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Ueda non più registrato
Iscritto: 13 Dic 2007 Messaggi: 6444
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Inviato: Mer 17 Mar, 2010 9:32 pm Oggetto: Life |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti |
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vLuca utente attivo

Iscritto: 17 Gen 2009 Messaggi: 11942
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Inviato: Mer 17 Mar, 2010 10:47 pm Oggetto: |
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Mi piace.
Hai chiesto il permesso del piccolo per poterlo fotografare?
Ciao _________________ Luca
Nokia 5800. Nikon Coolpix L4. Sony RX100. Canon EOS 450D, 10-22 f/3.5-4.5 IS, 18-55 f/3.5-5.6 IS, 50 f/1.8, 55-250 f/4-5.6 IS. |
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katia82 utente attivo
Iscritto: 12 Gen 2007 Messaggi: 3324
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Inviato: Mer 17 Mar, 2010 10:48 pm Oggetto: |
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più life di questa ..
però credo che non siamo abituati ad approcci fotografici di questo tipo.. voglio dire, foto scattate al chiuso, in un ambiente particolare come l'ospedale, come devono essere gudicate? Sai che non lo so?
Mi astengo  |
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Ueda non più registrato
Iscritto: 13 Dic 2007 Messaggi: 6444
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Inviato: Gio 18 Mar, 2010 6:24 am Oggetto: |
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katia82 ha scritto: | più life di questa ..
come devono essere gudicate? Sai che non lo so?
Mi astengo  |
Grazie
Cosa ti blocca? E offensiva? Mostra il dolore? C'è una violazione dei diritti della privacy?
il 98 per cento delle persone nascono in un posto come questo, è il nostro nido...
Le persone transitano in questi reparti tre/quattro giorni, un passaggio veloce, effimero, come in un bar o supermarket o per strada
L'atmosfera serena degl'infermieri, delle mamme e di parenti mi hanno spinto a scattare, un 10 mm per raccontare un'attimo di vita, i riflessi del vetro hanno moltiplicato le presenze e reso caotico un posto ordinato, tranquillo e silenzioso...
grazie del tuo punto di vista, mai a caso, che mi da motivo di riflettere  |
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Sisto Perina bannato

Iscritto: 16 Giu 2007 Messaggi: 21882
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Inviato: Gio 18 Mar, 2010 7:38 am Oggetto: |
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...e quindi il life per eccellenza...
il riflesso di una puerpera a letto e l'altra signora (presumibilmente...) in sala travaglio...
vite iniziate e pronte a cominciare....
caotico sì ma ti assicuro è un caos organizzato ....
(vissuto direttamente ben tre volte e indirettamente centinaia... )...
io sono di parte da questo punto di vista per cui non posso che ammirare lo scatto che non risulta nè crudo e tantomeno offensivo...
e che cavoli....si parla di vita mica di altro....
ciaoo |
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Liliana R. utente attivo

Iscritto: 06 Dic 2006 Messaggi: 22444 Località: Roma
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Inviato: Gio 18 Mar, 2010 8:57 am Oggetto: |
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In questa immagine quante vite si racchiudono: neonati, parenti, mamme.
Non vi trovo caos perchè il mio occhio, dopo aver osservato il tutto, si ferma quasi appagato sulla mamma che riposa tranquilla con il suo piccolo accanto.
Sono inoltre attratta dal motivo formato dalle quattro culle: due vuote e due piene. Mi piace.  _________________ Il mio sitoweb |
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pex85 utente attivo

Iscritto: 12 Set 2007 Messaggi: 1992 Località: Parma
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enzo penna utente attivo
Iscritto: 10 Set 2005 Messaggi: 509 Località: reggio calabria
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Inviato: Gio 18 Mar, 2010 9:10 am Oggetto: |
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interessante...la vedo molto bene all'interno di un lavoro + ampio. |
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katia82 utente attivo
Iscritto: 12 Gen 2007 Messaggi: 3324
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Inviato: Gio 18 Mar, 2010 3:41 pm Oggetto: |
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quello che mi fa astenere dal commento è questo: quanto è valido o possibile scattare in ambienti particolari come gli ospedali? La tua analisi è corretta come, del resto, lo sono le considerazioni di lilian e di sisto perina; ma mi chiedo: se tu avessi scattato in altri reparti ospedalieri, come ci saremmo avvicinati noi utenti alla tua immagine? Con la stessa "leggerezza"? In ambienti del genere quanto è ammmissibile l'uso della macchina fotografica? Va bene che un fotoreporter di guerra il più delle volte riporta immagini tragiche di dolore e sofferenza, ma la finalità è purtamente informativa, e lo scatto ha la stessa validità e impostazione di un articolo di cronaca.
Se, però, si "passa il tempo" (uso questa frase per semplificare) a contatto con i malati, quanto è lecito scattare "foto di dolore"?
La mia considerazione trae spunto dalla tua foto, non è una critica alla stessa o al tuo modo di scattare.
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Ueda non più registrato
Iscritto: 13 Dic 2007 Messaggi: 6444
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Inviato: Gio 18 Mar, 2010 9:22 pm Oggetto: |
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Grazie a tutti del tempo, dei consigli e dei suggerimenti
Katia a dir il vero i tuoi quesiti in questo caso non me li sono posti, ero condizionato da un'atmosfera festosa, ben lontano dai drammi che solitamente un'ospedale contiene
ma se a te, come osservatore, l'ambientazione ti riporta a un luogo di dolore, anche indirettamente, capisco la tua presa di posizione.
Per rispondere alla tua domanda, se sia lecito o meno fotografare il dolore, posso risponderti che dipende dall'uso finale della foto, certo che per valutare il proprio progresso nell'usare una fotocamera non è che sia molto gratificante  |
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surgeon utente attivo

Iscritto: 20 Lug 2008 Messaggi: 3002 Località: Pistoia
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Inviato: Sab 20 Mar, 2010 12:45 pm Oggetto: |
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Questa istantanea di Ueda crea un'atmosfera convergente, un ecoclima che unisce operator e spettatori allo stesso tempo. La grammatica visiva mette in scena una polarità topologica fondamentale che crea una serie di piani sovrapposti, interni ed esterni, sfruttando un'inquadratura ampia, di materiali riflettenti. Le coordinate percettivo spaziali del testo visivo vengono rimescolate in nuove configurazioni che intrattengono l'osservatore e lo interrogano. Si crea una suggestione complessa di figure manifeste e presenze indovinate creando un'atmosfera intrisa di echi visivi. Un entrelacement visivo, dove le dimensioni narrative configurate ad incastro, e le differenti dinamiche delle figure, si intrecciano sino a creare una narrazione unica, come quella della vita stessa, come suggerisce l’autore, come se tutte quante stessero accadendo contemporaneamente davanti allo spectator. Un caleidoscopio di forme e pose, ognuna con il proprio ritmo introduce una seconda polarità essenziale di questa sintassi fotografica: si tratta della polarità diacronica consistente nella presentazione di un prima e un dopo temporali, non propriamente funzionali alla distanza generazionale quanto piuttosto esistenziale: le figure ritratte sono rappresentati da neonati , giovani e adulti, tutti indistintamente ripresi allo specchio riflesso della loro “vita”. La distorsione della focale enfatizza questa dinamica caleidoscopica risultando funzionale all’intera struttura dell’istantanea. L’unica nota critica che può servire all’autore è la sovrapposizione tra le figure umane sulla destra del fotogramma che provoca una parziale copertura dei visi.
Un bel lavoro. |
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Ueda non più registrato
Iscritto: 13 Dic 2007 Messaggi: 6444
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Inviato: Dom 21 Mar, 2010 6:52 am Oggetto: |
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Onorato come sempre di una lettura, grazie mille surgeon...
come sempre non avevo il controllo totale della scena, in questa più che mai, con la fotocamera in alto a braccia tese, le comparse recitavano un copione molto diverso da quello che stavo scrivendo io...se ne salvi anche una piccola parte per me è già un grande successo.
grazie  |
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alxcoghe utente attivo

Iscritto: 31 Gen 2009 Messaggi: 1566 Località: Ciudad De Mexico, D.F.
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Inviato: Dom 21 Mar, 2010 8:52 am Oggetto: |
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Se ci fosse stata la malattia rappresentata sarei stato il primo a infastidirmi. Invece per fortuna anche gli ospedali non sono solo luoghi di dolore e sofferenza. L'autore ci riferisce dell'atmosfera festosa. Questo è ciò che arriva anche se non l'avesse precisato.
E la foto mi pare ottima. _________________ http://www.alexcoghe.com/blog/ |
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Massimo Passalacqua utente attivo

Iscritto: 04 Dic 2005 Messaggi: 18397 Località: Siena
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Inviato: Dom 21 Mar, 2010 9:54 am Oggetto: |
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La foto è indubbiamente ben fatta, complessa ed articolata nei suoi elementi, ma con un unico filo conduttore.
Le cornici naturali, le linee di separazione, i riflessi, inseriscono una pluralità di condizioni di vita e di storie che confluiscono nell'unico istante dello scatto.
Una bella immagine!
Ciao.
Massimo _________________ massimo (già sanpit) |
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Yumi utente attivo
Iscritto: 03 Nov 2005 Messaggi: 1475
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Inviato: Dom 21 Mar, 2010 11:04 am Oggetto: |
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surgeon ha scritto: | Questa istantanea di Ueda crea un'atmosfera convergente, un ecoclima che unisce operator e spettatori allo stesso tempo. La grammatica visiva mette in scena una polarità topologica fondamentale che crea una serie di piani sovrapposti, interni ed esterni, sfruttando un'inquadratura ampia, di materiali riflettenti. Le coordinate percettivo spaziali del testo visivo vengono rimescolate in nuove configurazioni che intrattengono l'osservatore e lo interrogano. Si crea una suggestione complessa di figure manifeste e presenze indovinate creando un'atmosfera intrisa di echi visivi. Un entrelacement visivo, dove le dimensioni narrative configurate ad incastro, e le differenti dinamiche delle figure, si intrecciano sino a creare una narrazione unica, come quella della vita stessa, come suggerisce l’autore, come se tutte quante stessero accadendo contemporaneamente davanti allo spectator. Un caleidoscopio di forme e pose, ognuna con il proprio ritmo introduce una seconda polarità essenziale di questa sintassi fotografica: si tratta della polarità diacronica consistente nella presentazione di un prima e un dopo temporali, non propriamente funzionali alla distanza generazionale quanto piuttosto esistenziale: le figure ritratte sono rappresentati da neonati , giovani e adulti, tutti indistintamente ripresi allo specchio riflesso della loro “vita”. La distorsione della focale enfatizza questa dinamica caleidoscopica risultando funzionale all’intera struttura dell’istantanea. L’unica nota critica che può servire all’autore è la sovrapposizione tra le figure umane sulla destra del fotogramma che provoca una parziale copertura dei visi.
Un bel lavoro. |
Madò che commento!!!!!
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Ueda non più registrato
Iscritto: 13 Dic 2007 Messaggi: 6444
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Inviato: Dom 21 Mar, 2010 3:03 pm Oggetto: |
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Alx, massimo e yumi grazie anche a voi
yumi il surgeon è patrimonio DOC di 4U  |
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marcocantile utente attivo
Iscritto: 16 Feb 2010 Messaggi: 576 Località: Napoli
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Inviato: Mar 23 Mar, 2010 10:17 am Oggetto: |
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...gran bello scatto, significativo, anche questo verde dominante ci sta tutto, forse avrei evitato la parziale sagoma a dx, ma non so come stavi messo
ciao |
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Christian Marello utente
Iscritto: 29 Ott 2006 Messaggi: 393 Località: Chiavari ( GE )
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Inviato: Mar 23 Mar, 2010 5:25 pm Oggetto: |
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Direi ottima e carica di significato !!!!. .
Non ho altro da aggiungere a quello che gli altri hanno gia' detto ...
Complimenti . . .
Chris _________________ Canon EOS 5d MK II - Canon EOS 40d - Canon EF 24-70 f/2.8L - Canon EF 70-200 f/2.8 L IS II - Canon EF 17-40L - Canon EF 85 f/1.8 USM - Canon Speedlite 580 EX II - Metz Mecablitz 54 MZ-4 - 3 Metz Mecablitz 54 MZ 3 - Manfrotto 055 X PRO B + Testa 498 RC- 2 - Tamrac PRO 12 - Tamrac PRO 8 - Tamrac EXPEDITION 9x - Supporti SANDISK |
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Ueda non più registrato
Iscritto: 13 Dic 2007 Messaggi: 6444
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Inviato: Mar 23 Mar, 2010 7:58 pm Oggetto: |
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Grazie anche a voi del vostro parere
Marco stavo messo proprio male , ruotando a sinistra il mio riflesso era troppo evidente, mentre cosi riesco a contenerlo sulla tenda veneziana, si nota solo la mia mano con la fotocamera...poi i presenti, d'istinto hanno cominciato a girarsi verso di me e puff, fine della trasmissione.  |
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Alessia utente attivo

Iscritto: 29 Dic 2005 Messaggi: 562 Località: Roma
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Inviato: Ven 26 Mar, 2010 6:16 pm Oggetto: |
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Leggo i commenti che non mi trovano molto d'accordo, quello che non mi convince è la scena ripresa con la mamma sullo sfondo... lei non ha un'atteggiamento molto sereno non so... non leggo nemmeno serenità sui visi che si intravedono, in più questa tonalità da "ospedale" non mi fa leggere nulla del "life" positivo che dovrei vedere.
Parere personale naturalmente  _________________ http://www.flickr.com/photos/rulli/ |
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