| Brest (Belarus), 1 Maggio 2011 |
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| Brest (Belarus), 1 Maggio 2011 |
| di gparrac |
| Gio 26 Mgg, 2011 9:37 pm |
| Viste: 203 |
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| Autore |
Messaggio |
gparrac
utente attivo
Iscritto: 11 Mgg 2006
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Località: Genova
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 Inviato: Sab 28 Mgg, 2011 5:47 am Oggetto: Brest (Belarus), 1 Maggio 2011 |
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Brest è’ una delle porte occidentali della Belarus, è senz’altro uno dei varchi di frontiera più transitati non solo del paese ma di tutta l’ex Unione Sovietica, nella sua storia è stata a volte sotto il dominio russo e a volte sotto il dominio polacco.
Si trova proprio al confine con la Polonia e dista poco meno di 200 chilometri da Varsavia e 350 chilometri da Minsk, ha circa 250.000 abitanti.
Nel 1971 è stato inaugurato il complesso monumentale della Fortezza di Brest ...
Ho assistito il 1 Maggio ad una cerimonia della Guardia d'Onore che rende omaggio alla fiamma perenne che rilcorda i caduti della cttà durante la guerra.
I soldati e le donne soldato restano poi a lungo immobili ed indifferenti a tutto intorno al monumento.
Ed ho scattato anche qualche primo piano dei volti di questi ragazzi e ragazze.
Ma ... c'è una lacrima che riga la guancia di questa ragazza!
L'ho notato solo guardando le fotografie con calma, tornato a casa.
A cosa starà pensando? Commozione, problemi personali o semplicemente qualche disagio fisico, come le scarpe che fanno male?
Non è lecito saperlo ... ma forse ripensandoci questa è la fotografia sintesi di un mondo che non riesco a capire.
Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
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Habrahx
non più registrato
Iscritto: 11 Set 2005
Messaggi: 8721
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| Inviato: Sab 28 Mgg, 2011 6:44 am Oggetto: |
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Riconosco la tua umiltà nel riconoscere che ti sei accordo dopo della lacrima.
E' questa che rende l'immagine straordinariamente bella
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gparrac
utente attivo
Iscritto: 11 Mgg 2006
Messaggi: 5822
Località: Genova
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| Inviato: Sab 28 Mgg, 2011 6:57 am Oggetto: |
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| Habrahx ha scritto: | | (...)riconoscere che ti sei accordo dopo della lacrima.(...) |
Se me ne fossi accorto prima ... credi veramente che avrei scattato la fotografia?
Mi spiace un po', adesso, di averlo fatto, forse l'ho infastidita proprio io.
Ma a questo punto, pubblicare o meno, non cambia nulla ...
Un saluto. 
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Habrahx
non più registrato
Iscritto: 11 Set 2005
Messaggi: 8721
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| Inviato: Sab 28 Mgg, 2011 7:46 am Oggetto: |
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| Citazione: | | forse l'ho infastidita proprio io. |
No, non credo che sia stato tu ad infastidirla, la lacrima era semplicemente rivolta ai caduti della sua cara Patria, manifestazione di un amore e dedizioneverso un popolo, una nazione non importa quanto piccola e poco importante.
Dedizione ed amore che pare noi abbiamo dimenticato (e potenze fanno di tutto per farci dimenticare al solo fine di amumentare il loro lucro) al punto di non saper più nemmno riconoscere
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tafy
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Iscritto: 29 Mar 2011
Messaggi: 7371
Località: Bolzano Vicentino
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| Inviato: Sab 28 Mgg, 2011 7:49 am Oggetto: |
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| gparrac ha scritto: | Se me ne fossi accorto prima ... credi veramente che avrei scattato la fotografia?
Mi spiace un po', adesso, di averlo fatto, forse l'ho infastidita proprio io.
Ma a questo punto, pubblicare o meno, non cambia nulla ...
Un saluto. |
Perchè no? Il dolore esiste ed è inutile fingere d'ignorarlo. La foto è bella e non penso che offenda l'onore della donna-soldato, la rende più umana e più vicina al cuore di tutti  e tu scattando questa foto hai reso immortale quel momento rendendocene partecipi.
Ciao 
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Luigi T.
utente attivo
Iscritto: 10 Ott 2007
Messaggi: 6205
Località: CAGLIARI
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| Inviato: Sab 28 Mgg, 2011 8:43 am Oggetto: Re: Brest (Belarus), 1 Maggio 2011 |
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| gparrac ha scritto: | | che rende omaggio alla fiamma perenne che ricorda i caduti della città durante la guerra |
magari si stava ricordando qualche caro, morto appunto durante la guerra.
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Canon 5D3 [Tamron 24-70mm f/2.8 VC] [EF 50 f/1.8 STM] [EF 135 f/2L USM] [EF 70-200 f/4L IS USM] BG-E11 430exII
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gparrac
utente attivo
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Messaggi: 5822
Località: Genova
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| Inviato: Sab 28 Mgg, 2011 9:13 am Oggetto: |
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| tafy ha scritto: | | Perchè no? Il dolore esiste ed è inutile fingere d'ignorarlo.(...) |
Questo è un punto su cui non ho le idee chiare, non tanto come fotografo (molto dilettante ...) ma come essere umano ..
Sono veramente confuso ... anche se sempre più convinto che il discorso sia da farsi sul perché si fotografa, più che sul cosa si fotografa.
Ma non è questa l'occasione di parlarne, almeno qui ...
Semplicemente in questo caso si tratta di sensibilità diverse, di diversi modi di pensare ... ed anche questa occasione ho avuto modo di constatarlo.
Mi ha accompagnato anche in questa occasione una persona amica: il tempo minacciava pioggia, la giornata non era certo fra le migliori.
I giovani soldati sono stati parcheggiati sui loro basamenti, noi abbiamo deciso di andare a prendere un caffè e stare un po' seduti per riposare (anche se non l'ho praticamente usata avevo con me tutta l'attrezzatura fotografica in una pesante borsa).
Al ritorno dopo un po' di tempo loro erano ancora là, come li avevamo lasciati ...
Ho un po' scherzato, ipotizzato che si fossero dimenticati di recuperarli, mi sono chiesto e le ho chiesto cosa sarebbe successo in caso di impellenti necessità fisiche o in caso di pioggia ... fino ad arrivare a criticare la retorica del tutto ...
Così ho appreso che anche questa persona aveva fatto parte di questi drappelli, che tutto questo per lei era importante e che per lei aveva un significato ma soprattutto che per lei era importante.
Credo di averla quasi offesa ... ma non si trattava di un fanatico militare, era una ragazza giovane e decisamente carina (in Bielorussia è praticamente impossibile trovare una persona che parla l'italiano - ed anche l'inglese - che abbia più di 25 anni ...).
Anche per questa cerimonia ho pensato a proporre un piccolo reportage, ma ho scartato l'idea perché ... semplicemente non ho le idee abbastanza chiare su cosa comunicare con le immagini, sul discorso da fare.
Perché non so cosa dire, se non che non ho (forse) capito nulla.
Un caro saluto.
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Habrahx
non più registrato
Iscritto: 11 Set 2005
Messaggi: 8721
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| Inviato: Sab 28 Mgg, 2011 11:23 am Oggetto: |
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| gparrac ha scritto: |
non ho le idee abbastanza chiare su cosa comunicare con le immagini, sul discorso da fare.
Perché non so cosa dire, se non che non ho (forse) capito nulla.
Un caro saluto. |
Nel 1969 feci un picchetto ai Caduti: 4 ore immobile di fronte alla lapide commemorativa...fare il soldato è anche quello: servizio...ma questo discorso ci porterebbe ot.
cosa e perché si fotografa?
E' secondo me questa una domanda non corretta: la giusta domanda dovrebbe essere cosa si guarda in una immagine: sia questa fotografia, scultura o pittura, o semplicemente una crosta su un muro.
Prima di essere fotografi infatti si è "osservatori"; solo in seguito, dopo aver "fatto" l'immagine, ci si sofferma a guardarla, nei dettagli che a primo acchito sembrano essere stati inosservati.
Tu hai scattato proprio perché una parte di te ha visto la lacrima, ma la parte cosciente l'ha vista solo dopo.
E ci son moltissime altre cose che non ha ancora visto, e che possono benissimo essere viste da altri, come è accaduto al sottoscritto che osservando questa immagine è andato indietro nella memoria quando il picchetto l'ha fatto lui...
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tafy
utente attivo
Iscritto: 29 Mar 2011
Messaggi: 7371
Località: Bolzano Vicentino
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| Inviato: Sab 28 Mgg, 2011 11:52 pm Oggetto: |
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Io non conosco i sentimenti che ognuno di noi prova nel momento in cui sta per scattare una foto, ci mancherebbe altro! Penso che varino da momento a momento, figurati che io sono così timido quando fotografo che ad es. a Venezia durante il carnevale quando le maschere si mettono in posa per i fotografi, se mi accorgo che una di queste si volge a guardarmi m'imbarazzo eppure loro sono li per farsi fotografare e io per fare foto.
Detto questo fotgrafare gente che non ci ha chiesto di farlo ti lascia un senso di colpa ma penso che stia alla nostra sensibilià capire quando si può fare e quando è meglio lasciar perdere.
Ti rinnovo i miei doppi complimenti, per la foto e per la sensibilità dimostrata.
Un saluto.
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