Lei e il Libro... |
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Canon PowerShot A590 IS - 5.8mm
1/200s - f/2.6 - 100iso
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Lei e il Libro... |
di Luca Venesian |
Mar 30 Giu, 2009 4:08 pm |
Viste: 115 |
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Autore |
Messaggio |
Luca Venesian utente

Iscritto: 29 Giu 2009 Messaggi: 103 Località: Mira (Venezia)
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Ueda non più registrato
Iscritto: 13 Dic 2007 Messaggi: 6444
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Inviato: Ven 03 Lug, 2009 4:39 am Oggetto: |
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Mi chiamo Eva, che vuol dire vita, secondo un libro che mia madre consultò per scegliermi il nome. Sono nata nell'ultima stanza di una casa buia e sono cresciuta fra mobili antichi, libri in latino e mummie, ma questo non mi ha resa malinconica, perché sono venuta al mondo con un soffio di foresta nella memoria. Mio padre, un indiano dagli occhi gialli, veniva dal luogo in cui si uniscono cento fiumi, odorava di bosco e non guardava mai direttamente il cielo, perché era cresciuto sotto la cupola degli alberi e la luce gli sembrava indecorosa. Consuelo, mia madre, aveva trascorso l'infanzia in una regione incantata, dove per secoli gli avventurieri hanno cercato la città di oro puro vista dai conquistatori spagnoli allorché si affacciarono sugli abissi della loro ambizione. Quel paesaggio aveva lasciato in lei una traccia che in qualche modo riuscì a trasmettermi.
Me la vedo cosi, con una voce di donna che recita l'incipt di Eva Luna della Allende e che la scena, a cui hai dato un taglio da cinemascope, sia animata, come quei slideshow che si possono fare anche in casa, sai, quelli dove è possibile all'interno di un frame aggiungere come transizione un riquadro da dove partire, in questo caso l'intera scena, per poi finire sul primo piano della protagonista.
in questo modo viene a sottolinearsi (e a giustificarsi), almeno per me, quando sia efficace all'interno della composizione la figura, perché la rende molto emotiva, carica di phatos...
altrimenti devo pensare che la figura posizionata cosi all'estremo del fotogramma con il corpo rivolto verso l'uscita, (ihmo anche la bandierina, ha una linea in direzione d'uscita) sbilanci troppo l'inquadratura, dando più importanza al paesaggio, con quel palo che in parte oscura la vista di quella chiesa (del quale, sono sicuro forse di conoscere il nome, ma non mi pronnuncio, evito di fare gaffe ), ecco, sono sicuro che girare il punto di ripresa verso destra ti obbligava a includere qualche motoscafo (una gondola non avrebbe avuto questo potere di persuasione), e ti rovinava questa scena che nel tuo immaginario avevi già realizzato.
io la trovo gradevole, ma obbliga a un'osservazione molto accurata, non riesce a essere molto intuitiva, d'impatto, la diagonale palo/donna che si percepisce d'istinto appena la si osserva forma una barra, come uno stop, un'invito a non andare oltre.
Lavorerei su questo per migliorarla, perché il lato narrativo è sufficentemente funzionale.  |
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Luca Venesian utente

Iscritto: 29 Giu 2009 Messaggi: 103 Località: Mira (Venezia)
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Inviato: Ven 03 Lug, 2009 3:17 pm Oggetto: |
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Ottima osservazione critica Ueda, grazie davvero.
In effetti a destra c'era attraccate un paio di barche che veramente avrebbero fatto a pugni con il contesto.
Il palo l'ho notato fin dall'inizio ma non c'era modo di toglierlo se non stringendo l'inquadratura ma non volevo perdere le linee create dal legno del pontile...
Mi stupiva il fatto di questa ragazza immersa in questo libro che non badava minimamente al continuo via vai di persone a pochi metri da lei nella calle... _________________ http://www.flickr.com/photos/emilio_di_roccabruna/ |
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