Kairouan_1 |
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Kairouan_1 |
di frank66 |
Dom 07 Mar, 2010 1:56 pm |
Viste: 223 |
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Autore |
Messaggio |
frank66 utente attivo

Iscritto: 11 Dic 2006 Messaggi: 5726 Località: Milano
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Ueda non più registrato
Iscritto: 13 Dic 2007 Messaggi: 6444
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Inviato: Dom 07 Mar, 2010 5:48 pm Oggetto: |
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Il tuo punto di ripresa ti restituisce un'inquadratura con dei tagli imperfetti, non sò fino a che punto è voluto o frutto di uno scatto d'istinto,
ma la figura ha una giusta soluzione visiva, che da una forma e sostanza alla scena...scena che devo dire trovo molto semplice, elegante e funzionale.
Le chiavi a quella porta mi fa tornare in mente quanto ero piccolo, e a casa dei miei nonni, in paese, le chiavi rimanevano sempre in bella evidenza sulla porta, anche la notte...
Ha quel potere di evocare il posto dove hai scattato,
io della mia esperienza a Kairouan, ho solo un vago ricordo di una fabbrica di tappeti, dove ci fecero scendere dal pulman,in ritorno da Touzer, per assistere a una dimostrazione (vendita) di tappetti
Ottimo lavoro e aggiungo che è un piacere ri-vedere un tuo scatto.  |
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surgeon utente attivo

Iscritto: 20 Lug 2008 Messaggi: 3002 Località: Pistoia
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Inviato: Dom 07 Mar, 2010 7:12 pm Oggetto: |
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La polarità cromatica del chiaro e scuro guida la grammatica visiva di questa istantanea: i contrasti fra i toni chiari della figura e i toni scuri del piano interno fanno avvicinare questo personaggio e lo presentano allo sguardo curioso dello spectator. Nessuna traccia o marca dell’enunciazione, nessun dispositivo che faccia emergere la presenza dell’autore che rimane in religioso silenzio ad osservare questa inquadratura lievemente trasversa, trasparente, come per rispettare la religiosità della scena; una religiosità che il personaggio esprime nella postura, nel genere e nello stile degli abiti che indossa, nella maniera in cui legge i suoi libri, nella modestia dell’abitazione che vive. Il personaggio è sulla soglia, non solo per necessità di luce ma anche per scelta: la sua posizione comoda appare infatti come voluta, cercata,curata nella tappezzeria. Una postura di profilo quella dell’uomo, che crea un effetto di obiettività con l’osservatore, un debrayage enunciativo visivo che rinforza la posizione di distacco e soprattutto di rispetto dell’autore che rimane all’esterno, come uno spettatore che contempla in silenzio. Ancora una polarità nell’immagine: abbiamo due piani distinti uno esterno riconoscibile ma appena accennato, contenuto a malapena nel fotogramma, ed uno interno, cupo, misterioso, dal quale emergono piccoli dettagli: dei libri e delle carte ammassate sul pavimento, quel paio di chiavi inserite nella serratura e quella meravigliosa lampadina nuda, penzolante, che sembra accompagnare da sempre il silenzio di quelle letture sulla soglia, quel luogo di separazione ma contemporaneamente di incontro con l'esterno, con il nuovo, di relazione, di scambio. Il nostro Frank66, sempre sensibile all’alterità del momento, si affaccia alla sua soglia con atteggiamento umile, per porsi in ascolto. Ancora una volta i fotogrammi dell’autore rivelano un desiderio profondo di entrare in contatto con altre identità, con qualcuno che è "diverso" , consapevole che attraverso questo gesto, oltre a sviluppare maggiore coscienza della sua identità, diventerà più ricco, delle alterità riconosciute. Il bianco e nero è perfettibile iniziando con lo stabilire i punti di bianco.
Bentornato. |
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_NN_ non più registrato

Iscritto: 04 Giu 2006 Messaggi: 7318
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Inviato: Lun 08 Mar, 2010 9:15 pm Oggetto: |
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Mi mancavano i questi scenari ripresi dal particolare occhio di chi vive lì ma non è uno di lì. Spero di rivedere altri scatti. Uno già in galleria (quello a colori) è molto intrigante, questo mi piace i punti di bianco dosati con grande cura e per l'inquadratura che a guardarla a prima vista ti fa dire: azz raddrizzala no ? ma quando lo fai ti piace di meno e allora capisci che era giusta così.
P.s. per evitare di scivolare sul patetico/circolettistico evito di sostituire l'oggetto della prima frase di questo intervento con la parola Frank66 .. ma potrei. |
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