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Emarginazione
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Emarginazione
Emarginazione
Olympus E-620 - 150mm
1/640s - f/6.3 - 200iso
Emarginazione
di Domenico63
Gio 01 Mar, 2012 8:25 pm
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Domenico63
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Iscritto: 28 Gen 2007
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Località: Busto Arsizio

MessaggioInviato: Gio 01 Mar, 2012 9:07 pm    Oggetto: Emarginazione Rispondi con citazione

L'emarginazione, purtroppo, è una compagna inseparabile della nostra società e come tale determina l'esclusione di qualcuno dalla comunità, perché non corrispondente ai modelli morali e sociali prevalenti.

" Dai diamanti non nasce niente / dal letame nascono i fior " F. De Andrè

Come sempre ogni vostro commento è sempre gradito Smile



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huncke
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MessaggioInviato: Gio 01 Mar, 2012 9:45 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

le trovo tutte piuttosto interessanti, non voglio soffermarmi sulla serie, perché sono rimasto favorevolmente colpito dalla prima.
al di la del titolo, che per i miei gusti é troppo esplicito, la trovo veramente ben composta, piena di elementi che si richiamano rimbalzando: la carne inanzitutto al colore della pelle che il b/n gioca a sottolineare. C'é un treno di carne bianca satolla e opulenta in fila, in una fila generazionale a decrescere con l'età, con tutto la simbologia che comporta che fa quasi retorica, se contrapposto al ragazzo asciutto con la pelle nera seduto da solo con lo sguardo quasi rivolto verso le nostre dita. Ci sono quattro canne da pesca con le lenze che si richiamano come un pattern sociale, mentre il ragazzo con la mano destra mantiene solo un retino quasi per le farfalle: ma che ci fa ?
in lontananza dove c'é più mare una grossa barca forse un Yacht (mi piace pensare così), staccato dalla terra, ancora più inarrivabile nella scala sociale.
Ecco questa foto mi ricorda certe marine di martin parr, e mi ricorda che tutti ma proprio tutti siamo un po flaccidi.
ciaoo Smile
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tafy
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MessaggioInviato: Gio 01 Mar, 2012 11:45 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Un reportage forte.
Chi mi conosce sa che non amo commentare le foto con clochard per rispetto solo per rispetto verso l'uomo e nient'altro, ma questi tuoi scatti sono per un verso delicati nei confronti dei soggetti ma per l'altro sono un forte pugno nello stomaco nei nostri confronti.
Non mi soffermo su stile, composizione, errori, ma come uomo ed in quanto tale ti dico GRAZIE!
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Sergjei
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MessaggioInviato: Ven 02 Mar, 2012 12:51 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Trovo molto equilibrio nei tuoi scatti con un messaggio chiaro ed esplicito che l'uso sapiente del b/n esalta e trasmette.
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Claudio R.
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MessaggioInviato: Ven 02 Mar, 2012 7:13 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Le foto le trovo scollegate fra di loro e non ci vedo (e leggo) emarginazione,
è solo una tua licenza ''poetica'' per dar effetto a foto rubate da una notevole distanza..

La foto di copertina, per chi come me vive in una città di mare è una ripresa normalissima, che si può scattare da giugno a settembre, stando tranquillamente sotto l'ombrellone, gruppetti di bagnanti che passeggiano avanti e indietro lungo la spiaggia, creando dei piccoli assembramenti in prossimità dei scogli, messi li per evitare l'erosione della spiaggia, e dove molti utilizzano quegli appostamenti per pescare,
perdonami ma fotografare un ragazzo di colore in costume con tanto di retino in mano e titolarla emarginazione, lo trovo forviante dalla realtà delle cose.

Idem quello di riprendere a sua insaputa una signora seduta per cose sue e ''decidere'' che la sua corporatura sia un motivo di emarginazione..ho degli amici con quel problema e posso assicurarti che la definizione ''emarginato'' non rientra nei loro pensieri, se la signora ha una sua storia da questa fotografia io non riesco a leggerla..

Un signore anziano ben vestito, che usufruisce di un deambulatore a quattro ruote con freni e cestino porta oggetti, per la sua sicurezza fisica e per un aiuto personale, non può e non deve essere presentato come un emarginato..

Tralascio la foto fatta a uno che dorme per strada, ubriaco? Straniero? Drogato? Povero? O per sua libera scelta? La definizione emarginato anche in questo caso è molto discutibile

Ma escludiamo il titolo e l'incipit del tuo lavoro, che trovo personalmente sbagliato, cosa rimane? Come possono convivere queste immagini? E poi perché devono convivere insieme? Secondo me, potrebbero aver senso, se inserite in un lavoro più selettivo tipo:

fotografando un giorno in spiaggia
fotografando un giorno in piazza
fotografando un giorno per le vie del centro

ecco all'interno di un lavoro più ampio e articolato, queste istantanee urbane potrebbero acquistare più valore rappresentativo del luogo e della gente che la vive e contribuire a un racconto visivo..

Solo perché chiedi un parere..
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tafy
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Messaggi: 7371
Località: Bolzano Vicentino

MessaggioInviato: Ven 02 Mar, 2012 8:13 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Caro Claudio questa volta non mi trovo completamente d'accordo con te. Probabilmente il titolo del reportage è sbagliato ma solo dal punto di vista descrittivo, che mi dici se invece di emarginazione l'avesse chiamato indifferenza? Credo che cambierebbe molto nel modo di guardarle. L'emarginaziole e l'indifferenza sono concetti simili ma non sinonimi.
La prima si verifica prevalentemente sulle persone forestiere in genere extracomunitari, la seconda su tutti senza distinzione di ceti.
Ecco quindi un legame non tanto sottile per le foto.
Ed è sotto questo aspetto che mi hanno colpito e fatto riflettere.
Un caro saluto a te e all'autore, Antonio.
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dontimoteo
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MessaggioInviato: Ven 02 Mar, 2012 9:04 am    Oggetto: Rispondi con citazione

foto che personalmente non mi dicono niente, viste e riviste 1000 volte
l'emarginazione è una "condizione sociale", per scelta o per obbligo, in queste foto si vedono solo persone estrapolate, appunto, dal loro contesto sociale senza descrivere l'ambiente dove vivono e niente della loro vita. Non cìè niente di drammatico o di sconveniente in queste foto. Non c'è niente che possa rendrti partecipe di un dramma o di un disagio (uso queste parole, perchè se parto dal titolo, emarginazione). Secondo me pensare di fare un "reportage" su un tema così complesso, ma soprattutto così sensibile, bisogna avere di conseguenza una sensibilità interiore ed una ricerca dell'immagine che non trovo in queste foto
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Domenico63
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MessaggioInviato: Ven 02 Mar, 2012 9:12 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Innanzitutto un ringraziamento a tutti per il commento lasciato.

Poi a Claudio, senza alcuna intenzione polemica Wink , preciso quanto segue.

Le immagini che ho proposto mi trasmettono una pesante tristezza mista a rabbia.

La prima in particolare, ma anche la seconda e la quarta immagine, sono rimaste nel cassetto qualche tempo, perchè non mi sentivo pronto a condividerle.

Il primo scatto, riprende un attimo di una lunga e fastidiosa scena (diversi minuti) di un via vai di bagnati sugli scogli, che hanno mantenuto una "distanza di sicurezza" da lui; lo scatto, visto successivamente, fatta salva la cellulite delle signore (che potrebbe avere anche altra lettura simbolica), mi colpisce anche perchè di tutte le persone riprese, solo il suo viso è distinguibile e mi trasemtte tutto il disagio provato in quel frangente.

Il secondo riguarda una signora, purtroppo molto poco presente a se stessa, che è stata seduta fissando davanti a se a lungo, tanto che (ero con la mia famiglia ed altri amici), pensando stesse male, mi sono avvicinato ed le ho fatto un paio di domande, che non hanno ricevuto risposta. Poco dopo si è alzata ed è andata via.

Il terzo scatto riferisce ad un clochard (almeno io l'ho inteso come tale) ritratto in zona navigli; per quanto mi riguarda, il concetto di emarginazione sociale mi pare centrato.
p.s. non vedo un deambulatore a quattro ruote con freni e cestino porta oggetti .... mi pare (ma posso sbagliare) l'adattamento di un'attrezzatira con altre finalità allo scopo di "deambulatore"...

Il quarto scatto, riferisce ad un senza tetto, purtroppo anche alcolizzato, (saltuariamente scambio con lui qualche parola) che attende l'apertura della mensa del convento dei Frati Francescani che si trova di fianco alla mia casa. Il mio intento era solo quello di testimoniare la situazione, purtroppo drammatica di questa persona.

Il quinto scatto, per il mio personale intento, chiude la serie con un'assenza, a simboleggiare l'indifferenza che di fatto rende "invisibili" molte persone in difficoltà.

Detto questo, grazie per la franchezza, però è lontano da me il solo pensiero di voler sfruttare le situazioni che ho ritratto.
Mi dispiace che ti sia passato un messaggio differente, anzi non ti sia per nulla passato, quello che invece avrei voluto trasmetterti.

Per concludere, forse avrei dovuto apporre una descrizione ad ogni immagine; anche se la necessità o meno del testo, trova sempre pareri discordi.

In questo caso, ho scelto di non apporre lunghe didascalie limitandomi a poche righe introduttive, affidandomi alla interpretazione delle immagini che ritenevo ( forse erroneamente) adeguatamente simboliche.

Probabilmente, avrei povuto inserire nelle righe introduttive, anche riferimenti alle mie emozioni.
Ma col senno di poi.....

ciao a tutti
Domenico

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dontimoteo
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Iscritto: 20 Set 2009
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MessaggioInviato: Ven 02 Mar, 2012 9:21 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Domenico, tutto bello quello che hai scritto, ma queste situazioni descritte sono nella tua testa mentre le immagini che hai postato non dicono niente di tutto questo
mettere in fotografia i pensieri che tu ti sei fatto nella tua testa a seguito anche di quello che hai visto, non è solo fare una foto addiritura da lontano, ma proprio per la complessità della situazioni, riuscire a realizzare una foto che possa esprimere tutto quello che dici, richiede tempo e coinvolgimento
Ecco, mi sembra che tu sia stato coinvolto "concettualmente" ma non fotograficamente
questo è il mio parere e spero che non ti offenda
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Mario Zacchi
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Messaggi: 6655

MessaggioInviato: Ven 02 Mar, 2012 9:23 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Il problema è che si tratta di un tema molto difficile da trattare senza cadere nell’ uso facile di un linguaggio retorico che per certi versi sembra l‘ unico possibile. L’ approccio scelto dal nostro amico unisce abbastanza bene le foto tra loro, ma cade inesorabilmente proprio su questo punto: l‘ essere molto retorico. Non significa che le foto sono brutte o sono fatte male; significa solo che affrontano il tema, una per una e anche tutte insieme, attraverso una serie di luoghi comuni figurativi (visto che si tratta di fotografia). Queste foto sono l’ equivalente di “non ci sono più le mezze stagioni”. Tutti sappiamo cosa vuol dire e il detto è efficacissimo. Ma tutti la riteniamo anche una “frase fatta” con tutto ciò che questo significa. La critica, quindi, va intesa da fotografi, non da cittadini. Cioè va intesa come rivolta a persone che hanno l‘ ambizione di proporre una visione personale, possibilmente innovativa.
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gparrac
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MessaggioInviato: Ven 02 Mar, 2012 10:39 am    Oggetto: Rispondi con citazione

tafy ha scritto:
(...)che mi dici se invece di emarginazione l'avesse chiamato indifferenza? (...)


A mio avviso ancora peggio ... molto peggio.

Ho cercato di rileggere le immagini, poi anche i commenti.
Molto buone a mio avviso le immagini ... sul tecnicamente buone mi sembra non ci sia troppo da discutere.

Paradossalmente mi trovo a poter condividere tutti i commenti precedenti ed il paradosso sta oprio nel fatto che alcuni sono di segno opposto.

Non è certo il tipo di fotografia che prediligo, spesso queste foto mi danno un fastidio quasi fisico. In questo caso però non avverto questo fastidio emotivamente, qui è un fatto più che altro razionale, un'idea che ammetto precostituita.
Le parole dell'autore mi convincono che l'approccio è corretto, le fotografie ... un po' meno.

Forse scrivere un commento per spiegare che non so che commento scrivere non è il massimo.
Ma le cose stanno così.

Un saluto. Smile

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Domenico63
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Iscritto: 28 Gen 2007
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Località: Busto Arsizio

MessaggioInviato: Ven 02 Mar, 2012 11:18 am    Oggetto: Rispondi con citazione

dontimoteo ha scritto:
Domenico, tutto bello quello che hai scritto, ma queste situazioni descritte sono nella tua testa mentre le immagini che hai postato non dicono niente di tutto questo
mettere in fotografia i pensieri che tu ti sei fatto nella tua testa a seguito anche di quello che hai visto, non è solo fare una foto addiritura da lontano, ma proprio per la complessità della situazioni, riuscire a realizzare una foto che possa esprimere tutto quello che dici, richiede tempo e coinvolgimento
Ecco, mi sembra che tu sia stato coinvolto "concettualmente" ma non fotograficamente
questo è il mio parere e spero che non ti offenda


Innanzitutto non ti preoccupare, non mi offendo Smile

Personalmente, trovo perfettamente naturale che ognuno di noi elabori le immagini che osserva ( non solo fotografiche ) attraverso il "suo" mondo.
La medesima situazione può ( e deve ) essere interpretata in modo differente da ogni osservatore.

E' l'essenza della fotografia.

Io raccolgo, con il mio personale modo di registrare ( che può certamente non essere condiviso ), una situazione e la offro all'osservatore; posso generare in lui le mie medesime sensazioni oppure quelle opposte; certamente dipende in parte da aspetti " tecnici" delle singole immagini, ma molto anche dipende da lui.

Mario Zacchi ha scritto:
Il problema è che si tratta di un tema molto difficile da trattare senza cadere nell’ uso facile di un linguaggio retorico che per certi versi sembra l‘ unico possibile. L’ approccio scelto dal nostro amico unisce abbastanza bene le foto tra loro, ma cade inesorabilmente proprio su questo punto: l‘ essere molto retorico. Non significa che le foto sono brutte o sono fatte male; significa solo che affrontano il tema, una per una e anche tutte insieme, attraverso una serie di luoghi comuni figurativi (visto che si tratta di fotografia). Queste foto sono l’ equivalente di “non ci sono più le mezze stagioni”. Tutti sappiamo cosa vuol dire e il detto è efficacissimo. Ma tutti la riteniamo anche una “frase fatta” con tutto ciò che questo significa. La critica, quindi, va intesa da fotografi, non da cittadini. Cioè va intesa come rivolta a persone che hanno l‘ ambizione di proporre una visione personale, possibilmente innovativa.


La retorica in fotografia è presente molto spesso, ed in questo caso posso essere d'accordo con Mario in merito al concetto che alcune di queste immagini possano essere considerate degli "stereotipi".
Ed in questo aspetto probabilmente difettano.
Non era certamente mia intenzione, essere "innovativo", in questo frangente; ho "solo" registrato alcune realtà che mi hanno colpito e le ho proposte in una serie.

gparrac ha scritto:
A mio avviso ancora peggio ... molto peggio.

Ho cercato di rileggere le immagini, poi anche i commenti.
Molto buone a mio avviso le immagini ... sul tecnicamente buone mi sembra non ci sia troppo da discutere.

Paradossalmente mi trovo a poter condividere tutti i commenti precedenti ed il paradosso sta oprio nel fatto che alcuni sono di segno opposto.

Non è certo il tipo di fotografia che prediligo, spesso queste foto mi danno un fastidio quasi fisico. In questo caso però non avverto questo fastidio emotivamente, qui è un fatto più che altro razionale, un'idea che ammetto precostituita.
Le parole dell'autore mi convincono che l'approccio è corretto, le fotografie ... un po' meno.

Forse scrivere un commento per spiegare che non so che commento scrivere non è il massimo.
Ma le cose stanno così.

Un saluto. Smile


Non mi pare di aver scritto che non ho riportato commenti descrittivi delle immagini perché non avevo idea del testo da apporre.
Ho scelto di affidandomi alla interpretazione delle immagini che ritenevo (a questo punto forse erroneamente) adeguatamente simboliche.
Certamente non ti arrivano quindi, nel tuo caso, non lo sono a sufficienza.

Un saluto a tutti ed un ringraziamento per i commenti Wink

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gparrac
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MessaggioInviato: Ven 02 Mar, 2012 11:46 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Domenico63 ha scritto:
(...)Ho scelto di affidandomi alla interpretazione delle immagini che ritenevo (a questo punto forse erroneamente) adeguatamente simboliche.
Certamente non ti arrivano quindi, nel tuo caso, non lo sono a sufficienza.(...)


Può essere un limite di chi osserva le fotografie, non dell'autore.

Ed in questo caso potrebbe anche essere un mio limite.

Chi guarda una fotografia è sempre condizionato dal suo substrato culturale e dai suoi preconcetti, non faccio certo io eccezione.
Non ho difficoltà ad ammettere di essere un po' prevenuto.
Resta comunque il fatto che sulla tua serie di immagini non ho certo scritto quello che scriverei (e non lo faccio per vari motivi) su altre nello stesso filone (ma evidentemente diverse).

Un saluto Smile

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Sisto Perina
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Iscritto: 16 Giu 2007
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MessaggioInviato: Ven 02 Mar, 2012 11:50 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Innanzitutto mi complimento con tutti gli intervenuti per come si sta svolgendo questo scambio di opinioni...
Civilmente e nel rispetto del pensiero altrui...
L'autore scrive, in risposta a Claudio:
Citazione:
Detto questo, grazie per la franchezza, però è lontano da me il solo pensiero di voler sfruttare le situazioni che ho ritratto.

Credo di parlare a nome di Claudio dicendoti che lungi da noi l'aver pensato a questo...
Se tu hai proposto questo reportage significa che ogni singolo scatto ti ha portato delle sensazioni accomunate dal titolo dato...
Dagli interventi a seguire alcuni utenti concordano con il tuo punto di vista, altri meno...e da ciò è nato questo scambio di opinioni molto interessante...
Certo l'argomento è trito e ritrito e Mario Zacchi, nel suo commento, ha spiegato molto bene la difficoltà della tematica.
Da gparrac la prova che la verità sta sempre nel mezzo:
Citazione:
Paradossalmente mi trovo a poter condividere tutti i commenti precedenti ed il paradosso sta proprio nel fatto che alcuni sono di segno opposto.

Sembra appunto un paradosso ma, col senno di poi (dopo aver letto i vostri commenti...) mi ci ritrovo pure io....
La mia personale opinione:
Le prime due le trovo di una difficile lettura nella direzione del titolo proposto...forse saranno quelle che rispecchiano maggiormente la realtà, ma questi due attimi colti sono tropo diversamente interpretabili....
Lasciando perdere la definizione del termine: emarginazione...
Trovo la 3 e la 4 sicuramente più comunicative di quella sensazione che, posso intuire, ti ha portato allo scatto....
L'ultima è un no comment perchè non la trovo allacciata all'emozione di cui sopra....
La numero 4, con tutti gli strascichi del caso, è emblematica per una lettura che va oltre sicuramente l'emarginazione da te pensata....ma non voglio andare oltre e rischiar pure di andare OT oltre che Out law... Wink

ciaoo
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Domenico63
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MessaggioInviato: Ven 02 Mar, 2012 12:34 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ciao Sisto
immaginavo che questo gruppo di immagini avrebbe generato reazioni molto differenti fra loro.

Come si può intendere dalle differenti location, situazioni ed anche approcci tecnici (delle 4 solo 2 sono state fatte con ottiche tele) delle singole immagini, la serie nasce come collage ed ha la finalità di "denuncia".

Le prime due immagini che non ti arrivano sono, in particolare la prima, quelle che mi hanno dato lo spunto per completare il gruppo.
Proprio questa immagine ( ma anche le seconda ) sono quelle sulle quali ho avuto molti dubbi in merito alla loro divulgazione; proprio perché il disagio che ho provato nelle situazioni reali è presente anche quando le osservo.
I particolare la prima, a tutte le persone che hanno dato i loro commenti ( anche di fronte ad una stampa di adeguata dimensione), ha generato reazioni diametralmente opposte ( p.s. molti di essi sono fotografi)
Si può andare dalla totale indifferenza ad sentimenti molto vicini a quelli che ho provato.

La quarta è molto dura; può essere letta in modi differenti, molto differenti.
Dal mio punto di vista è il gradino finale di questa discesa.
Non ha caso è inserita per ultima prima dello scatto finale relativo al concetto di invisibilità; io la vedo come chiusura della serie.

Faccio anch'io i complimenti a tutti gli intervenuti sin d'ora Wink

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dontimoteo
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MessaggioInviato: Ven 02 Mar, 2012 2:23 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Scusa Domenico, la prima foto, a me personalmente, da l'idea di un gruppo di donne e bambini che si fanno i fatti loro in vacanza e di un ragazzo straniero seduto che pensa ai fatti suoi
non vedo ne "schifo" ne "ribrezzo" ne "indifferenza" da parte del gruppo nei confronti del ragazzo
mi sembra veramente una visone preconcetta e addirittura tirata per la giacca, volutamente forzata. Senza contare poi che il tele avvicina i piani e tutto sembra diverso
ripeto, per me è una tua lettura, ma non la vedo nella foto
certo se uno del gruppo avesse "mandato a quel paese" o "aggredito verbalmente" il ragazzo, quello che tu dici poteva anche starci (ed anche qui è una lettura un pò forzata)
anche in quella dell'uomo sdraiato davanti alla chiesa, si sta facendo una lettura che non viene assolutamente espressa dalla fotografia
Insomma, l'equazione "religione" "bontà" "misericordi" "povertà" etc etc non la leggo in questa foto
per finire, la sedia vuota è assolutamente fuori tema con la storia
se dovessi cercare un modo per dare "dell'invisibile" a qualcuno in una storia come questa avrei cercato un'immagine nottura, mossa e sfuocata, ma anche un ritratto riflesso in un vetro dove il viso si vede e non si vede
lo so, non è facile, ma altrimenti siamo nel solito steriotipo delle immagini di "barboni".
questa è la mia opinione
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Domenico63
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MessaggioInviato: Ven 02 Mar, 2012 3:04 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

dontimoteo ha scritto:
Scusa Domenico, la prima foto, a me personalmente, da l'idea di un gruppo di donne e bambini che si fanno i fatti loro in vacanza e di un ragazzo straniero seduto che pensa ai fatti suoi
non vedo ne "schifo" ne "ribrezzo" ne "indifferenza" da parte del gruppo nei confronti del ragazzo
mi sembra veramente una visone preconcetta e addirittura tirata per la giacca, volutamente forzata. Senza contare poi che il tele avvicina i piani e tutto sembra diverso
ripeto, per me è una tua lettura, ma non la vedo nella foto
certo se uno del gruppo avesse "mandato a quel paese" o "aggredito verbalmente" il ragazzo, quello che tu dici poteva anche starci (ed anche qui è una lettura un pò forzata)
anche in quella dell'uomo sdraiato davanti alla chiesa, si sta facendo una lettura che non viene assolutamente espressa dalla fotografia
Insomma, l'equazione "religione" "bontà" "misericordi" "povertà" etc etc non la leggo in questa foto
per finire, la sedia vuota è assolutamente fuori tema con la storia
se dovessi cercare un modo per dare "dell'invisibile" a qualcuno in una storia come questa avrei cercato un'immagine nottura, mossa e sfuocata, ma anche un ritratto riflesso in un vetro dove il viso si vede e non si vede
lo so, non è facile, ma altrimenti siamo nel solito steriotipo delle immagini di "barboni".
questa è la mia opinione


Non ti devi scusare, consentimi però di puntualizzare quanto detto sopra.

Ritengo normale che ognuno di noi legga le immagini che osserva ( non solo fotografiche ) attraverso il "suo" mondo.
Il risultato può essere diametralmente opposto, dove tu vedi un gruppo di donne e bambini ed un ragazzo straniero che si fanno i fatti loro, altri percepiscono, anche solo in parte, quello che ho potuto osservare per diversi minuti.

Dissento invece dall'utilizzo di termini quali "schifo" e "ribrezzo" che non ho mai citato.
Ho descritto come i bagnanti hanno tenuto un distanza dal ragazzo, che purtroppo l'ottica tele ha parzialmente schiacciato.

Per quanto riguarda il quarto scatto, fatta salva la premessa di cui sopra, non ho mai dato una interpretazione con riferimenti religiosi allo scatto, è solo uno degli aspetti dell'emarginazione (gli altri fanno riferimento problematiche relative a differenti Etnie, problematiche psichiche ed isolamento delle persone anziane ), nella fattispecie povertà estrema ed alcoolismo.

Il tuo punto di vista rispetto al concetto di "invisibilità" è condivisibile, però io ho scelto un'altra strada ed altri simboli.

Ciao
Domenico

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dontimoteo
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MessaggioInviato: Ven 02 Mar, 2012 3:33 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Domenico non voglio fare polemiche e rispetto il tuo punto di vista. riporto solo quello che tu hai scritto in un post precedente in merito alla foto n 1

"Il primo scatto, riprende un attimo di una lunga e fastidiosa scena (diversi minuti) di un via vai di bagnati sugli scogli, che hanno mantenuto una "distanza di sicurezza" da lui; lo scatto, visto successivamente, fatta salva la cellulite delle signore (che potrebbe avere anche altra lettura simbolica), mi colpisce anche perchè di tutte le persone riprese, solo il suo viso è distinguibile e mi trasemtte tutto il disagio provato in quel frangente.

sicuramente ho interpretato male io però mi sembra che poi le parole che io ho utilizzato non si discostano molto da quello che tu hai scritto

comunque, rispetto la tua posizione in merito alle tue foto e spero che tu riesca a capire anche la mia
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Domenico63
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MessaggioInviato: Ven 02 Mar, 2012 4:22 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

dontimoteo ha scritto:
Domenico non voglio fare polemiche e rispetto il tuo punto di vista. riporto solo quello che tu hai scritto in un post precedente in merito alla foto n 1

"Il primo scatto, riprende un attimo di una lunga e fastidiosa scena (diversi minuti) di un via vai di bagnati sugli scogli, che hanno mantenuto una "distanza di sicurezza" da lui; lo scatto, visto successivamente, fatta salva la cellulite delle signore (che potrebbe avere anche altra lettura simbolica), mi colpisce anche perchè di tutte le persone riprese, solo il suo viso è distinguibile e mi trasemtte tutto il disagio provato in quel frangente.

sicuramente ho interpretato male io però mi sembra che poi le parole che io ho utilizzato non si discostano molto da quello che tu hai scritto

comunque, rispetto la tua posizione in merito alle tue foto e spero che tu riesca a capire anche la mia


Probabilmente mi sono esposto male.

La "distanza di sicurezza" non mi ha fatto presupporre i concetti di "schifo" e "ribrezzo", mi ha fatto però intendere "diffidenza" o mancata accettazione del "differente da me".

Per "disagio provato in quel frangente" intendo ovviamente il mio disagio nell'osservare la scena.

Certamente capisco il tuo punto di vista, cerco solo di precisare il mio.

Ciao
Domenico

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Ultima modifica effettuata da Domenico63 il Ven 02 Mar, 2012 9:28 pm, modificato 1 volta in totale
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smorfs
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MessaggioInviato: Ven 02 Mar, 2012 6:04 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Con titolo o senza, la foto principale non mi dice molto perche' non riesce a evidenziare il soggetto e porlo al centro dallo scatto: ci sono troppe canne, lenze, barca coperta da pescatrice , sedia, secchiello, asciugamani, bagnanti.
La stessa postura del soggetto mi sembra quasi scocciata più che disperata o emarginata.
Apprezzo la propensione a sviscerare e raccontare con le immagini un tema molto delicato come l'emarginazione, ma gli scatti postati non riescono a coinvolgermi.
Sulla tecnica nulla da dire.
Saluti.

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