben poco, per collocarsi in zone più prossime alla grafica o alla pittura in cui non si restituisce la realtà, ma una visione libera e personale e dunque a beneficio di solo di se stessi.
... in parte se ne era già di recente parlato quì:
http://www.photo4u.it/viewtopic.php?t=512631
Mario |
Non può essere assoluta la tua affermazione, anzi direi che non sia vera! La produzione artistica, quella importante, ma anche quella meno, e sempre che non sia studiata a tavolino per scopi che esulano dal bisogno e necessità interiori, è generalmente fatta per se stessi, per un istinto personale, per una impellenza privata unica e non ripetibile. I destinatari di questa produzione, "si creeranno in post" e non è detto che ciò accada sempre.
Ciao
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Webmin utente attivo

Iscritto: 16 Ott 2006 Messaggi: 28048 Località: Militello in Val di Catania
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Inviato: Lun 26 Nov, 2012 8:21 pm Oggetto: |
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matinette ha scritto: | Non può essere assoluta la tua affermazione, anzi direi che non sia vera! La produzione artistica, quella importante, ma anche quella meno, e sempre che non sia studiata a tavolino per scopi che esulano dal bisogno e necessità interiori, è generalmente fatta per se stessi, per un istinto personale, per una impellenza privata unica e non ripetibile. I destinatari di questa produzione, "si creeranno in post" e non è detto che ciò accada sempre.
Ciao |
... non eccedere nei sofismi. Un conto sono i dati concreti su quali ci si può confrontare per trovare un punto d'incontro, un altro conto sono le espressioni artistiche, che per l'appunto vengono riconosciute tali sempre a posteriori, partendo sempre dal grado di dissidio rispetto la realtà provato dall'autore.
Per quanto sopra non e' non vera la mia affermazione, ma piuttosto su di un piano diverso la tua replica, che per quanto sopra appare fuori tema, tendendo ancora una volta, non potendo fare altrimenti, a spostare il confronto su contesti più ampi di quello fotografico, che quindi rispondo a regole ed impianti critici diversi da quello su cui solitamente ci confrontiamo.
Fotografia e' sintesi d'artigianalità e spirito espressivo non mero sfogo sperimentale rivolto alla ricerca di espressioni solo a posteriori "eventualmente" riconosciute come artistiche.
Il vero artista e' tale solo quanto interiorizzate, e quindi assimilate, le regole del contesto espressivo a lui congeniale, le stravolge per un moto di rivoluzione, istintiva o razionale, il cui esito non e' la casualità ma l'innovazione.
_________________ Mario Lisi
"Le interviste di photo4u.it! - Mario Lisi "Webmin" - "Catania in chiaroscuro" - "Street Photography in the World - The Book" - "THE STREET PHOTOGRAPHER BOOK" - "PicsArtist of the Month 12/2014" - "B&W" - "Colors" "Un viaggio nella terra dell'arte e dei sapori" |
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huncke utente attivo

Iscritto: 17 Feb 2009 Messaggi: 2841
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Inviato: Lun 26 Nov, 2012 9:01 pm Oggetto: |
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Webmin ha scritto: | ... fotografare, scrivere con la luce e trasmettere eventualmente un messaggio, sia esso implicito o criptico, ma in ogni caso rivolto ad un destinatario: altre forme di spinte artistiche, giova rappresentarlo, prendono solo spunto dal mezzo tecnico per approdare ad esiti che di fotografico hanno ben poco, per collocarsi in zone più prossime alla grafica o alla pittura in cui non si restituisce la realtà, ma una visione libera e personale e dunque a beneficio di solo di se stessi.
... in parte se ne era già di recente parlato quì:
http://www.photo4u.it/viewtopic.php?t=512631
Mario |
come giustamente hai scritto fotografare é scrivere con la luce, questo non vuol dire solo documentare la realtà, ma anche attraversarla e costruirla con la fotografia, non limitando la composizione solo alla foto ricordo, ma rendendola anche strumento di ricerca. E' da relativamente poco che la fotografia é stata riconosciuta come arte, avendo spazio nei musei, affrancandosi, dal ruolo di ancella povera, avente funzione di documentare.
La rappresentazione che si stacca dalla realtà, crea un luogo in cui poterla interrogare.
Mario, ho capito il tuo punto di vista, grazie per il thread.
ciaoo
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matinette bannato

Iscritto: 24 Ago 2012 Messaggi: 465
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Inviato: Lun 26 Nov, 2012 9:35 pm Oggetto: |
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Webmin ha scritto: | ... non eccedere nei sofismi. Un conto sono i dati concreti su quali ci si può confrontare per trovare un punto d'incontro, un altro conto sono le espressioni artistiche, che per l'appunto vengono riconosciute tali sempre a posteriori, partendo sempre dal grado di dissidio rispetto la realtà provato dall'autore.
Per quanto sopra non e' non vera la mia affermazione, ma piuttosto su di un piano diverso la tua replica, che per quanto sopra appare fuori tema, tendendo ancora una volta, non potendo fare altrimenti, a spostare il confronto su contesti più ampi di quello fotografico, che quindi rispondo a regole ed impianti critici diversi da quello su cui solitamente ci confrontiamo.
Fotografia e' sintesi d'artigianalità e spirito espressivo non mero sfogo sperimentale rivolto alla ricerca di espressioni solo a posteriori "eventualmente" riconosciute come artistiche.
Il vero artista e' tale solo quanto interiorizzate, e quindi assimilate, le regole del contesto espressivo a lui congeniale, le stravolge per un moto di rivoluzione, istintiva o razionale, il cui esito non e' la casualità ma l'innovazione. |
La questione di fondo è che abbiamo delle valutazioni differenti sulla funzione della Fotografia in se, e rispetto alle altre forme di rappresentazione. Io credo che la funzione e lo scopo dell'una e delle altre, siano esattamente gli stessi. Restando a quello che hai affermato, perchè la scultura cosa è se non..... "sintesi d'artigianalità e spirito espressivo"..... ma la forma e il modo connotano i singoli interventi.
Chi può negare interventi sperimentali e pioneristici in tutte queste manifestazioni, compresa la Fotografia? Chi ha stabilito che la Fotografia deve mostrare sempre la realtà esatta e chi è ancora convinto che quello che esce "crudo" dalla camera sia la realtà esatta?
La Fotografia non ha peculiarità, da questo punto di vista, che altre arti non hanno.
Ciao, un saluto
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Habrahx non più registrato

Iscritto: 11 Set 2005 Messaggi: 8721
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Inviato: Mar 27 Nov, 2012 8:37 pm Oggetto: |
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"La fotografia serve per pensare" Non so chi ha detto questo, né tantomeno se qualcuno lo abbia mai detto.
Però questa frase, anche se fosse stata generata da uno sciocco, io, ha un forte contenuto di verità.
Tutti giudichiamo la fotografia, spesso smarrendoci nei vari e soliti parametri valutativi: messa a fuoco, esposizione colore ecc. dimenticando che la fotografia è un atto espressivo che avviene non tanto in chi la produce, ma in chi la osserva.
In sostanza giudicando una fotografia giudichiamo e, soprattutto, valutiamo il mondo concettuale in cui si colloca il nostro vedere e le graduatorie valutative di questo modo di vedere, se si volessero fare, sarebbero a mio parere, pura illusione.
Cosa pensiamo di questa fotografia?
Giovanni
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frank66 utente attivo

Iscritto: 11 Dic 2006 Messaggi: 5726 Località: Milano
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Inviato: Mar 27 Nov, 2012 11:07 pm Oggetto: |
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Habrahx ha scritto: | "La fotografia serve per pensare" (...) | Un libro, un quadro, una canzone, una poesia, un film, etc..... di qualsiasi espressione della comunicazione si puó dire che serva per pensare. Sinceramente mi sembra un concetto tautologico che nulla aggiunge alla valutazione dello scatto in oggetto. Tutto serve per pensare, benissimo, ma non esistono forse buoni e cattivi libri, belle e brutte canzoni, poesie insignificanti e poesie profonde, film di valore e pellicole spazzatura? La foto della doccia mi fa pensare, e allora? E’ per questo una foto valida?
_________________ Franco
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