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Street with more plans

 
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albatros123
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Iscritto: 31 Ago 2011
Messaggi: 1569

MessaggioInviato: Mer 19 Ott, 2011 10:12 am    Oggetto: Street with more plans Rispondi con citazione

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
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nirvana.
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Iscritto: 17 Ago 2011
Messaggi: 837

MessaggioInviato: Mer 19 Ott, 2011 2:15 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

ciao albatros,ho sbirciato nella tua galleria e ho deciso di comentare questo scatto.
Non mi convince la composizione,vedo troppi elementi di disturbo.
La luce non ti ha agevolato,avrei optato per un b&w più marcato per dare più incisività all'immagine.
Questa è solo la mia opinione Smile ,complimenti per le tue foto Wink
una saluto
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albatros123
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Iscritto: 31 Ago 2011
Messaggi: 1569

MessaggioInviato: Mer 19 Ott, 2011 2:31 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

nirvana. ha scritto:
ciao albatros,ho sbirciato nella tua galleria e ho deciso di comentare questo scatto.
Non mi convince la composizione,vedo troppi elementi di disturbo.
La luce non ti ha agevolato,avrei optato per un b&w più marcato per dare più incisività all'immagine.
Questa è solo la mia opinione Smile ,complimenti per le tue foto Wink
una saluto


.....ahhh questi elementi di disturbo che tolgono il sonno a tutti gli esperti e non di Fotografia street e non street. Questi elementi di disturbo che tolgono speranze e certezze di essere in un luogo sicuro e conformato tale da autoimmunizzarsi dai pettegolezzi e dal non debordare dalla retta via!
Tu non sei di sicuro un elemento di disturbo......piuttosto un elemento da incubi inconsapevoli.!!!!!
ciao
mario
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nirvana.
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Iscritto: 17 Ago 2011
Messaggi: 837

MessaggioInviato: Mer 19 Ott, 2011 3:07 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

sorrido......
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Enfil
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Iscritto: 07 Mgg 2010
Messaggi: 2385
Località: Casalecchio di Reno-BO

MessaggioInviato: Mer 19 Ott, 2011 9:39 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ciao Mario
mi chiedo perchè non hai fotografato in verticale , da e per relazionare meglio il sopra e sotto , un vuoto ed un pieno nel senso Senza e Con vita ( in questi termine traduco nel titolo la parola street e quel che vedo)
E' la contapposizione e la sua percezione che ti ha fatto fare clik, a mio modo di vedere e in questo senso mi spiace la mancata inclusione del passeggino, ci sarebbero state le tre generazioni anche senza bambina in campo
Ciao
Enrico
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albatros123
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Iscritto: 31 Ago 2011
Messaggi: 1569

MessaggioInviato: Mer 19 Ott, 2011 11:13 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Enfil ha scritto:
Ciao Mario
mi chiedo perchè non hai fotografato in verticale , da e per relazionare meglio il sopra e sotto , un vuoto ed un pieno nel senso Senza e Con vita ( in questi termine traduco nel titolo la parola street e quel che vedo)
E' la contapposizione e la sua percezione che ti ha fatto fare clik, a mio modo di vedere e in questo senso mi spiace la mancata inclusione del passeggino, ci sarebbero state le tre generazioni anche senza bambina in campo
Ciao
Enrico


L'ho fatto e l'ho fatto anche senza il sopra ma alla fine ho scelto questa veduta allargata...che può non piacere a chi ritiene, in generale, non riferito a Nirvana, che le regole street impongano comunque una costruzione finita e ragionata, senza i maledetti elementi di disturbo, senza alcuna post ( la mancanza della quale è più "tipica"nella straight photography che nella street), con l'handicap però di essere ripresa come dovrebbe essere, ma non tassativamente, cioè"istantaneamente" e pretendere poi che alla fine sia pure street come concetto. Ricorrono in questo ragionamento i riferimenti ai "non" e all'ingabbiamento ossessivo nelle regole di composizione, connnotando un genere nato e derivato libero e"disponibile" come quello street, e a cui qualcuno, non si sa nemmeno chi, ha voluto regolamentarne perfino compositivamente i confini. La posizione concettuale è di norma (naturale!) non legata al canone compositivo classico, ma nemmeno legata ad altri elementi, che pur non necessari, non confondono e non confutano il carattere ormai stratificato di una fotografia "detta di strada". Essa, da quando si è autoalimentata, ha perso quelle caratteristiche "ferree"cui si voleva a tutti i costi farla rientrare. Non solo, la street ormai si è incuneata e contaminato altri generi contigui o addiruttura distanti senza che nessuno si scandalizzi più di tanto. È frequente il dubbio di collocazione di una immagine in una o altra categoria, e questo è una ulteriore conferma del carattere fluido del genere. C’è un nuovo modo, o dovrebbe esserci un nuovo modo, di porsi di fronte ad un’ immagine che racconta frammenti di vita, con o senza la presenza umana, ritenendo altrettanto possibile ma non giustificabile, che tutto scompaia, si dissolva, di fronte a ciò cui non ci si sente pronti o verso cui si rilevano primariamente gli aspetti tecnico-compositivi col cui giudizio negativo si pre-giudicano anche quelli istantaneo- rappresentativi.
Grazie Enrico di esserti soffermato e scusa se ho approfittato per rendere questo "pistolotto".
Ciao
mario
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Mario Zacchi
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Iscritto: 07 Giu 2008
Messaggi: 6655

MessaggioInviato: Gio 20 Ott, 2011 10:49 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Il problema sta nel fatto che la filosofia di chi si dedica a questo genere (e che quindi, a torto a ragione che lo si voglia considerare, diventa “la filosofia” del genere) sta perlopiù nel cogliere ed evidenziare in maniera chiara e percepibile(*) un frammento di vita. E non ogni frammento, ma quel frammento che, o per sé stesso, oppure per come il fotografo costruisce il frame, stabilendo relazioni di particolare significato tra gli elementi, le quali relazioni esistono nella foto e solo nella foto perché in essa si generano in virtù della visione monoculare e fissa che dà la fotocamera, viene ad assumere la connotazione di microevento, di situazione particolare e significativa. Significato che può essere ironico, drammatico, enigmatico, allusivo … Ma comunque non usuale. Ogni volta che la foto, da questo punto di vista, appare debole, cioè non si riesce a scorgere la caratura da microevento, da relazione inusitata, ma si coglie solo un ordinario, un abituale, un qualcosa cui il fatto d’ essere fotografato non conferisce quella caratura di cui si è detto prima, ecco che di fatto ci si pone sostanzialmente al di fuori del genere, o perlomeno al margine. Ma più facilmente si sconfina in un genere “attiguo” che è la documentazione pura e semplice di un momento, che ha una propria dignità, ma che non fa quello che ci si aspetta da una steet photograpy.

(*) attraverso gli “strumenti” del fotografare: composizione, piani di messa a fuoco, ottiche … che non sono ingabbiamenti, ma, appunto, strumenti finalizzati. Un po’ come la metrica per un poeta che sa quanto è più difficile comporre in versi liberi che abbiano efficacia.

E poi. Non c’ è altro genere, dopo la street, al quale si chieda con tanta determinazione di essere chiaro, immediato, di parlare solo per immagini e non anche o attraverso didascalia e/o titolo. Al punto che se per capire le intenzioni del fotografo si deve ricorrere ad un spiegazione, la foto è, per gli intransigenti, da cestinare letteralmente. Non c' è dubbio che Classico 1 sia assai più narrativa di questa, tanto per prendere una foto che gioca sui due piani, ciscuno dei quali è caratterizzato dall' essere popolato o deserto (anche se non solo).

La street è uno sport molto difficile. Wink E in un certo senso le foto riuscite, per il loro senso compiuto, ricordano tanto le vignette senza parole.

_________________
Belle foto. O perlomeno belle idee ->
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albatros123
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Iscritto: 31 Ago 2011
Messaggi: 1569

MessaggioInviato: Gio 20 Ott, 2011 11:52 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Mario Zacchi ha scritto:
Il problema sta nel fatto che la filosofia di chi si dedica a questo genere (e che quindi, a torto a ragione che lo si voglia considerare, diventa “la filosofia” del genere) sta perlopiù nel cogliere ed evidenziare in maniera chiara e percepibile(*) un frammento di vita. E non ogni frammento, ma quel frammento che, o per sé stesso, oppure per come il fotografo costruisce il frame, stabilendo relazioni di particolare significato tra gli elementi, le quali relazioni esistono nella foto e solo nella foto perché in essa si generano in virtù della visione monoculare e fissa che dà la fotocamera, viene ad assumere la connotazione di microevento, di situazione particolare e significativa. Significato che può essere ironico, drammatico, enigmatico, allusivo … Ma comunque non usuale. Ogni volta che la foto, da questo punto di vista, appare debole, cioè non si riesce a scorgere la caratura da microevento, da relazione inusitata, ma si coglie solo un ordinario, un abituale, un qualcosa cui il fatto d’ essere fotografato non conferisce quella caratura di cui si è detto prima, ecco che di fatto ci si pone sostanzialmente al di fuori del genere, o perlomeno al margine. Ma più facilmente si sconfina in un genere “attiguo” che è la documentazione pura e semplice di un momento, che ha una propria dignità, ma che non fa quello che ci si aspetta da una steet photograpy.

(*) attraverso gli “strumenti” del fotografare: composizione, piani di messa a fuoco, ottiche … che non sono ingabbiamenti, ma, appunto, strumenti finalizzati. Un po’ come la metrica per un poeta che sa quanto è più difficile comporre in versi liberi che abbiano efficacia.

E poi. Non c’ è altro genere, dopo la street, al quale si chieda con tanta determinazione di essere chiaro, immediato, di parlare solo per immagini e non anche o attraverso didascalia e/o titolo. Al punto che se per capire le intenzioni del fotografo si deve ricorrere ad un spiegazione, la foto è, per gli intransigenti, da cestinare letteralmente. Non c' è dubbio che Classico 1 sia assai più narrativa di questa, tanto per prendere una foto che gioca sui due piani, ciscuno dei quali è caratterizzato dall' essere popolato o deserto (anche se non solo).

La street è uno sport molto difficile. Wink E in un certo senso le foto riuscite, per il loro senso compiuto, ricordano tanto le vignette senza parole.


Si, ma resta il fatto che il giudizio su una street o sul suo essere street non è sempre univoco, nel senso che anch'essa offre maglie larghe nella sua classificazione e nel suo apprezzamento. Al di là della slegatura o della completa corrispondenza degli elementi costitutivi dell'immagine, il giudizio su quel frammento di vita rimane comunque, inevitabilmente legato a parametri soggettivi di valutazione che sfuggono ad ogni tipo, in senso lato, di inquadramento anche qualora la chiarezza non sia subito evidente. Allo stesso modo di alcune vignette che, pur essendo esplicative e in tema, non sono immediatamente identificabili nel loro senso finale, ma non per questo meno incisive e "finite". Ad esempio in architettura o nelle foto scientifiche, ciò non accade, o non dovrebbe accadere. Insomma non sono d'accordo sul totale prosciugamento della funzione interpretativa di una foto potenzialmente street e che non debba raccontare anche altro al di là della funzione vignettistica. Puo darsi che allora parliamo d'altro, ma ritengo che ci siano i margini di applicazione di nuovi elementi "filosofici" evolutivi nel genere, detto di strada.
Ciao Mario
mario
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Flowerz01
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Iscritto: 02 Nov 2011
Messaggi: 127

MessaggioInviato: Mer 02 Nov, 2011 11:51 am    Oggetto: Rispondi con citazione

albatros, hai studiato arte per caso? Smile
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albatros123
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MessaggioInviato: Mer 02 Nov, 2011 2:20 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Non ho studiato arte, avrei voluto tanto, mi limito ad osservare, introitare, metabolizzare ed esternare.
Ciao
mario
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