Viaggio di ritorno |
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Viaggio di ritorno |
di Historicus |
Gio 25 Feb, 2010 11:39 pm |
Viste: 493 |
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Autore |
Messaggio |
Historicus utente attivo

Iscritto: 02 Ott 2007 Messaggi: 2498 Località: Ferrara/Urbino
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Inviato: Gio 25 Feb, 2010 11:39 pm Oggetto: Viaggio di ritorno |
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"Il viaggio ti cambia dentro"
"La persona che torna non è la stessa che è partita"
E bla, e bla, e bla.
Cazzate.
Cazzate per gente che si annoia.
Faccio il pendolare da quasi trent'anni, anche se ora con cadenza più diradata.
"Fare il pendolare" è una delle espressioni più orribili dell'italiano parlato.
Sei un pendolo.
Pendi.
Sei sospeso.
Dipendi.
Sei un peso.
Senti il tuo peso (e prima o poi finiranno per sentirlo anche gli altri).
Non sei più per davvero né qui, né là.
Se hai la disgrazia di essere uno che stringe e mantiene con difficoltà legami significativi, la tua vita ne viene svuotata. O finisci per aggrapparti a qualsiasi cosa e a qualsiasi persona, come un tossico.
Io mi accorgo che sono cambiato dentro quando sogno a occhi aperti di fermare il duecentesimo bastardo frustrato che ha accelerato mentre lo sorpassavo, di farlo scendere e di finirlo a calci in faccia. Dopo sto meglio.
E per favore non venite a rompermi i coglioni con Bruce Chatwin e la Patagonia.
Per fortuna, anche il viaggio del pendolare ha le sue delizie. La concentrazione nella lettura che riesco a raggiungere cullato da un treno non l'ho mai ritrovata da nessun'altra parte. E ascoltare Charlie Parker o Sonny Rollins percorrendo un'autostrada semideserta, di notte, può farti piangere di commozione.
Per scattare alcune di queste foto ho seriamente rischiato l'osso del collo e sicuramente mi sarò fatto stramaledire da qualcuno che avrà fatto un bel sogno a occhi aperti con me come co-protagonista. Però mi sono divertito, come al solito.
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 _________________ Historicus è Guido Dall'Olio
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Paolo Dalprato operatore commerciale

Iscritto: 30 Giu 2007 Messaggi: 11375 Località: Monza
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Inviato: Ven 26 Feb, 2010 12:05 am Oggetto: |
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interessante, ma stavolta forse più per le parole che per le foto, queste ultime le ho trovate eccessivamente ripetitive, ad esempio di foto con le striature delle luci ne basta una così come ne basta una fra la 10-14-15 o fra 2-3-4.
Opinione molto personale _________________ Uso Canon, Sony, Sigma, Samyang, RawTherapee e GIMP. Ma prima ci sono io.
A chi mi commenta chiedo di guardare le mie foto e criticare quelle, non di dire come le avrebbe fatte lui, non era li e non è me
Quello che faccio ora LA VILLA REALE DI MONZA |
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Historicus utente attivo

Iscritto: 02 Ott 2007 Messaggi: 2498 Località: Ferrara/Urbino
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Inviato: Ven 26 Feb, 2010 3:27 pm Oggetto: |
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Ti ringrazio dell'attenzione e del commento.
E' forse la prima volta che con le fotografie esprimo per davvero qualcosa che ho dentro. Ma forse, come dici tu, ci sono riuscito meglio con le parole. A pensarci bene, non me ne meraviglio.
Fotografare in quel modo per me è stata una novità e una scoperta entusiasmante. Immagino che per chi guarda non sia la stessa cosa, e di questo bisogna sempre tener conto. Non so se ci riproverò: troppo pericoloso. Magari proverò a dotarmi di un qualche trabiccolo che mi consenta di tenere quasi sempre le mani sul volante e non mi costringa a tener ferma la macchina e a raccoglierla quando cade...
 _________________ Historicus è Guido Dall'Olio
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Ueda non più registrato
Iscritto: 13 Dic 2007 Messaggi: 6444
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Inviato: Ven 26 Feb, 2010 8:22 pm Oggetto: |
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E' un'esperimento visto e stravisto, e purtroppo anche realizzato male
che cosa mi aspettavo dopo aver letto la didascalia? Dei posti tuoi, intimi, non nel senso letterale del termine, ma luoghi che vedi tutti i giorni tornando a casa, a cui sei abituato...affezionato cose insignificanti per noi, ma vive, importanti per te, invece ci mostri dei tempi lunghi fatte dall'interno di un'auto in movimento, sembrano delle immagini psichedeliche, neanche sotto l'effetto di qualche stupefacente tipo LSD (nel mondo cinematografico, lo stato confusionale dato dalla droga viene rappresentato proprio in questo modo ).si può immaginare queste visioni
Non riesce a trasmettere molto, non ne salverei una
sorry
OT:Per lavoro uso molto l'auto, non mi sognerei mai di trascurare la guida per far delle foto, perdonami... ma ti metti nelle condizioni di dovertelo ricordare  |
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_NN_ non più registrato

Iscritto: 04 Giu 2006 Messaggi: 7318
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Inviato: Ven 26 Feb, 2010 9:28 pm Oggetto: |
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Io invece intravedo nella sequenza qualcosa di interessante, anche se nel farlo parto dalla premessa di aver letto l'introduzione.
Lo "straniamento" o lo stordimento che alla fine del viaggio arriva lo avrei tradotto fotograficamente costruendo una sequenza che parte da un approccio fotografico quanto più verosimile possibile, per poi proseguire progressivamente verso una resa astratta e "psichedelica" per usare lo stesso termine di Ueda.
Per me andrebbe bene rivedere il piano sequenza partendo da foto con tempi brevi e a fuoco -> foto con tempi lunghi -> foto con diaframma spanlancato e sfocato a go-go. Quella sequenza, che attualmente è poco netta (ved ultima foto che per me non dovrebbe stare lì) mi avrebbe dato forse in maniera pià decisa il senso dell'effetto di un lungo viaggio sul viaggiatore stranito.
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Historicus utente attivo

Iscritto: 02 Ott 2007 Messaggi: 2498 Località: Ferrara/Urbino
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Inviato: Ven 26 Feb, 2010 11:23 pm Oggetto: |
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Ueda, non ti devi scusare. Dalle prime bastonature ricevute su questo forum, più di due anni fa, ho capito che avevo ancora moltissimo da imparare. Adesso ne ho ancora di più.
Sospettavo che fosse qualcosa di già visto, ma, come al solito, ho fatto finta di niente (altrimenti, penso, dovrei smettere subito).
Quanto ai luoghi "miei": quell'autostrada la conosco a memoria e ha finito per essermi familiare. Esagererei, ma non troppo, se ti dicessi che anche dall'immagine più "psichedelica" saprei ricavare dov'ero.
Salvatore, grazie, hai capito perfettamente quella che era la mia intenzione originaria, che è ancora un pochino leggibile: dal concreto e nitido all'astratto e sfuocato. Però poi mi sono lasciato prendere dalla sequenza del viaggio (quella sì decifrabile solo per me) e ho quasi lasciato perdere. Ma hai ragione: dovrei rifare tutto con più pazienza e dargli più coerenza. Mi sono lasciato prendere dall'entusiasmo e dalla fretta.
Quanto alla foto nitida finale: l'ho fatto di proposito. Quella è l'uscita dall'autostrada (per la precisione, casello di Ferrara Nord). Il ritorno a casa. Quello che ti fa capire che ciò che avevi vissuto fino ad allora era stato tutto un sogno e che ora invece comincia la realtà. Fino al prossimo viaggio, dove tutto si rovescia (come in una versione più cupa de "I fiori blu" di Queneau). _________________ Historicus è Guido Dall'Olio
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filippo1978 utente attivo
Iscritto: 16 Ago 2006 Messaggi: 777 Località: ferrara
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Inviato: Ven 26 Feb, 2010 11:28 pm Oggetto: |
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Ciao, sì sono già viste, come dicono gli altri ma, forse, sono le tue prime foto emotive |
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brigom utente
Iscritto: 26 Nov 2007 Messaggi: 301 Località: bassano del grappa
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Inviato: Dom 30 Mgg, 2010 7:20 am Oggetto: viaggio di ritorno |
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bella esecuzione come da tua descrizione carica di significato.
PS: mi sposto anch'io spesso e credo di poter condividere tante delle tue emozioni
ciao a presto |
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