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Turismo
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di gparrac
Sab 12 Giu, 2010 5:25 pm
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Autore Messaggio
gparrac
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MessaggioInviato: Dom 13 Giu, 2010 6:33 am    Oggetto: Turismo Rispondi con citazione

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
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Habrahx
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MessaggioInviato: Dom 13 Giu, 2010 7:01 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Ma...è Cernobyl?
Giovanni
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gparrac
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MessaggioInviato: Dom 13 Giu, 2010 7:04 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Habrahx ha scritto:
Ma...è Cernobyl?
Giovanni


Giugno 2007, visita turistica al reattore 4 NPP di Chornobyl (nome attuale in lingua ucraina) ...
Ci sono stato la prima volta nel 2003.
Oggi ... turismo di massa!

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Habrahx
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MessaggioInviato: Dom 13 Giu, 2010 7:13 am    Oggetto: Rispondi con citazione

...Non ho parole, ma penso che la pensiamo allo stesso modo.
Giovanni
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gparrac
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MessaggioInviato: Dom 13 Giu, 2010 2:05 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Habrahx ha scritto:
...Non ho parole, ma penso che la pensiamo allo stesso modo.


Non so cosa pensi ... io non onestamente non penso nulla, anche per i motivi che appaiono chiari dal mio avatar.
A volte osservo, se posso fotografo ...
Questa fotografia si pone idealmente nella linea di mostrare come la realtà possa essere stravolta, o almeno non completamente mostrata, come la realtà possa avere facce diverse e la fotografia non aiuta molto a comprenderla se chi fotografa fa a priori delle scelte su cosa mostrare e cosa non mostrare.
E questo indipendentemente dai plateali taroccamenti (che qualcuno però scopre prima o poi) o dell'uso di PhotoShop per aggiungere o togliere particolari ...
Bene ... l'area di Chornobyl è adesso qualche cosa di troppo simile ad un parco divertimenti, con i turisti che lo visitano e portano a casa le solite fotografie dell'orrore, prima di tutte quella della testa di bambola rotta che non manca mai, come accessorio, nella borsa dei fotografi specializzati, sempre utilizzabile in fotografie documentaristiche di terromoti, disastri aerei e catastrofi varie.
Lì però non è necessario portarsela da casa ... ce ne sono molte di autentiche negli asili e nell'ospedale di Pripyat.
La città era una città modello, abitata da privilegiati che disponevano di tutto ciò che potevano desiderare, impianti sportivi, un parco divertimenti, scuole, ospedali moderni, case con grandi appartamenti ...
Crca 45.000 persone in una città modello costruita a pochissima distanza dalla centrale per accogliere i tecnici e gli operatori della centrale ed anche quelli impegnati nella costruzione del reattore 5 e 6 ... (fra parentesi la decisione di interrompere definitivamente la costruzione del 5 fu presa solo dopo il 1999).
Tutta gente giovane, con moglie e figli piccoli ... non c'erano vecchi a Pripyat.
Al riguardo mi viene in mente un fatto curioso: ero appositamente a Kiev il 26 Aprile 2006, l'intenzione era quella di passare la giornata nell'area interdetta, pensavo di assistere e fotografare le cerimonie di commemorazione dell'eroismo dei pompieri accorsi subito dopo l'incidente (il loro sacrificio però ha molto valore morale, ma ha risolto molto meno di quanto si crede).
Ma ... niente da fare, nessuna possibilità di avere il permesso, solo autorità e televisioni lo hanno avuto ...
La sera però ho assistito ad un telegiornale della televisione Ucraina: non potevo certo capire cosa diceva, ma una scena mi ha colpito molto.
La televisione Ucraina riprendeva un personaggio che parlava al microfono, evidentemente un inviato di una qualche televisione, vestito con una tuta mimetica, che ostentava una mascherina sul viso ed aveva le scarpe avvolte in sacchetti di plastica trasparente ...
Però il Cameraman che lo riprendeva indossava un paio di jeans con una maglietta con le maniche corte ... mentre cercava di tenere l'inquadratura solo sul sarcofago, con la cimniera che fra l'altro è ancora quella della vecchia centrale.
Che fossero italiani? Non ne avuto conferma, solo un sospetto ...
E questo è un fatto reale ... ma è purtroppo anche un fatto reale che il sarcofago sta cedendo, che ormai gli interventi effettuati sono molto simili ai cosmetici usati da una vecchia signora per cercare di combattere una battaglia ormai persa contro il tempo che passa.
Il rischio sembra aunentato molto proprio nell'ultimo anno, ma attualmente mancano non solo i soldi ma anche un progetto fattibile per mettere il sito in sicurezza.
Forse per questo non se ne parla ...
E se da una parte non si rischia nulla a passare qualche ora (o giorno) nella zona interdetta è anche vero che c'è chi ancora lavora all'interno del sarcofago in condizioni che è poco definire incredibili ...
E poi ... quello esploso è il reattore 4! Non ci vuole molto a scoprire che era operativo da soli due anni.
E gli altri 3 RBMK-1000? L'unica cosa certa è che il reattore 1 (operativo da Agosto 1977) è stato spento in pompa magna solo nel Dicembre 2000, forse insieme con Pripyat 3.
Di quello che è accaduto prima al 2 ... nessuno parla (ma c'è qualcuno che sa cosa è veramente successo?).
Ormai non serviva più ... erano pronti a Energodar Zaporizhzhe 3 (Gennaio 1987) subito seguito da Zaporizhzhe 4 (Gennaio 1988) e Zaporizhzhe 5 (Ottobre 1989) e 6 (Dicembre 1995), a Kuznetsovsk Rivne 3 (Maggio 1987) che poi sarà seguito nell'Ottobre 2004 da Rivne 4, a Neteshin Khmelnitskiy 1 (Agosto 1988) in attesa di Khmelnitskiy 2 (Luglio 2004), a Konstantinovka era diventao operativo South Ukraine 3 (Dicembre 1989).
Salvo errori od omissioni ...
I 4 reattori di Chornobyl sono fisicamente nello stesso edificio, con una sala di controllo in comune ogni due ... per tanti anni si è lavorato a stretto contatto con il reattore esploso, forse l'energia valeva più della vita umana.
Quindi ... questa fotografia con i turisti che allegramente fotografano il sarcofago come in una gita di piacere, in un parco ben tenuto e con gli alberi ben curati, il monumento commemorativo non è la realtà ... ma è un'altra faccia della realtà che ben pochi conoscono.
Per questo, in tutta onestà, non penso nulla ... mi limito a proporre, a cercare di far pensare.
La fotografia è vera ... ma non per questo è la verità.
Tutto qui, almeno in questa sede Smile



chernobyl_01.jpg
 Descrizione:
Aggiungo una foto della mia prima visita a Chornobyl ... qualche cosa è cambiata.
 Dimensione:  48.29 KB
 Visualizzato:  File visto o scaricato 1013 volta(e)

chernobyl_01.jpg



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Sisto Perina
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MessaggioInviato: Dom 13 Giu, 2010 2:53 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

gparrac ha scritto:
..
Oggi ... turismo di massa!


Volendo assolutamente (ma simpaticamente....) polemizzare si potrebbe includerti in questo tipo di turismo...
se solo il brasiliano fosse arrivato un attimo dopo magari avrebbe ripreso il nostro gparrac di spalle includendolo così nella felice compagnia in gita al monumento internazionale delle radiazioni ionizzanti...
Certo che se continui a tornare in questi posti magari la prossima volta ti presto il mio dosimetro personale così vedremo di quanti millisievert ti carichi.... Mandrillo
Una sola domanda....perchè non a colori?

ciaoo
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gparrac
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MessaggioInviato: Dom 13 Giu, 2010 3:46 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Sisto Perina ha scritto:
Volendo assolutamente (ma simpaticamente....) polemizzare si potrebbe includerti in questo tipo di turismo...(...)


Si, il tuo discorso è più che corretto ...
Salvo il fatto che questa è la situazione attuale, la prima volta è stato molto diverso, soprattutto alla voce fotografia.
Tieni conto poi che il mio interesse alle problematiche sul nucleare è piuttosto datato ... volevo più che altro risposte ma a parte una copia del bellissimo libro di fotografie And the name of the star is Chornobyl pubblicato nel 1996 (con alcune fotografie scattate subito dopo l'incidente tratte dagli archivi del Chornobylinterinform) non ho ottenuto molto ...
Tu credi davvero che tutti i turisti che visitano oggi questo NPP abbiano cercato di leggere tutto il possibile sull'incidente e sugli RBMK-1000?
L'atmosfera è quella dell'allegra scampagnata in gruppo ...
Perché non a colori? Difficile spiegarlo, credo semplicemente perché la prima volta non ho potuto fotografare molto in Bianco e Nero ... e neppure fotografare quello che mi interessava di più.

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Sisto Perina
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MessaggioInviato: Dom 13 Giu, 2010 3:58 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

gparrac ha scritto:
...
Tu credi davvero che tutti i turisti che visitano oggi questo NPP abbiano cercato di leggere tutto il possibile sull'incidente e sugli RBMK-1000?
.....

conoscendoti dai post sul forum e dalla tua galleria (anche quella aiuta eh.....)....nessun dubbio che il tuo interesse per il sito sia assolutamente diverso da quello dell'allegra compagnia ....
la sottolineatura dell'avverbio rafforzava la mia convinzione a riguardo (come se ce ne fosse stato bisogno dopo la tua approfondita introduzione ed il titolo stesso ...)

ciaoo
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Habrahx
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MessaggioInviato: Dom 13 Giu, 2010 6:11 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

gparrac.
E' vero, sono stato avventato a abbinare il mio pensiero al tuo.
Tu fai una disamina della verità mostrata dall'immagine, io provo disgusto per i turisti che fotografano un luogo di morte e sofferenza.
Tu affermi che la verità non è ciò che l'immagine mostra, io affermo che la verità è relazione, e quanto più le relazioni sono evidenti tanto più la verità è evidente.
La relazione in questa immagine, che non giudico è di chi quarda cosa, ed io che guardo posso solo vedere un gruppo di persone che fotografano una costruzione.
Cernobyl e la sua tragedia arrivano dopo.
Ma quando arriva, solo quando arriva, non posso fare a meno di chiedermi se IO avrei fatto queste fotografie.
A questa domanda purtroppo, rivelando anche a me stesso che non sono un vero fotografo, non so dare una risposta.
....
"per tanti anni si è lavorato a stretto contatto con il reattore esploso, forse l'energia valeva più della vita umana..."
Per scoprire la verità di questa affermazione non occorre andare tanto lontano.
Io ho lavorato per 30 anni nella Centrale termica di Genova, dove la radiottività era poca (dovuto in prevalenza alla cenere di carbone) ma l'amianto era tanto, moltissimo, troppo.
E ho udito con le mie orecchie, e sulla mia pelle, un dirigente distinto e per bene affermare alla mia domanda: ma in quel cunicolo c'è amianto?
"Ma no, sig. X.! si tratta solo di calciosilicato, vada a lavorare tranquillo."
Invece l'amianto c'era, eccome se c'era.
Giovanni
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gparrac
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MessaggioInviato: Dom 13 Giu, 2010 9:53 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Habrahx ha scritto:
(...)Ma quando arriva, solo quando arriva, non posso fare a meno di chiedermi se IO avrei fatto queste fotografie.(...)


Non possiamo in questa sede sviluppare il tuo discorso, anche se credo sarebbe interessante farlo.
Ma è attinente alla fotografia proposta chiederci se ha senso spendere del denaro (neppure poco, fra l'altro ...) per andare in gruppo a fotografare il teatro di una tragedia.
Ed in questo caso con tutte le comodità, senza rischiare nulla, senza neppure cercare perché nella visita oggi sono inseriti gli edifici più rappresentativi del dramma.
Pullman gran turismo, aria condizionata ...
Ma cosa si può o si deve fotografare? Pochi anni dopo la petroliera Exxon Valdez fu responsabile di un grave episodio di inquinamento ambientale (e qui il tema è veramente attuale).
Una delle foto simbolo dell'incidente, un pellicano morente impregnato di petrolio, sembra sia stata realizzata ad arte, prendendo un povero pellicano ancora in condizioni non critiche e gettandogli sopra altro petrolio ... e lasciandolo a morire dopo avere scattato le fotografie.
Non so se quanto riportato sia vero, so di altri episodi di ben maggiore gravità che se veri getterebbero luce sinistra sull'opera di alcuni fotografi.
Qui il discorso è solamente quello di suggerire il contrasto fra il clima di gita in campagna e le drammatiche foto che i partecipanti portano a casa per mostrarle agli amici.
Ma non trovo giusto dare in questa sede giudizi morali ... non in questa sede.
Faccio solo presente che proprio perché esistono ed a volte si vedono in giro le fotografie frutto di questi viaggi organizzati la gente non dimentica che Chornobyl è un problema ben lontano dall'essere risolto.
E forse è opportuno ricordare che sotto la spinta emotiva dell'incidente di Chornobyl sono cominciati i programmi di accoglienza degli orfani della Bielorussia.
Anche se problemi simili (quantitativamente anche più gravi) estono in altre parti del mondo, ma il nome di Kyshtym dice qualche cosa solo a poche persone ...
Ed aggiungo con molto pragmatismo (ed un po' di cinismo) che anche il sacrificio del povero pellicano è forse giustificato se lo scopo è quello di portare davanti agli occhi del mondo l'entità di un disastro.
Se concordo che ci debbano essere dei limiti mi è difficile stabilire quali debbano essere, neppure ho il diritto di farlo.
Ma soprattutto in questo caso rilevo che non si danneggia nessun essere vivente ...
Il fatto però che emotivamente io possa essere in sintonia con il tuo pensiero ... questo è veramente fuori argomento.
Così come è fuori argomento spiegare qui le differenze fra questi RBMK e le altre tecnologie.
Fra l'altro sono ancora molto diffusi ... a solo a Kursk ne dovrebbero essere ancora operativi 4, con un quinto forse operativo da poco, 4 anche a Leningrad, solo 3 a Smolensk.
Solo i due RBMK-1500 di Ignalina (ma forse in realtà uno solo ...) sono stati chiusi definitivamente.
Un saluto.

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belgarath
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Iscritto: 21 Feb 2007
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MessaggioInviato: Ven 02 Lug, 2010 1:15 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Posto interessantissimo, accompagnamento testuale di cui ti ringrazio e foto molto, molto significativa. Ti invidio profondamente per esserci potuto andare prima della calata dei barbari...

ps. Tomsk-7 e Arzamas-16 sono due dei miei sogni proibiti.. non avete visite lì in programma? Smile

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Link
A condurre la guerra era un gruppo di clown con quattro stelle che avrebbero finito per dar via tutto il circo. (Cap. Willard)
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gparrac
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MessaggioInviato: Ven 02 Lug, 2010 6:04 am    Oggetto: Rispondi con citazione

belgarath ha scritto:
(...)ps. Tomsk-7 e Arzamas-16 sono due dei miei sogni proibiti.. non avete visite lì in programma? Smile


Off Topic Molto fuori argomento, ma se mi autorizzi tu ...
Anche uno dei miei (Tomsk-7) ed ho qualche contatto anche lì ... ma sai che nessuno ne sa niente? O forse preferiscono non parlarne.
Temo che sarà molto difficile andarci ... poi aggiungi la mia età Crying or Very sad
Chornobyl: ultime sulla tenuta statica del sarcofago abbastanza brutte ... fonte credo molto attendibile. Le visite però continuano. Ciao.

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