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		| Autore | 
		Messaggio | 
	 
	
		Mario Aliberti bannato
  
  Iscritto: 24 Mar 2012 Messaggi: 859
 
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				 Inviato: Ven 13 Apr, 2012 11:08 pm    Oggetto: family - una confutazione di Arnheim - | 
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				Suggerimenti e critiche sempre ben accetti _________________ già registrato come albatros123 | 
			 
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		gigiboxmail utente attivo
  
  Iscritto: 01 Set 2006 Messaggi: 581 Località: Verona
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				 Inviato: Sab 14 Apr, 2012 12:47 pm    Oggetto:  | 
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				Non riesco a cogliere il messaggio che vuoi dare con questo scatto che tuttavia non mi permette di smettere di guardarlo. _________________ Una foto non scattata, è un ricordo che non c'è..
 
 
 IL MIO FLICKR  | 
			 
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		Mario Aliberti bannato
  
  Iscritto: 24 Mar 2012 Messaggi: 859
 
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				 Inviato: Sab 14 Apr, 2012 7:36 pm    Oggetto:  | 
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				 	  | gigiboxmail ha scritto: | 	 		  | Non riesco a cogliere il messaggio che vuoi dare con questo scatto che tuttavia non mi permette di smettere di guardarlo. | 	  
 
Grazie Gigi, felice di  averti procurato tale sensazione e con la Tua affermazione spieghi in parte l'idea alla base della foto. L'approccio alla immagine, il perchè una foto piaccia o non piaccia, il più delle volte, è un dato "misterioso" non spiegabile matematicamente: sono attratto e non sono attratto senza soffermarti sul perchè veramente ti attiri o meno quella immagine. 
 
 
Rudolf Arnheim, tra moltissimo altro, cercò di spiegare "matematicamente" il perchè di questa "attrazione "visiva" verso una immagine fissa o in movimento, e il perchè del "rigetto" o dell'allontanamento rispetto ad un' altra . Questo in estrema, estremissima sintesi, meglio documentarsi e "perdere un po' di tempo" su questo grande studioso,  storico dell'arte e psicologo. 
 
 
Venendo al tema specifico della foto, 
 
 
Arnheim sosteneva che ..."L'opera d'arte è un mutuo gioco tra visione e pensiero. La singolarità dell'esistenza particolare e la generalità dei tipi si uniscono in un'unica immagine. II concetto e il percetto, ciascuno animando ed illuminando l'altro, si rivelano come i due aspetti di un'unica e medesima esperienza"........
 
 
 
Con questa foto ho voluto, pudicamente, con assoluta apertura mentale, riconoscendo di non essere nemmeno un'infinitesima parte del genio di Arnheim,  "confutare" e nel contempo, "aggiornare"  la sua definizione, sostenendo che.......L'opera d'arte è un mutuo gioco tra visione,  pensiero ed elaborazione tecnica.
 
La singolarità dell'esistenza particolare,  la generalità dei tipi e l’elaborato, si uniscono in un'unica immagine. II concetto, il percetto e la mera tecnica di elaborazione, ognuno animandosi e illuminandosi reciprocamente, si rivelano come i tre aspetti di un'unica e medesima esperienza.........
 
 
C'è voluto un po' di coraggio...ma ormai l'ho detta!!
 
Ciao, grazie
 
mario _________________ già registrato come albatros123 | 
			 
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