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Alessandro61 non più registrato

Iscritto: 03 Giu 2007 Messaggi: 1531
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Inviato: Mar 09 Set, 2008 6:37 am Oggetto: Le celle di S 21 |
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I Khmer Rossi costruirono in fretta e furia queste celle all'interno delle aule della scuola Tuol Sleng per "ospitare" le persone scomode al regime di Pol Pot dopo la caduta di Phnom Penh nell'Aprile 1975. I soggiorni erano brevi. Dopo i prigionieri venivano subito portati ai campi di stermino. |
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Paolo Cardone utente attivo

Iscritto: 23 Apr 2006 Messaggi: 1988 Località: Campobasso
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Inviato: Mar 09 Set, 2008 6:58 am Oggetto: |
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Immagine claustrofobica.
La prospettiva distorta tra l'altro l'accentua molto, bene! |
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xblues utente attivo

Iscritto: 28 Ago 2006 Messaggi: 4237 Località: Venezia
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Inviato: Mar 09 Set, 2008 8:57 am Oggetto: |
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ti dirò (senza polemiche, solo dal mio obbiettivo punto di vista)... conoscendo un po' la storia, chi erano e cosa facevano... questa foto non rende pallidamente l'idea del dramma e dell'angoscia che si viveva in questi luoghi... l'inquadratura dall'alto (ma non troppo) dona un senso di soffocamento alla cella, ma la finestra aperta con la giornata di sole che c'era dona una scappatoia psicologica a chi guarda l'immagine, a mio avviso avresti dovuto immedesimarti un po' di più nel prigioniero piuttosto che nell'aguzzino... questa foto risulta troppo distaccata/cinica nei confronti di chi in quelle celle dimorava _________________ www.marcodelmaschio.it |
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Pulseczar utente
Iscritto: 20 Ago 2006 Messaggi: 410
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Inviato: Mar 09 Set, 2008 11:10 am Oggetto: |
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xblues ha scritto: | ti dirò (senza polemiche, solo dal mio obbiettivo punto di vista)... conoscendo un po' la storia, chi erano e cosa facevano... questa foto non rende pallidamente l'idea del dramma e dell'angoscia che si viveva in questi luoghi... l'inquadratura dall'alto (ma non troppo) dona un senso di soffocamento alla cella, ma la finestra aperta con la giornata di sole che c'era dona una scappatoia psicologica a chi guarda l'immagine, a mio avviso avresti dovuto immedesimarti un po' di più nel prigioniero piuttosto che nell'aguzzino... questa foto risulta troppo distaccata/cinica nei confronti di chi in quelle celle dimorava |
Quoto xblues ma volevo farti i complimenti per il bellissimo b/n; magari il tutto lo vedrei inserito in un reportage piuttosto che in singole immagini, che ne dici? _________________ iStock portfolio - Getty Images portfolio - Twitter |
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Alessandro61 non più registrato

Iscritto: 03 Giu 2007 Messaggi: 1531
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Inviato: Mer 10 Set, 2008 6:45 am Oggetto: |
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Non mi sono immedesimato nell'aguzzino, ma misono calato benissimo nella parte del visitatore shockkato. |
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gparrac utente attivo

Iscritto: 11 Mgg 2006 Messaggi: 5822 Località: Genova
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Inviato: Ven 19 Set, 2008 5:23 pm Oggetto: |
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xblues ha scritto: | questa foto risulta troppo distaccata/cinica nei confronti di chi in quelle celle dimorava |
Solo una frase del commento (ma forse ne è la sintesi).
Sono rimasto molto colpito dal fatto tecnico di un bianco e nero pressoché perfetto, dalla scelta dell'inquadratura molto efficace ...
Ma il messaggio comunicato si stempera, a mio avviso, proprio in questa perfezione. La bellezza della fotografia rischia di far passare in secondo piano il dramma che si è consumato in quelle celle, la luce esterna indica una via di fuga che era preclusa a chi nella cella è stato rinchiuso.
Non credo si possa parlare di "punto di vista del carnefice" ... ma credo che la drammatizzazione della scena, il modo di documentare da parte di chi è evidentemente un ottimo fotografo, tolga parte dell'impatto emotivo di fronte a una realtà che una documentazione meno "curata" avrebbe reso più evidente.
C'è il rischio a mio avviso che l'attenzione di chi osserva si sposti dall'orrore al piacere di constatare come questo orrore sia stato ben tradotto in immagine.
Che si finisca insomma a parlare più della tecnica fotografica (ed in senso lato del linguaggio fotografico) che dell'oggetto reale della fotografia.
In sintesi il rischio che questa sia ricordata solo come una "bella" fotografia (ed indubbiamente lo è) tralasciando ogni considerazione su cosa sta dietro alla fotografia stessa.
Ma forse questo è solo un mio punto di vista soggettivo e discutibile ... già altre volte ho espresso l'opinione che certe realtà possono essere fatte condividere meglio e più efficacemente con fotografie il più possibile semplici ed oggettive, nelle quali il fotografo non mette nulla, neppure la propria bravura.
Ma è un discorso molto lungo ...
Un caro saluto  _________________
Ἀρχὴ μεγίστη τοῦ βίου τά γράμματα. |
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Alessandro61 non più registrato

Iscritto: 03 Giu 2007 Messaggi: 1531
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Inviato: Dom 21 Set, 2008 10:07 am Oggetto: |
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gparrac ha scritto: | xblues ha scritto: | questa foto risulta troppo distaccata/cinica nei confronti di chi in quelle celle dimorava |
Solo una frase del commento (ma forse ne è la sintesi).
Sono rimasto molto colpito dal fatto tecnico di un bianco e nero pressoché perfetto, dalla scelta dell'inquadratura molto efficace ...
Ma il messaggio comunicato si stempera, a mio avviso, proprio in questa perfezione. La bellezza della fotografia rischia di far passare in secondo piano il dramma che si è consumato in quelle celle, la luce esterna indica una via di fuga che era preclusa a chi nella cella è stato rinchiuso.
Non credo si possa parlare di "punto di vista del carnefice" ... ma credo che la drammatizzazione della scena, il modo di documentare da parte di chi è evidentemente un ottimo fotografo, tolga parte dell'impatto emotivo di fronte a una realtà che una documentazione meno "curata" avrebbe reso più evidente.
C'è il rischio a mio avviso che l'attenzione di chi osserva si sposti dall'orrore al piacere di constatare come questo orrore sia stato ben tradotto in immagine.
Che si finisca insomma a parlare più della tecnica fotografica (ed in senso lato del linguaggio fotografico) che dell'oggetto reale della fotografia.
In sintesi il rischio che questa sia ricordata solo come una "bella" fotografia (ed indubbiamente lo è) tralasciando ogni considerazione su cosa sta dietro alla fotografia stessa.
Ma forse questo è solo un mio punto di vista soggettivo e discutibile ... già altre volte ho espresso l'opinione che certe realtà possono essere fatte condividere meglio e più efficacemente con fotografie il più possibile semplici ed oggettive, nelle quali il fotografo non mette nulla, neppure la propria bravura.
Ma è un discorso molto lungo ...
Un caro saluto  |
Grazie, siamo assolutamente in sintonia. |
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