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Canon EOS 500D - 51mm
1/100s - f/5.0 - 400iso
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di davide molteni
Gio 03 Feb, 2011 2:23 pm
Viste: 174
Autore Messaggio
davide molteni
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MessaggioInviato: Gio 03 Feb, 2011 2:23 pm    Oggetto: st Rispondi con citazione

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
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Canon Eos 70d
Canon Eos 500d - Sigma 18-250mm - Canon 50mm f/1.8 II - Canon 70-200 f 4.0 L
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surgeon
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MessaggioInviato: Ven 04 Feb, 2011 1:32 am    Oggetto: Rispondi con citazione

La scena poteva essere potenzialmente interessante: vengono colte delle espressioni divertite, dei sorrisi pieni di allegria che innescano una istantanea risposta emotiva. La forte sovraesposizione dei piani che recedono e le marcate traccie enunciative che dipingono la superficie dell'immagine deviano la buona rappresentazione di fondo donando all'istantanea il gusto dell'artificiale. I due filoni narrativi tendono a stonare fra loro senza che nessuno dei due possa emergere in maniera univoca.
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davide molteni
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MessaggioInviato: Ven 04 Feb, 2011 9:30 am    Oggetto: Rispondi con citazione

?
èh?
me la rispieghi in un modo meno accademico? non ho capito che centra l'espo con la narrativa dei piani dei contesti... bah?

no, davvero, riesci a rispegarmi?
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surgeon
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MessaggioInviato: Ven 04 Feb, 2011 11:32 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Citazione:
non ho capito che centra l'espo con la narrativa dei piani dei contesti... bah?


Ciao davedamato

qui abbiamo la rappresentazione di tre ragazze divertite, con delle espressioni peculiari: due interagiscono fra di loro e sono in complicità ed una sulla destra presenta un'espressione di stupore con un forte richiamo fuori campo. Questo trittico di volti e sorrisi rappresenta un primo centro d'interesse che attira l'osservatore e lo intrattiene. Contemporaneamente si è attratti dal trattamento della superficie dell'immagine con le striature verticali e con le marezzature che opacizzano la rappresentazione realistica che ti ho descritto precedentemente, donando un sapore artificioso e rimandando l'attenzione dell'osservatore alle decisioni e all'opera del fotografo. Quindi si è come in contrasto: da una parte si è proiettati nella rappresentazione realistica della scena e dall'altra siamo attratti dal linguaggio fotografico in se stesso. Questa sensazione non è piacevole e sarebbe stato meglio prendere una delle due decisioni. Spero di averti chiarito le idee.
Hai usato dei particolari procedimenti in post produzione oppure l'immagine delle tre ragazze è stata ripresa genuina dietro una superficie?
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davide molteni
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MessaggioInviato: Ven 04 Feb, 2011 11:50 am    Oggetto: Rispondi con citazione

ora è tutto chiaro, grazie!
No, guarda, sinceramente ho scattato questa foto in una giornata normale di semisole, era un momento divertente che sono riuscito ad immortalare, ma non è nemmeno un merito, ero li pronto e questa scena si è ripetuta spesso, più che altro mi è andata bene che ognuna delle tre ha un espressione gradevole e sono tre belle figliole Wink

ieri, ho scoperto questo metodo che mi permette di rovinare le foto, graffiarle e renderle antiche e dimenticate. l'ho applicato, più che veicolare un messaggio, per divertirmi e per vedere l'effetto che fa.
Molto realistico dal punto di vista della rovina, un po meno perchè dai vestiti ad esempio, si nota che non è un'immagine old school ma è moderna.
Tu invece dici che uno non sa se guardare le striature o le ragazze?
non saprei..

Non è una foto di per sè che ha qualcosa da dire più di tre bei sorrisi..

ripeto, l'ho rovinata per divertimento, per "recuperare" una foto più inutile che utile, per dare una seconda versione dell'originale!

Ma se è cosi', cioè che le striature sono quasi più importanti dei soggetti ripresi mi chiedo in quale foto l'effetto rovinato non avrebbe più importanza della foto stessa
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surgeon
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MessaggioInviato: Ven 04 Feb, 2011 12:36 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Citazione:
mi chiedo in quale foto l'effetto rovinato non avrebbe più importanza della foto stessa


Ci sono fotografie dove quest'effetto rappresenta il vero ed unico scopo del fotografo, quello di parlare dello specifico fotografico, del mezzo e non del soggetto. Altre fotografie in cui prevale la componente realistica dell'immagine e il rimando ai referenti. Se hai voglia e tempo ti posso consigliare una lettura della recensione di un libro di Mario Costa che puoi trovare qui sul portale di P4u alla sezione "libri" in home page.

ciao e alla prossima
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