BiPoLaR DiSoRdEr |
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BiPoLaR DiSoRdEr |
di Manuel Cafini |
Ven 15 Apr, 2011 5:22 am |
Viste: 445 |
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Autore |
Messaggio |
Manuel Cafini utente attivo

Iscritto: 23 Mgg 2007 Messaggi: 3656 Località: Civitanova Marche
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Inviato: Ven 15 Apr, 2011 5:40 am Oggetto: BiPoLaR DiSoRdEr |
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scatto unico...solo convertito volutamente in un bianco e nero molto grigio... _________________ ...LA MIA GALLERIA...
www.manuelcafini.it
Ultima modifica effettuata da Manuel Cafini il Ven 15 Apr, 2011 5:50 am, modificato 1 volta in totale |
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Manuel Cafini utente attivo

Iscritto: 23 Mgg 2007 Messaggi: 3656 Località: Civitanova Marche
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Inviato: Ven 15 Apr, 2011 5:45 am Oggetto: |
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Dopo aver frequentato per un paio di settimane il reparto di psichiatria dell'ospedale della mia citta'...questo e' il risultato...
Apparte gli scherzi dedicata ad una persona a me molto cara...
Tratto da wikipedia - Disturbo bipolare
Definizione generale
La psicosi maniaco-depressiva o disturbo bipolare è una sindrome psichiatrica caratterizzata da un'alterazione dell'affettività, ovvero da un disassamento dell'equilibrio timico (leggi "alterazione dell'umore") che in termini di decorso può manifestarsi in maniera ciclico-periodica, raramente in forma stabile-persistente. Affinché possa esser posta la diagnosi di disturbo bipolare è necessario e sufficiente che il paziente abbia sviluppato almeno un episodio maniacale o misto. Anche se decisamente probabile, ai fini diagnostici non è infatti indispensabile la presenza di un episodio depressivo in anamnesi.
Eziopatogenesi (Leggi "Cause e meccanismi di generazione-propagazione del disturbo")
Sono stati ipotizzati svariati meccanismi patogenetici alcuni dei quali corroborati da evidenze sperimentali o comprovati da criteri psicofarmacologici. Tuttavia, ad oggi ancora non disponiamo di un modello scientifico che possa dare una spiegazione univoca, per cui l'etiopatogenesi rimane fondamentalmente ignota. E' d'altro canto determinante il contributo genetico. Sono infatti inconfutabili la prove dell'esistenza di un linkage con specifici cromosomi (loci tra l'altro condivisi con la schizofrenia). Di fatto, il disturbo bipolare è una sindrome a carattere eredo-familiare, com'è del resto dimostrato dagli studi sui gemelli (il tasso di concordanza tra gemelli monozigoti è significativamente più elevato rispetto a quanto risulta negli eterozigoti) e sui figli adottivi (nei quali l'incidenza del disturbo è più vicina a quella dei genitori biologici). La sindrome bipolare è quindi un disturbo fondamentalmente endogeno in cui la vulnerabilità coincide con una predisposizione biologica (diatesi bipolare), rispetto alla quale gli eventi vitali stressanti ed i traumi esercitano al più un ruolo favorente, ma mai causale in senso stretto.
Caratteristiche della fase maniacale
La mania è uno stato affettivo caratterizzato da umore insolitamente elevato, che può assumere i caratteri dell'euforia e dell'espansività, per cui il paziente appare ludico, sintonico, estremamente socievole, loquace o francamente logorroico (talora graforroico), disinibito, impulsivo, ottimista, vanaglorioso. In alcuni casi -per la verità più frequenti- l'umore può essere disforico-irritabile piuttosto che gioioso, specie quando il paziente viene contrariato. In verità, nella mania l'orientamento timico è fondamentalmente instabile, oscillando in maniera repentina ed imprevedibile tra opposte polarità affettive, per cui il paziente che un attimo prima appariva estremamente sicuro e determinato nei propri intenti, in un momento anche di poco successivo potrà risultare angosciato fino alla più cupa disperazione (già nel 1880 Schule affermava che nulla era durevole nella mania se non la trasformazione). In altri termini, nella mania si realizza un ipercoinvolgimento emotivo, ovvero una esasperata amplificazione della risonanza affettiva agli eventi che può esser fonte di estremo benessere come di disperazione. Sono altresì presenti incremento dei livelli di energia e ridotto bisogno di sonno fino all'insonnia totale, litigiosità, intrusività, idee grandiose irrealistiche (megalomania), prodigalità (tendenza a spendere eccessivamente), difficoltà di concentrazione fino ad una estrema distraibilità, accelerazione dell'eloquio, che si presuppone sostenuta da una parallela accelerazione del flusso ideativo, iperattività, iperprogettualità, talora spinta sino all'affaccendamento afinalistico. Carlson & Goodwin hanno suddiviso la mania in tre stadi aventi gravità progressivamente crescente:Stadio I, in cui dominano euforia, idee di grandezza, iperattività
Stadio II, in cui dominano labilità emotiva, disforia, accelerazione del pensiero, agitazione psicomotoria; sono possibili deliri megalomanici e paranoidei
Stadio III, in cui dominano disforia, incoerenza logica per fuga delle idee e perdita dei nessi associativi, attività psicomotoria frenetica con affaccendamento afinalistico, deliri bizzarri. _________________ ...LA MIA GALLERIA...
www.manuelcafini.it
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daggoo utente attivo

Iscritto: 15 Giu 2006 Messaggi: 542 Località: Senigallia
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Inviato: Ven 15 Apr, 2011 12:53 pm Oggetto: |
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La foto per quanto buona graficamente, secondo me, non rende
la psicologia del bipolare perche' questi non tende tanto a "prendere" come indica la tua foto quanto a "dare".
Purtroppo l'ho imparato a mie spese, ma adesso e' passata (si spera).  |
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Manuel Cafini utente attivo

Iscritto: 23 Mgg 2007 Messaggi: 3656 Località: Civitanova Marche
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