decomposizione

Mario Aliberti · bannato Iscritto: 24 Mar 2012 Messaggi: 859

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti

vLuca · utente attivo Iscritto: 17 Gen 2009 Messaggi: 11942

Linee e triangoli.
Interessante. Ottima la disposizione all'interno dell'area dell'immagine.

antonio todoverto · Inviato: Lun 23 Apr, 2012 8:56 am Oggetto:

Mario Aliberti · bannato Iscritto: 24 Mar 2012 Messaggi: 859

Grazie a Luca e Antonio per gli apprezzamenti, graditi.
Il titolo è appropriato per quello che ho voluto rappresentare, chiaramente la visione dei triangoli vari, c'è, ed è evidente ma non era questo che volevo evidenziare. La de-composizione presuppone una composizione "integra" e leggibile che perde la sua forma originaria per manifestarsi in altro. Questa rappresenta, come esempio, quello che in genere avviene normalmente nell'ambito della percezione legata alla elaborazione cerebrale e poi mediata all'esterno con il mezzo di espressione prescelto (foto, pittura, scultura, musica, cinema etc.etc.) In questo caso l'immagine rappresenta il "processo", il percorso tipico e manipolato della rappresentazione dell'esistente.
Ciao, grazie ancora per l'attenzione.
mario

vittorione · Inviato: Mar 24 Apr, 2012 8:06 am Oggetto:

Ho riflettuto prima di accingermi a scrivere questo commento per decidere se (dopo aver osservato, letto, cercato di capire ed infine convintamente "non apprezzato") non fosse il caso di lasciar correre oppure se mi andava di accollarmi la fatica e le conseguenze di un commento. Purtroppo ho optato per la seconda possibilità… Rolling Eyes

Io in tutta onestà davvero non vedo quali siano le qualità non dico neanche "fotografiche", ma visive, grafiche, comunicative, emozionali, significative o qualunque altra cosa si voglia, di questo lavoro. E poi ho letto e riletto le motivazioni dell’autore, e... con tutta la buona volontà… la mia opinione è (ancora una volta) che tante teorizzazioni non abbiano niente a cui concretamente aderire, non trovino nessuna relazione di parentela con l’opera a cui si riferiscono. Così si spaccia l’idea (che personalmente non condivido affatto) che non abbia importanza su quale piatto venga servita qualsiasi astrazione purché questa appaia sufficientemente elaborata. Prendo nota, seppure con una certa perplessità, del fatto che i commenti precedenti sono ammirati… Io per parte mia sono di altro avviso.
Un saluto, Vittorio.

Mario Aliberti · bannato Iscritto: 24 Mar 2012 Messaggi: 859

Ciao Vittorio, forse ti ha distolto la prima impressione, ma se leggi attentamente e rapporti la lettura all’immagine, forse troverai una logica, perché se Tu dici ……..“Così si spaccia l’idea (che personalmente non condivido affatto) che non abbia importanza su quale piatto venga servita qualsiasi astrazione purché questa appaia sufficientemente elaborata……..significa che mi sono espresso male e che non si è capito che quella immagine, e l’ho detto, è un esemplificazione del processo di percezione tipico mediante il quale si arriva all’esternazione dell’esistente ( in sintesi).
D’altronde non sono cose che mi sono inventato o che ho buttato lì tanto per fare il bellino. Baste dare una occhiata ad autori come Albers, Arnheim, Gombrich, Hochberg , Black, Kandinsky, Klee e lo stesso Adorno, per rendersi conto quale era lo scopo della foto. Su Arnheim ho postato ultimamente addirittura una foto “family : una confutazione di Arnheim” dove l’oggetto della discussione era simile, ma in più e dove , con tutti miei infiniti limiti, avevo cercato di confutare-integrare il Suo pensiero sul concetto di opera d’arte aggiungendo il dato della mera elaborazione tecnica alla interazione di quelli della visione (percezione) e del pensiero (elaborazione cerebrale).
Infine se per Te diventa ogni volta una fatica commentare una mia foto e fare valutazione di opportunità di commento, e decidere di intervenire o meno, “purtroppo”………. puoi anche lasciar correre, non è e non deve essere un dovere (come sempre ho sostenuto) ,ma un impulso e una esigenza interiore, libera e destrutturata.
Ciao Vittorio, un saluto
mario