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di Frangì |
Dom 04 Gen, 2009 12:38 am |
Viste: 257 |
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Autore |
Messaggio |
Frangì utente attivo

Iscritto: 29 Nov 2008 Messaggi: 566 Località: L'Aquila bella mé
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Inviato: Dom 04 Gen, 2009 12:41 am Oggetto: Raccoglimento |
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Grazie in anticipo per l'aiuto che mi date a migliorare con i vostri commenti.
_________________ Fotografare è la cosa più bella che un uomo possa fare vestito.
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civ833 utente
Iscritto: 20 Dic 2008 Messaggi: 434
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Inviato: Dom 04 Gen, 2009 1:57 am Oggetto: |
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Non convince molto il diverso piano su cui è posta la statuetta e su cui è posto l'uomo. Probabilmente solo per una questione di messa a fuoco o di leggera inclinazione apparente, perché la composizione è perfetta, solo preferirei vedere anche l'ombra della statuetta, mi darebbe un bel senso di confronto, e invece qua l'ombra non si proietta sul "suolo" ma resta lì, imprigionata tra le sue braccia, e lo trovo poco armonico nel dualismo uomo-statua che stai rappresentando.
Una foto così, per la forte carica emotiva che si porta appresso, a mio avviso sarebbe da lasciare sensa titolo, ché il titolo rischia di banalizzare uno sforzo compositivo ed espressivo che banale non è. Cambierei appoggio per la statuetta, in modo da avere un ripiano che stacchi nettamente - nel bianco e nero - col pavimento (penso a del legno leggermente lucido), oppure la appoggerei a terra e cambierei inquadratura ma mi pare una soluzione minore e dalle minori potenzialità. Punterei comunque a valorizzare questa scelta di piani diversi.
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Webmin utente attivo

Iscritto: 16 Ott 2006 Messaggi: 28048 Località: Militello in Val di Catania
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Inviato: Dom 04 Gen, 2009 3:44 pm Oggetto: |
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civ833 ha scritto: | Non convince molto il diverso piano su cui è posta la statuetta e su cui è posto l'uomo. Probabilmente solo per una questione di messa a fuoco o di leggera inclinazione apparente, perché la composizione è perfetta, solo preferirei vedere anche l'ombra della statuetta, mi darebbe un bel senso di confronto, e invece qua l'ombra non si proietta sul "suolo" ma resta lì, imprigionata tra le sue braccia, e lo trovo poco armonico nel dualismo uomo-statua che stai rappresentando.
Una foto così, per la forte carica emotiva che si porta appresso, a mio avviso sarebbe da lasciare sensa titolo, ché il titolo rischia di banalizzare uno sforzo compositivo ed espressivo che banale non è. Cambierei appoggio per la statuetta, in modo da avere un ripiano che stacchi nettamente - nel bianco e nero - col pavimento (penso a del legno leggermente lucido), oppure la appoggerei a terra e cambierei inquadratura ma mi pare una soluzione minore e dalle minori potenzialità. Punterei comunque a valorizzare questa scelta di piani diversi. |
Sottoscrivo e mi complimento per l'attenta analisi.
Ciao
_________________ Mario Lisi
"Le interviste di photo4u.it! - Mario Lisi "Webmin" - "Catania in chiaroscuro" - "Street Photography in the World - The Book" - "THE STREET PHOTOGRAPHER BOOK" - "PicsArtist of the Month 12/2014" - "B&W" - "Colors" "Un viaggio nella terra dell'arte e dei sapori" |
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Frangì utente attivo

Iscritto: 29 Nov 2008 Messaggi: 566 Località: L'Aquila bella mé
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civ833 utente
Iscritto: 20 Dic 2008 Messaggi: 434
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Inviato: Dom 04 Gen, 2009 5:14 pm Oggetto: |
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Nella seconda versione da te postata, trovo alcuni elementi di disturbo.
Anzitutto, il piano su cui è poggiata la statuetta cessa di essere un piano indistinto e sospeso sulla scena, e si manifesta in tutta la sua limitatezza e concretezza. In altri termini, a sinistra si vede dove finisce: questo toglie parte dell'atmosfera astratta, rovina la composizione (costringendo lo sguardo a notare quell'evidente dettaglio, distogliendolo dal soggetto della fotografia che è altro) e rimuove parte di quel caratterizzante equilibrio della foto precedente.
La gestione della luminosità: c'è una maggiore esposizione, che non ha effetti eccessivamente positivi sulla resa della statuetta (complice anche la messa a fuoco poco convincente), ma ha effetti negativi sull'evidenziazione del soggetto dello scatto. Intendo: stai sovraesponendo parte delle righe verticali che solcano l'immagine (quella a sinistra, che con quest'inquadratura è più ingombrante, e quella a destra, parte del muro su cui si appoggia l'uomo), e questo porta ad una lettura verticale dell'immagine, fa seguire all'occhio un percorso che in realtà dovrebbe seguire una lina prospettica, una diagonale, che va dalla statuetta all'uomo, dall'una all'altra faccia dello stesso concetto di fondo che stai cercando di rappresentare visivamente. Il pavimento, sovraesposto, accentua uno stacco tra uomo e statua che non dovrebbe esserci, sta lì a dirmi "sono su due piani diversi, sono due cose diverse, non appartengono allo stesso tutto", mentre il pavimento dovrebbe essere silente e discreto.
Per quanto riguarda l'ombra, a parte l'eccessivo ingombro del ripiano nell'armonia dello scatto, preferirei averla nella stessa direzione dell'ombra dell'uomo. O comunque preferirei evitare un'ombra insieme corta e verticale, perché porta chi guarda a seguire una linea di lettura poco armonica, nel senso che lo stacco tra statuetta e uomo è più evidente, e invece vorresti (sbaglio?) sottolineare il dualismo uomo statuetta. Ad ombre parallele, in senso geometrico, corrispondono oggetti "paralleli", in senso lato ovviamente; qua invece le ombre convergono verso la fonte luminosa, che non devessere soggetto della foto ma solo l'ambiente in cui questo soggetto vive.
Cerca di portare l'occhio dello spettatore a vedere cosa tu vuoi che veda, e a sentire ciò che tu vuoi che senta: evita di sottolineare una verticalità non voluta, non introdurre elementi fuorvianti, e se ti è possibile cura la similitudine visiva tra statua e uomo, tra feticcio e vivente, sfruttando luci e prospettiva allo scopo. Se hai la possibilità di ripetere lo scatto, fallo, parti dalla base della prima foto e cura le ombre, l'inquadratura e la messa a fuoco.
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